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Autore: habanera    16/04/2011    0 recensioni
«You know, Space… I heard a rumor that you’ve wanted to kiss me since you were eight years old.» [...] Così come il Kraken amava Vanya, Luther amava Allison. Era così che doveva andare fin dall’inizio, era un’ovvietà.
#5: thanks for the coffee. Introspettiva sui pensieri di Spaceboy, ispirata dalla vignetta precedente a quella del bacio con Rumor.
Possibile OOC. [00.01/00.03]
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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I HEARD A RUMOR – ovvero, il fondamento di ogni pettegolezzo è una certezza immorale.

Oscar Wilde

 

 

 

 

You know, Space… I heard a rumor that you’ve wanted to kiss me since you were eight years old.

 

Spaceboy la guardò, prima di sospirare. Stava forse cercando di mostrargli che il suo potere non era svanito nel tempo, nonostante non l’avesse utilizzato nella battaglia al parco giochi? Che narcisista. Fare la dimostrazione di un dono così utile e potente di modo che portasse vantaggi a sé stessa - così da poter alleviare la solitudine causata dalla perdita della famiglia – senza pensare a come avrebbe fatto sentire il fratello… Più che narcisista, in quel momento Spaceboy pensò che Rumor fosse crudele: in fondo, lui non aveva mai baciato nessuna e non vedeva perché avrebbe dovuto dare il suo primo bacio a una persona che aveva sempre considerato come una sorella.

Non che fosse tanto schizzinoso in questo campo, eh! Una volta che hai un corpo di scimmia e la testa umana devi solo ringraziare qualunque Dio ci sia lassù se a qualcuna viene voglia di baciarti. Solo che non con Number Three! La cosa sapeva così tanto di incesto da fargli arricciare il naso; era una persona dai forti principi, lui.

    Non che non fosse al corrente di quanto Rumor adorasse sé stessa, ma vedere quella sorta di autocompiacimento che straboccava dalla voce di Allison gli lasciò un retrogusto amaro in bocca.

Ma ormai era tardi: più si sforzava di mantenere un certo distacco dalla situazione e meno riusciva a pensare con la sua solita calma da leader. Perché Rumor era così bella, con quella sua aria sicura di sé.

00.01 si irrigidì, quando si accorse di ciò che aveva pensato. Solo che più guardava la sorella adottiva, e più ne riscopriva la bellezza, più sentiva di desiderare quel corpo formoso e dai movimenti armonici. E quella voce… la voce! Risuonava nella sua testa roca e sensuale, mentre Luther si sentiva andare indietro nel tempo fino a diciannove anni prima, quando a otto anni i figli di Hargreeves avevano salvato Parigi dalla minaccia della Tour Eiffel  - la quale si era rivelata niente meno che una navicella spaziale. Ne ricordò i capelli di quel viola cupo, a quei tempi lunghi e setosi. Ricordò quella lunga frangia e sentì di averla sempre detestata: copriva gli occhi di 00.03.

E ora eccola, era di fronte a lui come donna matura, sposata e divorziata, come donna con una figlia dalla quale si era dovuta separare. Come donna che aveva sempre amato e che avrebbe continuato ad amare fino a che anche quel corpo artificiale che Mr. Monocle gli aveva creato non fosse morto.

Perché Luther amava Allison, e voleva baciarla da quando aveva otto anni.

Lentamente le pose le mani sui fianchi, e la tirò a sé sollevandola da terra come se fosse un fuscello, minuscola fra le sue mani enormi. Lei gli gettò le braccia al collo e le loro labbra si incontrarono, le bocche si schiusero, i respiri si mescolarono.

Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison.

Per una volta si stava sentendo umano, per una volta non era né Spaceboy né Number One, né era stato adottato da un ricco uomo di cultura affinché salvasse il mondo. Per una volta era Luther, era umano e - anche se con un corpo che di umano aveva ben poco – stava facendo una cosa che aveva sempre considerato relegata ai soli comuni: stava amando qualcuno così tanto da superare il forte disgusto che gli procurava convivere con un corpo come il proprio e desiderare di avere un contatto più profondo con quella persona.

