Titolo: On the
Way of the War
Autore:
Nemeryal
Fandom: Axis Power Hetalia
Rating: Giallo
Genere: Slice of Life,
Introspettivo
Avvertimenti: Flashfic, Missing
Moments
Personaggi: Francis Bonnefoy/Francia, Gilbert Beilschmidt/Prussia,
Antonio Fernandez Carriedo/Spagna
Pairing: Nessuno
Musica: Final Fantasy IX Original Soundtrack - Far Away in the Twilight
Trama: Un tavolo. Tre
sedie. Dei bicchieri. Gilbert sogghigna. Francis sorseggia vino. Antonio
racconta di Lovino e Feliciano e lanci di pomodori. Sembrerebbe tutto normale.
Ma non lo è. Non lo è affatto. Non lo è perché Gilbert indossa una divisa nera.
Perché quella sulla camicia di Antonio non è salsa di pomodoro. Non lo è perché
il saluto di Francis è intriso di minaccia. Così come la risposta di Gilbert.
-Verrò a trovarti, mon ami-
- Ich werde für Sie und die Engländer
warten- [Aspetterò. Te e l’Inglese.]
Perché nulla, nemmeno
il loro trio, il loro legame, può rimanere intatto il 2 Giugno 1939.
Dedica: a Silentsky
Note: Il titolo significa
“Sulla via della guerra”. Lo stile è volutamente spezzato e zoppicante. Più che
sulle Nazioni in sé, tanto è basato sull’amicizia “umana” (si può usare questo
termine?) che lega il Bad Touch Trio E
sì, potete uccidermi. Altre note a fine
pagina XD
On the Way of the War
Francis si picchietta lo zigomo con la punta del
dito, il mento mollemente poggiato sul palmo della mano destra. Con l’altra sfiora il collo sottile del calice
di vino.
-Et alors..-
Gilbert alza lo sguardo su di lui, sistemando con
due dita il colletto troppo stretto della divisa nera.
-Che..?- domanda, facendo schioccare la lingua
contro il palato.
Antonio, seduto al tavolo con loro, tossisce.
Il francese rotea gli occhi nella sua direzione
-Tutto bene?- chiede.
L’altro gli risponde con un sorriso piuttosto
forzato, ma non parla.
-Hai la camicia sporca- lo informa Gilbert,
indicando una macchia rossa sul petto dello spagnolo –Che è? Pomodoro?-
-Sì- la
voce di Antonio è roca, spezzata –Me lo ha fatto Feliciano..-
-Hn- è il commento laconico del prussiano.
Le dita di Francis si stringono attorno al calice. Lo
sguardo si solleva appena.
-…Tempo fa- conclude lo spagnolo, ormai rivolto a se
stesso.
Gilbert non fa caso alle sue parole.
-Com’è..- comincia il francese –Avere Austria
perennemente in casa?-
-…c’è anche una macchia di Lovino, da qualche parte-
di nuovo Antonio. Pare non essersi accorto che la conversazione è andata avanti
senza di lui –Mi aiutava a lanciare i pomodori. Anche se contro suo fratello-
Il prussiano storce le labbra e piega la testa. La
sua attenzione è di nuovo per Francis.
-Preferivo quando lo prendevamo a calci, lui e quel
suo dannato pianoforte- ghigna –Tutti e
tre insieme -
Un accenno di sorriso solleva le labbra del
francese.
Antonio reclina la testa su una spalla.
-C’era anche Ivan- mormora -Ma non sorrideva. Solo il caudillo sorrideva-
Silenzio.
Gilbert sorseggia la birra. Antonio non parla più.
Francis chiude gli occhi.
-E’ ora di andare- d’improvviso il prussiano si alza
e sistema la divisa –Mio fratello mi aspetta-
Il francese lo osserva. Inarca un sopracciglio.
Sorride. Minaccioso.
-Verrò a trovarti, mon ami-
Un sogghigno tende il volto ferino di Gilbert.
- Ich werde für Sie- una mano alzata, in segno
di saluto –Und die Engländer warten-
Solo il suono secco degli stivali
neri contro il grigio del selciato.
Francis lo osserva in silenzio mentre
si allontana. Non fa nulla per fermarlo. Beve un unico sorso di vino.
