Ciao a
tutti!
Come vanno le cose? Spero bene e ora, con grande piacere vi presento
questo
nuovo ed incredibile capitolo. Vi avviso che resterete incollati alla
sedia.
Angolo
dei
commenti:
Fria:
Tranquilla,
adesso lo scoprirai. Posso solo dirti che è uno dei quattro
che hai citato.
Ciccio85:
Ciao! Lieto di averti tra i miei lettori. L’anime di xxxholic
non lo conosco e
credo che non lo metterò. In qualunque caso sì
adoro le storie delle Clamp
quindi credo che, se ci riesco, ne trarrò ispirazione.
Grazie ancora per la tua
recensione.
Lettore01:
Spero di non averti fatto aspettare troppo, per il capitolo. Come ho
detto
resterai inchiodato alla sedia (eccome se lo sarai) e potrai goderti un
capitolo bello lungo.
Fatto
questo,
sperando in altri commenti, vi auguro buona lettura.
Tutti i presenti, di fronte a
quella visione, rimasero
senza parole: il volto del demone era identico a quello di una persona
che i
ninja di Konoha conoscevano molto bene.
“Non è possibile!” disse Naruto
completamente rigido
“Non può essere vero!”
“E invece è così Naruto, sono proprio
io” disse
Malfork con un sorriso diabolico.
“E così sei tu il quarto generale
infernale” disse
Gaara “Tu, l’ultimo membro del tuo Clan: Sasuke
Uchiha”.
“Finalmente qualcuno che ha avuto il coraggio di
chiamarmi col mio vecchio nome” disse il demone.
Si, avete capito bene: Malfork in
realtà è Sasuke
Uchiha, solo che proviene da un’altra dimensione, la A.
Ora vi starete ponendo un sacco di domande, di questo
sono sicuro. Adesso ascoltate bene quello che dirà e
capirete.
“So che state
pensando” disse Malfork “A questo punto,
credo valga la pena dare una valida spiegazione, prima di uccidervi
tutti. Vi
direi di mettervi comodi, ma odio le formalità, quindi
aprite le orecchie e non
fiatate.
Io vengo da un’altra dimensione: la dimensione A, che
ora non esiste più. Il motivo? L’ho distrutta
tutta io senza risparmiare
nessuno.
La dimensione A era futura rispetto a questa: là erano
già passati tre anni e gli eventi sono andati normalmente,
senza intoppi
esterni, a parte il mio, ovviamente.
In quella dimensione Sasuke, per ottenere più potere,
ha ucciso Orochimaru e ne ha assorbito i poteri, diventando molto forte
e poi,
dopo aver riunito un piccolo gruppo, è andato alla ricerca
di Itachi.
Durante il tragitto, capitò in una caverna, che era la
mia dimora. Sono stato subito attirato dal suo odore e ho cercato di
attaccarlo
per mangiarmelo, ma non ci sono riuscito e, nonostante gli innumerevoli
cuori
di cui mi sono nutrito, sono stato ucciso.
Ora vi starete chiedendo com’è possibile che io
sia
qui: ebbene Sasuke pensò mangiare il mio cuore, fonte della
mia essenza; in
questo modo divenimmo un tutt’uno con lui come
entità dominante.
In seguito uccise il fratello e pensò di aver
realizzato ciò per cui era nato, ma poi venne a sapere una
verità sconvolgente
che gli fece perdere la ragione.
Lentamente ho cominciato a farmi avanti nel suo corpo
e, alla fine, ho divorato Sasuke dall’interno, assimilando
ogni sua abilità e
conoscenza.
Una volta completato il processo, ho cominciato a
uccidere e divorare tutti quelli che mi trovavo davanti: i membri del
team
formato da Sasuke, Alba, Konoha, Suma e poi tutto il resto.
La mia fame era insaziabile e allora decisi di fare le
cose in grande e divorai l’intera dimensione con tutti i suoi
abitanti.
Non contento, sono andato in altre dimensioni e ho
continuato a fare quello che volevo, ma poi mi sono trovato contro un
alter ego
di Nick e sono stato distrutto.
Per colpa sua, ho perso gran parte del potere che
avevo assimilato, quindi decisi di vendicarmi e mi unii al sommo
Abhadon,
diventando generale infernale.
Adesso avete capito ragazzini? Preparatevi a diventare
parte di me e nuova fonte del mio potere” e
scoppiò in una maligna risata.
In quel momento, il più
scosso era Naruto. Nella sua
mente riaffiorarono i ricordi del Team 7: di quando lui e Sasuke
dovevano
cooperare per realizzare una missione, di come s’impegnassero
per diventare più
forti, dei loro continui battibecchi e del loro duello nella Valle
della Fine.
Quello di fronte a lui era Sasuke? No, l’aspetto era
il suo ma non l’anima, non il suo sogno, anche se contorto:
di fronte a lui
c’era un mostro che lo aveva divorato e sostituito,
indossandone la pelle.
“Maledetto mostro” disse, digrignando i denti.
“Come, scusa?” fece Malfork “Hai detto
qualcosa?” e
tese l’orecchio.
