15/05/2011
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HeartBeat
Stefan/Caroline.
La porta si chiuse avanti ai miei occhi lasciandomi lì,inerme, a terra.
Sollevai lentamente la testa che d'un tratto si era fatta pesante; un ticchettio continuo ribolliva nella mia mente e un dolore lancinante stava percuotendo tutto me stesso.
Cercai di raccimolare quel poco di dignità che ancora mi restava e ruotandomi andai via da casa Gilbert.
Un impulso violento stava per farmi perdere il controllo : Fame,io avevo fame.
Dopo una lunga settimana d'astinenza, a dimostrazione di quanto fossi disposto a rinunciare per Elena,avevo fame.
Corsi nel bosco,l'unico posto in cui avrei potuto procurarmi del "cibo".
Un vento impertinente muoveva ritmicamente le fronde degli alberi centenari che da secoli abitavano a Mistic Falls.
*FlashBack,1839*
-Voi,siete di qui signor Salvatore?- una voce vellutata e melliflua proveniva da Katarina Petrova,l'aristocratica bulgara che mio padre aveva ospitato in casa nosta.
-Certo,Miss Petrova! La storia della mia famiglia si ramifica qui a Mistic Falls,Luogo straordinariamente particolare, a mio avviso!-
-E perchè mai, trovate tutto questo interesse per una cittadina così piccola?- chiese lei continuando a camminare per il viale di quella che un tempo era la villa della mia famiglia.
-Perchè Miss questa città è ricca di leggende soprannaturali! Voi ne siete appassionata?-
-Non molto a dire il vero.- rispose Katarina con sguardo sospetto che all'epoca non avevo compreso -Vorrei sapere di che tipo,sempre che voi vogliate perdere del tempo con me,signore!- Sorrise,ammagliandomi.
-Ma certo Miss.Si tratta di creature mostruose,oscure che una signora per bene di certo non dovrebbe mai incontrare!Denti lunghi e affilati li caratterizzano e una bellezza sconfinata e innaturale è la loro qualità più evidente.Discendono dai pipistrelli Miss,di notte sono umani-immortali e di giorno dormono a testa in giu sui rami di questi alberi.-
-Davvero Signor Salvatore?-chiese lei ironicamente -Non credo esistano creature così mostruose che di giorno dormono su queste fronde- toccò leggermente e con grazia assoluta le foglie del ramo più basso,d'un albero all'epoca già centenario.
*fine flashback*
Era questo l'albero che Kathrine aveva sfiorato secoli prima,lo ricordavo perfettamente.
Mi ero forse innamorato di Elena solo per la somiglianza fisica che aveva con Kathrine?
Erano due persone totalmente diverse ma entrambe mi avevano sostituito, ben presto, con Damon.
Una rabbia acuta ed una fitta alla bocca dello stomaco fecero tremare il mio corpo;senza accorgermene i canini lucenti e appuntiti erano già comparsi ai lati delle mie labbra e gli occhi, ci avrei giurato, erano diventati rossi,rossi come il sangue.
Ispirai profondamente l'aria frizzantina alla ricerca di quell'odore che faceva accresce in maniera smisurata la mia brama.
Un profumo dolce, di vaniglia e sangue pervarse le mie narici: "Un umano?" pensai,avrei attaccato chiunque mi fossi trovato davanti, in quelle condizioni.
Tentai di resistere all'impulso di cacciare ma questo era più forte di quanto credessi.
Caroline:
Mi trovavo vicino alla vecchia residenza dei Loockwood,Tyler stava per organizzare un party secolare e intelligentemente aveva preso me per preparare il tutto.
Ovviamente,gli avevo risposto ,che avrei dovuto perlustrare la zona prima di poter organizzare qualsiasi cosa.
Così ero uscita da casa di Matt,il quale frequentavo da un pò,per dirigermi nella boscaglia di Mistic Falls che trovavo così disgustosa.
Non ero mai stata una grande appassionata di natura,nè una che potesse mai spacciarsi come " pollice verde doc",nè come un'animalista.
