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Autore: White Spins    25/04/2011    1 recensioni
Santana soffre per la sua situazione con Brittany,quando una persona inaspettata le tende una mano e la aiuta. Facendole cantare i suoi sentimenti.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Santana Lopez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E’ sempre la solita situazione. Il solito posto,la solita scena. E pensare che fino a pochi mesi fa mi sarei ritenuta patetica,mi sarei presa a calci in culo e mi sarei detta ‘sveglia!’.
Perché io,Santana Lopez,autoproclamata stronza della scuola,sono diventata un fottuto cagnolino! Fosse servito a qualcosa forse non m’importerebbe così tanto di essermi trasformata in un marshmallow;ma la realtà è ben diversa,perché la visione orrenda che ho di fronte è sempre quella di loro due,Lei e lo Storpio,zuccherosi come al solito. Ah,se solo potessi catapultare Dueruote giù da un burrone! Ma al contrario di quello che la gente possa pensare di me,una coscienza ce l’ho,anche se,più che altro,il fatto è che non ho per niente voglia di andare in galera. Se gli sguardi potessero uccidere…!
Anche se,ripensandoci,non credo che il vero problema sia lui.
Che abbia sbagliato io? Che abbia commesso un errore nel permettere a Lei di scalfire la mia corazza? Che abbia fatto male a dichiararle i miei sentimenti quel maledetto giorno,mettendo a nudo tutto ciò che covavo dentro fino ad allora?
Mentre mi ponevo queste domande,il mio sguardo rivolto verso il basso,sentii un qualcosa di elettrico corrermi lungo la schiena;alzai di scatto la testa,e come in uno di quei film mielosi,i miei occhi incontrarono i suoi.
I suoi occhi,che un tempo credevo contenessero il Paradiso. Ma guardandoli ora,colmi di tristezza,di rimpianto forse? Beh,erano sia il Paradiso che l’Inferno.
Brittany continuò a fissarmi,con quei suoi dannati occhi malinconici,e quattrocchi sembrava non accorgersi di niente. Poi,d’improvviso,distolse lo sguardo,rivolgendo nuovamente la sua totale attenzione verso quella faccia di culo del suo ragazzo,e mi sentii come se qualcosa mi stesse stringendo forte il cuore,in una morsa breve ma dolorosa: rivolevo quegli occhi addosso. Li rivolevo addosso ora. Solo per un attimo. Un attimo soltan-
“Ciao Santana!” Perfetto. E quando credevo che le cose non potessero andare peggio,ecco che sbuca la fastidiosa nanerottola. Alzai gli occhi al cielo: cosa avevo fatto di male per meritarmi tutto questo?
Sospirai e mi girai verso Rachel Berry,forse l’essere umano più irritante che conosca. Togliamo pure quel forse.
“Ciao puffa…” dissi girandomi verso di lei. L’osceno sorriso che aveva stampato sul viso diminuì,e mi lasciai andare ad un mezzo sorrisetto.
“Decido di ignorare il tuo insulto,poiché innanzitutto la mia altezza non è una cosa che posso controllare,e poi sappi che la mia statura è poco al di sotto di quella media delle ragazze americane! Oltretut-”
“Ok,ok,ti prego,smettila di ciarlare,mi stai facendo venire un’enorme emicrania!” la interruppi,portandomi le mani alle tempie e massaggiandole “Vai dritta al punto. Cos’è che vuoi,Berry?” le chiesi,cercando di terminare al più presto questa inutile conversazione.
Rachel sospirò “Bene,cercherò di essere il meno eloquente possibile,d’altronde so che la mia presenza ti reca fastidio” la guardai inarcando un sopracciglio “Non ho potuto fare a meno di notare ciò che è successo qualche minuto fa in questo corridoio,così come non ho potuto non notare le ultime interazioni tra te e Brittany,o la mancanza di queste interazioni,oserei dire” disse Rachel tutto d’un fiato.
