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Autore: Red Fox    28/05/2011    2 recensioni
-Cosa vuoi, Dobe?- disse il giovane Uchiha, spazientito. Sapeva quello che Naruto voleva e sapeva anche che non avrebbe potuto darglielo. Allora perchè diavolo gli stava chiedendo di dirglielo?
-...Sasuke.- rispose il biondo, imbarazzato.
-Che c'è?- replicò il compagno.
-Voglio Sasuke.- sussurrò deciso l'altro.
Sasuke e Naruto stanno insieme e sono felici. Almeno finché..
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Questi personaggi non mi appartengono ma sono proprietà di Masashi Kishimoto, tutti tranne uno inventato da me (Yuzu Motozawa). Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.




E' la mia prima fanfction! Sono fiera del risultato. Ci sono un pò di pezzi qua e là che non mi convincono, ma nell'insieme sono molto soddisfatta di quello che è uscito. E' una SasuNaru, OOC.In alcuni pezzi, la storia è fuori dal carattere del personaggio, è vero. Però in alcuni punti del testo ho cercato di mantenere il carattere originale. Sas'ke a volte fa il romantico, cosa che nel manga non credo accadrà mai (purtroppo). Perciò è un pò OOC e un pò no. Spero che vi piaccia e che vi divertiate a leggerla come io mi sono divertita nello scriverla!


 

