I
HEARD A RUMOR – ovvero, ‹il
fondamento di ogni pettegolezzo è una certezza immorale›.
Oscar
Wilde
You know, Space… I heard a rumor
that you’ve wanted to kiss me since you were eight years old.
Spaceboy
la guardò, prima di sospirare.
Stava forse cercando di mostrargli che il suo potere non era svanito
nel tempo,
nonostante non l’avesse utilizzato nella battaglia al parco
giochi? Che narcisista.
Fare la dimostrazione di un dono così utile e potente di
modo che portasse
vantaggi a sé stessa - così da poter alleviare la
solitudine causata dalla
perdita della famiglia – senza pensare a come avrebbe fatto
sentire il fratello…
Più che narcisista, in quel momento Spaceboy
pensò che Rumor fosse crudele: in
fondo, lui non aveva mai baciato nessuna e non vedeva perché
avrebbe dovuto
dare il suo primo bacio a una persona che aveva sempre considerato come
una
sorella.
Non
che fosse tanto schizzinoso in
questo campo, eh! Una volta che hai un corpo di scimmia e la testa
umana devi
solo ringraziare qualunque Dio ci sia lassù se a qualcuna
viene voglia di
baciarti. Solo che non con Number Three!
La cosa sapeva così tanto di incesto da fargli arricciare il
naso; era una
persona dai forti principi, lui.
Non che non fosse al corrente di quanto Rumor adorasse
sé stessa, ma vedere
quella sorta di autocompiacimento che straboccava dalla voce di Allison
gli
lasciò un retrogusto amaro in bocca.
Ma
ormai era tardi: più si sforzava di
mantenere un certo distacco dalla situazione e meno riusciva a pensare
con la
sua solita calma da leader. Perché
Rumor
era così bella, con quella sua aria sicura di sé.
00.01
si irrigidì, quando si accorse di
ciò che aveva pensato. Solo che più guardava la
sorella adottiva, e più ne
riscopriva la bellezza, più sentiva di desiderare quel corpo
formoso e dai
movimenti armonici. E quella voce… la voce! Risuonava nella
sua testa roca e
sensuale, mentre Luther si sentiva andare indietro nel tempo fino a
diciannove
anni prima, quando a otto anni i figli di Hargreeves avevano salvato
Parigi
dalla minaccia della Tour Eiffel -
la
quale si era rivelata niente meno che una navicella spaziale. Ne
ricordò i
capelli di quel viola cupo, a quei tempi lunghi e setosi.
Ricordò quella lunga
frangia e sentì di averla sempre detestata: copriva
gli occhi di 00.03.
E
ora eccola, era di fronte a lui come
donna matura, sposata e divorziata, come donna con una figlia dalla
quale si
era dovuta separare. Come donna che aveva sempre amato e che avrebbe
continuato
ad amare fino a che anche quel corpo artificiale che Mr. Monocle gli
aveva
creato non fosse morto.
Perché
Luther amava Allison, e voleva baciarla da
quando aveva otto anni.
Lentamente
le pose le mani sui fianchi,
e la tirò a sé sollevandola da terra come se
fosse un fuscello, minuscola fra
le sue mani enormi. Lei gli gettò le braccia al collo e le
loro labbra si
incontrarono, le bocche si schiusero, i respiri si mescolarono.
Allison Allison Allison Allison Allison
Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison
Allison
Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison Allison
Allison
Allison.
Per
una volta si stava sentendo umano,
per una volta non era né Spaceboy né Number One,
né era stato adottato da un
ricco uomo di cultura affinché salvasse il mondo. Per una
volta era Luther, era
umano e - anche se con un corpo che di umano aveva ben poco –
stava facendo una
cosa che aveva sempre considerato relegata ai soli comuni: stava amando
qualcuno così tanto da superare il forte disgusto che gli
procurava convivere
con un corpo come il proprio e desiderare di avere un contatto
più profondo con
quella persona.
