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Autore: FioreDiLuce    29/04/2011    8 recensioni
La bella e coraggiosa Roxanne si trova alle prese con mille pensieri riguardo i sentimenti che prova nei confronti di Megamind.
Rancore, rimpianto, desiderio di dimostrare il suo amore a colui che, nonostante l'apparenza, è riuscito a conquistarla.
"Sentivo che mi mancava qualcosa, dovevo assolutalmente liberarmi dal freddo che avevo nell'anima!"
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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SENSO DI VUOTO

La sublime sensazione con cui il calore dell'acqua deliziava il mio corpo e lo stato di dolce abbandono in cui mi trovavo, non furono sufficienti per colmare la tristezza che mi stava soffocando.

Avevo fatto bene a voltargli le spalle in quel modo? A lasciarlo sotto la pioggia con il cuore spezzato e in preda allo sconforto? Aveva sbagliato, non doveva mentirmi, ma la rabbia che provai in quel momento, quando lo vidi scendere dalla sua strana auto invisibile, non avrebbe dovuto influire sulla mia capacità di ragionamento, non avrebbe dovuto farmi agire da egoista! Avevo pensato esclusivamente al mio orgoglio, ignorando del tutto i suoi sentimenti.

Dopo aver passato gran parte del mio tempo a pensare a ciò che successe qualla sera stessa, uscii fuori dalla vasca da bagno e con rapidità mi avvolsi nell'accappatoio.

Lo specchio era completamente appannato e per permettere a quest'ultimo di riflettere la mia immagine, ci passai sopra la mano per spannarne almeno una piccola porzione.

Inizialmente, la prima cosa che riuscii a scorgere fu il mio viso e provai una sensazione incredibile quando mi accorsi di aver assunto la stessa espressione che assunse Megamind quando, senza girarci troppo intorno, gli feci capire che nel mio cuore non ci sarebbe mai stato spazio per uno come lui.

Però ...

Quegli occhi così grandi e dolci impregnati di tristezza sembravano voler piangere da un momento all'altro! Non sarei riuscita a guardarlo in faccia un secondo di più, la rabbia che mi imposi di provare non avrebbe permesso al mio cuore di dar voce ai sentimenti che in quel momento lo tenevano stretto in una morsa! Eppure, quella sera pensai che qualcosa avrei dovuto dirgliela, qualsiasi cosa! ... Non dovevo andarmene in quel modo.

Dopo essermi tolta l'accappatoio, indossai la camicia da notte e mi infilai di corsa sotto le coperte.

Continuai a pensare a ciò che successe quella sera: la cena a lume di candela, i discorsi che mi spinsero ad affezionarmi ad una persona che si rivelò non essere quella che credevo! Ed infine ... il bacio.

Lì per lì non riuscii a realizzare ciò che era accaduto, mentre poco più tardi, mentre mi trovavo a letto, un piccolo ed innocuo desiderio mi turbò ulteriormente, ovvero quello di rivivere le sensazioni che provai durante quel contatto! Quando mi accorsi che non erano di Bernard le labbra che in quel momento aderivano alle mie, non potei fare altro che lasciarmi sopraffare dal turbamento, senza pensare che in un futuro più vicino che mai avrei voluto che quell'attimo si ripetesse, per poter esprimere tutta la mia benevolenza nei confronti di colui con cui mai avrei pensato di avere a che fare nella vita!

Mi sbottonai la camicia da notte e scostai le coperte.

Con i polpastrelli mi sfiorai delicatamente le labbra, mentre con l'altra mano cominciai ad accarezzarmi il seno a malapena coperto da un modesto merletto bianco.

Pensai alla dolcezza di quegli occhi color verde brillante, a quello sguardo così tenero ma allo stesso tempo intenso ed intrigante, ...

Mi avvolsi il ventre con le braccia come per simulare il calore di un abbraccio, e dopo aver chiuso gli occhi e chinato leggermente il capo all'indietro, ripresi ad accarezzarmi nei punti strategici con molta più foga, incurante dei brividi di freddo misti a quelli di piacere che mi stavano percorrendo il corpo.

