Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
Ricorda la storia  |      
Autore: Seki    26/03/2011    4 recensioni
Nella lussuosa villa dei Varia si trova, in fondo al corridoio del secondo piano, una stanza.
È, all’apparenza, una camera come tante altre.
Ma Fran sa perfettamente che quella stanza è diversa da tutte le altre.
Perché quella è la sua camera.
Genere: Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Belphagor, Fran
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Questo scempio è totalmente dedicato alla mia Salsiccia, che amo dal profondo e che sentiva carenze yaoi (XD).
Mia cara, io ci ho provato, ma il risultato non è tutto sto gran che! Però, ti amo lo stesso!

 

Insanity love

Nella lussuosa villa dei Varia si trova, in fondo al corridoio del secondo piano, una stanza.
È, all’apparenza, una camera come tante altre.
Non ha nulla di speciale, nulla di differente da quelle affidate agli altri membri che hanno l’onore – e forse anche l’onere- di vivere a stretto contatto con il Boss, tra i ranghi più altri.
Ma Fran sa perfettamente che quella stanza è diversa da tutte le altre.
Perché quella è la sua camera.
Perché quella è la camera del Principe.
Perché quella è la camera che, chiunque abbastanza sano di mente, eviterebbe, soprattutto quando l’unico rumore che proviene da essa è l’inquietante risata del suo proprietario.

Ushishishi.
Ma lui si è sempre ritenuto abbastanza al di sopra della comune percezione –o abbastanza folle- tanto da poter entrare a piacimento in quella stanza e sapere, con certezza assoluta, che ne sarebbe uscito vivo.
Quindi, incurante del preoccupante alone di pericolo che fuoriesce da sotto la porta e dal buco della serratura, l’illusionista si avvicina tranquillo, senza perdere un solo istante la sua lucidità e indifferenza.
“Bel-sempai!” La voce atona e strascicata pronuncia quel nome, aggiungendo un onorifico al solo scopo di deriderne il proprietario. “Che state combinando lì dentro?”.
La sua curiosità non viene premiata.
Riceve in cambio una nuova e allarmante risata che, tutto sommato, scuote la corda della preoccupazione del ragazzo.

Ushishishi.
Il sopracciglio destro si inarca più del dovuto, mostrando sul suo viso impassibile una nota di inquieta meraviglia.
“Bel-sempai!” Chiama di nuovo, alzando appena la voce, ma senza perdere il solito tono impassibile. “Guardate che io entro…”
E lo fa. Senza aspettare una risposta o di sentire nuovamente quella risata, allunga la sottile mano verso la maniglia, per spalancare la porta ed entrare in quella stanza proibita.
Belphegor è lì, seduto al centro del suo letto a baldacchino –perché così doveva essere il letto di un Principe- che osserva attentamente una lenta goccia cremisi abbandonare il suo polso per depositarsi sulle candide lenzuola di seta.
Fran rimane basito per un istante, osservando più l’arredamento che il comportamento –che poteva definire quasi normale- dell’altro.
Lenzuola bianche. Dov’erano finite le coltri scarlatte che, normalmente, facevano bella mostra di sé nel letto sempre sfatto del suo sempai?
Dov’era finito tutto il rosso che regnava sovrano nella camera di Bel? Perché quello è il colore dei Principi.
“Bel-sempai…”
La frase, probabilmente contenente un qualche riferimento scherzoso a tutta quella situazione, viene interrotta dal Varia della Tempesta, che si rivolge a lui, senza mai distogliere lo sguardo, da dietro la lunga frangia, dal percorso del suo sangue.
“Ne Fran! Di un po’: Non è stupendo questo rosso?” Bel avvicina a sé il braccio, sorridendo follemente alla sua ferita. “Non è splendido il modo in cui il mio sangue tinge tutto di rosso?”
L’illusionista non risponde.
Sa perfettamente che qualsiasi cosa dica si rivelerà essere quella sbagliata. E inoltre Belphegor non sta realmente parlando con lui...Ha soltanto imposto un destinatario alle sue parole, come se nella sua follia volesse restare appigliato ad un briciolo di normalità.

