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Autore: Erhien    13/03/2011    8 recensioni
Una one-shot su Kurt con accenni Kurtofsky; ideata dopo aver visto la puntata "Sexy" ed aver assistito a quella imbarazzante scena tra Kurt e Burt quando cercano di affrontare l'argomento "sesso".
Kurt è alle prese con gli opuscoli e delle strane fantasie con chi non si sarebbe mai aspettato.
Buona lettura ^^
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Risveglio


Mai avrebbe voluto parlare di sesso con qualcuno, e men che meno con suo padre.
Eppure si era ritrovato seduto a tavola, con Burt che lo costringeva a sopportare un'imbarazzante conversazione sul sesso tra ragazzi.
Kurt si era portato in camera gli opuscoli, gettandosi sul letto e lasciando cadere accanto a sé quei pezzi di carta.
Rimase a lungo a guardare il soffitto, cercando un modo per poter cancellare il ricordo di ciò che aveva appena dovuto sopportare.
Non essendo un computer, non c'era alcuna possibilità di resettare la memoria. Peccato. No, non era una peccato, era una disgrazia.
Una vocina, però, lo convinse a prendere in mano quegli opuscoli e aprirli.
Arrossì nel leggerli, ma andò fino in fondo perché, a dirla tutta, non era più un bambino; tra il discorso fattogli da Blaine e l'altro dal padre, Kurt si era convinto di doversi informare almeno delle basi.
Nel mentre, la sua laccatissima testolina iniziò a dare forma a strane immagini, pensieri e fantasie.
Rabbrividì quando si accorse che scorrendocon lo sguardo le illustrazioni, stava pensando a Blaine.
Si rimproverò immediatamente, vergognandosi di se stesso.
Forse sto esagerando. In fin dei conti non dovrei essere così duro con me stesso. E'... normale, suppongo.
Prese a leggerne un altro, dove la frase d'apertura per poco non gli fece venire un infarto:
"E così quel bacio ha risvegliato il tuo amico."
Karofsky.
Fu l'unica cosa che gli venne in mente. Con annessa l'immagine del suo volto che si avvicinava per baciarlo pieno di desiderio.
Non se la sentì proprio di continuare a quel punto, perché l'idea di eccitarsi con Karofsky era come il guardaroba della Berry: un crimine contro l'umanità.
Si alzò dal letto con l'intenzione di distrarsi. Fece partire il suo mp3 collegato a delle piccole casse, da dove ne uscì una delle centinaia di canzoni della playlist composta, per lo più, da classici dei musical.
Niente, non ci riusciva. Non sapeva che fare per non tornare col pensiero a quel depliant chiendosi se forse Karofsky, nel baciarlo, non si fosse... Ma no! Che andava mai a pensare?!
Pensa a Blaine, pensa a Blaine, pensa a Blaine!
La fantasia di un bacio col suo compagno di scuola era celestiale, ma appena iniziava a deviare su qualcosa di più spinto, imbarazzato si risvegliava dal sogno a occhi aperti trovando la scena imbarazzante e ridicola.
Proprio non gli riusciva di pensare a se stesso con Blaine in situazioni di natura più seria.
Per non parlare del dubbio Amletico dei ruoli.
Di una cosa era sicuro Kurt: lui non era il "maschio" della situazione. Da quello che aveva scoperto fino a quel momento, lui era quello che si poteva definire un tipo "passivo".
Di seguito, Blaine doveva per forza essere il tipo "attivo". Però c'era qualcosa che lo bloccava dal definirlo completamente come tale.
Superficialmente si poteva avere un'idea di Blaine come di uno che sa quello che vuole dalla vita, uno sicuro di sé e delle proprie capacità. Col passare del tempo, però, si sarebbe scoperta la sua natura insicura. Anderson aveva dubbi e poca esperienza alle spalle, dunque il suo ruolo poteva definirsi piuttosto ambiguo.
Alla fine si decise a riprendere in mano quel dannatissimo opuscolo, e vide che ad un certo punto c'era una sottospecie di descrizione dei ruoli.
Nel leggerli confermò le sue perplessità su come definire Blaine; ma c'era una persona che rispecchiava perfettamente quella misera definizione.
Kurt passò da un rosa pallido, suo colore naturale, a un rosso Valentino.
L'immagine di Karofsky nel suo letto sopra di lui lo prese completamente alla sprovvista. La sua mente bisognosa di cure psichiatriche aveva fatto una sorta di copia-incolla del ricordo del loro bacio, aggiungendo, in modo alquanto malato, come location la stanza di Kurt.
Si spaventò da morire ripensando alla veridicità di quella frase.
"E così quel bacio ha risvegliato il tuo amico."
Corse in bagno, non sapendo se buttarsi a capofitto in una doccia fredda o, piuttosto, sfogarsi
Per una volta, mise da parte la sua innocenza.







N.d.A.
Mi piacerebbe molto ricevere dei commenti su questa one-shot scritta quando avrei dovuto piuttosto studiare arte. xD
Spero vi sia piaciuta, ma i consigli sono ben accetti, perché mi sento ancora un po' insicura a scrivere ff a proposito su Glee.
A presto e grazie per essere incappati in questa... cosa e d'averla letta! ^^
Ciao!!
   
 
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