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Autore: E4e    07/05/2011    1 recensioni
Care ragazze, eccomi con una fanfiction che alternerà i POV Bella ai POV Edward. Sono entarmbi umani, giovani, amici... Un giorno un grande malinteso li dividerà...Spero vi piaccia! Fatemi sapere!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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“Sussurrai un –ciao- flebile, al quale lui rispose con uno sguardo dolce come il miele…”
 
Questo era quello che avevo immaginato nel mio piccolo cervello, nella realtà camminai dritta davanti a me sino a superare le vetrate trasparenti del centro commerciale.
Io ed Edward non avevamo un bel rapporto, anzi, non avevamo neanche un rapporto: non ci parlavamo, non ci sorridevamo, non facevamo nulla che non fosse evitarci.
La cosa stupida è che mi piaceva da matti. Non riuscivo a perdonarmi una debolezza così eclatante: cavolo, a chi piace faresi ignorare? Ma soprattutto, come si fa a morie dietro ad una persona che non calcoli?
Mentre pensavo e ripensavo, arrivammo davanti alla sala giochi dove i ragazzi si fiondarono come bambini.
-Bella che dici, li seguiamo?- mi chiese Alice con fare cortese, anche perché aveva già preso la sua decisione.
-Tu e tu- dissi indicando le mie amiche, -cosa credevate di fare?-.
Le due con aria spaesata scossero la testa, cercando di negare.
-Non vorrete farmi credere che LUI sia capitato qui per caso??- domandai.
-Tesoro, quanti centri commerciali vuoi che ci siano qui? E poi lui ha tutto il diritto di frequentare i posti che vuole!- concluse Rose con aria impaziente.
- Alice!- gridò da dentro Jazz, - vieni guarda, sono quasi riuscito a prendere il pupazzetto di Hello Kitty che ti piace tanto!!!-.
Inutile dire che dopo meno di due secondi mi ritrovai completamente sola, a girare come un’anima in pena per la sala giochi. Non mi andava di fare il “terzo incomodo”, ma nemmeno di passare altro tempo con LUI.
Decisi di uscire e andare a prendere un gelato, il tutto senza che le due pazzoidi  se ne accorgessero. Il piano sembrava funzionare alla perfezione, quando andai a sbattere contro un ragazzo:
-Scusa, mi dispiace, ti sei fatta male??- chiese con fare agitato un bel ragazzo, più o meno della mia età.
-No, non ti preoccupare e tu? Comunque dovrei essere io a chiederti scusa.- dissi arrossendo.
Lui sorrise e scrollò la testa. Il motivo era chiaro: era molto più alto di me, almeno di 20 cm, e visti e considerati i suoi muscoli sarei riuscita a fargli male solo prendendo la rincorsa.
-Piacere, Jacob- disse tendendo la mano.
-Bella, o meglio Isabella ma preferisco il mio nomignolo- dissi porgendogli la mano.
-Che dici, andiamo a prenderci un caffè insieme?- mi disse Jacob con aria affabile.
-Sì, ci sto- risposi di getto. Poi mi venne in mente una cosa –Ma tu non stavi entrando?- chiesi.
-No, non ti preoccupare. Sono con dei miei amici che mi hanno praticamente trascinato qui- mi rispose con aria sconfitta.
-Ti capisco- risposi ridendo.
-Bene, allora siamo sulla stessa barca!- disse anche lui ridendo.
Ci incamminammo verso il bar di fronte. Mi sentivo a mio agio, nonostante non lo conoscessi. Aveva un’aria simpatica, questo bastava come pretesto per allontanarmi da Edward.
Non lo vedevo in giro, ma la cosa non mi stupiva: sarà sicuramente stato con qualche ragazza, magari una di quelle che gli ronzano sempre attorno.
Persa nei miei pensieri mi rinsavii sentendo canticchiare a Jacob la canzone che passava a tutto volume alla radio:
-The world is broken  halos fail to glisten… mmm… You try to make a difference…- si bloccò non appena vide fissarlo.
-Che c’è?Lo so, sono stonato, ma che ci posso fare è una delle mie canzoni preferite!- disse lui come per giustificarsi.
-No no, nulla… solo che è anche una delle mie canzoni preferite!- dissi contenta e sorpresa allo stesso tempo.
-Non ci credo, tu non hai la faccia da rock!- mi disse squadrandomi.
-Scusa ma che vorresti dire? Se per questo nemmeno tu!- dissi leggermente indignata. Non pensavo ci fosse bisogno di vestirsi con polsini borchiati o cose simili!
-Ok, ok- si rassegnò alzando le mani.
Dopo circa una ventina di minuti, durante i quali scoprii che Jacob era molto simpatico, una persona semplice e sorridente, si interruppe guardando un punto indefinito alle mie spalle.
-Ehi??- dissi sventolandogli una mano davanti al viso –hai visto Matt Bellamy??-.
-No, è che… scusa ma sei fidanzata?- mi chiese guardandomi dritto negli occhi.
-No, perché?- chiesi arrossendo.
-C’è una persona che mi sta bruciando con lo sguardo proprio dietro di te- disse con aria perplessa.
Mi girai… Oh no! 

  
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