Ushishishi.
La risata di Bel riempie nuovamente la stanza ed invade la mente di Fran, fastidiosa nella sua preoccupante follia.
La mano del ragazzo biondo corre, sotto gli occhi attenti dell’altro, ad uno dei suoi fidati coltelli d’argento –perché le armi dei Principi sono superiori in tutto- abbandonate poco distante da lui, sul letto.
“Ne Fran!” La voce di Bel lo raggiunge nuovamente, mentre il ragazzo rigira l’arma tra le dita, osservandola attentamente, come a studiare il metodo migliore per utilizzarla. “Non pensi che il mondo sarebbe splendido se venisse ricoperto completamente dal mio sangue?”
“Morireste prima, Bel-sempai”
In una frazione di secondo il Varia della Nebbia si ritrova l’enorme cappello a rana che porta –e che detesta con tutto se stesso- trapassato dalla lama argentea del compagno.

Ushishishi.
“Fa male, Bel-sempai” Non è vero, ma vale la pena dirglielo, giusto per tenerlo tranquillo almeno un po’.
Non che lo stia ascoltando, in ogni caso.
Belphegor ride e osservava il suo sangue, ormai secco, mentre con un secondo coltello incide nuovamente la sua pelle, per avere ancora una volta sotto gli occhi quella meravigliosa visione cremisi.
“Ne Fran! Non pensi che il mondo sarebbe splendido se venisse ricoperto completamente dal mio sangue?”
Ripete il Principe Caduto, mentre ride istericamente.
Fran sospira rassegnato e, togliendosi la lame dal copricapo, si avvicina cautamente all’altro.
“Sarebbe stupendo, Bel-sempai”.
Risponde senza crederci davvero, mentre Bel solleva lo sguardo per posarsi su di lui –sebbene nascosto dalla lunga frangia, Fran sa che lo sta osservando.
Poi scoppia a ridere, senza ritegno, liberando una risata diversa da quella abituale, più folle e più preoccupante.
Il braccio dell’illusionista viene afferrato, il cappello finisce a terra e, senza sapere bene come, si ritrova disteso sul letto del suo sempai, mentre questi lo guarda –o così sembra- sorridendo sadicamente.
“Certo che sarebbe stupendo! Stupido Ranocchio! Io sono stupendo! Il mio sangue è stupendo! Tutto di me emana splendore!” E di nuovo ride, mentre Fran lo osserva senza battere ciglio.
“Tutto di me emana splendore…” Ripete, in un rantolo il Principe Pazzo.
Poi qualcosa scatta. L’ennesima molla della follia scatena una reazione inaspettata tra gli ingranaggi compromessi che compongono la mente di Belphegor.
E Fran sa che sarà lui a farne le spese, ma non gliene importa poi molto.
Non sarebbe un problema fuggire per lui se le cose dovessero precipitare, scambiandosi con una cosa qualsiasi tramite le sue illusioni.
Tuttavia per ora resta ad osservare il suo sempai mentre impazzisce sempre di più e affonda nuovamente la lama nella sua carne, provocando una nuova ferita, una nuova fuoriuscita di sangue e un nuovo moto di pazzia nella sua mente.
E un taglio, e un altro e un altro ancora.
Braccia, ventre, gambe, volto….nulla viene risparmiato, e Fran osserva impotente dalla sua posizione la follia amoreggiare con Bel.
Finché la maglietta che indossa non è ridotta a brandelli, e il viso una maschera di sangue e i pantaloni dovranno essere buttati…
Poi così com’è venuta, la tempesta si placa all’improvviso, e il Principe si ritrova ad ansimare, chino sull’illusionista, mentre tutto intorno a loro, la seta si tinge di morte.
“Bel-sempai…”
Fran prova a dire qualcosa, anche se perfino lui è rimasto a corto di battute sagaci in quel momento, ma Belphegor non glielo permette, fermando ogni suo tentativo comunicativo chiudendogli la bocca con la sua.
È una sensazione strana quella che prova il ragazzo: Bel sa di sangue, sa di follia e morte, ma sa anche di desiderio antico e nascosto, ed è qualcosa che lui non riesce ad attribuire alla figura del suo sempai, ma che è lì e non può certo far finta di non vederla.
Quando il biondo si allontana da lui, sul suo volto c’è un piccolo sorriso che promette solamente dolore.
“Ne Fran…Sanguina con me”.
Ed è quello il momento in cui, un qualunque essere umano scapperebbe…No, forse una persona sana di mente sarebbe fuggita già da molto. Forse non si sarebbe nemmeno addentrata in quel corridoio per arrivare a quella stanza.
Ma Fran, sebbene possa considerarsi il più normale all’interno di quell’enorme villa, scapperebbe solo adesso.
Eppure, nonostante gli sarebbe sufficiente richiamare le sue Fiamme, non si muove, lasciandosi sporcare dal sangue di Bel che cola sul suo volto mentre questi impugna i suoi amati pugnali.
“Sanguiniamo assieme”
Le parole vengono ripetute con un sibilo di pazzia in più, mentre il coltello argenteo si conficca nella sua gamba.
Per la prima volta, Fran urla di dolore, rivelando che, tutto quello, non è un illusione.
Rispondendo semplicemente si a quella folle richiesta.
E Belphegor sorride sadico, mentre da il via alla danza di morte di cui sono capaci solamente i suoi fidati giocattoli affilati.
Ma non ferisce per uccidere.
Lo fa per puro divertimento, nel vedere l’espressione di dolore della sua Stupida Rana.
Lo fa per puro piacere, nel sentire il suo sangue mescolarsi a quello di Fran
Lo fa per pura gioia, nel sapere che ora il mondo sarà decorato col loro sangue, assieme.
E quando il dolore sta diventando troppo per l’illusionista e tutto si è tinto di cremisi davanti ai suoi occhi, Bel si ferma, contemplando dall’alto la sua opera.
Meravigliandosi della bellezza che anche quella Stupida Rana può emanare se ricoperta dell’essenza della perfezione.
La loro essenza.
L’essenza del Principe e della Rana.
Il sangue puro mischiato a quello plebeo.