 

Poi tutto finì come era iniziato, finì con Rumor che lambiva ancora una volta la sua lingua prima di allontanarsi dal suo volto, finì con la certezza di essere stato un disastro in quel bacio, finì con Rumor che gli si appoggiò al petto scimmiesco una volta che la rimise giù, finì con uno sguardo rincuorante dell’altra che sembrava dirgli “guarda che non fai così schifo a baciare” e finì con le parole di Rumor che diceva: I’m scared, Space-

E l’incanto che lo aveva avvolto così prepotentemente terminò, smise di adorarne i fianchi, smise di baciare quel seno e quelle labbra, smise di desiderarla in maniera così viscerale. Perché era stato solo un attimo, perché in realtà lui era una persona di sani principi, e baciare e amare e carezzare e desiderare e essere sedotto e stringere a sé sua sorella a quella maniera non rientrava tra questi.

Era solo una dimostrazione, no? Allison aveva ancora il suo potere. Allison era ancora The Rumor.

Ma anche se non era più sensuale e bellissima come prima, anche se adesso il suo rossetto viola era tutto fuori posto, anche se aveva i capelli arruffati e anche se la gravidanza di Claire aveva lasciato una traccia su quel fantastico corpo, per la prima volta Luther realizzò che la donna che gli stava appoggiata al petto non aveva bisogno di essere sensuale e bellissima, né il suo rossetto doveva essere perfetto – preferiva di gran lunga quando se ne ritrovava uno sbafo vicino alla bocca – e i suoi capelli li preferiva di gran lunga arruffati e quel filo di ciccia in più che aveva la rendeva più umana, più vicina a quell’uomo dal corpo sgraziato che era diventato. Anche se l’incanto era andato, 00.01 lo sapeva: voleva baciarla da quando aveva otto anni.

Così come il Kraken amava Vanya, Luther amava Allison. Era così che doveva andare fin dall’inizio, era un’ovvietà.

 

I know… You should be.

 

 

Angolo dell’autrice:

E’ la mia prima fan fiction su ‘The Umbrella Academy’, ma spero proprio non l’ultima. Ho letto il fumetto in lingua originale diversi mesi fa e lì per lì non ci ho capito molto né mi è piaciuto un granché, lo confesso. Ma posso spiegare tutto, non trucidatemi! Erano le quattro di mattina, non riuscivo neanche a ricordare il mio nome dopo una notte passata a navigare su internet con l’iPod – e sono una persona che generalmente ha sempre sonno. Figurarsi se riuscivo a tradurre decentemente qualcosa; saltavo direttamente i pezzi.

Giusto tre giorni fa l’ho riletto, ed è scoppiata la scintilla

La shot è solo un’introspezione sui pensieri di Spaceboy scatenata dalla vignetta prima del bacio tra lui e Rumor… Amo quel primissimo piano sul suo volto. E amo la coppia, anche se l’amore di Number One (perché l’inglese fa faigo) è principalmente scatenato dal potere di Number Three. Così nel finale della one-shot il pensiero di Luther è radicalmente cambiato rispetto all’inizio: lui di suo proverebbe solo un affetto fraterno nei confronti di Allison, ma dopo che lei dice ‘ho sentito che volevi baciarmi fin da quando avevi otto anni’ la sua bugia diviene realtà e il povero Space si ritrova ad amare The Rumor fin da quando erano parte dei sette piccoli marmocchi che salvarono Parigi.

E… sì, lo so che desiderare di voler baciare qualcuno non significa per forza amare, ma se uno è convinto di desiderare il bacio di una persona da diciannove anni allora non mi viene in mente altro.

 

Ovviamente il © di The Umbrella Academy è di Gerard Way (pensavaaaaate fosse mio, veeeeero~?), i personaggi citati nella storia non mi appartengono e vi scongiuro umilmente di perdonarmi se sono andata OOC.

 

Au revoir, infiammabile.

   
 
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