Capitolo Primo ~ L'inizio


-Cosa vuoi, Dobe?- chiese il giovane Uchiha, ormai spazientito. Sapeva che Naruto aveva paura di chiederglielo, timoroso della reazione del compagno. Un"no" sarebbe stato troppo difficile da superare per Naruto. Sasuke da parte sua, aveva paura che il giovane glielo chiedesse. Allora perchè insisteva per farselo dire? Forse sperava che quella testa quadra capisse il suo imbarazzo, l'orgoglio che gli avrebbe impedito di rispondergli. Ma perchè rischiare così? Se Naruto avesse chiesto proprio quello, lui cosa avrebbe fatto? Non poteva accontentarlo.
-Niente..- mormorò il biondo sdraiato accanto a lui. Erano ormai mesi che si vedevano, uscivano e si amavano di nascosto. D'altronde, nessuno li avrebbe capiti se avessero confessato quella loro relazione segreta. Quindi continuavano a fingere di non amarsi, sperando che nessuno si accorgesse di nulla. Si svegliavano insieme, poi ognuno di loro usciva senza farsi vedere da nessuno e si incontravano poi con il resto della squadra sette, fingendo di aver dormito ognuno nella rispettiva casa. Ogni giorno andava avanti la stessa recita. A Sasuke andava bene così, lui amava Naruto e non gli importava se sapessero o meno, gli bastava trovarlo a casa quando rincasava. Naruto però non ne poteva più di quel gioco di maschere. Amava davvero il moro e non capiva perchè non potesse mostrarlo a tutti, in fondo erano felici loro due, perchè non condividere la loro felicità con tutti? Il biondo era pronto a dire la verità. Sasuke no. Aveva paura, una paura maledetta, anche se mai l'avrebbe ammesso. Un Uchiha che ha paura? Non scherziamo. Si vergognava di quel suo timore.
Sasuke guardò il piccolo amante appallottolato sul suo petto, il ciuffo biondo che gli copriva gli occhi. Era così dannatamente carino. L'Uchiha sapeva cosa voleva il ragazzo da lui, lo sapeva perfettamente. Voleva uscire allo scoperto. Voleva che tutti sapessero che Sasuke era solo suo, che nessuno lo poteva avere, voleva che Sasuke non si vergognasse di lui, della loro storia.. Non aveva capito, Naruto che la vergogna non c'entrava niente.
-Dobe, dimmi che cazzo vuoi. Mi sto arrabbiando.- disse il giovane moro. Sapeva quello che Naruto voleva e sapeva anche che non avrebbe potuto darglielo. Allora perchè diavolo gli stava chiedendo di dirglielo?
-...Sasuke.- rispose il biondo, imbarazzato.
-Che c'è?- replicò il compagno.
-Voglio Sasuke.- sussurrò deciso l'altro.
Sasuke rimase pietrificato quando l'amante gli afferrò la nuca, avvicinandolo a sé. Era la prima volta che Naruto prendeva l'iniziativa. Doveva ammettere che la cosa lo eccitava. Il biondo avvicinò il suo viso a quello del compagno e dischiuse le labbra, socchiudendo gli occhi. Sasuke lo osservò mentre poggiava delicatamente, e con infinito amore, le labbra sulle sue. Fu un bacio delicato e dolce, il primo dato in quel modo da quando si conoscevano. A Sasuke però non andava bene, Naruto aveva appena detto che lo voleva no? Allora non c'era niente di male a baciarsi come si deve. Fatta questa considerazione, prese il viso dell'amato e infilò la sua lingua nella bocca di Naruto, rendendo il bacio più passionale e profondo.
-Sasuke.. ti amo.- mormorò Naruto.
Il moro spinse il giovane più vicino a lui, facendo aderire i loro petti e lo strinse forte a sé. Naruto si staccò dalla bocca bramosa dell'altro, cercando di respirare. -Sasuke.. dobbiamo andare.. Sakura-chan e il maestro Kakashi ci stanno aspettando..- abbozzò, senza convinzione. Sasuke sogghignò. Naruto non poteva resistere ai suoi baci e al suo tocco, lo sapeva bene.
-Capiranno.. Oppure verranno a cercarci. Ma noi non ci faremo  trovare, vero Dobe?- lo stuzzicò il moro, cominciando ad accarezzare la schiena nuda del ragazzo che quasi ansimava abbracciato a lui. Naruto si staccò da lui violentemente. Sasuke rimase sorpreso da quel gesto inaspettato.
-Ci stanno aspettando. Dobbiamo fare in fretta, siamo già in ritardo.- disse prima di voltarsi e sparire nel bagno. Sasuke però aveva notato le lacrime che avevano iniziato a scendere sul viso del compagno, anche se l'altro aveva tentato, malamente, di nasconderle. Qual era il significato di quelle lacrime? Perchè si era staccato da lui così prepotentemente? Provò ad ignorare la brutta sensazione che a tradimento lo colpì allo stomaco e cercò i pantaloni che la sera prima aveva lanciato via, occupato a soddisfare il desiderio suo e del compagno. Quando Naruto uscì dal bagno, il giovane Uchiha era ancora piegato sul pavimento alla ricerca dei pantaloni scomparsi. -Che stai facendo? Ti ho detto che siamo in ritardo!- esclamò il biondo, esasperato. Quando si metteva, Sasuke riusciva ad essere lento come una lumaca. Il moro si accorse subito che gli occhi del ragazzo erano arrossati, ma fece finta di niente. -Non trovo i pantaloni, maledizione. Aiutami invece di stare lì a guardare!-
Naruto osservò la stanza disordinata, sperando di riuscire a scorgere in mezzo a quel casino, i pantaloni dell'Uchiha.
-Cavolo Teme! Non abbiamo tempo di cercarli!- urlò il biondo. A grandi passi si avvicinò alla cassettiera dove teneva i vestiti e dopo un attimo di ricerca, tirò fuori un paio di pantaloni di una tuta. -Questi dovrebbero andarti..- disse. -Li metto solo in casa, perciò non c'è pericolo che qualcuno li riconosca.- aggiunse tristemente.
Sasuke lo guardò, poi annuì. -Grazie.- replicò velocemente. Naruto uscì dalla stanza, dando a Sasuke il tempo di vestirsi. Decise intanto di vedere se c'era qualcosa da mangiare. Trovò solo
un pezzo di pane, avanzo del giorno precedente,si ricordò che forse nel frigo aveva ancora una fetta di prosciutto della settimana prima, così si avvicinò e controllò se aveva ragione. Ricordava bene. Prese l'unica fetta rimasta e la infilò nel pane tagliato a metà. In quel momento la sua pancia brontolò,aveva una fame pazzesca. -Naruto, c'è qualcosa da mangiare?- domandò Sasuke entrando in quel momento. -Certo. Ti ho fatto un panino, se ti va.- rispose il giovane. -Mh, va bene grazie. Tu hai mangiato qualcosa?- chiese prendendo il panino e mordendolo avidamente. -Sì, tranquillo. Ho mangiato qualcosina, ma non avevo molta fame..- mentì. Sasuke non mangiava dal pranzo del giorno prima, perciò aveva la precedenza.
-Ora andiamo.- aggiunse il biondo.
Sasuke lo seguì fuori dalla porta, un pò preoccupato. Era strano che Naruto non avesse molta fame, ed era anche preoccupato per quello successo poco prima. Aveva paura di aver ferito l'amante senza accorgersene e il pensiero lo tormentava. Non capiva cosa potesse avere Naruto. I due si incamminarono per la via che li avrebbe portati sul ponte dove gli altri due membri di team sette li stavano aspettando. Quando arrivarono, Sakura-chan li strigliò a dovere.
-Dove diavolo eravate finiti tutti e due?! E' mezz'ora che aspettiamo i vostri comodi! Maledizione, lo sapete cos'è la puntualità?! Da Naruto c'era da aspettarselo, ma tu Sasuke! Perchè siete in  ritardo?- Sakura era davvero infuriata. Sasuke sospirò e poi rispose all'amica: -La mia sveglia si è rotta così avevo chiesto a questo idiota di chiamarmi quando si fosse svegliato, in modo da svegliare anche me. Sono stato un imbecille a chiedere a lui, lo so. Possiamo iniziare l'allenamento ora?- tagliò corto il moro. Sakura però non si arrese. -Razza di testa quadra quindi la colpa è tutta tua!- strillò contro Naruto. -Hai qualche scusa plausibile questa volta? Oppure, di nuovo, la sveglia non ha suonato?- continuò sarcastica l'amica. Naruto non rispose. L'aveva ferito il modo di mentire di Sasuke, tanto spontaneo e naturale. Aveva solo voglia di scoppiare a piangere, sapeva però che non avrebbe potuto farlo. Ricacciò indietro le lacrime e fece uno dei suoi soliti sorrisi. -Eheh.. Che vuoi farci Sakuura-chaaan. Mica è colpa mia se quella sveglia ce l'ha con me!- scherzò, con un finto tono allegro. Sasuke si accorse subito della falsità del tono, ma non disse nulla. Stava ancora cercando di capire il motivo di tutto quello che stava accadendo. Sapeva che una parte aveva a che fare con il fatto di raccontare tutto della loro relazione, ma allo stesso tempo sentiva che non era tutto, che c'era qualcos'altro, della stessa importanza, che gli sfuggiva.
Il maestro Kakashi interruppe Sakura, che stava ricominciando a insultare Naruto. -Voi due, fatela finita. Abbiamo da fare adesso-. Rimase a guardare i suoi studenti, aspettando che facessero silenzio e gli prestassero attenzione. Quando furono tutti attenti e concentrati, iniziò a parlare.
-Oggi ci alleneremo sulle tecniche di spionaggio. Dopodomani partiremo per una missione e vi voglio al massimo della forze. Dovrete sapere tutto quello che c'è da sapere, vi voglio preparati. Sarà una missione pericolosa, dovremo scoprire il nascondiglio principale dei membri dell'organizzazione Alba. Vi voglio concentrati e preparati, perchè voglio riportarvi tutti e tre a casa interi. Capito?-
-Sì, Maestro!- risposero in coro in tre compagni.
-Bene. Allora iniziamo.- commentò soddisfatto Kakashi.