Poi
tutto finì come era iniziato, finì
con Rumor che lambiva ancora una volta la sua lingua prima di
allontanarsi dal
suo volto, finì con la certezza di essere stato un disastro
in quel bacio, finì
con Rumor che gli si appoggiò al petto scimmiesco una volta
che la rimise giù,
finì con uno sguardo rincuorante dell’altra che
sembrava dirgli “guarda che non
fai così schifo a baciare” e finì con
le parole di Rumor che diceva: I’m
scared, Space-
E
l’incanto che lo aveva avvolto così
prepotentemente terminò, smise di adorarne i fianchi, smise
di baciare quel
seno e quelle labbra, smise di desiderarla in maniera così
viscerale. Perché
era stato solo un attimo, perché in realtà lui
era una persona di sani
principi, e baciare e amare e carezzare e desiderare e essere sedotto e
stringere a sé sua sorella a quella maniera non rientrava
tra questi.
Era
solo una dimostrazione, no? Allison
aveva ancora il suo potere. Allison era ancora The
Rumor.
Ma
anche se non era più sensuale e bellissima
come prima, anche se adesso il suo rossetto viola era tutto fuori
posto, anche
se aveva i capelli arruffati e anche se la gravidanza di Claire aveva
lasciato
una traccia su quel fantastico corpo, per la prima volta Luther
realizzò che la
donna che gli stava appoggiata al petto non aveva bisogno di essere
sensuale e
bellissima, né il suo rossetto doveva essere perfetto
– preferiva di gran lunga
quando se ne ritrovava uno sbafo vicino alla bocca – e i suoi
capelli li
preferiva di gran lunga arruffati e quel filo di ciccia in
più che aveva la
rendeva più umana, più vicina a
quell’uomo dal corpo sgraziato che era
diventato. Anche se l’incanto era andato, 00.01 lo sapeva: voleva baciarla da quando aveva otto anni.
Così
come il Kraken amava Vanya, Luther
amava Allison. Era così che doveva andare fin
dall’inizio, era un’ovvietà.
I know… You should be.
†
Angolo
dell’autrice:
E’
la mia prima fan fiction su ‘The
Umbrella Academy’, ma spero proprio non l’ultima.
Ho letto il fumetto in lingua
originale diversi mesi fa e lì per lì non ci ho
capito molto né mi è piaciuto
un granché, lo confesso. Ma posso spiegare tutto, non
trucidatemi! Erano le
quattro di mattina, non riuscivo neanche a ricordare il mio nome dopo
una notte
passata a navigare su internet con l’iPod – e sono
una persona che generalmente
ha sempre sonno. Figurarsi se riuscivo a tradurre decentemente
qualcosa;
saltavo direttamente i pezzi.
Giusto
tre giorni fa l’ho riletto, ed è
scoppiata la scintilla ♥
La
shot è solo un’introspezione sui
pensieri di Spaceboy scatenata dalla vignetta prima del bacio tra lui e
Rumor…
Amo quel primissimo piano sul suo volto. E amo la coppia, anche se
l’amore di
Number One (perché l’inglese fa faigo)
è principalmente scatenato dal potere di
Number Three. Così nel finale della one-shot il pensiero di
Luther è
radicalmente cambiato rispetto all’inizio: lui di suo
proverebbe solo un
affetto fraterno nei confronti di Allison, ma dopo che lei dice
‘ho sentito che
volevi baciarmi fin da quando avevi otto anni’ la sua bugia
diviene realtà e il
povero Space si ritrova ad amare The Rumor fin da quando erano parte
dei sette
piccoli marmocchi che salvarono Parigi.
E…
sì, lo so che desiderare di voler
baciare qualcuno non significa per forza amare, ma se uno è
convinto di desiderare
il bacio di una persona da diciannove anni allora non mi viene in mente
altro.
Ovviamente
il ©
di The Umbrella Academy
è di Gerard Way (pensavaaaaate fosse mio, veeeeero~?), i
personaggi citati
nella storia non mi appartengono e vi scongiuro umilmente di perdonarmi
se sono
andata OOC. 3
Au
revoir, infiammabile.