“Sei un mostro” gridò il ragazzo
“Non ti perdonerò mai
per quello che hai fatto al mio amico, mai e poi mai”.
“Non mi perdonerai mai?” disse il demone
trattenendo
le risate “Se sono qui: lo devo unicamente a Sasuke e al suo
folle desiderio di
vendetta. Ciò che ho fatto è stato semplicemente
prendere il suo posto, il suo
nome e tutto il resto.
Se la cosa ti potrà consolare gli starai nuovamente
vicino come parte del mio corpo”.
“Non ci
contare” disse Naruto “Sarò io a farti a
pezzi” e furioso si lanciò contro di lui, ma fu
fermato da Jaden e Gaara.
“Fermati, Naruto” gli urlò
l’amico “Se lo attaccherai
da solo morirai e allora, come farai a salvare il tuo amico e tutti i
tuoi
compagni?”
“E’ vero Naruto” fece Gaara
“Che cosa puoi fare in
quello stato? Niente. Devi calmarti”.
“Calmarsi, non lo aiuterà” fece il
demone “Avanti,
fatelo venire da me: è lui la mia preda. Forza Naruto
attaccami e rincontra
Sasuke”.
“Non osare pronunciare il suo nome!”
ringhiò il
ragazzo.
“Allora fermami, se ci riesci, perché poi
sarà il
turno dei tuoi amici” disse Malfork alzando famelico lo
sguardo verso gli altri
Sun’s Knights “Allora che fate? Non venite a
prendermi?”
“Maledetto, ci sta provocando” disse Kiba,
digrignando
i denti “Cazzo, come lo voglio ammazzare”.
“Calmati, Kiba” lo riprese Shino “Se
rispondi alla
provocazione rischi la vita”.
“E’ più facile a dirsi che a
farsi” rispose.
“Queste inutili chiacchiere mi stanno annoiando”
disse
Kadaj “Generale Malfork, la prego ci permetta di ucciderli
tutti. Ovviamente
Naruto e quelli che vi interessano sono vostri”.
“Nostro fratello ha ragione” fece Yazoo
“Non mi va di
stare qui a piantare le radici, anche Loz è
d’accordo, anche se adesso piange”.
“Non sto piangendo” rispose lui asciugandosi gli
occhi
“Deve essermi entrato qualcosa
nell’occhio”.
“Come no?” fece l’altro.
“Fatela finita” disse Malfork “Volete
ucciderli? Fate
pure, ma Naruto e Jaden sono miei”.
“E’ stato chiarissimo, generale” fece
Kadaj sorridendo
malignamente “E’ tempo di finire i
giochi” e, insieme ai suoi fratelli, si
lanciò verso i ragazzi.
Un muro di sabbia si alzò e bloccò la loro
avanzata.
“Che cosa?” fece Kadaj.
“A quanto
sembra, Gaara vuole proteggerli” disse Yazoo.
“Credete davvero che solo quel ragazzino possa usare
le sabbie?” disse una voce di donna.
Tutti si voltarono verso la direzione dalla quale
proveniva e, impugnando due spade serpeggianti, videro Kaeleena.
“E quella chi sarebbe?” fece Chazz.
“Tu guarda” disse Malfork, facendo un leggero
inchino
“Finalmente ho il piacere di conoscerti Kaeleena Sandtimes,
eroina del
Fantasy”.
“Che!” fecero tutti i presenti “Quella
sarebbe un’eroina
del Fantasy?”
“Esatto ragazzi” fece lei “E, per
l’occasione, sono in
piacevole compagnia”.
“Divertente!” fece il demone “I rinforzi
del Fantasy
sono venuti a salvare la situazione”.
“Chi dice che siamo del Fantasy” rispose una voce
familiare e, da dietro una parete apparvero Itachi e Kisame.
Nel vederli tutti furono invasi da una scossa.
“Quello… ” fece Naruto sudando freddo
“è Itachi
Uchiha”.
“Esattamente” disse lui “ma per oggi non
sono vostro
nemico” e fissò Malfork.
Il quarto generale infernale non riusciva a muoversi:
qualcosa dentro di lui gridava disperatamente e cercava di farsi strada
nell’oscurità.
“I-ta-chi” fece Malfork come se fosse paralizzato
“fratellone”.
“E così, tu saresti un demone che, in
un’altra
dimensione, ha divorato mio fratello” disse lui, senza
staccargli gli occhi di
dosso “Come hai osato rovinarmi i piani!”
“Sta zitto, misero umano” disse Kadaj ripresosi
dallo
shock “Come osi parlare in quel modo a un generale infernale?
Ti ucciderò per
questo”.
“Fermati” ordinò Malfork.
Kadaj stava per lanciarsi contro l’Uchiha, ma sentendo
l’ordine si bloccò e guardò il suo
superore: “Generale Malfork, non permetta
alla sua debole parte umana di comandarla. Se si oppone a lei, la
cancelli
definitivamente”.
Lanciando un grido, il demone cadde inginocchio
tenendosi la testa: quel grido era sempre più forte e
cominciava a vedere la
luce, ma il demone lo afferrò e lo trascinò
nuovamente nelle tenebre, e questa
volta non lo avrebbe lasciato più andare.
