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Autore: tinta87    26/04/2011    7 recensioni
Scrivere un rapporto. Questo è quello che Danny stava facendo seduto alla sua scrivania, immerso nelle scartoffie dell’ultimo caso. Steve era nell’ufficio accanto, concentrato sui fogli. Giornata tranquilla al quartier generale: sarà davvero così o solo una calma apparente prima della tempesta? La mia prima long su HF0 Steve/Danno friendship. No spoiler (si svolge alla fine della prima stagione prima della puntata 1x24)
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Scrivere un rapporto

Famiglia

 

Capitolo 1

 

 

Scrivere un rapporto. Questo è quello che Danny stava facendo seduto alla sua scrivania, immerso nelle scartoffie dell’ultimo caso. Era stato il primo ad essere sorpreso quando Steve – per volontà del governatore – aveva richiesto un resoconto scritto sull’indagine appena conclusa, da parte di tutti i componenti della squadra. Un’attività di routine per ogni poliziotto normale, ma un’anomalia per loro, che di normale avevano ben poco. Era la prima volta che il governatore faceva una richiesta del genere; aveva sempre ritenuto sufficiente la parola di Steve. Effettivamente era stato un caso lungo e delicato e questo, forse, ne era il motivo. Il lavoro d’ufficio, comunque, non dispiaceva a Danny che poteva evitare, almeno per quel giorno, di finire ammazzato in mezzo a qualche sparatoria in cui lo avrebbe trascinato il suo spregiudicato – attira pericoli – Rambo – collega e sperare, così, di poter trascorrere, tranquillamente,  il fine settimana con Grace.

Steve era nell’ufficio accanto, concentrato sul suo rapporto. Ogni tanto Danny si voltava a controllarlo, aspettandosi uno scatto di ira da un momento all’altro; McGarret non poteva essere sicuramente considerato un tipo da scrivania, ma, anzi era più una specie di super ninja. Con sorpresa del detective, però, non ci fu nessun foglio accartocciato e nessuna penna scaraventata contro i vetri dell’ufficio. Forse, il fatto di essere figlio di un poliziotto aiutava. Questo pensiero faceva sorridere Danny, e allo stesso tempo riflettere: chissà se il suo lavoro trasmetterà qualcosa a Grace? Sarà mai orgogliosa di suo padre o ne avrebbe pagato un caro prezzo come Steve e suo padre? Era la paura più grande per Danny.

Il suono del cellulare, però, lo destò dai suoi pensieri. Guardò il display e vide lampeggiare il numero di Rachel, la sua dolce ex. Sentì un misto di rabbia, nervosismo ed un senso di nausea formarsi alla bocca dello stomaco: se la telefonata avesse annullato il week – end con la figlia, avrebbe urlato cosi forte che anche sua mamma, nel New Jersey, avrebbe potuto sentirlo. 

<< Rachel >> rispose con voce atona

<< Hei Daniel..ho bisogno di un favore >> disse la voce femminile al telefono

<< Non dirmi di rinunciare al mio week – end con Grace perché sai già la mia risposta..>>

<< No, Stan ed i....>>

<< Non puoi venirmi a dire, di venerdì mattina alle 11..>> Danny alzò la voce, in modo che il suo interlocutore capisse bene ciò che volesse dire. Anche Steve si voltò a guardare il collega che nel frattempo si era alzato e gesticolava freneticamente <<..  di rinunciare a passare il mio tempo, due giorni, ripeto DUE MISERI GIORNI, con mia figlia per i comodi vostri..! >>

<< Hei detective Williams, vuoi stare zitto un secondo e starmi a sentire? >> rispose secca Rachel

<< Ok >>

<< Io e Stan abbiamo trovato un offerta last minute per questo fine settimana, ma dobbiamo partire tra due ore: posso portare Grace da te? >>

Danny fu colto impreparato: si fermò in mezzo alla stanza e cercò Steve con gli occhi come per chiedere un’approvazione, ma ne ricevette, in cambio, uno sguardo interrogativo,  da chi si è accorto di essere stato tirato in ballo, senza saperne il motivo.

<< Daniel ? >>

<< S – si direi che non ci sono problemi…sono a lavoro, chiederò al capo una giornata libera..>>

<< Lontana dal pericolo, grazie...! >>                                                                                 

<< Rachel non ti rispondo nemmeno, non ho voglia di litigare….Ti aspetto al quartier generale?>>

<< Ok..tra 15 minuti saremo lì…ah salutami Steve >>

<< Sicuro! >> rispose Danny prima di chiudere la conversazione. Si sedette sulla sua poltrona e si lasciò sfuggire un sorriso.

