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Autore: Kate_88    23/03/2011    10 recensioni
Cos'è il Crystal?
É il negozio di dolci più rinomato di tutta Tokyo, al centro della città, con un'insegna che mette appetito.
I suoi dolci sono conosciuti in tutti il Giappone e Usagi, la Co - proprietaria con Makoto, gestisce il locale.
D'altronde tutti sanno che al Crystal ci sono i Dolci d'Amore.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Makoto/Morea, Mamoru/Marzio, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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Come sempre, volevo ringraziare tutti coloro che hanno recensito il primo capitolo! Spero di leggere ancora vostre nuove recensioni! V'informo che troverete anche due (**) il primo è in riferimento al Drama Hanayori Dango e il secondo al manga (ma esiste anche il Drama) che qui in Italia ha il nome di Mei chan's Butler.
Grazie.


Kate_ 88






Capitolo 2 – Muffin Glassato.

Usagi dopo un'intera giornata lavorativa, passata a destreggiarsi tra i clienti, tornò nel suo appartamento ad un paio d'isolati dalla pasticceria.

Aveva deciso di vivere da sola da un paio d'anni, quando ormai gli affari andavano bene e i prezzi delle case si erano abbassati. Azzardando sulla sua attività, sperando che questa fiorisse ancora per molto tempo, chiese un mutuo alla banca.

L'appartamento non era piccolo, offriva tre stanze, due bagni, un balcone e un'ottima cucina spaziosa. Era grande per lei ma il sogno di vivere lì, un giorno, insieme a qualcun altro la riduceva a sognare ad occhi aperti.

Lasciata la borsa sul divano, s'accorse del fratello addormentato.

« Sam svegliati. Scusa ho fatto tardi. Era pieno di clienti. »

« Mh... sei sempre la solita. » mugugnò il ragazzo mentre cominciava a svegliarsi.

Sam era ormai un bel ragazzo, con la passione per il calcio e un discreto studioso, aveva trovato anche la ragazza che tuttavia non sembrava convinta dei veri sentimenti del ragazzo.

« Usa – chan, pensavo che forse non basta un mio dolce. Non è che domani posso passare in pasticceria e prendere quella cosa? »

« Intendi il Dolce d'Amore? Sei sicuro? »

« Si. Voglio vedere se è vero quello che si dice riguardo quella prelibatezza che Makoto prepara. »

« Va bene. Domani gliene faccio preparare uno in più. Ah! Ti spiace se domani mattina passi qui e prendi dei volantini che ti lascio? Dobbiamo prendere due persone a lavorare e faremo un concorso. »

« Che noia! Mi sfrutti! Il dolce non te lo pago! »

Usagi lanciò un cuscino al ragazzo, tornando in cucina.

« Ti ricordo che se non vieni qui domani mattina, dico a mamma che l'altra notte non sei rimasto a dormire da me ma eri dalla tua dolce metà. »

« Ricattatrice! Solo perchè nessuno ti si fila. »

Nella loro comicità quotidiana, Usagi minacciò Sam con un mestolo, rincorrendolo per tutta casa. Si fermò solo quando si accorse che era il momento di mangiare e che tutto era pronto.

Usagi non era brutta, aveva solo deciso di dedicare la sua vita al Crystal e realizzare quel piccolo sogno di essere una persona libera e indipendente.

Dopo cena rimase sveglia, seduta al tavolo in salone mentre Sam guardava la tv.

Trasmettevano i soliti Drama e lui ne andava pazzo soprattutto perchè prendeva spunto dai modi e dalle dichiarazioni dei personaggi maschili. Aveva deciso che per la sua Machiko sarebbe diventato un misto tra Tsukasa Domyoji* e Rihito Kento**, a metà tra il dolce e il salato come diceva lui.

« Sam, stacca un attimo gli occhi dalla tv. Mi serve un parere. »

« Non puoi aspettare la pubblicità? »

« Dai, pelandrone! Tanto lo sto registrando che quando ho tempo vorrei vedere anche io la puntata di Mei chan! »

« Mei è davvero carina... » affermò quasi sognante mentre Usagi mostrava un sorrisetto.

« Vieni subito o dico a Machiko che sbavi dietro quell'attrice. »

« Tu non sei una sorella ma sei una specie di mostro ricattatore. »

Sam sbuffò e come sempre nei momenti in cui faceva il sostenuto, usava incrociare le braccia, gonfiare il petto e assumere un'aria da sbruffone.

« Dimmi, da cliente, cosa vorresti vedere entrando in pasticceria? »

« Una bella gnocca. Makoto è sempre nascosta in laboratorio e tu non sei il mio tipo. »

« Adesso chiamo Machiko. »

« No no no! Ferma! Mh... non so. Usa, davvero, a me sembra che la pasticceria così sia perfetta. I miei compagni dicono sempre che da voi ci sono i dolci migliori, i prezzi sono perfetti e va bene, vengono anche per vedere te e Makoto. Probabilmente solo le donne lì dentro hanno problemi. Voi ingrassate in modo più veloce, o almeno così sembra. »

« Mh... bene. Grazie dell'aiuto Sam! Direi che si è anche fatto tardi, sono le dieci. Vai a casa, dai, altrimenti mi preoccupo. »

« E va bene. »

Sam baciò Usagi sulla fronte e sorrise.