Malfork smise di agitarsi e si alzò: i suoi occhi non
erano più neri, ma risplendevano di una sinistra luce
azzurra e il suo volto
era contorto in un diabolico sorriso.
“Finalmente l’ho messo a tacere” disse il
demone “Ora
posso mangiarvi tutti. Voi tre uccidete i nuovi arrivati, agli altri ci
penserò
io”.
“Si nostro generale” dissero i tre insieme e si
lanciarono verso i tre che decisero di allontanarsi.
“Che tipo” fece
Zane “Viene e si prende la roba
d’altri. Quando avremo finito qui gli andrò a dire
quattro paroline”.
“Non illuderti” disse il demone folle in volto
“Prima
che il sole tramonti, questo villaggio non esisterà
più” e lentamente si
avvicinò al gruppo.
“Ti fermeremo a qualsiasi costo” disse Naruto e,
ripresosi,
si alzò.
Il biondino stava per avanzare, quando si trovò la
strada sbarrata da qualcuno che non si sarebbe mai aspettato.
“Hinata!” fece il ragazzo “Che cosa fai?
Spostati”.
“No, non lo farò” rispose “Non
voglio che tu ti faccia
del male. Non lo sopporterei”.
Il ragazzo rimase colpito dal tono della sua voce: era
fermo eppure tranquillo e sereno.
Era quasi come se la ragazzina timida e strana che
aveva sempre conosciuto fosse scomparsa e sostituita da
un’altra.
“Oh che belle parole” fece Malfork per niente
spaventato “Credo proprio che di te mangerò
… Cosa?” e indietreggiò.
Sotto lo sguardo di tutti, il corpo della piccola
Hyuga fu avvolto da una strana energia rossa che la avvolse
completamente,
facendola momentaneamente sparire e poi riapparire.
Quando la ragazzina riapparve, sembrava un’altra
persona: il corpo era lo stesso, ma i capelli e gli occhi avevano
cambiato
colore, diventando rossi come il fuoco.
“Che accidenti
è successo?” fece il demone, sentendosi
a disagio “Perché sei cambiata in quel
modo?”
“Che cosa ti è successo?” fece Naruto
senza parole e
sentendo una strana sensazione.
“Riconosco questa sensazione!” fece la volpe
spalancando gli occhi “Non può essere!
È impossibile”.
“Ora te la vedrai con me” disse la ragazza,
mettendosi
in posizione.
“Che diavolo è
successo” pensò Malfork “Non
è più
quella di poco fa. Che cosa significa? Perché mi sento
paralizzato”.
La ragazza fece un leggero salto e colpì
l’immobile
demone al petto e lo scaraventò con inaudita forza fuori
dalle mura.
I ragazzi
osservarono la scena senza fiatare: che cosa era successo alla piccola
Hyuga?
Hinata si voltò verso i suoi compagni e sorrise con
dolcezza.
“Come fa a sorridere in quel modo?” chiese Syrus
abbagliato.
“Non lo so, ma il suo odore è qualcosa
d’incredibile:
non ho mai sentito nulla di così buono in vita
mia” fece Chazz.
“Perché mi state osservando tutti in quel
modo?” disse
la ragazza con una voce simile a quella di un angelo “Abbiamo
una missione da
compiere. Alexis, Sakura affrontiamolo insieme”.
Le due ragazze la fissarono colpite, quasi come se non
riuscissero a capire cosa dicesse.
“Alexis” la richiamò Ceres
“Che cosa stai aspettando?”
“Sakura” fece Windam “Perché
non vai?”
“Ma che cosa dite?” fece la bionda “Noi
non abbiamo la
forza per batterlo”.
“Vi sbagliate” disse Ceres “Voi siete le
custodi dei
sacri spiriti della natura, se avrete fiducia in voi stesse, non
c’è niente che
non possiate fare”.
“E’ vero” fece Rayearth
“Ricordate cosa vi ha detto
Nick: voi potete diventare anche più forti di lui se lo
vorrete davvero”.
Le due ragazze ricordarono ciò che Nick aveva detto
loro poche ore prima e della promessa che si erano fatti.
“Certamente riuscirò se davvero lo
vorrò!” disse la
piccola Kinomoto.
“Hai dannatamente ragione” disse Alexis poi si
rivolse
agli altri “Restate indietro e riposatevi: adesso ci pensiamo
noi”.
“Che accidenti stai dicendo?” fece Jaden, ma lo
sguardo della ragazza lo fulminò e trattenne le parole che
stava per dire.
“Forza ragazze” disse Sakura “Facciamo
vedere a quel
brutto mostro di che cosa siamo capaci”.
Le carte di Sakura circondarono la ragazzina e
s’illuminarono formando una piccola sfera che
entrò nel suo cuore e, poco dopo,
tre paia di ali piumate spuntarono dalla sua schiena.
“Non so se riesco a tirare fuori una cosa simile, ma
voglio dare tutta me stessa in questa battaglia” disse Alexis
e anche lei fu
avvolta da un’intensa luce azzurra e, quando si estinse, si
ritrovò con le
braccia coperte di squame azzurre e con un paio di ali di drago
anch’esse
azzurre.