Il mio pensiero si rivolse nuovamente alle sue espressioni maliziose, al senso di morbidezza che mi trasmetteva la pelle di quel visetto ...!

"Smettila Roxanne, ora basta!" dissi a me stessa con tono deciso, quando vidi che stavo per liberarmi anche della biancheria intima.

Non c'era niente di male in ciò che stavo facendo, o meglio, in ciò che stavo pensando! Ma la voglia di soddisfare i bollori che tali pensieri mi suscitarono fu soffocata dalla confusione che avevo in testa e forse dalla mia debole volontà di voler appurare l'autenticità di ciò che provavo.

Con rapidità mi riabbottonai la vestaglia e, come se fossi stata spinta da un incontenibile impulso, afferrai il cuscino e lo strinsi forte tra le braccia. Sentivo che mi mancava qualcosa, dovevo assolutalmente liberarmi dal freddo che avevo nell'anima!

 

Passò la notte.

Il giorno dopo avrei voluto uscire di casa per concedermi un attimo di svago, per poter deliziare la mia mente del senso di libertà di cui godeva qualche giorno prima!

Ma non potevo.

Tighten stava distruggendo tutto! E in ogni caso niente avrebbe potuto sollevarmi il morale, il freddo che sentivo dentro di me era diventato insopportabile.

Mi sedetti sulla poltrona dopo aver preso in mano un album di fotografie, quando all'improvviso sentii il campanello suonare freneticamente.

Chi diavolo poteva essere in quelle circostanze? Ormai nessuno osava più uscire di casa se non in caso di assoluta necessità.

Guardai attraverso lo spioncino, era Megamind!

Lo feci entrare dopo un attimo di esitazione, nonostante i sensi di colpa non riuscii a mettere da parte l'orgoglio.

Disse di aver bisogno di me, che insieme avremmo dovuto cercare Metro Man per potergli chiedere di aiutarci a sconfiggere il flagello che si era abbattuto sulla città!

In quel momento, avrei voluto dirgli che avevo una grande fiducia in lui, che ce l'avrebbe fatta anche senza l'aiuto di nessuno, che non era dotato solo di una mente geniale, ma anche di un grande cuore!

"Diglielo Roxanne!" Pensai, ma non ne fui capace, gli effetti di ciò che successe la sera prima albergavano ancora dentro di me, incuranti della mia voglia di liberarmene al più presto!

Ormai si trattava solo di una questione di principio, non provavo più alcun senso di rabbia o di rancore.

Volevo solo ... avrei voluto ...

Il suo sguardo era concentrato, più intenso che mai.

Dopo esserci accordati sul da farsi, uscimmo di casa e salimmo sul mio furgone per dirigerci verso il rifugio di Metro Man.

Mentre stavamo sulla strada tirai fuori ogni tipo di discorso relativo alla situazione che si era venuta a creare, al modo in cui avemmo potuto sconfiggere Tighten, a qualche strategia ...

Fu incredibile! Riuscii a parlare di tutto, tratte di ciò che volevo realmente dire.

Desideravo scusarmi per essermi comportata in quel modo, dirgli che il suo amore non mi era del tutto indifferente ... ma il coraggio mi venne a mancare, nonostante non avessi mai avuto paura di nulla!

"Gli hai datu tu i poteri, non potresti levarglieli?" Gli chiesi.

"Non posso!" Rispose lui in tono abbattuto, "Ho perso la pistola disinstallatrice quando ho parcheggiato male l'auto la sera che mi hai mollato, da solo, ... nella pioggia."

Al suono di quelle parole sentì una stretta al cuore, cosa avevo fatto? Avanti Roxanne, digli qualcosa!!! Niente da fare non ci riuscivo.

D'un tratto Megamind riprese a parlare: "Non ti eri girata a guardare?"

Eccome! E mi sei mancato per tutta la notte.

"NO!!!" Fu l'unica parola che mi uscii dalle labbra.

