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Autore: Luli87    25/04/2011    18 recensioni
Incredibile quanto un fiore possa aiutarti ad esprimere i tuoi sentimenti. La delicatezza di un fiore, del suo profumo, del suo colore.
http://www.flickr.com/photos/luli87/5654346586/in/photostream
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il caso è chiuso: è stato risolto, sì, ma nel peggiore dei casi.
Hai ucciso un uomo.
Un assassino, è vero;  ma pur sempre un uomo.
 
E ora sei lì, ferma, in mezzo al vicolo, sotto un diluvio incessante, con la pistola ancora fumante in mano.
Rick a pochi metri da te, a terra, tremante.
Ha sempre creduto in te, non ha mai dubitato, neanche un istante, che tu potessi sbagliare mira.
Ma un po' di paura aveva colpito anche lui.
L’assassino steso, esanime, a un metro.
O lui o Rick.
Dovevi farlo Kate.
Cerchi di convincerti.
Respiri.
Lo sai che è così.
Hai fatto l’unica cosa che potevi e che dovevi fare.
Hai salvato Rick e ucciso l’assassino.
Il tuo cuore si è fermato e ancora non lo senti battere.
Respira Kate, è finita.
 
Rick, ancora in ginocchio, si volta verso l’uomo e appoggia le dita sul suo collo.
Si volta verso di te e scuote la testa.
L’hai ucciso: è finita.
Rick si alza, corre verso di te e ti abbraccia, forte.
Tu lasci cadere a terra la pistola e ricambi l’abbraccio.
Sei dannatamente felice che lui sia salvo.
Nessuno dei due riesce ad esprimere le proprie emozioni.
Non riuscite a parlare.
 
“Beckett, ottima mira!” Esposito corre verso di voi.
Ti stacchi da Rick.
Respiri di nuovo.
Incrociate i vostri sguardi per un infinito istante e le vostre mani si allontanano a fatica.
Sorridete.
 
È passata un’ora ed eccoti a casa.
Sei stanca, terribilmente stanca, sfinita.
Rick è tornato a casa dalla sua famiglia, i tuoi colleghi hanno insistito per scrivere il rapporto al tuo posto e regalarti una serata di tranquillità.
Ma anche il bagno caldo non ti ha calmata.
Togliere la vita a un uomo, seppur assassino, non ti fa di certo bene.
Ma dovevi farlo.
È parte del tuo lavoro.
E per di più si trattava di Rick.
Lo sai che non obbedisce mai ai tuoi ordini e fa sempre di testa sua.
Lo sai che il pericolo è parte del suo DNA.
Lo sai che è un testone.
Lo sai, per lui faresti qualsiasi cosa.
 
Sdraiata sul divano, fissi il vetro della finestra.
La pioggia continua.
Un lampo di luce.
Ed ecco che rivedi lo sparo, gli occhi dell’uomo spegnersi nel momento in cui la pallottola l’ha colpito.
Un tuono e torni alla realtà.
Ti siedi lentamente e allunghi la mano verso il calice di vino sul tavolino.
La tua mano trema.
La ritrai e la chiudi stretta in un pugno.
Respira Kate.
Non è la prima volta e non sarà l’ultima.
Una vita per una vita.
Non è stata una scelta tua, sei stata obbligata a farlo.
Rick.
 
Suona il citofono.
Non hai voglia di vedere nessuno.
Resti ferma, prendi il calice e bevi un sorso.
Di nuovo, suona il citofono.
Sbuffi.
Di nuovo, non ti alzi.
“Kate, lo so che ci sei, apri!”
Appoggi il calice sul tavolo e corri alla porta.
“Rick! Cosa ci fai qui?” gli chiedi, aprendo sorpresa.
Sei felice di vederlo.
Non volevi vedere nessuno, eccetto lui.
“Posso entrare? Non ti disturbo, vero?”
“No, figurati. Come stai? Oggi l’hai vista brutta...”
Lasci che Rick entri in soggiorno, chiudi la porta e ti volti.
Rick è ancora a pochi centimetri da te e, con un gesto teatrale, ti porge una rosa.
“Questa è per ringraziarti per oggi. So che è poco ma spero valga il pensiero.”
Sorridi, abbassando il volto sul fiore.
I petali bianchi sono tutti bagnati ma quella rosa per te vale moltissimo.
“Il pensiero è molto dolce, ti ringrazio.”
Ti avvicini e annusi il profumo del fiore, così delicato.
Alzi gli occhi verso Rick e non puoi fare a meno di sorridergli.
Mentre appoggi la mano sul gambo, le vostre mani si sfiorano.
“Sono davvero felice che tu stia bene.”
“Anch’io sono felice di essere ancora vivo, grazie a te.”
“Sempre, lo sai.”
“Lo so, lo so bene.”

Un altro infinito istante trascorre così, con le vostre mani unite e le dita incrociate intorno al gambo di una rosa.
Non sai cosa fare.
O meglio, sai cosa vorresti fare ma non riesci a muoverti.
Rick, ancora immobile, sembra volersi godere il momento ancora un po’.
Ma il citofono suona di nuovo.
“Aspetti qualcuno?” ti chiede.
Scuoti lentamente la testa, voltandoti verso la porta.
“Vai almeno a vedere chi è, non si sa mai” ti sussurra, molto vicino al tuo orecchio.
Un brivido, nel sentire la sua voce così vicino.
 
