Titolo:
Perfect kiss
(che
titolo orribile XD)
Fandom:
The Vampire Diaries
Personaggi/Pairing(s):
Elena Gilbert, Caroline Forbes, Matt Donovan, Matt/Elena; apparizioni
di Bonnie Bennett e Tyler Lockwood
Rating:
verde
Genere:
Commedia, Fluff (mari di fluff!)
Timeline:
pre-serie
Avvertimenti:
oneshot,
het, 11enne!Caroline (è un warning, fidatevi
XD)
Challenge/Prompt:
scritta
per il TVG!Fest
@vampiregeometry,
prompt
Caroline/Elena
– allenarsi per i primi baci
Note
iniziali:
la follia è tornata, e non lascia scampo.
Quando il bigliettino di Matt, incastrato a fatica dentro il tappo di una penna, raggiunge le mani di Elena, lei lo legge arrossendo furiosamente.
È l'ultima ora del venerdì, nessuno in classe sta più ascoltando l'insegnante, fuori è quasi estate e il mondo è bello: Matt le ha chiesto di uscire.
Il loro primo appuntamento – una data da scrivere sul diario e incidere sul banco accanto alle iniziali “M+E”
Elena è così emozionata e felice tanto da non aver quasi il coraggio di alzare gli occhi in direzione di Matt, che a poche file di distanza dal suo banco, sta confabulando con Tyler come al solito.
Stringendosi il pezzo di carta al petto, la ragazzina sorride e poi si mette a rileggerlo, primo per essere sicura di non essersi sognata tutto, secondo perchè – va bene - anche se non è proprio questo capolavoro di romanticheria, crede che potrebbe guardarlo all'infinito giusto perchè l'ha scritto Matt, ok?
"Hey
'Lena,
ti
va di andare a vedere quel film coi vampiri che è uscito da
poco?
Se
ti va bene, passo a prenderti alle sei.
x
M.”
Seduta
alla destra di Elena, Bonnie si dondola sulla sedia per sporgersi e
occhieggiare meglio in direzione della compagna, che però
non se ne
accorge, troppo presa dalla situazione e indecisa su cosa rispondere.
Oh,
chiaro che accetterà l'invito, ma dirgli un semplice sì
le sembra poco.
E
dire che di solito le viene così facile usare le parole per
scrivere...
Mordicchiando
la punta della penna, sovrappensiero, incrocia lo sguardo adorabile
di Matt, e la risposta le si dipinge in volto con un sorriso enorme,
mentre annuisce.
Non
serve altro.
"Che
ti ha scritto?” sillaba concitatamente Bonnie, senza riuscire
più
a trattenersi.
Anche
a Caroline non sono sfuggiti i movimenti e i bisbigli degli ultimi
minuti, nelle retrovie, così pure lei si mette a fare
domande a
raffica.
Per
fortuna il suono della campanella le esenta entrambe da un probabile
richiamo da parte dell'insegnante, ma non certo dall'assalto ad
Elena, subito dopo.
"Allora?”
"Ommioddioelena!
Il bigliettino era suo,
vero? Vero?”
Elena
prende un profondo respiro e stropicciandosi l'orlo della t-shirt
risponde.
"Matt
mi ha invitata al cinema”
Bonnie
le si lancia addosso
e
Caroline batte le mani saltellando, prima di regalarle a propria
volta un abbraccio schiacciasassi.
"Finalmente!
Da quanto tempo è che vi filate, voi due, uh?”
domanda Bonnie,
esaltata.
"Una
vita” ammette Elena, e, insomma, sa che è
esagerato dire una cosa
simile quando si hanno solo undici anni, ma conosce Matt da quando
è
nata e ha una cotta spaventosa per lui da sempre - perciò
non è che
sia del tutto una sciocchezza.
"Oh,
Elena! Questo significa che il tuo grande giorno è
arrivato!”
esclama Caroline, coprendosi la bocca con una mano con l'aria
estasiata di una madre che ha visto la propria bambina diventare
finalmente donna.
A
quel commento, Elena rimane un po' disorientata e lo stesso vale per
Bonnie, che inarca un sopracciglio.
"Grande
giorno?” chiedono all'unisono.
Caroline
sfodera un sorriso tutto denti e fossette, agitando le mani all'aria
come fosse una cosa ovvia.
"Cinema
uguale
appuntamento ufficiale. Appuntamento ufficiale uguale
probabile bacio prima della fine della serata” snocciola d'un
fiato.
