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Autore: Ed_Wood    18/04/2011    3 recensioni
Crossover Doctor Who / Casanova. Rose chiede di visitare la Venezia del 18° secolo per incontrare Casanova. Ma il Dottore si sente un po' minacciato. Chi sceglierà lei tra i due? (link della storia originale: http://www.fanfiction.net/s/3177986/1/My_Casanova)
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: Cross-over, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5: In una bellissima sera di luna piena
 
Rose aspettava nei Giardini Veneziani, immersi nel soffice chiaro di luna. C’era una lieve punta di freddo nell’aria.
 
Giac apparve improvvisamente dietro di lei e le mise la sua giacca sulle spalle. Rose sobbalzò e si girò di scatto. “Oh, sei tu.”
 
“Beh, ciao anche a te!” Disse con un sorriso raggiante. “Adoro il modo in cui ci siamo incontrati – io che ti ho fatto schizzare fuori dai vestiti per lo spavento.” Fece una pausa e le lanciò un’occhiata di sfuggita. “Beh, non letteralmente. Purtroppo! Poi c’è stato il momento in cui ti sono andato a sbattere contro – mio dio, dobbiamo seriamente cercare un modo più carino di incontrarci – magari qualcosa che coinvolga una sauna!” Rose lo colpì per gioco sulla spalla senza pensare, poi si fermò. Era qualcosa che faceva solo al Dottore.
 
Era entrata così in confidenza con Giac in un tempo così breve? Era veramente strano che fossero così identici – il fatto stava cominciando a confonderla emotivamente – non sapeva dove finisse il suo affetto per il Dottore e dove cominciasse quello per Giac. Si riscosse dalla sua piccola fantasticheria e sorrise.
 
“Ecco qui, prendi un po’ di vino,” offrì. Poi tirò fuori un cesto da dietro la panchina e ne trasse una bottiglia di ottimo vino francese.
 
“Beh, magari giusto un goccio.” Disse Rose timidamente.
 
Giac guardò Rose con ammirazione. “Ti ho mai detto quanto sei splendida alla luce della luna? Come Afrodite, la dea dell’amore.” Rose guardò lo splendido vestito di seta color blu notte che stava indossando. Dovette ammetterlo lei stessa – era proprio bella!
Rose sospirò. Non avrebbe mai potuto stancarsi di quella situazione – proprio una notte perfetta e romantica. ‘Giusto un po’ più interessante di una notte di “East Enders” e patatine fritte.’
 
Sospirò malinconicamente.
 
“Potrei avere l’onore di questo ballo?” Le chiese lui, porgendole la sua mano. Rose si guardò attorno, “ma non c’è musica,” affermò.
 
“Beh, potrei sempre suonare qualcosa, poi potremmo semplicemente ripetere la musica nelle nostre teste mentre balliamo. Che te ne pare?”
 
“Per me va bene.” Disse Rose con un sospiro di adorazione.
 
Giac tirò fuori il suo violino e suonò – e ovviamente – fu incredibilmente romantico. E assolutamente perfetto.
 
Per Rose era ovvio che non fosse un principiante. Dubitava che potesse essere un principiante in qualcosa.
 
La musica finì e Giac le porse ancora una volta la mano per il ballo. Rose si tolse il cappotto dalle spalle e lo posò sulla panchina.
 
Nell’aria si sentiva un lieve profumo di gelsomino. Giac strinse Rose vicino a sé, lei gli pose le braccia attorno al collo e poggiò la testa sulla sua spalla. Una parte di lei desiderava che la nottata non finisse mai – ma l’altra parte sperava che fosse il Dottore a stringerla a sé in quel momento.
 
Dopo un po’ si sedettero di nuovo sulla panchina. Giac si mise proprio di fronte a Rose e le mise una mano sotto il mento gentilmente, inclinandole il capo così che potessero guardare l’uno negli occhi dell’altra. Si chinarono entrambi in avanti, e Giac la baciò teneramente.
 
Rose era sorpresa, si aspettava un bacio animalesco e passionale, ma questo era tenero e affettuoso – un bacio tra due persone innamorate, piuttosto che semplicemente tra due amanti.
 
Le pose l’altra sua mano sui fianchi, le ciglia di lei fremettero e gli occhi si chiusero quando il bacio divenne più intenso.
 
La situazione stava diventando complicata. Sebbene la serata fosse assolutamente perfetta e lei si stesse innamorando di Giac, nel profondo si rese conto a quale posto, e a chi, il suo cuore appartenesse in realtà.
 
Rose interruppe il bacio e si ritrasse. “No, aspetta. Non posso. Mi spiace così tanto. Sei tutto quello che avrei potuto desiderare e anche di più e sebbene questa notte sia stata assolutamente perfetta – il vino, la musica, la danza… io non so… io…” si bloccò.
 
“Penso che il mio cuore appartenga a qualcun altro. Qualcuno che amo con tutto il cuore e tutta l’anima. Qualcuno–” sorrise tristemente, “che non so nemmeno se prova lo stesso, ma ho intenzione di aspettare e scoprirlo. Penso proprio di non potere andare oltre.”
 
Giac sorrise mestamente e scosse il capo. “Sai, è strano – non sei simile a nessuna delle donne che ho incontrato. Ne ho viste così tante durante la mia vita – ognuna bellissima e speciale a modo suo.
 
Ma tu, Rose Tyler, tu sei qualcosa di completamente diverso. Il tuo coraggio, la tua simpatia, compassione, intelligenza, la tua splendida anima – mi affascini in un modo che non avevo mai sperimentato.
 
Rose, vorrei solo dirti che ti amo, e ti amerò sempre.”
 
Spostò la mano sulla base della sua schiena sospingendola gentilmente più vicino a lui. Il respiro di Rose si fece affannato e leggero. Rose fissò lo sguardo nei suoi bellissimi occhi marroni, lo strinse tra le braccia, e lo baciò con tutto il fuoco e la passione che riuscì a metterci. Quando si separarono per riprendere fiato, si fermò.
 
‘Oh mio dio,’ pensò.
  
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