Capitolo 1. Cuore in frantumi
Quel giorno nel Togenkyo il cielo era
nuvoloso e un freddo venticello smuoveva le foglie sugl’alberi facendole
dondolare fino allo spezzare il legame con l’albero e a falle volare sino a
terra dove sia ammuchiavano insieme alle numerose foglie dai caldi colori
autunnali.
-
Ehi Gojyo quello è mio! –
-
Neanche per sogno l'ho visto
prima io –
-
E io l'ho ordinato quindi è
mio –
-
Ma il cameriere l'ha messo
davanti a me quindi è mio –
In tutta la sala si udivano solo due
giovani ragazzi che si contendevano un piatto d’involtini primavera. Il primo
aveva una folta chioma castana nella quale portava un diadema dorato quasi
dello stesso colore dei suoi stessi occhi e doveva avere all’incirca sui
diciassette anni; il secondo aveva lunghi capelli rossi e occhi dello stesso colore.
Insieme a loro seduti al tavolo di un ristorante c'erano altri due ragazzi; uno
aveva capelli biondi, occhi indaco, l’altro aveva una chioma castana e occhi
verdi, a uno di questi portava un monocolo, all’orecchio destro indossava tre
orecchini, sulla spalla portava un piccolo draghetto bianco dal collo lungo.
-
Ehi voi due finitela di far
chiasso o giuro che stavolta vi sparo. E tu Gojyo se vuoi degl’involtini
primavera ordinateli –
-
Cosa Sanzo non puoi darla
vinta sempre a Goku –
-
Io non la do vinta
proprio a nessuno dei due. Se fosse per me vi avrei già sparati entrambi –
-
Ah si e allora provaci –
Disse Gojyo alzandosi da tavola e
sbattendo violentemente i palmi delle mani su di esso.
-
Perfetto –
Ribatte prontamente il biondino alzandosi.
A doverli acquietare era sempre il ragazzo dagl’occhi verdi che dovette alzarsi
a sua volta.
-
Dai ragazzi basta calmatevi –
Fece poggiando una mano sulla spalla di
Sanzo il quale si guardò intorno notando che la gente li guardava terrorizzati
e che nella sala regnava il silenzio.
-
Hakkai ha ragione basta
–
Disse quindi sedendosi.
-
Ma…-
-
Gojyo –
Lo rimproverò Hakkai.
-
Uffa! Ho capito, ho capito –
Si risedette e notò che mentre lui
discuteva con Sanzo, Goku si era preso il piatto d’involtini e ora lo stava
letteralmente divorando.
-
Aaaa! Lo sapevo per colpa tua
Goku si è mangiato tutti i miei involtini! –
-
Cameriere –
Chiamò Hakkai. Questi all’inizio esitò
intimorito ma poi si avvicinò al tavolo .
-
Può portarci un altro piatto
d’involtini primavera?-
-
Ce…certo…a…arriva subito –
Disse allontanandosi di fretta. Nel
frattempo Goku aveva smesso di mangiare attirato dallo scrosciò della pioggia
al di là della finestra. Nella sala la gente riprese a parlare e il brusio
delle loro voci coprì il tintinnio di essa sulle grondaie.
Mentre i ragazzi continuavano a mangiare
la loro cena in una casa non molto distante dalla locanda in cui si trovavano una
ragazza dai capelli castani e gl’occhi marroni scuri era nella sua stanza intenta
a scrivere un racconto su un quaderno. Un rumore la fece sobbalzare,
qualcuno aveva sbattuto violentemente la porta.
-
Ma che sta succedendo di là?
–
Decisa ad andare a vedere cos’era successo
si alzò dalla sedia e si avviò alla porta e proprio mentre stava per abbassare
la maniglia un urlo straziante della madre la fece rabbrividire. Uno strano
senso d’angoscia la pervase. Dietro a quella porta stava accadendo qualcosa. Un
secondo urlò la fece sobbalzare una seconda volta. Aprì di scatto la porta e
corse verso la cucina. Non poteva credere a quello che c’era dinanzi ai suoi
occhi. La madre era lì con un bicchiere d’acqua in mano paralizzata dal
terrore. Di fronte a lei c’erano tre uomini, no non erano umani avevano lunghe
orecchie e artigli affilati sporchi di sangue.
-
Salve ragazzina! –
La madre girò lentamente il volto verso di
lei a guardarla.
-
Scappa! VA VI –
Prima che finisse la parola uno dei tre
demoni gli si scagliò contro penetrandogli l’addome; lasciò scivolare via il
bicchiere dalla sua mano e rivolse il suo ultimo sorriso alla figlia mentre il
bicchiere cadeva in terra frantumandosi in mille pezzi quasi come a ecco di ciò
che stava accadendo al cuore della ragazza.
-
E ora tocca a te dolce
ragazzina –
-
Però prima potremo
spassarcela un po’ che ne dite? –
-
Si infondo è carina –
“ Devo scappare. Cosa faccio ancora qui?”
Mentre il più alto dei tre le si
avvicinava le tornarono in mente le ultime parole della madre.
“ Scappa!”
Si voltò verso la porta era aperta e in
terra accanto ad essa c'era il corpo insanguinato del padre.
