Dopo l’inizio di KillKenny,
è il mio turno. Buona pazzia!
by lord Martiya
P.S.: Il terzetto che citerò non fa parte dei personaggi dei cartoni animati, ma si tratta, nell’ordine, di Fin Fish, KillKenny e me. Quanto al ‘luogo di lavoro’ di due di loro, non chiedetemi niente: non ci credereste.
Da qualche parte a Tokyo sorge un bar piuttosto strano, sia nell’aspetto che nella clientela. Quel giorno, verso le nove del mattino, dopo che era appena uscito un terzetto composto da una ragazza dall’apparenza normale e lo sguardo un po’ folle, un tizio muscoloso con un ghigno tremendamente sadico e l’aria del serial killer (completata dal fucile a cannocchiale a tracolla) ed un tizio che sarebbe sembrato uscito da Matrix se non fosse stato per gli occhiali da vista e le ali piumate nere, entrarono due tizi d’aspetto identico trascinati a forza ed in catene (o meglio al guinzaglio) da una ragazza coi corti capelli castano chiaro ed un tappetto (nel senso di persona bassa) a tracolla a mo’ di borsetta.
_ Yoh, chiariscimi una cosa. _ disse pacatamente uno dei due tizi identici, che si distingueva dall’altro solo nei capelli sciolti e nell’abbigliamento, costituito da un poncho beije, da pantaloni dello stesso colore (nascosti dal poncho) e da scarpe da ginnastica nere con motivo di teste mozzate. _ Il cattivo di famiglia sono io, giusto?
_ Giusto fratello. _ confermò l’altro.
_ E allora perché al guinzaglio ci siamo noi due e non tu e tua moglie Anna?
_ Perché Anna mena di brutto, padron Hao. _ disse uno spirito del fuoco uscendo dalla tasca di Hao. _ Vero, Amidamaru?
_ Purtroppo. _ confermò un fantasma di samurai.
Il gruppetto si sedette ad un tavolo a cui erano seduti anche Tao Ren, Tao Jun, un tizio con la cresta alla Elvis ed un abbigliamento orrendo accompagnato da uno spirito-lucertola, una donna in una bara di ferro (la ragazza di Hao) assieme al suo facchino-rabdomante dai capelli verdi e la relativa fatina, una coppietta fratello e sorella dai capelli azzurri, una specie di zombie (almeno d’aspetto) con lo scheletro della fidanzata sotto l’impermeabile ed un ragazzo di colore completamente KO ed ustionato in tutto il corpo.
_ Che è successo a Chocolove? _ chiese Yoh.
_ Ha fatto una battuta ai tizi che sono appena usciti, e due di loro lavorano all’ospedale psichiatrico del Multiverso. _ spiegò Tao Ren._ Cercate di farlo rinvenire: devo parlarvi. Di lavoro.
_ Tao Ren, ho una domanda. _ annunciò seria Anna. _ Ho voglia di un gelato, dove diavolo sono finite le cameriere?
_ … -_-’
Le cameriere erano nel seminterrato, e quattro di loro stavano cercando di impedire alla quinta, che rispondeva al nome di Ichigo Momomiya, di uccidere Ryo Shirogane, il loro datore di lavoro.
_ Spero almeno che questo voglia dire un aumento. _ disse in tono omicida Ichigo dopo che le altre la ebbero calmata.
_ Dovresti ringraziarmi: non è da tutte avere i poteri del fuoco e la possibilità di trasformarti in una seducente donna-gatto. _ replicò Ryo.
_ Già, ma per cosa dovremo usare i nostri nuovi poteri?!
_ Ve l’avrei già spiegato. Dunque, come vi stavo dicendo, Ichigo può trasformarsi in una donna-gatto con i poteri del fuoco, Minto può diventare un angelo…
_ Lo sono già. _ disse Minto
_ …col potere del vento, Retasu una sirena coi poteri dell’acqua, Purin una bimba-drago col potere della terra…
_ Non era più adatta la scimmia? _ chiesero Minto e Ichigo.
_ Già, ma al negozio dei geni l’avevano finita, ed il drago aveva lo sconto. Infine Zakuro può diventare una donna-lupo col potere del ghiaccio. E dovreste cercare una cosa per me…
_ E quindi dovremmo cercare quella cosa?! _
esclamarono sei ninja ed una kunoichi (donna ninja).
_ E pure gratis… _ confermò mesta Riko.
