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Autore: Akemi_Kaires    25/05/2011    2 recensioni
Nonostante le continue sofferenze passate giorno dopo giorno, nel corso della sua breve vita lunga finora solamente 13 anni, Franziska von Karma continua a riporre fiducia e credere in suo padre, nel suo mito, nel suo Maestro.
Il bene che prova nei suoi confronti sarà capace di vincere il dolore, la tristezza e la solitudine? La giovane è in grado di oltrepassare gli ostacoli che la separano dal suo obiettivo, cioè quello di farsi notare dal suo mentore e di ricevere un piccolo gesto di affetto da parte sua?
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Franziska von Karma, Manfred von Karma
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ti ammiro sinceramente.
Per me sei un vero punto di riferimento, l’ancora della mia vita.
Senza di te non saprei cosa fare, per chi vivere.
Perché tu mi spingi sempre a dare il massimo, a lottare, ad essere perfetta.

«Franziska!».
«Sì, papà?».
«Come è andata oggi a scuola?».
«Benissimo! Oggi hanno restituito i compiti in classe».
«E come sono andati?»
«Perfetti, tutti quanti!».
«Brava. Continua così».


Però non mi guardi mai con orgoglio, non mi dici mai che sei contento di me.
Non ho ricevuto una sola carezza, un misero gesto d’affetto da parte tua.
Mi ignori sempre e, giorno per giorno, mi abbandoni al mio destino.
Non sei fiero di me, papà?

«Padre!».
«…Sì?».
«Ti prego, assegnami quel caso! Sono certa di riuscire a risolverlo in un batter d’occhio!».
«…In base a che principio dovrei affidarti questo compito?».
«Guarda! L’altro giorno ho letto i dossier che hai portato a casa. Ho rifatto tutti gli schemi dell’omicidio, ho studiato tutto per filo e per segno, ho trovato il movente e ho anche la prova che può incastrarlo!».
«…Ne sei certa?».
«Sì! Non ho solo una prova incriminante ma ben tre. E ho perfino due testimoni oculari che possono incastrare l’imputato!».
«…».
«Papà?».
«No».
«Perché?».
Ma non ottenni risposta.


Mi senti? Sono qui, sempre accanto a te.
Ti seguo in ogni momento della giornata, ovunque tu vai.
Però tu non mi noti mai, non mi vedi.
Io urlo, ti chiamo, cerco di comunicare con te…
Ma non esisto più per te. Non mi senti… e non mi vuoi sentire.
Perché…?

«Oh, signor von Karma!».
«Riferisca ciò che è accaduto».
«Papà… è evidente che qui c’è stata una lotta. I segni di difesa sono evidenti sul corpo della vittima e sull’imputato sono state trovate ferite da arma da taglio inferte dal coltello della vittima. Il colpevole è poi fuggito attraverso la finestra, dove si notano segni di scasso. Ah, dimenticavo, l'omicida deve essere per forza più basso di chi ha ucciso, proprio come l’imputato, dato che il colpo è stato infierito dal basso verso l’alto».
«È perfetto, signorina! Ha spiegato la scena alla perfezione».
«Allora, questo resoconto?!».
«Ma signore, sua figlia l’ha…».
«Deve ancora riferire cosa è successo! Si muova, non ho tempo da perdere!».


Eppure sai che io ci sono e ci sarò per sempre.
Mi fido di te e ti starò ogni giorno accanto, qualunque cosa succeda.
Ma allora perché… non mi fissi mai negli occhi?
Eviti sempre il mio sguardo, non ricambi un mio sorriso…
Hai paura di guardarmi, papà?

«Signor von Karma! Ah, vedo che c’è anche Franziska con lei!».
«Mi dica, signora professoressa».
«Dovrebbe essere fierissimo di sua figlia. È veramente brava, diligente, educata… insomma, è l’alunna migliore che abbiamo mai avuto l’onore di ospitare in questo Liceo».
«Meglio così».
«Ma come? Signore, non si congratula neppure con lei? Sono certa che questa la ripagherebbe per tutte le fatiche e poi… beh, non ho mai visto rivolgerle un solo sguardo da quando ci siamo conosciuti».
«Ho un modo differente dagli altri genitori di trattare le mie figlie».
«Capisco ma…».
«Arrivederci».