Bonnie
esala un piccolo “oh”, ammirata o forse solo un po'
inquietata
dal puntiglio dell'amica, mentre Elena annuisce distrattamente e
rimane con la faccia appesa, con varie fantasie sparate a tutto
volume e colore nel cervello.
Lei
e Matt al cinema.
Mano
nella mano.
Guardano
un film horror che li fa sobbalzare sulla sedia e stringere l'uno
all'altra.
Lui
si avvicina.
Può
sentire il suo respiro sfiorarle le labbra.
Le
loro bocche sono a pochi centimetri di distanza...
E
poi il viaggio finisce, perché non riesce proprio immaginare
cosa
venga dopo e s'è accorta ad un tratto di un grosso, enorme,
catastrofico problema.
Lei
non ha mai baciato nessuno e non sa assolutamente come si faccia.
*
Arrivata
a casa, Elena passa almeno un'ora in rimuginamenti, scarabocchi sul
suo diario, sospiri sognanti, elaborazioni di scuse improbabili da
rifilare a Matt e crisi di nervi.
E
infine decide che l'idea che ha ripetutamente scartato fin
dall'inizio è la migliore.
Prende
il telefono, facendo bene attenzione che né Miranda
né Grayson
Gilbert siano nei paraggi, e compone la chiamata.
"Sì,
dobbiamo vederci. No, lei non... Meglio di no, okay? Sì. No.
Okay.
Devo portare qualcosa? Va bene”
Neanche
due minuti dopo, la ragazzina sta bussando alla porta di casa Forbes
con il fare furtivo di una ladruncola che abbia rubato in chiesa.
Si
sente in colpa per svariati motivi, primo tra tutti quello di non
aver coinvolto l'altra sua migliore amica, Bonnie: la giudiziosa, la
più matura del gruppo, la piccola voce della coscienza.
Non
l'ha fatto per cattiveria o egoismo, però.
È
che Bonnie di sicuro direbbe di lasciar perdere, che non ne vale la
pena, che comunque è una cosa proprio stupida
da fare – ed Elena non ha proprio voglia di sorbirsi la
ramanzina,
si vergogna già abbastanza da sé, grazie tante.
È
ansiosa – così ansiosa per ciò che
l'attende... Che figura farà
se Matt dovesse provare a baciarla quando lei non sa proprio nulla di
baci?
Tanto
meno di baci veri.
Per
questo ha cercato l'aiuto di Caroline Forbes.
La
leggenda vuole che abbia scambiato il suo primo bacio alla francese
al secondo anno di asilo. L'identità del fortunato
è avvolta da
oscurissimo mistero, ma le voci hanno sempre assicurato che fosse
davvero bellissimo, e da quel giorno, in automatico Caroline
è
diventata l'esperta massima di baci tra i ragazzini di Mystic Falls.
"Elena,
ciao! Vieni, andiamo in camera mia!”
La
biondina nemmeno dà a Elena il tempo di entrare in casa che
la
trascina per un polso al piano di sopra, la fa sedere sul proprio
letto come fosse una bambola dalle fattezze umane, e chiude la porta
a chiave.
*
"Posso
vedere il bigliettino, Elena?”
Frugandosi
nelle tasche, lei glielo passa a malincuore, come dovendosi separare
da un tesoro preziosissimo.
Caroline
ha detto che deve conoscere le esatte
parole che Matt ha usato, per 'tradurre la serietà delle sue
intenzioni', tipo.
Elena
non ha capito bene a cosa serva, dato che le ha riassunto
praticamente tutto a scuola e comunque non è che in quelle
tre righe
sia celato chissà quale mistero, ma l'amica sembra sapere il
fatto
suo.
"Mh”
annuisce gravemente, seguendo le parole con la punta delle dita man
mano che legge. Poi solleva il pezzo di carta per guardarlo contro
luce, come per assicurarsi che sia autentico o, in alternativa, che
non nasconda qualche messaggio in codice.
"Mh,
sì. Fa proprio
sul serio” sentenzia infine, restituendo il foglio ad una
perplessa
Elena.
"Quindi...?”
"Quindi
possiamo cominciare” è la risposta allegra.
"Va
bene...”
"Ora,
Elena. Naturalmente tu hai già dato il tuo primo bacio a
stampo,
vero?”
Lei
deglutisce, cominciando a sentire le guance arrossarsi
pericolosamente.
Ha...tentato.
Una
volta.
Davanti
allo specchio del bagno.