Ti allontani da lui, con enorme sforzo.
Il tuo cuore batte a mille.
Senza nemmeno controllare chi ha suonato, apri la porta.

Un fattorino con in mano un enorme mazzo di rose ti sorride e ti saluta.
“Buonasera, lei è Miss Beckett?”
“Sì…” Sei senza parole.
Osservi le rose. Non riesci a contare quante sono.
Sono tante, tutte colorate, leggermente bagnate per la pioggia ma una più bella dell’altra.
Aperte, leggermente dischiuse, di ogni tipo.
Tutte ben tenute, in un enorme vaso bianco e argento.
“Mi serve solo una firma e questi fiori sono suoi.”
Ti porge una biro e un foglio.
Firmi veloce.
Lo ringrazi e prendi quell’enorme mazzo di rose colorate.
Il loro profumo ti invade la mente e il cuore.
E i loro colori riaccendono il tuo sorriso.

Con il vaso in mano ti accorgi che non c'è nemmeno un bigliettino.
“Questa è opera tua, Rick?” chiedi all’uomo che ti osserva incantato in soggiorno, con una rosa bianca in mano.
“Per la mia musa questo ed altro. Mi hai salvato la vita oggi.”
“Diciamo che ho ricambiato il favore, anche tu hai salvato la mia, più di una volta.”
“Sai cosa significano le rose Kate?”
Scuoti la testa, curiosa ed emozionata.
Appoggi il vaso di rose sul tavolino in soggiorno e ti siedi sul divano.
Rick si siede accanto a te.
Non riesce a distogliere lo sguardo dai tuoi occhi.
Sembra come ipnotizzato.
Il tuo cuore batte a mille, ogni preoccupazione è sparita.
“Cosa significano le rose Rick?” gli chiedi.
Castle ti porge la rosa bianca.
Si alza dal divano e si inginocchia vicino al tavolino, per avere il vaso di rose più vicino a sé.
Alza leggermente una rosa e accarezza i suoi petali.
“Quelle rosa sono per ringraziarti, oggi mi hai salvato la vita. Ma ti devo ringraziare anche per ogni singolo giorno che mi hai sopportato e, soprattutto, per ogni sorriso che mi hai regalato, come fai ora.”
Sì, stai sorridendo.
Lo guardi curiosa, attratta dalla sua voce, dalla sua bocca, dai suoi occhi, da lui.
“Le rose lilla sono il simbolo del colpo di fulmine, quello che credo di avere avuto con te sin dal primo nostro incontro. Credo che la cosa sia reciproca ma abbiamo sempre voluto negarlo. Te lo leggo negli occhi.”
Sempre sorridendo scuoti la testa e alzi gli occhi al cielo.
“Inutile negarlo Kate, te lo leggo in ogni movimento che fai.”
Il tuo sguardo torna ad incrociare il suo.
Ecco che solleva leggermente una rosa gialla.
“Queste rappresentano l’amicizia. Siamo amici, ma credo anche qualcosa di più. C’è chi crede che rappresentino la gelosia. Sai cosa ti dico? Che la rappresentino pure, perché io sono geloso di te. Sei la mia musa, non voglio condividerti con altri scrittori nè giornalisti… ma nemmeno con altri uomini.”
Il tuo sorriso sembra indebolirsi.
La verità è che non ti aspettavi questo discorso, questo impegno.
Rick solleva una rosa arancione.
“Queste sono il simbolo di fascino. Tu sei affascinante. Dannatamente affascinante. E sono anche il simbolo del desiderio. Perchè Kate, io ti desidero.”
Si avvicina a te, allontanandosi dalle rose.
Prende una tua mano e guardandoti negli occhi continua nel suo discorso, senza darti il tempo né la possibilità di rispondere alle sue parole.
“La rosa bianca che hai in mano è simbolo di purezza ed innocenza. Ma è una sola rosa. E una sola rosa bianca significa unità. Kate, io ti amo. Non voglio allontanarmi da te, non voglio staccarmi da te, neanche un giorno.”
Non sai cosa dire.
Non riesci a dire nulla.
Sei… sei… sei lì, ferma, con l’uomo della tua vita in ginocchio davanti a te, confusa, emozionata, felice, impaurita.
Il cuore a mille.

L’unica cosa che riesci a dire.
“Mancano le rose rosse Rick…”
Ti bacia delicatamente la mano.
Ti capisce al volo.
Sa che vorresti dire qualcosa ma non sa come aprirti.
“Le rose rosse indicano…”
Ma questa volta sei tu a non dargli tempo di parlare.
Vuoi essere tu a concludere, così decidi di aprirti, proprio come un bocciolo di rosa a Maggio.
“...indicano amore e passione per eccellenza, ottime per completare una bellissima dichiarazione d’amore.”
“Detective, da quando sei così esperta sui fiori?”
Appoggi la rosa bianca accanto a te, ti avvicini al suo viso, glielo prendi tra le mani e in pochissimi secondi le vostre bocche sono l’una sull’altra, ardenti, eccitate.



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