« Comunque è bello avere una sorella in carriera. »

« Ci vediamo domani Sam. Ricordati di passare in mattinata. »

« Ok capo! »

Sam lasciò l'appartamento di Usagi e questa rimase sola. Prese il suo Notebook e iniziò a lavorare, spostando immagini, scrivendo qualcosa. Collegò il pc alla mini stampante che si era comprata per le emergenze e mise a stampare diverse copie di quelli che sembravano dei volantini.

Si era fatta mezzanotte, la stanchezza avanzava e andò a dormire.

Un letto grande per due, occupato da una sola ragazza ventenne priva di esperienze.

Fresche lenzuola e solo una coperta appena più pesante per contrastare quell'aria fresca che iniziava ad arrivare la notte, dei morbidi cuscini e tanti sogni che aleggiavano in quella stanza.

Tanta gente e molto imprenditori, nel corso di quegli anni, si domandavano come mai il Crystal riscuotesse tanto successo, oscurando a volte il loro lavoro seppure non era nello stesso campo.

In quel luogo c'era la magia del buon umore e chiunque entrava, usciva poi felice.

Non c'era un ingrediente perfetto in quel luogo, c'era la combinazione ideale che derivava da due imprenditrici capaci e testarde, dai dolci preparati in modo eccellente, dal luogo che ispirava calore e anche dalla vetrina che istigava ad entrare.

L'insieme di questi fattori aveva dato vita al mito del Crystal.

Le mani di Makoto erano poi un'arma fondamentale, così come i suoi occhi.

Osservava un dolce nascere, crescere, fino ad arrivare nelle mani del cliente. S'innamorava delle sue creazioni, come fossero figli, mariti o amanti. Ogni dolce aveva il cuore, lei ce lo metteva.

C'erano quelle prelibatezze dedicate solo alla dolcezza di un cuore, c'erano quelle con un po' di amore e passione e poi c'erano quelle sensuali, provocanti, come i dolci che contenevano un po' di peperoncino.

Il Crystal non era il locale per sole coppie innamorate, era anche per chi voleva vivere un giorno di provocazione, porgendo all'amante quel dolce che diceva tutto.

Era riuscita ad ideare tutto quello ed era fiera dei risultati che otteneva.

Quella mattina, aprì il negozio come sempre mezz'ora prima, per iniziare a preparare tutto quanto.

Usagi la raggiunse poco dopo, correndo e con l'abito scombinato.

« Stanotte hai fatto scintille o ti hanno appena rapinata? »

« Fortunatamente nessuna delle due » affermò mentre poggiava sul bancone una locandina arrotolata.

« Cos'è? E comunque dopo sistemati. Gli odango sono lenti. »

« Si si ora vado al bagno e mi sistemo, anche perchè davvero posso dare una cattiva impressione. Comunque, sono passata in una copysteria e ho fatto ingrandire questo volantino creato ieri, che ne pensi? » Usagi aprì quella locandina, stampata in doppia copia e la fece leggere a Makoto.

« Concorso Muffin glassato – l'equilibrio del Crystal. Mh requisiti, tra i venti e i trent'anni, mh... uomo? Ah finalmente! Questa è la volta buona che non muoio vergine! »

« Mako ma che dici! Saranno dipendenti, non uomini con cui uscire. » Usagi portò le braccia ai fianchi, mostrando un'espressione per un attimo scocciata.

« E va bè Usa chan, scherzavo dai. Però io credo che, almeno per chi sarà in sala, sia necessaria la bella presenza. »

« Si ci avevo pensato anche io. Comunque, sulla locandina ho scritto solo che sarà un concorso per diventare dipendenti, che devono portarci il curriculum e prima del concorso, in saletta ci parleranno un po' della loro vita, poi si passerà all'azione. Chi dovrà darti una mano dovrà cimentarsi nella creazione di un Muffin glassato, ma domani dirò loro la vera difficoltà del gioco, mentre per chi sarà in sala, ovviamente le buone maniere non dovranno mancare e poi troverò qualcosa di difficile e divertente da far fare, che ne pensi? »

« Io dico che è perfetto. Vai a sistemarti che appendo la locandina. »

Usagi annuì andando in bagno mentre Makoto sistemava le due locandine: una fuori il negozio sulla porta e una su uno spazio vuoto del bancone.

Il Crystal cercava personale, alla ricerca dell'equilibrio, perchè un muffin al cioccolato, glassato al cioccolato, dopo un po' può stufare, e allora diamogli un cuore un po' diverso, così da bilanciare quei sapori troppo uguali tra di loro.

   
 
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