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Autore: KuromiAkira    25/04/2011    5 recensioni
Touya non aveva mai creduto nel destino ma alcuni avvenimenti recenti cominciavano a fargli cambiare idea.
Seduto sulle panche del Metrò Lotta, il ragazzo pensava che forse un particolare significato poteva avercelo, lo stare in quel posto in attesa.
Tutto era cominciato qualche settimana prima, quando un amico, con cui si era accordato di partecipare alle lotte multiple sui treni di Sciroccopoli, aveva disdetto all'ultimo a causa di un improvviso impegno improrogabile. [Pokémon Nero/Bianco]
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Touko, Touya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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- Titolo: Destino
- Personaggi: Touya, Touko
- Genere: sentimentale
- Rating: verde
- Avvertimenti: One shot
- Note: Dedicata a lampadina che, con la sua informazione sul Metrò Lotta nei commenti nella mia precedente fiction, ha indirettamente permesso la creazione di questa shot.

- Mi dispiace, uso sempre i nomi giapponesi. Ma non mi piace chiamarli Black e White, mi sembra di scrivere sul manga, che non ho letto e i nomi italiani li schifo semplicemente (Anita è accettabile ma mi devono spiegare dove hanno preso Alcide!)
Come sempre, essendo io una cima nella coerenza, i nomi dei luoghi sono comunque in italiano XD

- Qui i due personaggi non sono gemelli come nella mia precedente fiction. Sto ricominciando a shipparli XD Mi piacciono sia in versione gemelli che come coppia!






Touya non aveva mai creduto nel destino ma alcuni avvenimenti recenti cominciavano a fargli cambiare idea.

Seduto sulle panche del Metrò Lotta, il ragazzo pensava che forse un particolare significato poteva avercelo, lo stare in quel posto in attesa.

Tutto era cominciato qualche settimana prima, quando un amico, con cui si era accordato di partecipare alle lotte multiple sui treni di Sciroccopoli, aveva disdetto all'ultimo a causa di un improvviso impegno improrogabile.

Ci era rimasto male, ammetteva, ma i contrattempi erano sempre in agguato e, inoltre, si poteva posticipare benissimo di qualche giorno.

Ciononostante la voglia di lottare, in quel momento, era stranamente tanta e si era ritrovato a starsene lì, vicino a quel treno, come se stesse aspettando qualcuno.
Si sentiva un po' a disagio a stare lì da solo.
Alle battaglie ci si iscriveva in due, quindi, attorno a lui, c'erano solamente coppie di allenatori.

Nel momento in cui pensava di andarsene sentì la voce del macchinista.

- Alle lotte multiple ci si iscrive in due! - urlò, quasi risentito

Touya si voltò di scatto, quasi pronto a gridare 'Io! Ci sono io!', disposto a lottare a fianco di chiunque, pur di partecipare e, senza riflettere, li raggiunse attirando la loro attenzione.
E, quando quel 'chiunque' si voltò, l'allenatore scoprì che si trattava della ragazza più bella del mondo.

Non che avesse visto tutte le donne del pianeta, ovviamente, ma sicuramente lei era tra le più carine.

Quasi sfacciatamente le propose di lottare insieme.
Lei lo aveva fissato con i suoi grandi e chiarissimi occhi azzurri, che lui trovava semplicemente stupendi, poi gli sorrise e a quel punto Touya seppe che, per quante altre ragazza potesse incontrare in futuro, quella che gli stava ora davanti sarebbe sicuramente stata la più bella, per lui.
Non era certo un casanova, e non era nemmeno sua abitudine azzardare certi pensieri su una sconosciuta, ma non poté farne a meno! Chiunque con occhi ben funzionanti avrebbe concordato con lui.

Fortunatamente l'allenatrice accettò di buon grado e si presentò educatamente.
Si era quasi messo a ridere, in quel momento. Si chiamava Touko, un nome molto simile al suo.
Si somigliavano anche, vagamente (era troppo presuntuoso, forse, pensarlo, dal momento che l'aveva appena definita bella?) tanto che pensò seriamente di chiedere ai suoi genitori se per caso non avessero una figlia segreta in giro per Unima.

Accordatasi, le aveva chiesto quali tipi di pokemon preferiva che usasse, avendo lui l'abitudine di dividere in tre gruppi i suoi piccoli amici: forti in attacco, forti in difesa e bilanciato e riteneva giusto fare gioco di squadra usando, ognuno, categorie diverse.

Una volta iniziate le lotte aveva scoperto con piacere di avere un certo affiatamento con lei e vinsero facilmente molte battaglie.
Si era divertito tantissimo. Touko era forte, gli avversari anche (il livello dei pokemon era lo stesso per tutti, lì, ma in quei casi anche abilità, esperienza e strategia sono importantissimi) e gli dispiacque molto quando, dopo una sconfitta, lei lo informò che doveva proprio andare via.

La settimana dopo si ritrovò nuovamente ad attendere sulle panche.
Aveva finalmente incontrato l'amico che non aveva potuto vedere quella stessa mattina ma, battuti dopo poche lotte, si erano salutati.
Non sapeva dire bene se stesse aspettando qualche altro allenatore solitario o proprio quella stessa allenatrice.
Non si erano più sentiti da quella volta e non sapeva se e quando lei sarebbe tornata lì, quindi si sentiva ancor più a disagio dell'altra volta.

Eppure, come finì di fare quel ragionamento, udì ancora la voce del controllore, dal tono sempre più esasperato.

- Per la seconda volta: ci si deve iscrivere in coppia! -

Voltandosi verso la voce Touya rivide Touko, da sola, nella stessa situazione di sette giorni prima.
Sorrise e si alzò.

Da allora, benché continuassero a non sentirsi per il resto della settimana, continuavano a incontrarsi, da soli, alla stazione delle lotte multiple, quasi come se tra loro ci fosse un tacito accordo.

Touya non si era mai chiesto come facessero a essere lì entrambi alla stessa ora ma, quando una settimana prima fu costretto da un impegno a saltare 'l'appuntamento’ per poi andarci alla sera per scoprire che Touko era lì, arrivata da poco, poiché nella giornata aveva sfidato un capopalestra, qualche dubbio gli venne.
I due risero a quella che, a detta della stesso Touko, era stata una strana coincidenza ma Touya si stava ormai convincendo che quei loro incontri fossero dettati da destino.

Quindi, alla stessa ora lo stesso giorno della settimana, l'allenatore stava ora attendendo la sua patner sempre seduto sulla stessa panca della stessa stazione.
Sorrideva sapendo che tra poco si sarebbe alzato per partecipare, in coppia, alle lotte.

Se era il destino ad aver permesso tutto questo lui gli era grato.
Ma non era giusto far fare tutto a lui. Decise che era il momento di metterci del suo.
Questa volta, prima di salutarla, le avrebbe chiesto il numero dell'interpoké e, magari, l'avrebbe invitata a fare un giro al luna park della città.



- Questo è il binario lotta multipla. Vuoi partecipare, vero? - chiese, ormai rassegnato, il solito macchinista.
Touko annuì, ormai l'uomo non si arrabbiava più visto che, anche se arrivava da sola, alla fine lottava sempre con qualcuno.
- Chi si rivede! Ciao Touko! Per caso sei da sola, oggi? - esclamò come al solito Touya, avvicinandosi alla ragazza. - Nessun problema, ti faccio io da patner! - concluse.
Lei si voltò verso il ragazzo e, come ogni volta, gli sorrise.
  
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