We love you
Ho
sempre amato le sorprese, soprattutto quelle fatte dalle persone più
vicine e a cui darei tutta me stessa nel cercarle di proteggere da
qualunque
cosa!
Per esempio ricordo quando, con una scusa, Jason mi ha costretta a
uscire
fuori città per qualche stupida commissione, lasciando a malincuore i
miei
adorati figli assieme alla mia assistente Brett, la quale, quando mi
allontanai
con la macchina, si eccitò assieme a loro per la mia partenza.
Chissà per quale strano motivo…
E ho anche avuto l’impressione che il mio fidanzato sapesse qualcosa,
notando
il suo modo brusco e frettoloso in cui mi trascinò in auto, ma non ho
mai osato
chiedere il motivo di quel comportamento, poiché farebbe solamente
finta di
nulla.
Ed io questo non lo sopporto!
E immaginai che mi nascondesse qualcosa poiché, per farmi stare calma e
con
la bocca chiusa per le tante domande, mi comprò dei frullati,
conoscendo la mia
passione per questa squisita bevanda…
Ma come posso esserlo se per molte volte il suo telefono continuò a
squillare?
E perché lui a ogni
volta parlò in una
specie di codice segreto con la mia assistente, visto che, anche se ero
vicino
a lui, sentito chiaramente le voci dei miei amori, stranamente eccitati
da
qualcosa?
- Ciao mamma! – sentì Preston dall’altra parte della cornetta – Lo sai
che
ti voglio tanto bene?
- Lo so, amore! Anch'io! – e di sottofondo riuscì a percepire Jayden
che pareva
aver qualcosa nella bocca, così chiesi ignorando la situazione a casa -
Tesori,
cosa state mangiando?
- Nulla Britney! – e Brett prese il sopravvento sui due – Non
preoccuparti…. E cerca di tornare a casa il più tardi possibile!
- Come mai? – ma non ricevetti alcuna risposta esauriente, ma solo un
frenetico saluto conclusivo facendomi rimanere ferma
col telefono in mano sentendo il tipico
rumore della chiamata appena terminata.
- Ehi! – fu l’unica parola che riuscii a pronunciare non capendo nulla
,
però poi una risata provenire da Jason, che rideva come un pazzo, mi
fece
voltare verso lui – Adesso perché ti comporti così?
- N-nulla! – tentò inutilmente di giustificarsi – Ma adesso, visto che
hai
finito di affogarti nei tuoi adorati frappé, possiamo adesso far la
spesa per
il pranzo di Pasqua?
Il pranzo di Pasqua?
Oh my God! Me ne ero dimenticata!
La mia idea era solamente quella di dover comprare delle uova di
cioccolato
per i miei due figli, che sapevo benissimo essere golosi, ma, a dire la
verità,
non sapevo il numero preciso per accontentare quei due ghiottoni!
- Allora hai deciso quali uova comprare? – chiese come se sapesse
leggere
nella mia mente.
-Non so ancora… ma credo che per i miei due figli comprerò il meglio! E
tu,
invece?
- Visto che il film uscirà questa estate, credo che prenderò qualcosa
riguardante “Cars 2”… forse delle macchine telecomandate! Sono sicuro
che
saranno contenti!
- Ancora? Non credi ne abbiamo abbastanza?
In effetti la nostra casa è inondata di oggetti e gadget del film, loro
grande passione, e quasi ogni sera ci vediamo il dvd nel salone
comodamente
seduti e abbracciati sul divano, ma un altro giocattolo sulla
pellicola… credo
di non poterlo sopportare!
- Se vuoi posso cambiare idea… - e il suo braccio si strinse attorno
alla
mia spalla.
- Non fa nulla… compra pure quello che vuoi! – e lo baciai sulla bocca,
per
poi avviarvi in macchina alla ricerca di un ipermercato aperto.
E, nel frattempo, continuavo a pensare cosa stavano combinando i tre a
casa!
Anzi… qualche idea la ebbi quando, la sera, tornai a finalmente nella
mia
villa con Jason e, dopo aver parcheggiato la macchina, ci vennero
incontro per
aiutarci con le buste, anche se entrambi avevamo paura di far scoprire
le uova,
ma, non appena aprì la portiera del portabagagli, Brett mi fermò.
-Aspetta! Non ti muovere! -
e obbedì
non capendo nulla –Jason, ci pensi tu a…
Lui fece un segno di consenso come risposta e, dal suo sorriso, capì
finalmente che i due erano d’accordo su qualcosa… ma il problema è
scoprire
l’argomento!
Ma questo pensiero per un po’ si cancellò non appena vidi correre verso
di
me i miei due angioletti biondi che, dopo avermi abbracciato le gambe
contemporaneamente,
presero le mie mani trascinandomi verso il portone di casa, con la mia
amica
che, per dar forza ai due, si era messa dietro spingendomi alle mie
spalle.
- Chiudi gli occhi mamma! – mi disse Preston, che a quanto pare parlava
anche per il fratello più piccolo.
E, non intendendo darli un dispiacere, obbedì alla loro richiesta senza
esitare, facendo diventare la mia vista molto buia.
Sentì i miei piedi camminare e la porta di casa aprirsi, probabilmente
dalla mia amica, visto che non riuscì a percepire il suo contatto sulla
maglia.
E, nonostante le mie domande curiose non portavano da nessuna parte,
continuai a farmi trascinare.
Chissà i tre cosa avevano preparato!
All’improvviso mi ordinarono di fermarmi, facendomi girare di qualche
grado
alla mia sinistra, e mi consigliarono di aprire gli occhi.
- Sorpresa! – urlarono i miei figli e, inaspettatamente, vidi
appoggiato
sopra al tavolo del salone un grosso uovo di croccolato rivestito con
una carta
che Brett mi spiegò essere stata disegnata appositamente dai due
bambini.
E alcune lacrime mi scesero sulla guancia…
Era troppo bello quell’uovo… e anche i disegni erano bellissimi!
Mi avvicinai ancora di più per poterli osservare meglio, quando ad un
tratto notai un bigliettino attaccato ad esso, così per curiosità lo
presi in
mano.
- Leggilo! – mi disse Jayden, che assieme al fratello mi aveva
raggiunto accanto
a me, mentre, girando un po’ la testa, notai Brett e Jason, che intanto
era
giunto a dare un’occhiata, un po’ distanti, quasi come se volessero
lasciarmi
sola con i miei figli.
E così, sotto i loro occhi, aprì la busta dove all’interno era presente
un
foglio bianco con disegnato tre persone bionde circondate da un grande
cuore
rosso.
- Questi siamo noi tre! – mi spiegò, indicando col suo dito, mio figlio
più
grande che subito dopo mi abbracciò ancora una volta, imitato subito
dall’altro.
Quell’abbraccio era così caldo e accogliente che per me valeva molto di
più
di qualunque disco venduto nella mia carriera!
E, solo quando si staccarono, notai anche una scritta fatta, come il
resto
del disegno, con dei colori a cera.
- Anche io ve ne voglio! – e con le mie braccia li presi con me in un
grosso abbraccio, facendo cadere quel pezzo di carta per terra... pezzo
che
conteneva un semplice e chiaro messaggio , dove i miei figli
esprimevano tutto
il loro amore verso me.
Verso la loro mamma.