Prima
che Jeremy la sorprendesse e, con l'innocenza dei suoi otto anni, le
chiedesse cosa stesse facendo.
Al
solo pensiero, Elena si sente avvampare di più.
"...Ehm,
n-no” pigola, evitando accuratamente di guardare in faccia
Caroline.
È
molto grave?
Vorrebbe aggiungere, ma si morde la lingua.
"...No?”
"No!”
"Oh...
No”
"Senti,
Caroline, hai intenzione di aiutarmi o...”
"Ma
certo, ma certo!”
Alla
fine, Caroline apre il cassetto del comodino e ne estrae una di
quelle riviste per teenagers piene zeppe di poster di boyband e foto
di bei ragazzi, il genere di cose che Elena non ha il coraggio di
tenere in camera per paura che sua madre li trovi e le faccia domande
imbarazzanti.
"Questo
sarà la tua salvezza” dice, sventolandole il
giornale sotto il
naso, ed Elena, preoccupata, si chiede se quella di chiederle lezioni
sia stata sul serio una buona idea.
*
Il
primo step è studiarsi i Dieci
consigli per un bacio perfetto!
– un trafiletto su cui sono state aggiunte parecchie note a
matita
e sottolineature con un pennarello rosso da Caroline stessa, che ora
legge con serietà solenne, quasi si trattasse di un pezzo
tratto dal
Vangelo o da qualche altro testo sacro.
Intanto,
l'adepta Elena cerca di ripetere a bassa voce e memorizzare
più che
può.
"Senso
orario e poi antiorario...”
Non
è sicura che riuscirà a ricordarsi di muovere la
lingua a quel
modo, quando sarà il momento.
Insomma,
solo immaginarlo è piuttosto... strano.
E
poi, a parte quello, ci sono mille altri dubbi.
Appoggiare
la bocca rivolgendosi a destra o sinistra? Come si fa a saperlo?
I
dieci comandamenti del bacio perfetto non lo dicono.
E
se lei e Matt si muovessero nella stessa direzione, finendo a far
scontrare i loro nasi e basta?
Per
non parlare delle mani.
Cioè,
crede che sia piuttosto importante capire dove metterle.
Mica
può lasciarle lì immobili, appese lungo i
fianchi, giusto?
"Bene,
qualche domanda?”
Elena
scuote la testa, preferendo non esprimersi a voce alta.
Non
è sicura che siano domande serie.
A
dirla tutta, ha un po' paura che siano veramente idiote,
e che Caroline possa mettersi a ridere tenendosi la pancia se solo
osasse chiederle.
"E
adesso?”
"Adesso
arriva la parte importante. Proviamo” annuncia Caroline,
saltando
giù dal materasso.
"Proviamo...
In che senso?”
La
compagna sta palesemente sforzandosi di non alzare gli occhi al
cielo.
"Proviamo
io e te. Dai, metti in pratica ciò che hai ascoltato e dammi
almeno
un bacio a stampo”
Elena
sbatte le palpebre un paio di volte, con la certezza di non aver
capito bene.
"Cosa?”
"Elena,
pensavo avessi seriamente
intenzione di imparare”
"I-io...
Ma certo che voglio imparare!”protesta.
"Però,
se do il mio primo bacio a te... Insomma, è per Matt che
dovrei
tenerlo, no?”
"Oh”
fa Caroline, con un'aria grondante supponenza di fronte a quella che,
evidentemente, ritiene una grande ingenuità.
"Questa
è una solo una prova,
Elena.
E
siamo entrambe ragazze. Non
è valido
come bacio vero!”
Quella
spiegazione sciorinata col tono pratico di chi insegna a un bambino
che due più due fa quattro non convince del tutto Elena,
ancora più
confusa di prima, ma ben lontana dal voler obiettare di nuovo.
Se
lo dice Caroline Forbes, l'esperta suprema di baci, c'è da
fidarsi.
Così,
facendosi coraggio, Elena si avvicina all'amica, si mette in punta di
piedi – è un pochino più bassa di lei
– chiude gli occhi e le
appiccica una rapidissima strofinata di labbra all'angolo della
bocca.
"Non...
è andata molto bene, uh?” biascica subito dopo,
grattandosi la
nuca.
La
faccia di Caroline dice tutto.
"C'è
più lavoro da fare di quanto pensassi”
*
Grazie
al cielo si sono interrotte molto prima di arrivare ad usare la
lingua, perchè Elena ha sbagliato praticamente ogni
passaggio
possibile, Caroline ha dovuto ripetere la spiegazione, e
così s'è
fatto tardi.