Rimasi per un istante a bocca aperta,poi la chiusi velocemente e incrociai le braccia “Cosa vorresti dire? Oltre a farmi capire che sei una stalker pericolosa?” “Quello che voglio dire,Santana,è che sospetto che qualcosa sia successo tra voi due,qualcosa che ha creato distanza e vi ha allontanate” disse la nana,le mani intrecciate “Non sono a conoscenza dei fatti,però ultimamente vedo che…non sei più te,Santana. Non ti conosco bene,questo è ovvio,però il tuo comportamento m’ha lasciato perplessa. Quindi,nello spirito di squadra,vorrei tenderti una mano,visto il periodo difficile che stai attraversando,e-”
“Ok,ho ascoltato abbastanza,anche troppo. Ora tu ascolti me,hobbit,e devi ascoltarmi bene. Io non voglio la tua cazzo di compassione. Capito? L’ultima cosa di cui ho bisogno è la tua stupida carità. Intesi?” le dissi,incazzata come non mai.
Lei rimase ammutolita,con la fronte corrugata. Non dandole tempo di rispondermi,alzai gli occhi al cielo e girai i tacchi,lasciando la Berry sola nel corridoio a fissare il vuoto come un’idiota.
 
Nella mensa,la stessa monotona e vomitevole scena si ripeté,Brittany e il mostriciattolo su due ruote,intenti a mangiare e scherzare come erano soliti fare. ‘Bleah’ pensai,e oltretutto sentivo quello che avevo appena mangiato tornare su,da quanto la scena mi faceva ribrezzo.
Lasciai perdere il mio pranzo e mi focalizzai completamente su di lei,cercando di ignorare il più possibile lui.
Era bellissima,come sempre. Aveva indosso uno dei suoi tanti cappelli particolari,che la rendeva ancor più adorabile di quanto già lo fosse.
Sentivo la sua mancanza. Mi mancava terribilmente,sì,ma non ce la farei mai a tornare a com’eravamo prima,quando eravamo solo migliori amiche,con l’eccezione che scopavamo praticamente ogni volta che potevamo. No,io volevo di più,ma cosa potevo fare? Mi sono messa in gioco,ho fatto quello che lei voleva,le ho detto ciò che pensavo volesse sentirsi dire da me…ma allora forse era già troppo tardi. Non solo per il fatto che sta con il cornutazzo,ma forse anche perché non mi ero resa conto di ciò che provo prima che si fosse messa insieme a lui,e quindi avrei potuto evitare questa situazione.
O forse ho messo da parte questi sentimenti,pur essendo stata a conoscenza della loro esistenza,perché sapevo già allora che sarebbero sorti dei problemi: l’omofobia,i pregiudizi…non so se sarei riuscita davvero ad affrontarli,ad affrontare le persone e urlare loro in faccia ‘Me ne frego!’. Tutt’ora ho paura,ma diamine,questa è Lima! Piccola città bigotta,dove la gente non ha un futuro.
Ma giuro su Dio che per Brittany farei coming out,sebbene pensi che a nessuno dovrebbe fregare niente di chi amo,della mia vita,tantomeno se questa persona non mi conosce.
Sorrisi,fiera di me stessa. Le cose mi erano ancor più chiare di quanto non lo erano prima. Adesso niente poteva alterare il mio buonumore.
“Ciao Santana! Posso sedermi accanto a te,per favore?” Come non detto. Le ultime parole famose.
Sospirai e mi voltai verso la nanerottola “Fai pure…” ma ancor prima di aver finito di parlare,la Berry s’era già seduta con un enorme sorriso a trentadue denti,posando sul tavolo il vassoio.
“Bene,adesso che ti sei accomodata,Frodo,spiegami perché stai continuando a stalkerarmi. Seriamente,mi stai facendo perdere la pazienza!” le chiesi,curiosa,ma perlopiù esasperata dal suo comportamento insolito nei miei confronti.
“Santana,ti ho già dato la mia motivazione. Voglio solo tenderti una mano,sebbene il nostro passato ci ha visto sempre l’una contro l’altra. Ad ogni modo,so che ti senti sola,so che non hai molti amici,o almeno non ne hai uno di cui tu ti possa fidare…non hai una persona con cui puoi parlare,con cui essere totalmente sincera,con cui sfogarti” disse Rachel,e avvertii nelle ultime parole un velo di tristezza. “Vorrei solamente aiutarti,tutto qui. Hai bisogno di qualcuno che ti stia vicino,e questo lo sai benissimo,Santana.”
La guardai,cercando di capire se mentiva o meno,ma trovai solo pura onestà nei suoi occhi,trovai ciò che poteva permettermi di almeno iniziare a fidarmi di lei. Sospirai per l’ennesima volta “Dovresti smetterla di essere così buona con le persone,Rachel,soprattutto quelle persone che ti hanno sempre trattato di merda,sin dal primo anno.”
