25/05/2011
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Disclaimer: I personaggi non sono miei, non scrivo a scopo di lucro.
When you get what you want, but not what you need
When you feel so tired, but you can't sleep
Stuck in reverse
And the tears come streaming down your face
When you lose something you can't replace
When you love someone, but it goes to waste
Could it be worse?
Lights will guide you home
And ignite your bones
And I will try to fix you
Coldplay - Fix You - X&Y
Non credo di averti mai parlato davvero della guerra.
Credo che in queste lettere che ho spedito così di rado ci fossero solo parole attaccate alla rinfusa tra loro. Qualcosa sul tempo, forse. Non ricordo bene.
Non sono neanche sicuro del perché io abbia deciso di scriverne ora, della guerra; forse perché ormai è diventata la mia unica realtà. Forse perché del tempo sono stufo di parlare.
Il vero problema non sono neanche i morti sai? A quelli ci fai l’abitudine, è brutto dirlo ma è vero. Quando il primo uomo ti cade davanti sei terrorizzato. Ma quando perdi il conto, non fai altro che scostarti e andare avanti, sperando che il prossimo sentiero sia un po’ più vicino a casa di quello prima. Ho visto uomini pisciare nelle proprie braghe se messi davanti a un fucile nemico e non ho provato biasimo per nessuno di loro, perché non era di vigliaccheria che piangevano, erano le lacrime di chi muore senza un nome, con una piastrina al petto e una foto consumata da rimandare a casa al posto del proprio corpo.
Nessuno ti viene a cercare sul campo di battaglia, resti lì, a marcire, a fare da cibo per gli animali, dimenticato.
Se avessi mio padre davanti, in questo momento gli tirerei un pugno; a lui, ai suoi ideali che non sono i miei ma che sono comunque costretto a vivere sulla pelle, al suo onore e al suo orgoglio di proprietario terriero. Vorrei che sapesse che io quì di orgoglio non ne ho trovato, di onore tanto meno. Ho trovato il coraggio dei folli, ho visto i miei compagni correre tra le braccia del nemico, troppo stanchi per aver paura, troppo sporchi per credere nella redenzione. Glielo dirò, quando sarò a casa andrò da lui e gli dirò che non c’è onore in questa guerra, che non c’è orgoglio e che il vero coraggio non è questo, gli dirò che ha sbagliato e forse mi prenderò qualche schiaffo, ma ne varrà la pena giusto?
Pensi che tornerò davvero?
Ho ucciso delle persone sai? Sul serio, le stesse braccia che ti si sono buttate attorno tante volte hanno ucciso degli uomini. A volte, stento a crederci io stesso.
Di notte, quando cerco il calore di un tempo tra le gambe di una crocerossina troppo sola per dire di no, mi guardo le mani e penso. Penso a quando tornerò a casa, a quando ti abbraccerò sulla soglia, a quando ti bacerò e tu farai lo stesso con me.
Lo sentirai anche tu l’odore del sangue che le ricopre?
Forse avrei dovuto continuare a parlare del tempo e ah! Delle tette enormi della capo infermiera, me la sono fatta alla fine eh! Strepitosa, esattamente come me la immaginavo!
Sì, forse avrei davvero dovuto scrivere di questo.
Mi dispiace.
Sai a cosa sto pensando adesso?
Sto pensando che non ti ho salutato all’inizio di questa lettera.
Come vanno le cose, Fratello?
Un abbraccio,
Damon