<< Tutto ok? >> chiese McGarret entrando nell’ufficio.

<< Strano ma vero: SI >>

<< Era Rachel immagino..>>

<< Già, mi ha chiesto se posso tenere Grace fin da subito, deve partire con Stan… >>

<< Le hai detto di si, vero? >>

<< Si..è un problema? >>

<< No, prenditi la giornata libera >>

<< Grazie >>

Steve rispose con un sorriso e si voltò per tornare alla sua postazione quando il poliziotto lo fermò: << Hei, vista la giornata tranquilla posso tenere Grace qui con me?  Così posso finire il mio rapporto e mostrarle dove lavoro, è da un po’ che me lo chiede..e poi.. >>

<< ..e poi? >>

<< ..credo che abbia un debole per te..! >>

<< Be, come il padre..>>

<< Si come no…comunque strano ma vero, il tuo telefono non ha ancora squil..>> Danny non riuscì a finire la frase, dato che il cellulare nella tasca del collega iniziò a vibrare.

<< Tempismo perfetto, amico >>

<< Dimmi che non è il governatore..>>

Steve non rispose, guardò lo schermo ed uno strano sorriso si formò sul suo volto; uscì dalla stanza e rispose alla chiamata con un affettuoso “Hey!”.

<< Ok, non è il governatore..>> affermò a voce alta il detective.

Dopo qualche minuto il comandante si ripresentò dal collega, ripose il cellulare nella tasca con il sorriso di prima ancora stampato sul volto:  << Dicevamo..>>

<< Era Cathrine vero? >>

<< Per me non ci sono problemi, Grace può stare qui tutto il giorno..>>

<< Perché vuoi cambiare discorso? Lo so che era Cath..>>

<< A che ora viene tua figlia?>>

<< Steven..>> lo fissò fintamente offeso Danny

<< Che c’è? >>

<< Perché vuoi cambiare perennemente argomento? Ti ha telefonato Cath? E’ una bella cosa..perché non vuoi dirmelo? Vuoi mantenere intatta la tua identità di uomo super eroe, triste e solitario? Guarda che il tuo essere questa specie di extraterrestre non ti vieta di avere una vita sentimentale; pensa a Superman, aveva Loise, Bruce Wain alias Batman aveva sempre al suo fianco la storica fidanzata, Spiderman ..>>

<< Hai finito di prendermi in giro? >>

<< No, fino a che non confessi >>

<< Poteva essere Mary..>>

<< Non saresti andato nell’altra stanza e quel sorriso da ebete non ti si stampa in viso quando chiama tua sorella….Ricordi sono un detective, ed anche bravo >> rispose Danny compiaciuto.

<< Sono felice che il tuo fiuto investigativo sia ben allenato..>>

<< Questa è una confessione? >>

<< Sei un bravo investigatore per capirlo da solo no? >>

<< Era Chatrine, lo sapevo >> rispose soddisfatto Danny

<< Contento? >>

<< Si come un bambino..! >>

<< Non hai risposto alla mia domanda: a che ora viene tua figlia? >>

<< Dovrebbe essere qui tra 5 minuti…scendi con me, visto che la mia ex ti manda i saluti?..>>

<< Ah si? Anche lei ha un debole per me? >>

<< Colpo basso, collega >>

 I due lasciarono l’ufficio e si incamminarono verso le scale, passando davanti all’ufficio di Kono, che stava continuando a ridere dopo aver assistito al siparietto tra i due.

<< Allora passerai il fine settimana con Cath..>>

<< Danny >>

<< Cosa? Io sono felice se tu sei felice >>

<< Lo so, ti voglio bene anch’io Danno >>

 

La Mercedes nera si fermò nel parcheggio del quartier generale. Rachel scese dall’auto e prese lo zainetto della figlia che, come un fulmine, era corsa tra le braccia del padre.

<< Hei papà >>

<< Scimmietta, vieni qui >> Danny sollevò Grace e la strinse forte a se <>

<< Sono felice di passare più tempo con te >>

<< Pure io, tesoro >>

<< Ciao Steve >>

<< Ciao piccola >> la salutò con un sorriso il comandante. Danny si voltò a guardare il collega. Aveva di nuovo quello sguardo: felice ma velato di tristezza. Sapeva che il pensiero di Steve andava a suo padre, un po’ come ogni volta che si trovavano di fronte un caso che coinvolgeva genitori e figli. Glielo aveva pure rinfacciato una volta, accusandolo di prendere le cose troppo sul personale, ma se n’era subito pentito. Sapeva che era impossibile rimanere completamente distaccati dal proprio lavoro, come sapeva che per Steve suo padre era importante, un po’ come Grace per lui, ed è proprio per questo, che, anche se in minima parte, riusciva a capire il dolore e la rabbia del suo collega.