Il pomeriggio durò un'eternità. Kakashi era intenzionato ad insegnare tutto ciò che sapeva sulle tecniche di spionaggio. Era stato un pomeriggio di studio lunghissimo, Naruto era stanchissimo. Se pensava che quella era solo la teoria e che il giorno dopo li aspettava la pratica, sentiva le gambe che già si lamentavano. Tornò a casa insieme a Sasuke, camminavano lentamente. Il moro non era stanco per niente, d'altronde le tecniche di spionaggio le conosceva alla perfezione da sempre, era stato un pomeriggio noioso per lui. Le cose che Kakashi-sensei insegnava, lui le aveva imparate già da anni. Quella testa quadra invece era distrutta. "Se studiasse ogni giorno come faccio io, non sarebbe a questo punto.." pensò Sasuke, un pò scocciato. Come poteva Naruto essere tanto scansafatiche? Sasuke aveva intenzione di fare sesso,quella notte. Non avrebbero potuto farlo per un bel pò di tempo, una volta in missione,perciò voleva soddisfare il desiderio che provava per l'altro quella notte, e magari sarebbe riuscito anche a farsi dire da Naruto cosa lo avesse ferito del suo comportamento. Era tutto il pomeriggio che ci pensava. Mentre Kakashi-sensei spiegava, lui non aveva fatto altro che pensare al motivo del comportamento del compagno. Ma niente.
Non gli era venuto in mente nulla.
-..uke? Ehi, Sasuke!- chiamò Naruto, cercando di farsi sentire dal fidanzato.
-Uh? Cosa?- rispose il moro, confuso.
Naruto stava chiaramente attendendo una risposta. Sasuke lo fissò, cercando una scusa per spiegare il motivo per cui non sapeva cosa l'amante avesse chiesto. Naruto lo guardò di rimando, con la tristezza negli occhi.
-Se non ti va ci vediamo domani.- disse infine il biondo, voltandosi per entrare in casa.
-No, aspetta Naruto! Ero sovrappensiero, non ho sentito la domanda. Cosa mi hai chiesto?- domandò imbarazzato.
Naruto abbassò tristemente lo sguardo. -Volevo sapere se ti andava di dormire qui con me o se preferivi andare a casa tua e vederci domani mattina..-
-Mi piacerebbe stare con te, Naruto.- rispose sorridendo.
-Se mi vuoi ancora.- aggiunse.
-Vieni, dai. Qui fuori si gela a quest'ora.- mormorò stancamente il giovane.

Sasuke sorrise e si avvicinò. Mentre Naruto gli teneva la porta aperta facendogli spazio per farlo passare, lui ne approfittò per stampargli un bacio sulle labbra. Naruto arrossì e Sasuke,compiaciuto, disse: -Sono a casa.-
-Bentornato..- sussurrò di rimando, il compagno, felice oltre ogni misura che l'amato considerasse "casa" quel posto.

  
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