Ho cambiato la mia vita solamente per te.
Studio sin da quando ho tre anni e faccio di tutto per essere alla tua altezza.
Sono diventata procuratore a TREDICI ANNI per renderti felice.
Eppure tu non mi rivolgi parola, non mi abbracci, non ti comporti da vero padre con me…

«Papà, papà!».
«Cosa c’è da urlare, Franziska? Mi stai disturbando in un momento importante».
«Ce l’ho fatta! Guarda!».
«Cos’è?».
«È da quando ho otto anni che ci lavoro in segreto… finalmente… ho ottenuto la mia Laurea in Giurisprudenza!».
«Capisco…».
«Ho ottenuto perfino il certificato da procuratore e il permesso di esercitare tale professione nonostante la prematura età».
«Sì…».
«Cosa ne pensi, allora?».
«Era ciò che dovevi fare sin dalla tua nascita. Era tuo dovere di von Karma».
«Uh…».
«Non mi stupisce il fatto che tu sia riuscita a prendere questo col massimo dei voti. L’unica cosa che mi rende abbastanza felice è che tu possa mostrare la perfezione agli altri già da questa età senza dover attendere i venticinque anni».
«Quindi sei fiero di me?».
«Non ho detto questo».


Ed ora me ne rendo conto.
Mi hai abbandonata, vero, papà?
Sì… lo hai fatto per Lui.
Cos’ha in più di me quel ragazzo?
È il figlio di un avvocato… e non è il massimo come allievo.
Perché lo guardi come se fosse tuo figlio?
Mi hai lasciata nell’ombra di quell’Edgeworth…
Io, che mi sono data così tanto da fare per essere come te…
Io… che sono sangue del tuo sangue!

«PADRE!».
«Franziska! Non vedi che sto facendo lezione? Come osi interrompermi in così malo modo?».
«TU…!!! NON MI HAI AVVERTITA!!!».
«Non ti capisco, figlia mia. Non comprendo le tue sciocche parole».
«SAI CHE IO PRETENDO DI ASSISTERE AD OGNI TUA LEZIONE! IO MI APPLICO CON DEDIZIONE AD OGNI TUO INSEGNAMENTO, DO IL MASSIMO PER ESSERE UNA VERA VON KARMA!».
«…».
«MA TU… MI HAI SEMPRE LASCIATA SOLA!!!».
«Basta, Franziska».
«LO HAI FATTO PER LUI!!! E NON È NEANCHE UN PERFETTO!!!».
«Ho detto basta!».
«VUOI FARMI TACERE PERCHE’ LA VERITA BRUCIA, VERO?! NON VUOI SENTIRTI DIRE IN FACCIA CiO' CHE HAI FATTO A ME, HO RAGIONE?!».
«Non puoi capire!!!».
«NO CHE NON CI RIESCO! LUI NON È NULLA PER TE! MA IO… IO SONO TUA FIGLIA!!! SONO SANGUE DEL TUO SANGUE, DANNAZIONE!!!».


Io volevo solo essere perfetta per te, papà.
Nonostante, però, tu mi abbia rifiutata e lasciata da sola…
Io mi fido ancora di te.
E ci sarò per sempre…
Quindi… ogni volta che tu mi chiamerai perché hai bisogno di me…
Io ti risponderò, ogni volta, entusiasta come allora.
Io ti ho sempre voluto bene.

«Dove è andato Miles?».
«In America».
«Ah».
«Ho bisogno di te, Franziska, per i processi futuri che avverranno qui in Germania».
“Sì…!”.
«Perciò ti darò lezioni personali per affrontare i casi che assegnerò a te, dato che Edgeworth non si trova qui. Ci stai, figlia mia?».
«Sì, papà!!!».

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Avevo scritto questa One Shot molto tempo fa, perciò il lessico e la grammatica, perfino il modo di scrivere, appaiono diversi dal solito (per chi ha già letto qualcosa scritto da me).
Ricordo di averlo fatto mentre ero in uno stato di depressione, dove non riuscivo nemmeno a trovare conforto nella scrittura. Avevo postato questa storia mesi e mesi fa in qualche forum, perciò alcune persone che mi seguono l'hanno già letta.
Ho deciso di riproporla a voi più che altro per... vedere cosa ne pensate, come vi sembra. Spero sia di vostro gradimento.
Devo ringraziare assolutamente Grace, Puccio_ e zioandres che ultimamente hanno letto le mie fic riguardo Phoenix Wright! Spero continuate a recensire anche in futuro!
Vostra,
Lady Akemi_Kaires
  
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