Liz
Forbes ha invitato l'amica della figlia a cena, ma lei ha rifiutato
gentilmente, correndo a casa.
"E
ricordarti di portarti dietro i chewingum!” si è
raccomandata
Caroline, prima di salutarla.
"Sicuro”
ha brontolato Elena tra sé.
Quella
è proprio l'ultima delle sue preoccupazioni.
Deve
ancora prepararsi, e Matt passerà da lei tra nemmeno un'ora,
sicuramente a bordo della sua mountain bike arrugginita –
niente a
che vedere con il cavallo bianco del principe azzurro, ma lei non se
ne lamenterà.
Il
problema è che si sente esattamente come prima delle lezioni
di
Caroline.
Anzi,
forse ancora più agitata.
La
compagna non l'ha messa propriamente a suo agio, con tutte quelle
regole e ammonimenti, ma il tempo vola ed Elena non ha più
l'occasione di rifletterci.
Matt
è in cortile, con un mazzo di margherite spettinate in mano
e un
sorriso timido.
Il
loro primo, indimenticabile appuntamento sta per cominciare.
*
Il
film è molto meno pauroso di quanto entrambi si
aspettassero, ed
entrambi scoppiano a ridere a intervalli regolari, facendosi
solletico e battutine durante tutte le scene clou - guadagnandosi
parecchie sgridate da quelli delle file davanti.
È
un giorno di divertimento come tanti altri insieme al suo migliore
amico Mattie.
Niente
di nuovo, ma sempre piacevole e rassicurante.
L'idea
che nulla sia diverso dal solito mette Elena a proprio agio, quindi,
almeno fino a quando Matt non la riaccompagna a casa e si ferma a
parlare sulla veranda.
Improvvisamente
l'atmosfera si fa tesa e calda, senza un motivo particolare.
"Uhm,
quindi ti è piaciuto il film?”
Lei
sorride, annuendo e mordendosi il labbro inferiore.
"Molto.
Ah, e la scena del vampiro che gioca a football mi ha fatto
crepare”
Il
ragazzino ridacchia nervosamente e affonda le mani nelle tasche,
puntellandosi da un piede all'altro.
"Sì,
anche a me. Forte”
"È
stato bello”
"Eh,
già”
"M-mh”
Quei
discorsi a vuoto, fatti appositamente per non far cadere il silenzio,
sono proprio tremendi, e notare che Matt ha appena gettato via il
chewingum che stava masticando non aiuta affatto.
Elena
si chiede distrattamente se per caso anche lui non abbia preso
lezioni da qualcuno – da Tyler, magari.
Che
idea scema.
I
maschi non fanno certe cose.
E
comunque perché sta facendo quei pensieri in un momento del
genere?
Sistemandosi
i capelli dietro le orecchie, la ragazzina si guarda le scarpe,
diventate all'improvviso qualcosa di estremamente affascinante.
"Ehm,
'Lena, allora ciao. Io vado...” mormora Matt, schiarendosi la
gola.
Lei
alza gli occhi e si accorge che è più vicino di
quanto sia mai
stato.
Da
sempre.
Ed
è stupido da credere, perché di sicuro hanno
diviso spazi molto più
stretti di quello – come quando, da bambini, si franavano
addosso
durante le battaglie a palle di neve, strappandosi risate acute e
tentando di infilarsi la neve dentro la tuta, e...
Gli
occhi azzurri di Matt sono vicinissimi, tanto che lei potrebbe
contarne le pagliuzze più chiare nelle iridi.
"V-Vai..?”
sussurra, disorientata.
E
poi accade che Elena non sa più cosa stia succedendo.
Come
se qualcuno avesse spento i fari del vicinato, spento le stelle, per
poi accenderli oltre le sue palpebre chiuse in tante scintille
colorate.
È
un contatto incerto, umido in un modo quasi buffo –
probabilmente
disastroso per gli standard di Caroline - , ma ad Elena piace
talmente tanto che quando Matt si allontana, le orecchie rosse che
paiono incandescenti, lei sorride e gli butta le braccia al collo,
cercando ancora le sue labbra.
Non
si preoccupa delle regole, di dove mettere le mani o di sensi orari o
antiorari, semplicemente perchè nemmeno Matt lo fa, e tutto
quello
che c'è da imparare sul bacio perfetto finiscono per
impararlo
insieme.