“Wow!” fecero gli altri senza parole.
Malfork fece esplodere il muro e si avvicinò furente
alle tre ragazze e vedendole serrò i pugni: “E
così sarebbe questo il vostro
vero potere! Lo distruggerò insieme a questo
villaggio”.
La gemma rossa del generale brillò di una luce
scarlatta e il corpo del demone subì una terribile
metamorfosi: i vestiti si
strapparono rivelando il corpo color terra, coperto di segni neri,
delle grandi
ali di pipistrello uscirono dal suo corpo e sulla testa spuntarono
delle corna
che scesero verso il collo, la sclera degli occhi divenne nera e gli
occhi
rossi come il sangue.
“Che ve ne pare mocciose?” fece il generale
scrocchiando
il collo “Ecco a voi il mio vero aspetto: solo la testa e gli
occhi sono quelli
del fu Sasuke Uchiha, il resto è tutto mio” e
attivò il terribile Sharingan
Ipnotico “Ah dimenticavo! Sasuke era riuscito ad ottenere il
potere dello
Sharingan ipnotico. Adesso si comincia” e si
lanciò all’attacco.
Le tre ragazze non furono da meno e attaccarono.
Grazie alla trasformazione che aveva subito, Malfork
era diventato molto più forte e riusciva a tenere testa alle
tre ragazze,
inoltre lo Sharingan gli permetteva di prevedere tutte le mosse delle
ragazze,
salvandolo molte volte da colpi che in condizioni normali avrebbero
potuto
distruggerlo.
Le tre ragazze non erano da meno.
Hinata, grazie
al Byakugan prevedeva gli attacchi del demone e il potere del suo
coraggio, che
alimentava il suo spirito, potenziavano la sua vista e i suoi attacchi,
avvolgendoli in potenti lingue di fuoco.
Alexis aveva ottimi riflessi e destrezza di movimenti
e il potere della sua volontà e sincerità,
inondavano la sua anima come un
vortice infinito.
Sakura riusciva a usare all’unisono i poteri delle sue
carte e quello della verità e della bontà che
scaturivano dal suo cuore si
abbattevano come un turbine infinito sul demone.
“Incredibile!” fece Jessie “E’
davvero questo il loro
potere?”
“Mi ero sbagliato!” disse Gaara, mentre aveva gli
occhi
sgranati “Non è solo una ma tutte e tre sono da
tenere d’occhio”.
“Che figuraccia!” fece Zane “Messo da
parte da delle
ragazze”.
“Beh! tipe come quelle non s’incontrano tutti i
giorni” fece Kankuro mentre sudava freddo.
“Sakura, sei davvero fortissima” disse Shaoran.
Quella che però non
parlava e rimaneva ipnotizzata
dalla battaglia era la volpe a nove code: la sua attenzione era tutta
verso
Hinata. Più la guardava, più rievocava la notte
che cambiò la sua vita.
Più di
settecento anni fa, la volpe attaccò
una terra lontana per il puro gusto di distruggerla.
Le prime case della periferia erano state
distrutte e molte vite erano già state spente dalla sua sete
di sangue e la
volpe si crogiolava nella distruzione che aveva creato.
Una fiamma si alzò vero il demone e lo
colpì, spingendolo lontano dalle case.
“CHI HA OSATO” ruggì il demone alzatosi.
“Sono stato io!” disse una potente voce e
Rayearth in versione gigante fece la sua comparsa.
“E TU CHI DIAVOLO SEI, MALEDETTO!”
ringhiò
la volpe.
“Colui che ti sconfiggerà una volta per
tutte, Kyuubi” rispose lo spirito del fuoco “Sono
proto mia principessa”.
“Ti ringrazio Rayearth” disse la voce di una
ragazza.
La volpe spalancò gli occhi: sulla testa
dello spirito era in piedi una bellissima fanciulla dai lunghi capelli
e dagli
occhi rossi come il fuoco, il suo corpo snello e sinuoso era coperto da
un
kimono bianco, tenuto chiuso da un lungo nastro rosso.
“E TU CHI DIAVOLO SARESTI MOCCIOSA”
ringhiò
la volpe e la fissò con odio.
“Ti prego, smettila” chiese la ragazza con
una candida voce.
“AH AH AH!” rise divertito il demone volpe
“CHE COSA DIVERTENTE. PENSI DAVVERO CHE SUPPLICANDOMI IO
SMETTA DI’
DIVERTIRMI?”
Improvvisamente, si sentì strana, quasi come
se la sua ferocia stesse svanendo e vide negli occhi della ragazza una
luce
ardente e piena di pace.
“Ma tu chi sei?” chiese la volpe sentendosi
mancare, poi capì “Tu sei colei che placa i
demoni. Allora esisti davvero”.
“Sì” rispose la ragazza con un sorriso
capace di sciogliere anche il cuore più duro “Io
sono Nefertari Fuuma”.
