My arm is broken, my heart is safe~






« Io. Non posso. Crederci. ».
Edward osservò Winry dal basso verso l'alto: nonostante fosse diventato più alto di lei, ora che era seduto era lei ad avere la meglio.
Soprattutto se brandiva in quel modo una chiave inglese di quelle dimensioni.
« Winry...ecco, c'è stato uno scontro e... » tentò di spiegarle lui, ma oramai non c'era nulla da fare: il braccio era di nuovo danneggiato. Per l'ennesima volta.
« possibile che debba farti da balia ogni volta? Non puoi rompere il braccio così facilmente, va a finire che rimarrai qua per sempre a fartelo aggiustare! » lo rimproverò lei come al solito.
Ma questa volta, Edward rimase in silenzio.
« E... anche se fosse? » sussurrò, nel silenzio della stanza.
Winry interruppe il suo lavoro, lasciando la chiave inglese sospesa a mezz'aria: c'erano delle ammaccature che riconosceva bene. I suoi occhi azzurri andarono a posarsi su quelli, profondi e imbarazzati, del ragazzo. Evitava il suo sguardo.
«ti sarai fatto parecchio male. » mormorò Winry, con dolcezza.
Edward rimase in silenzio: non voleva dirle apertamente che aveva danneggiato appena il braccio quel tanto che bastava per farselo riparare da lei.
Si, l'aveva fatto apposta. Un osservatore esterno avrebbe potuto accusarlo di autolesionismo, ma a lui non importava.
E nonostante lei se ne fosse accorta, rimasero entrambi in silenzio.
Perché quello era l'aspetto migliore dell'avere un braccio meccanico.














Note del'autrice: questa piccola flashfic mi è venuta in mente osservando le numerose situazioni in cui Edward si fa male e distrugge qualcosa. Il che accade molto spesso,e il momento in cui Winry ripara il braccio metodicamente ogni santa volta è sempre molto tenero.
Spero che  abbia addolcito la vostra serata a sufficienza, che vi piaccia e che mi facciate sapere cosa ne pensate con una piccola recensione.
Ps. Ne ho un'altra in via di elaborazione, quindi rimanete sull'attenti, perché la posterò presto.

Un abbraccio,
LMS-