_ Se lo scorda! Io non lavoro gratis, non per Naraku, quanto è vero che
mi chiamo Katzutoshi Imai! _ dichiarò il più alto. _ Giusto, Tanigawa?
_ Giustissimo, Imai! _ confermò il ninja più basso.
_ Sbagliato. _ disse invece il capo del gruppo, un ninja un po’ basso (ma non quanto Iatsuo Tanigawa o Ryo Tanaka, un altro
dei ninja del gruppo).
_ Che cavolo dici, Mitsuhashi?! _ esclamò
Imai.
_ Chiudi il becco, visto che è colpa tua. _ intimò un ninja con l’aria
del folle.
_ Nakano, ti sei bevuto il cervello?!
_ Temo che abbiano ragione… _ dissero Shinji Ito (un ninja con i
capelli così sparati in aria da sembrare lance) e Ryo Tanaka.
_ In effetti, se tu fossi stato più attento, non ci troveremmo in
questo guaio. _ confermò Kyoko, la kunoichi.
_ Che intendi dire? _ chiese Imai.
_ Che non solo sei stato tanto scemo da barare a poker con Naraku, ma
ti sei anche fatto beccare, e lui, in cambio delle vite del gruppo, si è
considerato in credito di un lavoro. _ spiegò Mitsuhashi.
_ Ah, già…
_ Perché non lo mandiamo a raccogliere informazioni laggiù assieme allo
sgorbietto? _ suggerì Nakano.
_ Hai ragione. _ disse Mitsuhashi. E spedì i due davanti al posto più
terribile di tutti i mondi: l’Ospedale Psichiatrico del Multiverso, il
famigerato EVUM (Entrate Vivi Uscite Morti).
_ Coraggio, Imai, forse è migliorato… _ disse Tanigawa.
_ L’EVUM? _ chiese Imai.
_ Bè, nulla rimane sempre uguale, no?
_ Hai ragione! Forza, Tanigawa, entriamo!
I due entrarono nel cortile… E si fermarono al passaggio di un tale con
la divisa della UN Spacy di Macross che stava
costringendo un altro tale (questo con la testa in mezzo alle gambe ed i
genitali sopra il collo) a 100 giri dell’edificio con un’astronave Zentradi
classe neo Nupetiet-Vergnitz (lunga
_ Sai, Tanigawa, avevi ragione, l’EVUM è cambiato… _ mormorò Imai.
_ Ma in peggio… _ mormorò Tanigawa.
Rassegnati al peggio, i due entrarono nell’edificio ed interrogarono il
receptionist su dove fosse l’Obitorio, il reparto
gestito dall’unico membro del personale che poteva essere disposto a dare loro
informazioni.
_ Giù nel seminterrato, seguite il puzzo di cadavere. Ma non so se ne
uscirete… _ rispose sadicamente il receptionist KillKenny.
Scampati ad una folla di follia pura e al Re Demone Dark Star
Dubranigdu, i due raggiunsero l’Obitorio, dove furono accolti da un gruppo di
vampiri e demoni.
_ Sentite, dovremmo parlare col vostro capo… _ disse Imai. _ Tanigawa,
che stai facendo?!
_ Miss Watson, mi farebbe l’autografo? _ chiese Tanigawa ad una ragazza
(o meglio, ad un demone d’aspetto femminile) del personale, prima di cadere in
depressione a causa di un altro demone.
_ Lascia perdere, Iblis. _ disse il caporeparto.
_ D’accordo, mylord.
_ Buongiorno, Imai e Tanigawa. So già cosa volete chiedermi, ma non
posso darvi informazioni sull’oggetto che cercate: l’ho venduto l’altro ieri ad
un antiquario viaggiante.
_ Oh, no… _ mormorò Imai (Tanigawa era ancora in depressione). _ Mi
scusi, lord Martiya, ma potrebbe farci tornare a casa senza costringerci a
ripassare là dentro?
Il caporeparto sogghignò, poi schioccò le dita, e Imai e Tanigawa furono
vestiti con tute spaziali. Un altro schiocco, e i due si ritrovarono nello
spazio a cavallo di un meteorite che stava per piombare vicino alla casa del
loro gruppo.
_ Perché ho chiesto aiuto a quell’Angelo della Morte che ha estinto i
dinosauri con un meteorite? _ si chiese Imai un attimo prima
di entrare nell’atmosfera.
Continua,
purtroppo.
Tocca
a te, Fin Fish!