<< Daniel >> salutò la ex moglie facendolo ritornare alla realtà.

<< Hei >>

<< Scusa per il poco preavviso, spero non ci siano stati problemi sul lavoro…..comandante >> salutò Rachel.

<< Steve, chiamami Steve… comunque nessun problema…piacere di rivederti >> rispose stringendole la mano.

<< Piacere mio, Steve >> Danny osservò lo scambio di battute tra i due, sorpreso della tranquillità della ex e del modo gentile con cui si rivolgeva al suo partner; era divertito ed infastidito allo stesso tempo. Doveva ammetterlo, McGarrett aveva la capacità innata di essere carismatico ed il suo fascino aveva già conquistato due donne della sua vita. Solo con lui il primo approccio era stato un tantino diverso e meno carino.

Il cellulare di Steve squillò di nuovo, guardò il dispaly e, prima di rispondere, disse al collega: << E’ Mary, prima che tu mi faccia il terzo grado….Scusate >> e si allontanò di qualche metro dai tre.

<< Io non ti assillo..>> si giustificò Danny, fingendo di essere offeso. Grace scoppiò a ridere.

<< Controlli il tuo collega? >> chiese Rachel

<< Lascia perdere, storia lunga….Dove ti porta Stan questa volta? >>

<< Los Angeles, stiamo via tre giorni…rientriamo domenica sera >>

<< Ok, non ti preoccupare.. se vuoi lasciarla da me anche domenica, lunedì mattina la accompagno io a scuola >>

<< Grazie…Hei Gracie fai la brava >> salutò Rachel baciando la figlia sulla fronte.

<< Buon viaggio, mamma >>

<< Ciao >>

Danny salutò con un sorriso e con un gesto del capo.

<< Allora piccola.. ho un idea >>. Grace guardò curiosa, in attesa di sapere cosa avesse in mente il padre.

<< E’ da tanto tempo che vuoi vedere dove papà lavora con quel pazzo laggiù che sta parlando al telefono, oggi è l’occasione giusta. Devo finire di compilare un rapporto e puoi rimanere con me Steve, Chin e Kono se ti va..>>

<< Certo che mi va…andiamo adesso? >>

<< Hei che entusiasmo! Prima però non ti stai dimenticando qualcosa? >> Grace abbracciò stretto suo padre e disse: << Ti voglio bene, Danno >>

<< Ti voglio bene anch’io scimmietta >>

Questo è l’unico ricordo nitido di Danny: tutto successe talmente in fretta che non ci fu il tempo di reagire. Era ancora abbracciato a sua figlia quando sentì Steve dietro di lui urlare il suo nome. Non sapeva per quale motivo, ma percepì il pericolo nella voce del collega. Non riuscì a capire, si ritrovò a terra, colpendo duramente il terreno con la spalla libera. Grace era ancora stretta al suo collo; aveva portato istintivamente il braccio sopra la sua testa per proteggerla. Sentiva il suo respiro sul collo e il suo cuore battere velocemente.

<< Gracie >> la chiamò con voce preoccupata.

<< Sto bene papà e tu? >>

<< Bene >>

Che diavolo era successo?

 

 

…….Continua……

 

 

 

Angolo dell’autrice:

 

Ciao!

Prima di tutto vorrei ringraziare tutti voi che siete passati di qua a leggere la storia. E’ la prima volta che mi cimento in una long su Hawaii Five 0: è un telefilm che amo! Il mio personaggio preferito è Steve, oltre all’aspetto fisico che è una gioia per gli occhi, ha mille sfaccettature ancora da scoprire. L’idea iniziale, infatti, era quella di “far parlare” Steve però poi descrivere tutto dagli occhi di Danny è stato più divertente. Ovvio che amo anche il rapporto Steve/Danno, sono fenomenali, semplicemente li adoro!

Ok, smetto di chiacchierare ^ ^ Vorrei ringraziare Alchimista per i preziosi consigli e per il supporto (e la sopportazione).

Ogni recensione sarà ben gradita, comprese critiche e consigli, risponderò alla fine di ogni capitolo.

A presto!
Tinta87

   
 
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