Ushishishi.
La risata del Varia è tornata la solita risata fastidiosa, ma la sua mente è ancora lontana.
Tuttavia c’è una nota di consapevolezza, quando lancia lontano dal letto le armi e si avvicina nuovamente al volto dell’illusionista.
“Ne Fran… Non pensi che il mondo sarebbe splendido se venisse ricoperto completamente dal nostro sangue?”
Fran lo guarda genuinamente perplesso da quel cambiamento.
Il sangue del Principe è puro e perfetto, niente deve osare insudiciarlo.
Tuttavia ora non tutto il rosso che macchia le lenzula di seta proviene da vene regali.
In ogni caso, il ragazzo non può fare altro che limitarsi a pensare per pochi istanti a quell’insensata frase, prima che la sua bocca venga nuovamente in contatto con quella dell’altro e che le mani del suo sempai gli spengano definitivamente il cervello, trascinandolo in un nuovo gioco fatto di gemiti, sospiri e piacere travolgente.
Un gioco forse più pericoloso del precedente, dato che ciò che c’è in palio è la pazzia del cuore.

 

 

 

 °Free Talk°

Salve :D Sono di nuovo qui con le mie schifezze, ma voi ignoratemi…
Volevo fare qualcosa di popporno ed invece è uscita una cosa mega sadica….ma perché mai????
Oltretutto è orribile e anche abbastanza illogica °A°
MA per una volta fingerò che vada bene *-* (anche se tutte le cellule del mio corpo gridano “Cancella questo scempio fsdhgjsadghjas”)
Però mi sento incredibilmente realizzata per aver scritto qualcosa su Bel e Fran °_°
Pian piano rovinerò tutti i personaggi che mi piacciono! XD Yeah!
Spero che tu non mi uccidiate per tutto ciò çAç
Baci, Seki

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn / Vai alla pagina dell'autore: Seki