Quella rivelazione scosse la volpe, ma poi
esplose in tutta la sua ira: “SE PENSI DI’ DOMARMI
TI SBAGLI. IO SONO IL RE DEI
DEMONI” e si lanciò all’attacco.
Alla fine, dopo una
lunga battaglia, la
volpe a nove code fu sconfitta e rimase esanime a terra.
“E’ dunque questa la mia fine?”
pensò la
volpe.
“No, non puoi andartene così” rispose la
principessa a quella muta domanda “Puoi essere migliore di
così, ne sono
sicura” e dopo essere salita sulla testa del demone, gli
accarezzò dolcemente
la testa.
“Non dire sciocchezze!” ringhiò la
volpe, ma
sentendo il tocco così delicato e gentile,
percepì una calma che mai aveva
trovato.
Fu allora che fece a se stesso una solenne
promessa: avrebbe protetto quella meravigliosa creatura e tutta la sua
discendenza per l’eternità e l’avrebbe
fatto con quello che credeva di non
avere mai avuto, il cuore.
“Naruto”
disse
la volpe “devi intervenire”.
“Che cosa hai detto?” chiese il ragazzo stupito.
“Mi hai capito bene: devi combattere. Usa tutto il potere
di cui dispongo, fai tutto quello di cui sei capace, ma proteggi quello
che
resta della discendenza della fiamma del coraggio”.
“Che vuoi dire?” chiese il ragazzo.
“E’ una lunga storia” rispose Kyuubi
“Adesso non
perdere tempo e fai quello che ti ho detto e supera i tuoi
limiti”.
Il ragazzo si alzò in piedi e abbassò lo sguardo:
nella sua mente turbinavano infiniti pensieri senza un ordine preciso.
Non
capiva cosa dovesse fare.
In quel momento Malfork, furioso
attivò un nuovo
potere e creò un immenso Susano’o nero, munito di
corpo che, lentamente si
concretizzò fino a ricoprirlo interamente.
“Ma che cosa è successo?” chiese Alexis
stupita.
“Malfork ha attivato il potere della creatura che
nasce dallo Sharingan e l’ha trasformato in un mana
guerriero” rispose Ceres.
“Un mana guerriero? E che cosa sarebbe?” chiese
nuovamente la ragazza.
“E’ la vera forma di uno spirito della natura, che
è
animato dal cuore del suo cavaliere” disse Windam
“Se volete batterlo, dovete
fare lo stesso”.
“Come?” chiesero all’unisono le tre
ragazze.
“Con la forza del vostro cuore” rispose Rayearth.
“Con la forza del nostro cuore” fece Hinata, poi
pensò
alla persona cui avrebbe voluto rivelare ciò che provava,
allora capì e si
voltò verso Naruto.
Il ragazzo sentì lo sguardo della ragazza e alzò
gli
occhi verso di lei e, senza capire cosa volesse dire, sentì
il cuore leggero e
la mente sgombra.
Hinata si voltò verso le amiche: “Avete qualcuno
d’importante da proteggere? Pensate a quella persona con
tutto il vostro cuore”.
Le due ragazze capirono al volo che cosa l’amica
volesse dire e ascoltando la voce del loro cuore, pensarono alle
persone che
amavano.
“Sacri spiriti” dissero le tre
“Liberazione”.
Una potente luce invase la zona e quando sparì, le tre ragazze erano scomparse: al loro posto erano apparsi tre immensi robot con sembianze simili a quelle di un lupo rosso, una fenice verde e un drago blu.
images.wikia.com/magicknightrayearth/images/b/b0/Rune-g...{Quest'immagine è leggendaria, ma la metto per chi non conosce l'anime}
“INTERESANTE!” fece Malfork da dentro il suo
Susano’o
“FINALMENTE SI COMINCIA A FARE SUL SERIO” e si
lanciò all’attacco.
Dalle mura del villaggio gli altri
Sun’s Knights
osservarono senza parole lo scontro: non si sarebbero mai immaginati
una cosa
simile.
“Galattico” fece Jaden stupito “Gli
spiriti possono
diventare degli enormi robot e inglobare i loro cavalieri,
proteggendoli.
Anch’io voglio fare una cosa simile” e ci
provò senza riuscirci.
“E’ inutile fratellone Jaden” disse
Naruto facendo
qualche passo in avanti “Credo che quella sia una prerogativa
unica dei
guerrieri spirituali, ma adesso non ha importanza non me ne
resterò a guardare
con le mani in mano”.
“Che vorresti fare?” chiese Jaden.
“Non è ovvio, voglio combattere e sconfiggere
Malfork definitivamente,
così potrò avvicinarmi a Sasuke” fece
Naruto.
“Sei per caso impazzito?” gli disse Sakura Haruno
“Non
puoi aiutarle: tu sei” poi si bloccò, ricordando a
quale categoria
appartenesse.
“Non serve usare un Kyuubi versione robot” disse
serio
il ragazzo “Io basto e avanzo”.
In quel momento Malfork, stanco di
avere quelle
ragazzine tra i piedi, afferrò il suo forcone e lo avvolse
nell’Amaterasu e poi
colpì, insieme le tre che persero il controllo sui loro
spiriti e caddero.
