Titolo: Convenzioni Sociali
{ Velleità di Angelo Custode e Costumi di un Demone Consigliere}
Autore: Nemeryal
Fandom: Nessuno
Rating: Verde
Genere: Slice of Life,
Commedia, Comico, Nonsense
Avvertimenti: OneShot, Missing
Moments, un filo Shonen-Ai
Personaggi: Eleazar e Ezekiel ©
Pairing: lo ammetto, è un po’ Eleazar/Ezekiel ^//^
Trama: -Ma quando
distribuivano le intelligenze angeliche, tu eri al bagno, vero? Altrimenti non
mi spiego la tua totale imbecillaggine-
-Grazie. Ti voglio bene anche io-
ringhiò il Demone, socchiudendo gli occhi cremisi –A cosa devo tale romantica
sviolinata con elogio squisitamente barocco delle mie qualità?-
-Convinciamo il tizio all’entrata,
Eleazar!- esclamò Ezekiel –Ho preso in prestito alcune bottiglie da Noè! Basta
offrirgliele e possiamo entrare!-
-Quindi..- l’altro si stravaccò sul
letto, affondando il gomito nelle lenzuola e posando il viso sul pugno chiuso –Stai
dicendo di corromperlo?-
Dedica: a Silentsky! Buona fortuna per l’interrogazione di Tacito di
domani, chèrie!
Note: Li amo. Li amo
follemente!
Convenzioni Sociali
{ Velleità
di Angelo Custode e Costumi di un Demone Consigliere}
-Ripeti un po’ cos’è ‘sta cosa-
-Convenzioni sociali-
Eleazar inarcò un sopracciglio, la
salamandra accoccolata sulla testa e placidamente addormentata tra i capelli
fulvi.
-Non capisco- tentennò il Demone
–Perché non puoi andare con ali, aureola e gonnella?-
-Tunica- lo corresse Ezekiel,
picchiettandosi il labbro col dito mentre osservava concentrato lo schermo del
computer –E poi non posso andarci ad ali spiegate e aureola al neon-
-Tu lo dici- sghignazzò Eleazar,
sedendosi sul bordo del letto –Poi ti immagini che bel favore gli faresti? Se
sbatti un po’ le alucce puoi fare da aria condizionata e se sbrilluccichi quei
bipedi possono fare a meno delle luce psichedeliche-
-Ragionamento altamente logico, me ne
complimento-
-E poi- continuò imperterrito il
Demone –Potresti essere esentato dal portare bibite e patatine-
-A proposito- Ezekiel si voltò verso
il coinquilino –Sei al corrente del fatto che vieni anche tu, vero?-
Le labbra dell’altro si sollevarono in
un ghigno e i canini scintillarono pericolosamente.
-Scherzi, vero?-
-No-
-Ezekiel, brutto stronzo, non ci provare neanche!-
-Ma perché?- ribattè candido il
giovane –E’ anche il tuo Protetto, se
non sbaglio-
-Ciò non implica il fatto che debba
imbucarmi ad una sua festa. Con te in particolar modo-
-Non saremo degli imbucati!-
-Lui non ci conosce. Non ci ha mai visto.
Non ci ha nemmeno invitati. No, guarda, figurati, non saremo degli imbucati-
-Il tutto sta nell’essere convincenti-
sussurrò l’Angelo, mellifluo, giocherellando con le dita.
-Giuro che ti requisisco i DVD di Star
Wars-
Ezekiel si portò una mano al volto
-Ma quando distribuivano le
intelligenze angeliche, tu eri al bagno, vero? Altrimenti non mi spiego la tua
totale imbecillaggine-
-Grazie. Ti voglio bene anche io-
ringhiò il Demone, socchiudendo gli occhi cremisi –A cosa devo tale romantica
sviolinata con elogio squisitamente barocco delle mie qualità?-
-Convinciamo il tizio all’entrata,
Eleazar!- esclamò Ezekiel –Ho preso in prestito alcune bottiglie da Noè! Basta
offrirgliele e possiamo entrare!-
-Quindi..- l’altro si stravaccò sul
letto, affondando il gomito nelle lenzuola e posando il viso sul pugno chiuso –Stai
dicendo di corromperlo?-
-Gli Angeli non corrompono- sbuffò il
giovane, incrociando le braccia al petto –Sfruttano appieno le loro velleità
diplomatiche-
-Ah, giusto, giusto- il Demone sorrise
–Dimenticavo la vostra bravura nell’usare la lingua-
A quel punto Eleazar dovette
abbassarsi all’istante per evitare di essere colpito da una custodia volante
non meglio identificata di DVD vergini.
-Ma sei impazzito?!- latrò, con Sanshouuo che sibilava irosa fra i
capelli –Perché lo hai fatto?!-
-Perché sei uno schifoso demone
perverso!-
-Eh, ma…?- il ghigno sulle sue labbra
si intensificò –Oh..capisco. Ci avevi trovato un doppio senso-
Ezekiel, deglutì
-E c-certo che lo avevo trovato! Sei
un fottuto demone, per l’Amore del
Signore! Voi parlate sempre e solo per doppi sensi!-
-I doppi sensi ci sono se uno li vuole
trovare- sussurrò Eleazar, schioccando la lingua contro il palato e sorridendo
ferino.
-Fottiti!-
-Sbaglio o siamo imbarazzati?-
-No! N-non è vero!-
-Io dico di sì-
-E io dico di no, bastardo-
-E invece sì- ribatté il Demone,
piegando la testa di lato –Tendi a darti al turpiloquio quando sei imbarazzato-
-Chiudi quel cesso di bocca- borbottò Ezekiel, tornando a fissare lo schermo, il
viso un poco arrossato –O giuro che ti ordino un costume da Principessa delle
Fate-
Eleazar si lasciò sfuggire un sospiro
sconsolato e si fece cadere a braccia distese sul letto, con grande disappunto
dell’ adorabile salamandra, che abbandonò il suo rifugio tra i capelli fulvi
del Demone e si accoccolò sul cuscino poco distante.
-Perché un costume, Ezekiel?- si lagnò
il Consigliere, coprendosi il volto con una mano.
-Perché è una festa in maschera,
Eleazar-
-Allora spiegami perché non posso
andarci nella mia versione demoniaca-dark-figa!-
alzò le mani, gesticolando ampiamente –Sai, ali da pipistrello, coda puntuta,
forcone, corna e sguardo da latin lover infernale? Quella per cui le donne sbavano
al solo pensiero?-
-Preferirei che la gente non vedesse
le tue zampe caprine-
Il Demone si rimise seduto, corrugando
la fronte.
-Ma io non ho le zampe caprine-
-Ah- Ezekiel fece spallucce –Allora ti
consiglio una ceretta ogni tanto-
Con tutta la calma possibile, l’Angelo
piegò la testa di lato evitando per un soffio la palla di zolfo lanciatagli dal
suo iroso e piuttosto ringhiante Compagno.