Le scarpe con il tacco poi,quelle nuove di Guess,non andavano di certo a braccetto con il terreno fangoso reso ancora più liquido dalla pioggia terrosa che aveva sovrastato la città il giorno precedente.
Mi impigliai un paio di volte con i rami sconnessi delle querce,alberi rigogliosissimi e ramificati ovunque.
Eccola lì la vecchia casa di Tyler!-esclamai ad alta voce,parlando con me stessa.
Un muretto basso che portava ad una cantina sotterranea, ecco l'unica cosa rimasta di quel luogo una volta abitato.
Girai su me stessa per qualche frazione di secondo, tanto per rendermi conto dello spazio che avrei potuto prendere per posizionare un ipotetico banco del buffet.
Mi avvicinai,drasticamente al muro in cemento e poi..
Il vuoto.
Un urlo,la mia faccia a terra.
Gli occhi spaventati una volta rialzato il volto.
Stefan:
Avevo raggiunto l'umano in un batter baleno,l'odore ferroso ed inconfondibile del sangue e il profumo vanigliato avevano permesso al mio olfatto di captare velocemente quella che dì li a poco sarebbe stata la mia preda.
Capelli biondo pallido,portamento sontuoso ed elegante,vestiti di marca,elementi inconfondibili per non capire che la bionda lì,intenta a osservare il bosco,fosse Caroline Forbes.
Tentai di resistere all'impulso di romperle definitivamente l'osso del collo prima di dissanguarla totalmente.
Mi avvicinai velocemente dietro alle sue spalle prima di spingerla per le scale del muricciolo.
Povera,non aveva avuto neanche il tempo di rendersi conto di chi fossi.
Lo sguardo spaventato sul suo volto,la paura che era percettibile in quel momento indussero i miei sensi ad attaccare.
D'un tratto fui a cavalcioni su di lei,Caroline a testa nuovamente china sul terriccio.
Mi avvicinai ai suoi lisci e setosi capelli ispirandone l'odore prima di scostarli sul lato destro,cosicchè il collo potesse essere ben visibile.
Urla soffocate provenivano dalla sua bocca,l'adrenalina che cresceva nel suo corpo era facilmente percettibile.
Pelle soffice e chiara come procellana costituiva il collo candido di Caroline.In bella mostra, la carotide, pulsava impercettibilmente con un ritmo assiduo.
I canini premevano sulle labbra irrimediabilmente,avevano voglia di addentare qualcosa.
Mi scaraventai sulla vena,praticanto in men che non si dica ,due buchi da cui,prima con flusso molto lento e poi acquisendo velocità, fuoriuscì il sangue della ragazza.
Boccheggiava in preda quasi ad un orgasmo ma non si trattava di quest'ultimo,di certo.
"L'ultimo piacere prima della morte"pensai.
Sarebbe morta nel giro di pochi minuti, quando la vena ormai prosciugata ,avrebbe finito di pompare sangue.
Rimasi li,incapace di staccarmi da quel collo,sinchè sentii il battito rallentare e poi cessare definitivamente.
Mi resi conto di averla uccisa,alzai finalmente il viso,asciugandomi il sangue colato con il dorso della mano.
Orrore.
Schifo.
Rabbia.
Erano queste le emozioni che ora prendevano possesso di me.
Non mi ero reso conto di come la fame avesse accecato i miei veri sentimenti.
Caroline Forbes uccisa da me,incredibile solo al pensarci!
Inorridito lasciai lì il corpo,correndo il più veloce possibile alla ricerca di Bonnie.
Salve a tutti =) Il nuovo capitolo è dal punto di vista del nostro Stefan e della nostra Caroline.
Diciamo che Stefan si lascia trasportare un pò troppo dalle emozioni vampiresche,se così possiamo definirle.
Sarà colpa di Elena e Damon?Probabile!
Riuscirà con l'aiuto di Bonnie a sistemare la faccenda di Caroline prima che qualcuno se ne accorga?Vedrete nel prossimo capitolo!
Grazie a tutti come sempre,un bacio.
Nicla