Autrice: monstropolis
Rating: Verde
Avvertimenti: Flash, Malinconico.
Conta parole: 231
A/N: Piccola cavolata uscita tanto per farvi sapere che non me ne sono andata e che sto ritrovando la forza di inventarmi qualcosa di nuovo (ma non necessariamente) e dedicata (ovviamente e come sempre) a mia moglie Daemonia.
Dio, possibile che scriva meglio se scrivo poco? °-°
E Dio, possibile che non scrivano più entrambi su twitter da giorni? ç.ç
Desclaimer:
L’album era qualcosa di vecchio ormai, qualcosa che non si usava più. La gente preferiva fotografare e scaricare tutto sul pc.
Lui no.
A Max piaceva far sviluppare le foto e lasciarle invecchiare insieme alla carta di quella specie di libro.
Gli piaceva sentire quell’odore di biblioteca e passare le dita su foto che sembravano appassire come fiori tra le pagine di un libro anche se magari quelle foto non era poi così datate.
Teneva sulle ginocchia un grosso album dalla copertina imbottita color verde acqua, come i suoi occhi, stanchi e fragili ma pieni di quel colore chiaro che sembrava brillare.
Sfogliava le pagine nel silenzio della sua camera e ad ogni occhiata a quelle fotografie si sentiva sempre più vulnerabile.
Se qualcuno fosse entrato nella stanza in quel momento sarebbe scoppiato in un millesimo di secondo a piangere, si sarebbe messo a gridare e avrebbe incolpato tutti quanti di aver interrotto il suo viaggio nel passato.
Più andava avanti e più quella chioma corvina spuntava in quasi tutte le pagine.
Arrivò ad una pagina segnata con una linguetta blu attaccata sul bordo con su scritto in piccolino “Maybe... Love…” e mentre la rileggeva si sentì all’improvviso tanto stupido.
Tracciò il volto di quel ragazzo con gli occhi marroni con l’indice destro mentre il petto gli si iniziò a sollevare tremante e una goccia salata si schiantò sul foglio.