“ALEXIS, HINATA, SAKURA” gridarono tutti.
Gaara riuscì a salvarle prendendole con la sabbia e le
adagiò delicatamente a terra.
I ninja medici corsero subito in loro soccorso e
praticarono immediatamente delle cure di emergenza.
I ragazzi corsero verso le amiche e videro impotenti
che versavano in condizioni critiche.
“Hinata!” fece Naruto senza fiato, seguito dagli
altri
ninja.
“Alexis!” dissero Jaden e i duellanti.
“Sakura” dissero Shaoran, Kero-chan e
Yuè.
“A QANTO PARE SONO ANCORA
VIVE” fece Malfork dall’alto
“HO COMMESSO UN PICCOLO ERRORE, MA MI’
ASSICURERO’ CHE NON ACCADA DI’ NUOVO” e
si lanciò in picchiata.
“Non ti perdonerò mai” dissero Naruto e
Jaden
voltatisi insieme “Te la farò pagare
cara” e, illuminate le armi di luce,
lanciarono un potente colpo incrociato verso il demone che fu investito
in
pieno.
Il mana guerriero del generale infernale fu distrutto,
ma lui riuscì a salvarsi riportando solo qualche graffio e
perdendo u occhio.
“Niente male!” commentò Malfork
“Se vi ci mettete
d’impegno sapete fare qualcosa. credo proprio che”
le parole gli morirono
mentre osservò lo spettacolo che gli si parò
davanti.
Naruto e Jaden, sotto gli occhi
stupiti dei presenti,
avevano subito un’incredibile trasformazione: Naruto fu
circondato da un’energia
rossa, i suoi capelli si drizzarono facendogli cadere il copri fronte e l’elmo, i suoi
occhi divennero scarlatti e
la pupilla non s’intravide più; Jaden fu
circondato dalla stessa energia, solo
che era azzurra e i suoi capelli, rizzatisi, si erano tinti di azzurro
e gli
occhi erano dello stesso colore.
“No! È impossibile!” fece Malfork
“Non potete aver già
raggiunto quel livello: non è possibile che vi possiate
trasformare in un lasso
di tempo così ridotto”.
Cosa era successo? I fan di un
certo anime l’hanno già
capito, immagino: i due ragazzi si erano trasformati in una versione
personalizzata di super guerriero {non dico la parola giusta
sennò è troppo
facile} e adesso chi li avrebbe fermati?
“Che accidenti
è successo a quei due?” fece Sakura
Haruno senza fiato.
“Non ne ho idea” disse il Truesdale maggiore
“ma
l’energia che emanano è dieci volte quella che
avevano prima. La cosa si fa
interessante!”
“Qualunque cosa abbiano fatto, spero riusciremo a
raggiungerli: non mi va di stare in seconda linea” fece
Shaoran. Era chiaro che
anche lui voleva vendicare la sua ragazza e voleva farlo a tutti i
costi.
“Shaoran” disse Jaden senza voltarsi e con voce
ferma
“Hai la nostra parola: lo distruggeremo anche per te. Avanti
Naruto andiamo”.
“Non aspettavo altro” disse il biondino.
“Maledizione” disse Malfork, mentre si cavava
l’occhio
sinistro, ormai inservibile e lo sostituiva con un altro azzurro
“Sono davvero
sorpreso: non per nulla siete anche due guerrieri universali e, ora che
ci
penso, è naturale che possiate progredire così
rapidamente.
Tuttavia questo trucchetto non cambierà le cose:
morirete comunque” e senza aggiungere altro si
lanciò all’attacco.
Nick si fermò un attimo
e guardò verso Konoha.
“Sono già arrivati a quel livello?”
disse stupito “Da
tipi come loro me lo sarei dovuto aspettare”.
“Ti vedo distratto” disse Sephiroth, mentre
calò un
potente fendente che, anche se parato, generò un profondo
solco “Stai forse
pensando che con l’arrivo dei rinforzi e la trasformazione di
quei due
ragazzini, i tuoi Sun’s Knights riusciranno a salvarsi?
Malfork li ucciderà
tutti e tu li seguirai nella tomba”.
Nick lo guardò fisso: “Sempre che non sia dotato
della
diablomanzia, direi che è la cosa è ancora tutta
da vedere”.
“Diablomanzia hai detto?” sorrise Sephiroth
“Sei
fortunato: Malfork non sa ancora usarla, ma io si” e si
allontanò
dall’avversario.
“Tu puoi usare la diablomanzia?” disse Nick con un
filo
di voce.
“Certo! Anzi: considerando come sta andando lo
scontro, credo valga la pena mostrartela” disse il generale
con un sorriso e
puntò in avanti la spada “guida i tuoi figli
JENOVA”.
Il generale infernale fu avvolto da una nube di fumo
e, quando si diradò, era cambiato drasticamente: i suoi
abiti erano rimasti
invariati, due ali nere erano comparse dietro le sue spalle, i capelli
sulla
testa si erano alzati, lasciando spazio a un paio di corna a mezzaluna
e i suoi
occhi erano azzurri con sclera nera.