Rachel sorrise. Non uno di quei suoi sorrisi esageratamente grandi. Un piccolo,sincero sorriso “Beh,ho avuto anch’io i miei momenti. D’altronde siamo solo umani,no? Non credere che io sia perfetta,ci sono tante cose che cambierei di me. Ma io ho percepito un cambiamento in te,Santana,in meglio. E forse non mi crederai,ma io ti ammiro,perché stai uscendo da quel guscio che teneva racchiusa la vera te” disse tutto d’un fiato “So per certo che tu non sei un’altra perdente di Lima. Non lo sei” mormorò infine,girandosi poi verso il tavolo e preparandosi a mangiare.
Dire che ero senza parole è un eufemismo. Nessuno mi aveva mai detto quelle parole,nessuno mi aveva mai convinto del fatto che non appartengo qui,in questo squallore di città.
Forse solo Brittany. Ma lei non era più accanto a me,non era più al mio fianco.
Ormai non eravamo più niente,non avevo più la sua amicizia,il suo corpo,il suo amore.
All’improvviso,sentii una mano posarsi sulla mia guancia sinistra,la mano di Rachel. Sentii le sue dita raccogliere le mie lacrime…lacrime? Quando ho iniziato a piangere? In pubblico poi!
Mi guardai attorno freneticamente,notando che poche persone mi stavano guardando. Rachel avvertì la mia agitazione.
“Ehi,non preoccuparti degli altri. Fregatene” disse con voce ferma,tenendomi il viso adesso con entrambe le mani “Sei Santana Lopez! Sei molto di più della stronza che gli altri credono che tu sia! Va bene mostrare un po’ di vulnerabilità. Non sei invincibile.”
No,non ero invincibile,Rachel aveva ragione. Cazzo,sono una persona,posso permettermi di essere fragile.
Non voglio nascondermi,non più. Ero stanca.
“Rachel?” presi le sue mani che tenevano ancora il mio viso,e le tenni tra le mie. Notai che stava sorridendo.
“Perché sorridi?”
“E’ la seconda volta che mi chiami Rachel” mormorò lei,guardando verso il basso. Le strinsi le mani dolcemente “Beh,è il tuo nome,no?” le sorrisi,facendole l’occhiolino.
Si lasciò andare ad una breve risata,accompagnata dalla mia,poi le dissi “Credo proprio di poter contare su di te. Ho bisogno di una persona che mi ascolti,che mi dia consigli. Ho bisogno di un’amica”
“Allora dai,parla. Approfittane,prima che cominci io,e sai benissimo quanto adoro parlare!” ridemmo entrambe,finalmente davvero rilassate,serene,come forse non lo siamo da tempo.
Iniziai subito a parlare di Brittany,di come il nostro rapporto si è evoluto in questi anni,di come una canzone ha cambiato tutto,mettendo in luce i miei sentimenti per lei.
Dissi tutto a Rachel,stringendole le mani di tanto in tanto,pensando che proprio lei,la ragazza che ho torturato ogni giorno per tre anni,mi stava confortando e sostenendo.
In quel momento,mi resi conto che Rachel Berry era diventata la mia ancora.
Finii di parlare,sentendomi più leggera,contenta di essermi potuta finalmente sfogare con una persona disposta ad ascoltarmi. Rachel mi guardava pensierosa,come stesse contemplando qualcosa,poi mi guardò “Santana,hai mai pensato di sfogarti con lei? Ovviamente non come hai appena fatto con me,ma tipo…cantando una canzone,ad esempio?” mi domandò,con gli occhi che le brillavano e il suo tipico sorriso accecante.
Però dovevo ammettere che non era per niente male come idea.
Avevo davvero bisogno di fare sapere a Brittany tutto ciò che non ho potuto dirle,e perché non farlo quindi con una canzone? Sarebbe stata una doppia vincita,di questo ero sicura.
“Hai una voce stupenda,non quanto la mia,ovviamente. Dopotutto,ho anni e anni di pratica alle spalle!”
“Ok Rachel,rallenta un attimo” le dissi,portando avanti una mano,facendole cenno di fermarsi “Penso proprio che lo farò. So già cosa canterò” le dissi sorridendo,sicura di me “Se non sbaglio,tu suoni il piano,vero?”

   
 
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