Poco più tardi, in seguito all'incontro con Metro Man, capimmo che non c'era altro da fare: spettava a noi prendere in mano la situazione! O meglio, questo è quello che cercai di fargli capire, ma non riuscii nel mio intento.

Era demoralizzato, per un attimo i suoi occhioni sembravano non brillare più di luce propria, e quello sguardo costantemente accattivante e in grado di togliere il respiro a qualsiasi terrestre sembrava voler evitare il mio senza però riuscirci!

Non voleva saperne di essere il nuovo eroe della città, così mi voltò le spalle e si allontanò da me.

Il senso di vuoto, quell'incredibile freddo nell'anima aveva ripreso a farsi sentire.

Se ne stava andando.

"Fermalo Roxanne, fai qualcosa! Metti da parte il tuo orgoglio e digli ciò che provi!!!" Mi suggerii il cuore, quando ormai Megamind era quasi sparito.

"Brava, adesso potresti non rivederlo mai più!"

Presi il furgone e mi diressi al centro della città, dove il mio fidato Hal sembrava ormai aver perso ogni inibizione.

Non sarei mai riuscita a fermarlo da sola, ma il rimpianto di non averci provato sarebbe stato più doloroso di un'eventuale fallimento.

Appena Tighten mi vide, si avicinò con aria spavalda e con un abile gioco di parole, mi fece capire che quello sarebbe stato il mio ultimo giorno di vita.

Cercai di farlo ragionare, ma ogni parola da me pronunciata sembrava volatilizzarsi come il fumo emanato dalle fiamme da cui ero circondata.

La nerboruta creazione di Megamind mi afferrò con violenza e spiccò il volo. Quando vidi che salivamo sempre più in alto e che la mia distanza dal terreno era ormai troppa, smisi di divincolarmi e aspettai di andare incontro al mio destino senza mai perdere la speranza.

Quando arrivammo in cima ad uno dei grattacieli più alti di Metro City, Tighten prese un tubo di ferro e dopo averlo maneggiato con agilità come se fosse di gomma, lo usò per legarmi alla sottile struttura che si trovava all'estremità dell'edificio. Tirò fuori la telecamera e dopo aver fatto un appello di sfida a Megamind, mi usò come esca inquadrandomi e costringendomi a lanciare un messaggio d'aiuto a colui che consideravo il mio eroe.

Cosa avrei potuto dirgli?

Che il suo carattere così fiero e combattivo era riuscito a conquistarmi? Che solo ritornando quello che era poteva farsi onore dimostrando a tutti la grandezza del suo cuore? La città era sotto assedio, ma ero soprattutto io ad aver bisogno di lui! E fu proprio questo che per fortuna fui in grado di fargli capire!

Non avrei mai voluto morire con quel freddo nell'anima, dovevo assolutamente rivederlo!

Passarono i minuti e ancora non si faceva vivo.

La mia speranza cominciò ad affievolirsi, ma feci bene a non abbandonarla!

Infatti, all'improvviso udii il suono di una chitarra elettrica che mi spinse ad alzare gli occhi al cielo e in mezzo ad un denso fumo nero riuscii a scorgere il suo profilo.

"Tu osi sfidare Megamind?"

Il suono della sua voce, la consapevolezza che ormai era lì e che mi avrebbe salvata ...

Un radioso sorriso mi illuminò il volto, non era finita!!!

Dopo aver fatto mostra della sua incredibile grinta, mi afferrò per una caviglia ponendomi rapidamente sulla sua moto volante e schizzammo via attaverso l'aria torbida e pesante.

Tighten era dietro di noi, saremmo riusciti a sfuggirgli?

Mi strinsi a Megamind con tutta la forza che avevo! Ero spaventata e con il cuore in gola, ma il calore del suo corpo mi diede la piacevole illusione di essere già in salvo.

Nel frattempo, Tighten recise l'estremità del grattacielo a cui mi aveva legata e la scagliò verso di noi con incredibile potenza!

Quando Megamind vide che la punta accuminata dell'edificio stava quasi per raggiungerci, cercò di salvarmi la vita facendomi schizzar via dalla moto volante che stava per essere travolta dal gigantesco ammasso di ferraglia.