“Avevo ragione a dire che ti avevano sottovalutato”
fece Nick “Dovrò impegnarmi seriamente con
te” e si trasformò in super soleano
(per chi non si ricorda gli occhi e i capelli sono blu mare), e
tirò fuori le
sue ali.
“Ora si che si fa sul serio” disse Sephiroth e si
lanciò all’attacco.
Nick non fu da meno e rispose lanciandosi all’attacco.
Nel villaggio di Konoha i due giovani super guerrieri
attaccavano senza sosta ma il generale infernale riusciva a tenere il
passo dei
due.
“Cominciate a farmi annoiare!” disse Malfork.
“Vediamo se questo ti fa cambiare idea” disse
Jaden,
facendo un cenno all’amico che annuì
“NEOS FLASH”
“KUUBY ESPLOSION” gridò Naruto.
I due potenti attacchi investirono in pieno il
generale che ne uscì ustionato e furente.
“Adesso basta giocare” disse minaccioso il demone
facendo brillare la sua gemma “Ora vi farò vedere
cosa significa affrontare un
demone assimilatore”.
L’intero corpo di Malfork si riempì di arti e
volti in
pose orribili e contorte.
“Che mostruosità” pensarono insieme i
due ragazzi.
“Ecco a voi ciò che resta delle mie
vittime” ghignò il
demone “Ce n’è una in particolare che ho
mangiato con desiderio e tu Naruto
dovresti conoscerla bene”.
All’altezza dell’ombelico era apparso un viso
contorto
dal dolore, le cui guance erano segnate da tre solchi per ognuna e
s’intravedevano dei capelli sparati in aria.
Nel vederla Naruto sentì salirgli la nausea e anche
gli altri rimasero schioccati.
“Lo hai riconosciuto?” chiese malignamente il
demone
“Se la tua testolina non c’è ancora
arrivata, t’illumino io: sei tu, Naruto e
adesso ne avrò un altro nella mia collezione”
emessa la mano su quella testa
ormai senza vita fu circondato dall’energia della volpe a
nove code contenuta
in esso, dopodiché si lanciò
all’attacco.
I due ragazzi cercarono di reagire, ma furono colti
alla sprovvista e colpiti violentemente.
“Che delusione!” esclamò malignamente il
demone “E
pensare che ho tirato fuori solo un terzo”
Naruto e Jaden tornarono in aria e fissarono Malfork
in cagnesco.
“Che vi prende? Non mi attaccate più?”
li provocò il
demone.
“Adesso basta” urlò Naruto e, brandita
la spada di
luce, si lanciò contro l’avversario.
“Devo aiutarlo”e, estratta la lancia di luce, si
lanciò all’attacco.
Nel frattempo gli altri
Sun’s Knights assistevano
immobili lo scontro consci di non poter fare nulla.
“Quei due stanno sbagliando tutto” fece Zane
“Se
continuano così, moriranno”.
“Hai ragione” disse Gaara “Se si
decidessero ad usare
il potere universale potrebbero vincere, ma non lo stanno facendo.
Perché?”
“Deve esserci un valido motivo” fece Shikamaru
“In qualsiasi
caso, anche se non ne ho voglia, non possiamo lasciare da sole quelle
due teste
bacate. Credo di avere un’idea su come possiamo
aiutarli”.
“Davvero?” fecero gli altri.
“Certo” rispose “Adesso ascoltatemi
bene” e cominciò a
spiegare il suo piano.
I due ragazzi arretrarono e,
ansimanti, fissarono
l’avversario del tutto illeso.
“Tutto qui?” fece lui.
“Maledetto, ci prende pure in giro” fece Naruto
nervoso.
“Non ascoltarlo” lo riprese Jaden
“Dobbiamo diventare
più forti o non ce la faremo”.
“E chi ce lo può dare? L’universo
forse?” fece il
biondino “Sbaglio o hai detto che non posiamo sempre
affidarci al suo poter?”.
“Infatti, è così!”
confermò il celeste “Tuttavia
un’altra carta da giocare c’è?”
“Davvero?” disse stupito Naruto “E quale
sarebbe?”
“La fusione, Naruto” rispose Jaden “In
questo modo
potremo batterlo. Preparati amico!”
“Voi due!” fece
il demone “Pensate davvero che vi
lascerò fare i vostri comodi? Non vi lascerò fare
una cosa simile, piuttosto vi
ammazzo subito” e si lanciò all’attacco.
La sua corsa, però fu fermata: il suo corpo era stato
immobilizzato.
“Tecnica del controllo dell’ombra
completata” fece
Shikamaru.
“Tu, dannato!” fece il demone.
“Shikamaru” fecero i due ragazzi.
“Non perdete tempo” disse Zane frappostosi tra il
generale e i ragazzi “Fate questa fusione e in fretta. Noi lo
terremo
occupato”.
“Zane!” fece Jaden.
“Piccole formiche!” disse Malfork furioso
“Vi ucciderò
senza alcuna pietà”.
“Non se riusciamo a tenerti buono” disse Ino
“Capovolgimento Spirituale” e prese possesso del
corpo del demone.
