Le
case sono spettri nell’oscurità
buie,
senza luci.
Scheletri
di vite spezzate in una notte
tra
le urla, il terrore e la paura
di
venir schiacciate da massi
messi
a caso l’uno sopra l’altro.
Macerie
in strada,
si
sono mangiate anime
che
ora volano alte nel cielo
proteggendo
la città
da
nuove scosse
come
quella maledetta sera.
Piccola
riflessione dopo essere tornata da L’Aquila. La situazione
non è certo delle migliori e mi ha fatto pensare molto.
Spero vi piaccia.
Ringrazio
in anticipo chi la leggerà o metterà tra le
preferite
o seguite o chi commenterà.
Miriam