- Ma... cosa sta succedendo ?!?

Tenten non ebbe il tempo di reagire che la terra franò completamente sotto i suoi piedi. Con una mossa disperata, evocò una catena da uno dei suoi rotoli e la avvolse a uno degli alberi vicini; tuttavia sotto di lei si era aperta una voragine senza fondo.

- Uff, per un pelo - esclamò con un sospiro di sollievo.

- Tenten, va tutto bene ?

La kunoichi sollevò lo sguardo. Il maestro, Neji e Rock Lee, non appena l'ebbero vista in difficoltà, accorsero in suo aiuto.

- Sto bene - rispose. - Non avvicinatevi però, può essere pericoloso...

Non fece in tempo a finire la frase, che il tronco dell'albero cominciò a scricchiolare. Tenten vide con orrore il legno andare in pezzi e subito si sentì inghiottire da quella profonda oscurità. Sia Gai che gli altri si videro impotenti, davanti a quella situazione, tuttavia Neji agì istintivamente: guidato dal Byakugan, si gettò ad afferrare l'estremità della catena di Tenten, e con l'altra mano lanciò un kunai legato a una corda; l'arma rimase così conficcata ad un altro albero e i due ragazzi rimasero sospesi nel vuoto.

- Ne... Neji ?

- No... Non muoverti, mi raccomando - mormorò lo Hyuga, stringendo la corda fino a farsi sanguinare la mano.

- Neji, Tenten... Veniamo a prendervi, cercate di resistere!

- Cercate di afferrare la corda, piuttosto - replicò Neji. - Qualcuno ha sottratto completamente la linfa vitale di questa zona, riesco a vederlo col mio Byakugan, nessun tronco è in grado di reggere il nostro peso... Sbrigatevi, prima che si spezzi anche quello!

Sia Gai che Rock Lee cercarono immediatamente di afferrare la corda, purtroppo in quel momento comparvero anche i nemici responsabili di tutto quel disastro. Maestro e allievo si ritrovarono impegnati in combattimento prima ancora di rendersene conto; con uno schianto secco, anche il secondo tronco si spezzò e Neji e Tenten scomparvero inevitabilmente nel buio...

***

Aprendo gli occhi a fatica, Tenten prese lentamente coscienza dell'ambiente dove si trovava. Non ricordava nulla della caduta, né per quanto tempo fosse rimasta priva di sensi, tuttavia rimase sorpresa di essere ancora viva. Intorno a sé tutto era oscurità e silenzio: non riusciva a distinguere niente, ma avvertiva chiaramente un grande spazio vuoto che la circondava.

- Neji - provò a chiamare. - Neji, sei qui ? Rispondimi... Ah!

In quel momento, con un dolore lancinante, si accorse di avere una gamba fuori uso.

- Ma... Maledizione, questa non ci voleva!

- Calmati, resta sdraiata - mormorò una voce accanto a lei.

- Neji... Sei tu ?

- Sono io, non preoccuparti - rispose lo Hyuga, nascosto dalle tenebre che avvolgevano entrambi.

Tenten avvertì una mano sulla spalla e riconobbe il tocco rassicurante del compagno.

- Ti senti bene ? - domandò Neji sottovoce.

- Credo... Credo di sì!

- Cerca di non muoverti, per il momento - disse Neji. - Hai una caviglia rotta, rischi solo di peggiorare le cose!

- Dove... Dove siamo ?

- E' difficile spiegartelo - ammise Neji. - Quello che posso dirti è che "materialmente" ci troviamo sottoterra...

- Cosa ?!?

- E' così purtroppo: attraverso quel buco nel terreno, siamo caduti qui dentro; tuttavia adesso ci ritroviamo sotto una barriera di chakra molto resistente e, malgrado siano diversi minuti che la sto esaminando, non riesco ancora a trovare un punto debole!

- Vuoi dire che... siamo bloccati qui ?

Neji esitò.

- Ho paura di sì...

L'idea di essere prigionieri di quella gabbia di oscurità non sorrideva affatto a nessuno dei due. Tenten avvertì un forte brivido lungo la schiena, tuttavia non fece un fiato.

- Mi dispiace - esclamò Neji tristemente.

- Come ?

- Quando ti ho vista cadere, io... insomma, ho agito d'istinto! Avrei dovuto capire subito la natura di questa trappola, ho commesso un errore imperdonabile...

Tenten fece per dire qualcosa, ma le mancava il respiro, stava male e cominciava a sentire freddo.

- Ne... Neji, io...

Subito lo Hyuga si voltò preoccupato.

- Tenten, che cosa ti prende ?

Di colpo la kunoichi, in preda a quell'oscurità innaturale, si sentì soffocare. Vedendola in difficoltà, Neji cercò di tranquillizzarla in qualche modo.

- Andiamo Tenten, calmati - esclamò Neji, sollevandole la schiena delicatamente. - Respira a fondo, calmati...

Purtroppo Tenten era già scivolata in un lieve stato di incoscienza. La sua mano era fredda e il suo respiro era molto debole... Temendo il peggio, lo Hyuga la strinse forte a sé fino ad accostarsi vicinissimo al suo volto. Per un attimo Tenten rimase immobile poi, avvertendo il calore di Neji chino su di lei, socchiuse appena le palpebre...

- Tenten, riesci a sentirmi ?

- Ne... Neji...

- Va tutto bene, non preoccuparti - disse lui, senza smettere di abbracciarla. - Respira a fondo, coraggio!

Per alcuni minuti nessuno dei due disse niente. Tenten si abbandonò completamente nelle forti braccia dello Hyuga, il quale le accarezzò la testa con le lunghe dita affusolate. Sotto quel suo tocco, così dolce e insolito, Tenten sentì un forte calore salirle in petto; non riusciva a spiegarselo, ma si rese conto perfettamente di essere arrossita.

- Ce la caveremo, te lo prometto - le sussurrò Neji all'orecchio.

Entrambi dunque rimasero così, stretti l'uno all'altra nella più totale oscurità, Tenten non seppe dire per quanto tempo però; poco più tardi infatti, si lasciò andare nel caldo tepore di quell'abbraccio e si addormentò...