"Che
brav'uomo che era Mr. Cooper!
Doveva vedere con che occhi giocava coi miei nipotini!"
disse con voce tremolante palesemente finta una signora paffuta
con un tailleur nero che scintillava sotto il sole cocente di
mezzogiorno
rivolta ad un uomo in giacca e cravatta, con dei crisantemi nella mano
destra.
La donna lanciò dei petali di rosa bianca sulla pietra fredda e immobile della lapide con su scritto "Riposi in pace colui che pace ci ha donato" seguito da una foto di uomo baffuto e tozzo.
Era lui il famigerato Mr. Cooper. E quello era il suo funerale tanto atteso da parecchi che adesso sotto il nero gongolavano di gioia e già parlavano dell'eredità cospicua. Se non ci fosse stata così tanta gente le figlie e i figli già si sarebbero scannati vivi.
"Sarà davvero un angelo!"
"Santo, santo, lo dovrebbero fare!"
C'era gente che parlava giusto per dare aria alla bocca e per prepararsi per il grosso rinfresco preparato il onore del morto. Fiori a destra e a manca e di certo non mancava una bella bara laccata. Probabilmente era mogano.
Persino i vermi erano impazienti!
Ma in quel momento successe l'inatteso e il fantastico... o il fantasmo.
Dei passi sull'erba profumata attirarono l'attenzione di tutti, che seppur indaffarati negli sproloqui da lecchino - o da becchino - si voltarono verso la fonte del rumore.
E lì accadde il brutto o il bello. Dai punti di svista.
"Cosa c'è, bella gente? Una festa senza il festeggiato?" disse ammiccando il signore tozzo e baffuto che poco prima era in una soffice e profumata bara pronto a essere sepolto e calpestato per bene.
"Scusate per il ritardo, è che ho una gran voglia di vedere il mio funerale prima di morire!" e sorrise verso una signora dai capelli arancione carota.
La donna lanciò dei petali di rosa bianca sulla pietra fredda e immobile della lapide con su scritto "Riposi in pace colui che pace ci ha donato" seguito da una foto di uomo baffuto e tozzo.
Era lui il famigerato Mr. Cooper. E quello era il suo funerale tanto atteso da parecchi che adesso sotto il nero gongolavano di gioia e già parlavano dell'eredità cospicua. Se non ci fosse stata così tanta gente le figlie e i figli già si sarebbero scannati vivi.
"Sarà davvero un angelo!"
"Santo, santo, lo dovrebbero fare!"
C'era gente che parlava giusto per dare aria alla bocca e per prepararsi per il grosso rinfresco preparato il onore del morto. Fiori a destra e a manca e di certo non mancava una bella bara laccata. Probabilmente era mogano.
Persino i vermi erano impazienti!
Ma in quel momento successe l'inatteso e il fantastico... o il fantasmo.
Dei passi sull'erba profumata attirarono l'attenzione di tutti, che seppur indaffarati negli sproloqui da lecchino - o da becchino - si voltarono verso la fonte del rumore.
E lì accadde il brutto o il bello. Dai punti di svista.
"Cosa c'è, bella gente? Una festa senza il festeggiato?" disse ammiccando il signore tozzo e baffuto che poco prima era in una soffice e profumata bara pronto a essere sepolto e calpestato per bene.
"Scusate per il ritardo, è che ho una gran voglia di vedere il mio funerale prima di morire!" e sorrise verso una signora dai capelli arancione carota.
Angolo autrice (arancione
carota carota!)
Mi sono divertita un casino a scrivere questo piccolo testo! Fatemi sapere se vi ha fatto sorridere! ^//^
Mi sono divertita un casino a scrivere questo piccolo testo! Fatemi sapere se vi ha fatto sorridere! ^//^