Solo un’inaspettata prontezza di riflessi gli permise di salvare i suoi preziosi fogli dalla furia di Gilbert che, senza complimenti, aveva afferrato una sedia e piazzato due stivali, neanche troppo puliti, sulla scrivania. Il tutto accompagnato da un boccale di birra traboccante schiuma sbattuto sulla copertina della Critica della ragion pura.
Immanuel sospirò, posò la penna, fece coincidere le punte delle dita e alzò gli occhi verso l’albino.
“Che cosa ci fai qui?” chiese.
“Mi annoiavo. Tu piuttosto che cosa stai scrivendo?”
“Un saggio sull’imperativo categorico.”
“E che cosa sarebbe?”
“Il motivo per cui devi togliere i piedi dal tavolo.”
Note: ringrazio Red Queen per avermi fatto venire, seppur indirettamente, l’idea per la drabble. E’ scritta per divertimento, senza troppe pretese, perché semplicemente avevo voglia di scriverla. Tanto più che ho appena finito di affrontare a scuola la Critica della ragion pratica. E poi Prussia e Kant mi inspirano troppo.