In Dreams
Il ragazzo
aprì lentamente gli occhi. Davanti a lui riusciva a scorgere una
sagoma un po’ sfocata, nient’altro. Si
stropicciò gli occhi, per “mettere meglio a fuoco
l’obbiettivo” poi, con la voce ancora impastata dal sonno
domandò.“Chi sei?” Era una ragazza. Vestiva con una gonna verde, una maglietta nera, con maniche di un colore simile, e aveva dei capelli corti e scuri, che emanavano un profumo inebriante. Gli sorrise.
“Mi chiamo Gwen.” Duncan si alzò, rimanendo comunque seduto sulla poltroncina: si trovava in un treno, ma non sapeva né dove questo fosse diretto, nè per quale motivo giacesse lì. Abbassò nuovamente le palpebre, poi rispose.
“È passato parecchio tempo da quando ho visto qualcun altro in questo vagone.” La gotica si sedette di fronte a lui.
“Io sono l’unica che può stare qui. Nessun altro verrà a trovarti. “ Duncan non rispose.
“Sai dov’è diretto questo treno?”
“No”
“Sai dove desideri andare?” Insistette lei. Lo sguardo del ragazzo si rabbuiò.
“No… Un tempo lo sapevo, ma adesso non lo ricordo più”
“È questa la strada che hai scelto? Davvero desideri restare qui da solo?”
“Io.. Non lo so. Sono spaventato; guardo fuori dal finestrino ma non vedo niente… Non ho idea di cosa potrebbe accadermi se uscissi…” Gwen abbassò lo sguardo.
“Così preferisci startene seduto qui, senza sapere… ? È davvero questo quello che vuoi?” Il compagno si coprì il viso con le mani.
“Non lo so più! I dubbi mi assalgono. Mi sento così solo qui..” La ragazza sorrise dolcemente, alzandosi.
“Non aver paura, possiamo scendere alla prossima fermata.” Duncan la fissò stupito, mentre lei gli porse la mano.
“Usciremo da qui insieme.” Fu allora che vide i suoi occhi; erano neri, come la notte ma, in un qualche modo, emanavano conforto e sicurezza.
"Gr.. Grazie..." Si strinsero forte la mano, l'uno all'altra, poi la gotica sussurrò, mentre le loro sagome si facevano sempre più sfumate.
"Andrà tutto bene."
***
L’infermiera
notò che il “malato” non stava dormendo, ma si
trovava davanti alla finestra, con lo sguardo fisso nel vuoto. Subito
lo rimproverò.“Signor Duncan! Dovrebbe rimanere a letto.. È stato in coma per tre mesi, a causa di quell’incidente… è un miracolo che ne sia uscito!” Il ragazzo, con la testa e il braccio destro per metà fasciati, aprendo la finestra per fare entrare un po’ d’aria, sorrise.
“No, non si è trattato di un miracolo… Lei si chiama Gwen”
In Dreams
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__Angolo dell’autrice_
Buon Salve (…) a tutti! xD
Ben trovatiii :D
Dunque, per quelli che non lo avessero capito, il “treno” era per Duncan il coma, mentre Gwen sarebbe il “Miracolo che gli ha permesso di risvegliarsi… come sia possibile? Non lo so ._.
Spero che vi piaccia… xD
Bacii:D
By Hokuto