" Papà "
Guardò un ultima volta quei tre per poi
iniziare a correre lontano. Lontano da quella casa, il più lontano possibile.
Due dei demoni presero a correre ma il terzo quello più alto li bloccò.
-
Diamogli un po’ di vantaggio. Così sarà più divertente -
La pioggia picchiava forte, sembrava quasi
che volesse punirla per essere scappata. Ma nonostante ciò continuava a
correre. La stavano seguendo. Dove poteva andare ora? Forse era giusto che
uccidessero anche lei. Che diritto aveva lei di essere salvata in confronto
alla sua famiglia?
Mentre correva scivolò diverse volte
sbucciandosi gomiti e ginocchi ma non poteva fermarsi la stavano inseguendo ne
era certa sentiva le loro voci, le loro risate divertite nel vederla scappare.
Ma era stanca, tanto stanca non ce la faceva più, le gambe le cedevano.
I quattro ragazzi ora erano riuniti al
piano superiore in una stanza con due posti letto. Gojyo, Hakkai e Sanzo
stavano giocando a carte mentre Goku vicino alla finestra continuava a guardare
la pioggia che scendeva fitta.
- Ehi Goku
che stai facendo? Vieni a giocare –
Lo chiamò Hakkai.
- No
grazie non ho voglia. Piuttosto vado a farmi un giro fuori –
- Ma piove
a dirotto dove vai?-
- Lo so ma
non ce la faccio a stare rinchiuso qui dentro ho bisogno di uscire-
- Oh la
scimmia non riesce a stare in gabbia –
Lo punzecchiò Gojyo. Ma Goku invece di
mettersi ad urlare che non era affatto una scimmia, come avrebbe fatto di
solito, gli rispose rivolgendogli un triste sorriso che ammutolì tutti.
-
Allora io vado –
-
Portati almeno un ombrello
però –
-
Si, si non preoccuparti
Hakkai. A dopo –
-
A dopo –
La ragazza cadde per l’ennesima
volta ma stavolta non riuscì più a rialzarsi, si trascinò in un angolo buio del
vicolo e qui si sedette stringendosi con forza le gambe al petto e nascondendovi
poi il viso. Pregò che quei tre demoni non la trovassero, che tutto andasse
bene. Dei passi la fecero sobbalzare; si avvicinavano sempre di più. Le lacrime
che fino ad allora aveva trattenuto iniziarono a scendere incuranti del
desiderio della ragazza di non piangere. I passi erano sempre più vicini e la
paura e il nervosismo portarono la ragazza a singhiozzare. Subito si portò una
mano dinanzi alla bocca e cercò di non respirare per non farsi sentire ma ormai
era troppo tardi. Era davanti a lei. Nascose il viso tra le braccia.
L'individuo le poggio delicatamente una mano sulla spalla.
-
Noooo! Lasciami stare! -
-
Cosa? Guarda che non voglio farti del male. Calmati -
La voce che le parlava non era quella di
uno di quei tre demoni ma quella di un ragazzino. Alzò lentamente la
testa e quando aprì gl'occhi poté vedere che dinanzi a lei c'era un ragazzo con
un diadema dorato tra la chioma castana e due grandi occhi dorati come il
diadema.
- Ehi
è lì. Venite -
La ragazza guardò terrorizzata i tre
demoni che le si avvicinavano.
-
A eccoti qui. Volevi scappare
dal tuo ragazzo?...Forza vieni torniamo a casa -
Goku guardò la ragazza che tremante fece
cenno di no con la testa, poi vide che i tre erano demoni e che avevano le mani
sporche di sangue.
-
Mi sembra che non voglia
venire –
-
E tu chi sei? non
t’intromettere se non vuoi farti la bua –
-
Si tornatene dalla mamma –
-
Non mi piace che si tocchino
delle ragazze. Ve lo dico solo una volta andatevene e lasciate in pace questa
ragazza –
-
Ma chi si crede di essere
questo? Ora gli faccio vedere io -
Disse il più alto scagliandosi contro di
Goku che lo blocco sferrandogli un cazzotto nello stomaco. Quest’ultimo
s’accasciò per terra mentre gli altri due demoni si lanciavano contro Goku
ciascuno con un pugnale nella mano. Goku con un calcio gli fece cadere i
pugnali, sferrò poi un pugno ad uno e un calcio all’altro, che tossendo sangue
si accasciarono a loro volta in terra.
-
Ragazza stai bene? –
Chiese voltandosi verso di essa che giaceva
in terra svenuta. Goku si accasciò su di lei e la prese fra le sue braccia.
Salve a tutti questa è la mia prima fanfic
su Saiyuki l'avevo scritta tempo a dietroe ora l'ho revisionata spero possa piacervi.
Premetto che quest'idea mi è venuta qualche giorno fa riascoltando
il disco musicale di Saiyuki " Original sound track vol. 2" e
riscoprendo una splendida canzone. Se avete il disco è la numero 23.
Mi auguro davvero che vi piaccia e che
continuiate a seguire la mia storia. Mi farebbe piacere anche ricevere vostre
recensioni; logicamente se ne accettano sia positive che non.
Ci sentiamo al prossimo aggiornamento. Gia na!
Caya