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Autore: ReaderNotViewer    22/03/2011    4 recensioni
"Tutte le volte che sul suo schermo televisivo appaiono dei pinguini, House ripensa a lei". Mille parole, ambientata alla fine della quarta stagione.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Greg House
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
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PINGUINI



Tutte le volte che sul suo schermo televisivo appaiono dei pinguini, House ripensa a lei. E se qualcuno dovesse chiedersi perché mai stia guardando un documentario sui pinguini, la risposta è semplice: quando la gamba fa veramente male e l'effetto congiunto del whisky e del Vicodin lo tiene sveglio e il porno della pay TV è troppo stupido, allora anche i barcollanti uccelli antartici diventano una compagnia accettabile.
Chi non ama i pinguini, dopotutto? (A parte Batman, magari.) Di certo, sono molto apprezzati dai documentaristi. Un francese pazzo ci ha anche fatto un film che House, che non l'ha visto, ha sentito dire abbia avuto molto successo. Sarà per quella livrea bianca e nera che assomiglia a un frac , come se l'evoluzione avesse voluto fare un piacere alla canterina Julie Andrews e all'intero cast di Mary Poppins. O magari per la loro buffa andatura sulla terraferma, più impacciata ancora di quello di uno zoppo costretto a sorreggersi col bastone. O per essere sempre così numerosi e sembrare molto affaccendati, un po' come una commissione d'inchiesta amministrativa che sciama tra le corsie di un ospedale ficcando il naso ovunque.
Non c'è niente di strano che i pinguini gli facciano venire in mente Cate. Vivono in Antartide e lui non conosce nessun altro che stia laggiù, a parte proprio Cate. Anche se adesso probabilmente sarà rientrata dalla base per ritornare all'istituto di psichiatria. Non che House abbia tentato di sapere se sia tornata. Men che meno abbia cercato di incontrarla.
È già abbastanza che lei sia Cate, l'unica dei suoi pazienti che ha chiamato per nome. Sai che gran concessione… si trovava a migliaia di chilometri di distanza e per di più bloccata da una bufera di neve e di ghiaccio. Era molto improbabile che venisse a portargli un cesto di frutta.
Quando House dice che tutti mentono, parte dall'esperienza personale: non solo è un gran bugiardo, ma è anche la prima vittima delle sue menzogne. Sa come passare dal falso al vero: clic, bugia. Clic, sincerità. È un giochetto in cui è diventato piuttosto bravo. Di norma, fa anche abbastanza male per fargli dimenticare per un po' persino il tormento della gamba.
Cate era Cate perché era speciale. Persino House sa riconoscere l'anima gemella quando la incontra, proprio come anche un bambino dell'asilo capisce subito che quella certa bimba con le trecce si porterà via il suo cuore, insieme alla merenda. Sono uguali. Fortunatamente, però, lei è molto più bella. E con due gambe perfettamente funzionanti (anche se all'epoca con un alluce fratturato, come si è scoperto alla fine). Cate lo guardava dritto negli occhi - non solo gli teneva testa, ma divertiva nel farlo.
Gli piaceva così tanto che ha rischiato seriamente di lasciarla morire (questo ti sia d'insegnamento, Greg House!) . Le ha permesso di tenere i calzini, perciò non s'è accorto subito dell'infezione all'alluce. (A proposito di calzini. Le donne si lamentano sempre di quanto sia ridicolo un uomo completamente nudo, tranne che per i calzini. Beh, se si cambiano i fattori il risultato cambia, perché non gli è venuto da ridere, quando Cate ha denudato ogni parte del suo corpo, ad eccezione dei piedi).
L'ha corteggiata. Non solo: si è lasciato corteggiare. È stato quasi emozionante. Potrebbe persino aver pensato - per qualche breve attimo - a come sarebbe stato bello tenere stretta Cate, sotto un mucchio di coperte, mentre fuori infuriava quella bufera di neve. Se c'è qualcuno che può dire con certezza quanto sia bello, quello è Seth. L'insignificante addetto alla manutenzione che si è dimostrato pronto a fare di tutto per salvare la vita di Cate. Bere la sua pipì, che è una cosa che va parecchio al di là dell'amicizia, anche la più salda. Trapanarle il cranio, che chiunque non sia un chirurgo troverebbe un'idea disturbante (si doveva supporre, però, che il bravo Seth avesse quanto meno una certa esperienza in fatto di trapani). Raddrizzarle con le sue stesse mani un osso fratturato, nonostante sapesse che così facendo le avrebbe provocato un violento dolore. Seth voleva salvare Cate. Anzi, Seth doveva salvarla. Perché l'amava.
House non era proprio obbligato a rinunciare. Per quanto in fondo al suo cuore sia fin troppo modesto, persino lui sa di avere qualche chance contro un tecnico della manutenzione, seppure di una base artica (e considerati i precedenti, nemmeno tanto bravo nel suo lavoro). Anche se il tecnico è un bel giovanotto con entrambe le gambe funzionanti (sul lungo periodo, perché al momento era discretamente azzoppato pure lui).
Rinunciare, tuttavia, è così facile. Non è la prima volta che House rinuncia. Se non rinunciasse, potrebbe andare male e allora lui sarebbe infelice. D'altra parte, potrebbe anche andare bene. Potrebbe essere felice. Per un po', finché non succeda qualcosa che lo renda nuovamente infelice. O per il resto della sua vita, che trascorrerebbe, perciò, nel terrore di perdere quella felicità.
Insomma, da qualunque parte lo si veda, è un gioco al quale non si può che perdere.
"È stato lui a salvarti."
A quel punto, House non ha potuto fare a meno di notare quanto Cate - anima gemella, sì, ma fino a un certo punto - sia stata pronta a buttarsi tra le braccia del suo salvatore. Buon per loro e per quelle coperte così calde, mentre fuori fa tanto, tanto freddo.
Tutte le volte che vede un documentario sui pinguini, perciò, House ripensa a Cate. Da qualche tempo, però, i pinguini gli ricordano anche che quella stessa sera, dopo aver chiuso il collegamento con la base antartica, scoprì che era Amber la donna misteriosa con la quale usciva Wilson.
Ripensandoci, questi documentari sui pinguini sono una gran noia e House non ha proprio nessuna intenzione di sorbirsene un altro. Tanto per cominciare, il paesaggio antartico fa venire male agli occhi. In quanto al ciclo riproduttivo del Pinguino Imperatore, nemmeno la Cuddy sarebbe disposta a darsi tanta pena per fecondare un uovo. Persino i vecchi cartoni animati sono meglio. Dopotutto, basta tenere il telecomando a portata di mano.

  
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