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Autore: Cla90    21/05/2011    8 recensioni
E lo baciò. Con rabbia e disperazione, senza lacrime, ma col cuore in gola.
Quando si allontanò, continuò a stringere la giacca nera del suo completo, senza chinare lo sguardo.
-Avremmo potuto avere tutto, Chuck.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Una rivisitazione dell’ultimo meraviglioso episodio di Gossip Girl.
Spero possa piacervi.

 

 
Avremmo potuto avere tutto.
 
www.youtube.com/watch?v=lazyDlfaptM 

 

Non conosceva quella musica. Non l'aveva mai udita prima d'ora.
Eppure ballava, provando una felicità che non riusciva a spiegarsi.
Ballava, inventandosi sul momento i passi di quella danza.
Agitando le braccia sopra la testa, e muovendo i piedi, senza pensare che con quei tacchi sarebbe anche potuta cadere.
Non le sarebbe importato, troppo presa com'era da quella danza, esibendosi da sola, al centro del cerchio che gli altri invitati al ricevimento avevano formato attorno a lei.
Iniziò a girare su se stessa, ridendo, con quella musica nelle orecchie, al pensiero che, sì, si erano veramente imbucati a quel ricevimento di gente sconosciuta.
Scintillanti nei loro costosi abiti da sera, sorridenti, nelle loro facce toste.
Era stata una notte strana.
Una di quelle notti che sapeva si sarebbe ricordata per sempre, sempre col cuore in gola, sempre con quelle farfalle nello stomaco.
Una notte di follia, con un leggero profumo d’addio nell’aria.
Continuò a girare, i colori, le facce della gente che si mischiavano, la musica la stordiva e quel goccio di champagne che aveva assaggiato doveva esserle andato subito alla testa.
Sentiva il suo sguardo addosso, che l’accarezzava.
Non era uno degli sguardi che nei momenti felici di quegli anni le aveva spesso rivolto.
Non era possessivo, poiché ormai la consapevolezza di averla persa faceva parte della sua quotidianità.
Non era lussurioso, poiché ormai il suo amore per lei andava oltre il sesso, oltre la fisicità.
Forse con un leggero rimpianto, per non aver combattuto abbastanza per lei.
Blair continuava a danzare al centro della pista, tutti battevano le mani al ritmo di quella musica e l’adrenalina scorreva veloce, inondandola di un’energia che non aveva mai sperimentato.
Si sentiva in pace, completamente in pace con se stessa e con il resto del mondo.
E rideva, oh se rideva.
Per com’era felice in quel momento, tutti i dolori, i pianti e le crisi si erano dissolti tra le note della musica.
Improvvisamente percepì un braccio stringerla in vita, ed accompagnarla in quella danza, e si sentì come ustionata in quel preciso punto, in cui era stata toccata.
Lo fissò, mentre il ritmo li trascinava, nella loro favola, quella che probabilmente non avevano mai vissuto e non erano destinati a vivere, in quel momento.
Quelle deliziose piccole rughe ai lati degli occhi, appena socchiusi per le risa.
La sua bocca, perfetta. Metteva in mostra la sua candida dentatura, sorrideva, raggiante.
E si ritrovò a pensare che non l’aveva mai visto così felice, nemmeno quando stavano insieme, quando i momenti tristi erano lontani anni luce da loro e nessuno dei due pensava sarebbe andata a finire in quel modo.
Si erano incontrati per caso in uno dei posti che erano soliti frequentare insieme, ma a quel punto...chi se ne importava.
Il caso, il destino, o chissà cos’altro, aveva fatto in modo che quella sera si vedessero, almeno per un’ultima volta, prima che Blair partisse, per non tornare sui propri passi.
Un’ultima notte, per ricordare il passato e poi dimenticarsene definitivamente.
Le ferite al suo cuore sanguinavano ancora, di tanto in tanto, nonostante avesse ripromesso a se stessa che non sarebbe stata più male a causa di Chuck, che non avrebbe più buttato lacrima amare su quell’uomo che aveva amato più di ogni cosa.
Ma come si fa a dimenticare il grande amore?
Come si fa a dimenticare una fetta di vita, un legame così intenso e passionale, che l’aveva consumata, bruciata viva?
Lo guardò di nuovo, quel sorriso, quegli occhi nocciola in cui amava perdersi, le sue braccia che la cullavano, il suo volto rilassato mentre dormiva, la sua voce rotta dalla passione, mentre facevano l’amore...
Sgranò gli occhi alla sensazione che l’aveva appena travolta come uno tsunami.
Un attimo prima il mare era tranquillo, poi le onde si facevano sempre più fitte e prepotenti, fino a travolgere e distruggere ogni cosa.
Ma avrebbe potuto rinunciare alla possibilità di essere felice veramente, di una felicità semplice e pura, che non aveva mai assaporato?
La musica scemò ed insieme si allontanarono dalla pista, in direzione dell’uscita.
-Sei pronta a tornare nel mondo reale?
Chuck aveva appena preso i cappotti e stava per varcare la soglia, quando si accorse che Blair non lo stava seguendo.
Era rimasta immobile, fissava il vuoto di fronte a sé, ormai lontana dalla ragazza che qualche momento prima sembrava in preda al divertimento più sfrenato.
-Blair?
La chiamò, alzando appena la voce, per sovrastare la musica che era ripartita.
Blair alzò lo sguardo su di lui, in silenzio.
Era come se i suoi occhi fossero stati appannati fino a quell’attimo, e poi di colpo fossero riusciti miracolosamente a mettere a fuoco la figura che aveva davanti.
Senza un accenno di sorriso sulle labbra, compì quei pochi passi che li dividevano, decisa.
E lo baciò. Con rabbia e disperazione, senza lacrime, ma col cuore in gola.
Quando si allontanò, continuò a stringere la giacca nera del suo completo, senza chinare lo sguardo.
-Avremmo potuto avere tutto, Chuck.
Il ragazzo la osservò con colpevolezza, mentre l’idea di non averla più con sé tornava a schiacciarlo, impedendogli di respirare.
Non fece niente per fermarla, mentre la vedeva afferrare il cappotto e allontanarsi con difficoltà su quei tacchi troppo alti.
Era in grado di darle quella felicità che tanto le spettava di diritto?
O c’era solo spazio per la passione ed il dolore, per loro due?
Temporeggiò, fissando quella figura ondeggiante che stava per scomparire dalla sua vista, quando d’un tratto si mise a correre forsennatamente.
Sarebbero mai riusciti a trovare un punto d’incontro, in quella strada frastagliata fatta di curve ed improvvisi precipizi?
Quando riuscì a superarla ed a voltarsi verso di lei, il suo sguardo si addolcì, mentre riprendeva fiato.
-Possiamo ancora averlo, Blair. -le sussurrò, dopo averle preso il volto tra le mani.
-Possiamo ancora avere tutto.
Alcuni ricordarono quella notte per un goal decisivo segnato dalla partita del cuore.
Altri probabilmente per un regalo inaspettato, o una festa a sorpresa.
Solo poche persone ricordarono con dolcezza l’immagine di quei due eleganti giovani che, su di un marciapiede in piena notte, si scambiavano il più bel gesto d’amore.
Due labbra che si univano.
Avevano trovato il loro punto d’incontro.
 

  
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