Non mi feci particolarmente male, il primo pensiero che ebbi non appena toccai il suolo era rivolto a lui.

Lo avevo perso di vista, quando all'improvviso vidi il suo corpo esile giacente su un mucchio di pietre. Ebbi una fitta al cuore e il respiro mi si bloccò di colpo!

Mi precipitai verso Megamind con le lacrime agli occhi, non poteva lasciarmi così, non doveva commettere il mio stesso errore!

Respirava, era ancora vivo!!!

Portai la mano sul quel viso apparentemente privo di sensi, la sua pelle era calda e incredibilmente soffice! Era da tanto che volevo verificare le mie impressioni a riguardo!

I suoi occhioni verdi si aprirono, e seppur con profondo dispiacere, fui mossa da un senso di sollievo nello scoprire che in realtà il vero Megamind non era quello che giaceva di fronte a me, bensì colui che ora stava combattendo Tighten con coraggio e determinazione.

"Lui è il vero eroe!" Anche se non avevo dubbi, Minion si curò ugualmente di farmelo notare!

Tighten, in seguito ad alcune frasi intimidatorie pronunciate dal falso Metro Man, non ci pensò due volte prima di dileguarsi, mentre quest'ultimo si diresse verso di me lentamente e con estrema calma.

Pensava davvero che non avrei riconosciuto il colore dei suoi occhi e la dolcezza del suo sguardo? Gli afferrai il polso con delicatezza e dopo aver maneggiato l'orologio che gli permise di cambiare aspetto, riuscii a far acquisire al mio eroe le sue vere sembianze.

In quel momento mi sentii estremamente felice! Dopo tanta fatica riuscimmo finalmente a ricongiungerci.

Ma la nostra tranquillità ebbe breve durata.

Il sorriso di Megamind si affievolì per poi scomparire del tutto al suono della voce di colui a cui pensavamo di aver dato una lezione definitiva.

Tighten si precipitò verso di noi, il cuore mi salì in gola, cosa sarebbe successo questa volta?

La battaglia fu ardua.

Tra spaventi, speranza, tensione, ...

Il nostro nemico sferrò un colpo tremendo ma non del tutto efficace: afferrò lo sportello dell'auto invisibile a cui Megamind rimase aggrappato e lo scagliò in aria con incredibile potenza!

"Megamind!" Gridai.

Con lo sguardo cercai di capire dove sarebbe atterrato, ma cosa avrei potuto fare?

Hal mi stava alle calcagna, non sapevo dove andare, in che maniera agire ...

Entrai nella fontana, ormai la consideravo il luogo dove sarei morta, e lo avrei fatto senza prima aver dato voce ai miei sentimenti!!

Era finita.

All'improvviso qualcosa cadde nell'acqua proprio di fronte a me: una pistola disidratatrice e subito dopo un piccolo oggetto di forma cubica color azzurro fluorescente.

Dopo qualche secondo vidi Megamind schizzare fuori dall'acqua!! Imbracciò la pistola disinstallatrice che gli cadde tra le mani qualche secondo dopo e finalmente riuscì a sconfiggere Tighten sottraendogli i superpoteri che lui stesso gli aveva dato.

"Ce l'hai fatta, hai vinto!!" Gli dissi con un sorriso.

"Bhe ..." Fece lui, "Ho trovato una ragione per vincere: TE!"

Quell'espressione dolcissima, quegli occhi, la sua VOCE così ...

Al suono di quelle parole, un brivido mi percorse lungo la schiena e sentii la pelle del mio viso riscaldarsi in maniera innaturale! La felicità fu incontenibile!!!

Lo abbracciai!!!

Dopo tanto tempo realizzai il desiderio di stringerlo fra le braccia con tutta la forza che possedevo! Avrei voluto piangere di gioia!!!

L'adesione dei nostri corpi mi permise di sentire il suo cuore battere all'unisono con il mio.

Lo strinsi ancora più forte!!!

Avevo finalmente colmato il vuoto.

  
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