“Ci sono anch’io” fece Chazz
“GABBIA D’OMBRA” e unì la
sua ombra a quella del giovane Nara, creando una gabbia nera.
“TECNICA DELL’ESPANSIONE PARZIALE:
BRACCIA” gridò
Choji e prese Malfork in una morsa d’acciaio.
“Maledetto mostro” gridò furiosa Sakura
Haruno che
colpì il demone con un poderoso pugno al viso “Ti
pentirai amaramente di aver
preso le sembianze di Sasuke”.
Tutti i ragazzi cominciarono a usare i loro attacchi
sul demone per distrarlo, ma non avrebbero resistito ancora per molto:
il tempo
a loro disposizione stava per esaurirsi.
“Allora?”
chiese alla fine Naruto “Come facciamo a unirci?”.
“Con questa” disse Jaden mostrandogli la carta
della
polimerizzazione.
“Sei sicuro che funzionerà?” chiese il
biondino
dubbioso.
“Deve funzionare o siamo nei guai” rispose
l’altro
“Vieni, dobbiamo usarla insieme”.
“Va bene!” disse Naruto e si avvicinò.
“Adesso mi avete seccato,
mocciosi!” gridò Malfork e
fece esplodere la sua energia, liberandosi dalla quadrupla prigione.
“Accidenti!” pensò Shikamaru.
Shaoran si lanciò all’attacco accompagnato da
Jessie e
Temari: la ragazza lanciò un attacco di vento che spinse in
avanti i sette
cristalli come fossero proiettili e il castano lo potenziò
con un incantesimo.
Il demone ne fu investito, ma riapparve incolume e, seccato
lanciò in avanti
gli arti extra che immobilizzarono tutti i Sun’s Knights
senza escluderne
nessuno.
“Molto bene. Penserò a voi dopo. Ora ho da
fare” disse
il demone.
“Non così in fretta” disse Zane
apparsogli davanti,
insieme a Gaara e Aster “Ti sei dimenticato di noi”.
“Toglietevi di mezzo, pidocchi” ringhiò
il demone.
“Se siamo pidocchi, schiacciaci, sempre se ci
riesci”
lo provocò il rosso e sollevò tutta la sabbia che
aveva, generando un’enorme
inondazione di sabbia che investì il demone.
“Sei finito” disse Gaara e avvicinate le mani sulla
sabbia disse “SUPREMO FUNERALE DEL DESERTO”.
La sabbia esplose e il demone, furioso lanciò un
raggio nero al ragazzo che non riuscì a difendersi e
precipitò.
“Chi è il prossimo” ringhiò
Malfork.
“Entrambi” disse Aster che aprì le ali
della sua
armatura e le mani, trasformate in tenaglie rosse.
Zane si limitò ad attivare la sua abilità innata
e il
suo Susano’o e a ricoprirlo con il suo Amaterasu,
dopodiché lui e Aster
attaccarono.
Con l’unico occhio che aveva ancora lo Sharingan
attivo, il generale usò le fiamme nere e le
potenziò con l’energia oscura
proveniente dalla volpe che aveva inglobato, investendo i due, che
riuscirono a
salvarsi grazie allo scudo dei loro spiriti unito a quello di
Susano’o.
“Complimenti” commentò Malfork
“Siete più duri degli
altri ecco perché vi mangerò per
intero” e, teletrasportatosi dietro di loro,
li colpì con un potente calcio alla schiena, scaraventandoli
verso il basso.
“ADESSO!” gridarono Naruto e Jaden
“ATTIVAZIONE
POLIMERIZZAZIONE” e furono avvolti da una luce dorata.
“Maledizione” ruggì il demone e si
lanciò verso la
luce, ma una potente onda d’irto lo spinse
all’indietro.
La luce dorata si
diradò: Jaden e Naruto non c’erano
più, al loro posto era apparso un nuovo super guerriero.
Il suo corpo era avvolto da un’armatura rossa dotata
di un paio di ali e nove code dietro la schiena; i suoi capelli erano
bianchi
come la neve e sul viso aveva i segni di Naruto e il sorriso di Jaden.
“E tu chi diavolo sei?” fece Malfork.
“Dici a me?” rispose il guerriero aprendo gli occhi
azzurri come il cielo “Il mio nome è Naden e sono
qui per sconfiggerti”.
Nel
prossimo
capitolo.
Il guerriero
nato dalla fusione dei due ragazzi mette in difficoltà il
terribile Malfork e
alla fine, dopo uno scontro estenuante, riesce a sconfiggerlo.
La battaglia
tra Nick e Sephiroth continua senza esclusione di colpi e sembra che
quest’ultimo
stia per sopraffarlo, ma quando sembra tutto perduto uno dei regali dei
suoi
amici salva il Sun’s Warrior.
Questo e
altro nel prossimo capitolo.
Considerando
le dimensioni del capitolo, salto “l’angolo
dell’autore” e lo rinvio al
prossimo.
La fusione,
anche se differente, è un mio omaggio a dragon ball: avviso
che ne userò tre
modelli differenti (la tradizionale sarà immancabile).
Alla
prossima.