A fargli compagnia il respiro
affannoso e pesante dello spagnolo
Gli occhi del francese scivolano
verso di lui: lo sguardo di Antonio è vacuo, perso. Nelle iridi giacciono
scomposte e scheletriche le macerie di Guernica.
-Ainsi soit-il..- Francis si alza dal tavolo e si stringe nella
giacca.
Strano. Fa troppo freddo per essere solo Settembre.
Lancia un ultimo sguardo al
tavolino lucido, alle sedie sgangherate, ai bicchieri vuoti. Ad Antonio. Ai
suoi occhi fissi nel baratro insanguinato della Guerra Civile.
Nulla più lo trattiene lì.
A Londra, Arthur attende ancora
una risposta da Berlino. Andrà da lui e
aspetteranno insieme, nel silenzio e nella disillusione, fissando il tempo e la
speranza svanire goccia a goccia nel fondo ambrato di un bicchiere di rhum.
§ 2 Settembre 1939 §
§
~{*}~§
Okay. Non lasciatemi
alcun personaggio in mano da questo momento in poi. No, cioè, guardate come ho
ridotto il Bad Trio! *si abbarbica ai tre e comincia ad urlare “GOMEEEEEEE!”
Dai, qualche nota
storica e poi vi lascio andare a prendere i forconi per ammazzarmi:
-Siamo al 2 Settembre 1939. Il 3 Settembre Francia ed
Inghilterra dichiarano guerra alla Germania Nazista. L’ambasciatore inglese a
Berlino aveva consegnato al governo tedesco la nota ufficiale per cui se non
fosse stato comunicato entro un’ora stabilita l’intento di ritirare
immediatamente le truppe dalla Polonia, tra Inghilterra e Germania si sarebbe
instaurato lo Stato di Guerra. Il governo non fece mai pervenire agli Inglesi
un impegno in questo senso e si dichiarò la guerra.
-In molte fan fiction
ho letto che si tende a porre Feliciano come rappresentante del consenso
fascista e Lovino invece come incarnazione dell’opposizione al regime. Ho usato
questa divisione anche io.
Per tre anni (1936 –
1939) in Spagna si scatenò la Guerra
Civile, combattuta da un lato dai reparti ribelli, dall’altro le forze che
erano rimaste fedeli alla Repubblica. Francisco
Franco (il caudillo) otteneva
l’appoggio della Germania Nazista che lo riforniva di armi e aerei (1937 –
Guernica) e quello dell’Italia Fascista, che mandava in Spagna un forte numero
di combattenti, sebbene sia Hitler che Mussolini avessero ufficialmente
concordato con Francia e Gran Bretagna una posizione di non–intervento. L’Unione Sovietica invece si schierava a
favore del legittimo governo Repubblicano, inviando armi e aiuti, favorendo
reparti di volontari anti-fascisti
[Brigate] provenienti anche dall’Italia. Le truppe anti-fasciste italiane non
combattevano dunque solo contro le truppe di Franco, ma anche contro le camicie
nere, italiani contro italiani. Ecco
dunque spiegata la contrapposizione
Feliciano-Lovino
La “macchia di
pomodoro” che Feliciano ha fatto ad Antonio è il sangue della Spagna che i
fascisti hanno versato per instaurarvi il loro regime.
La “macchia” di
Lovino è il sangue versato dagli anti-fascisti per difendere la Spagna.
[Per maggiori
informazioni, qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_civile_spagnola#Pro_Repubblicani ]
Anche il fatto che
comunque Antonio poco intervenga nella conversazione sta ad indicare come la
Spagna non abbia avuto ruolo nello scoppio della Guerra e nemmeno negli
avvenimenti successivi.
-Ah. Non è che
Francesi ed Inglesi avessero preso molto sul serio la minaccia costituita da
Hitler. In un primo tempo, inoltre, il conflitto era definito “drôle de guerre” (“Guerra buffa”)
-Francis parla di
Austria in questo modo riferendosi all’Anschluss,
ovvero l’annessione dell’Austria da parte della Germania avvenuta nel 1938
-Traduzione delle frasi in francese/tedesco:
1) “E allora…”
[Francis]
2) “Aspetterò..te e l’Inglese”
[Gilbert]
3) “Così sia..”
[Francis]