Neal aveva cercato Peter per quasi mezz'ora prima di trovarlo nel suo ufficio. Entrò e si chiuse la porta alla spalle, ma il federale sembrava avere la testa altrove e non essersene accorto.
"Ero sicuro di averti già cercato qui", mormorò il truffatore, avvicinandosi alla scrivania.
"Sono arrivato ora", rispose distrattamente Peter, senza guardarlo.
"Mi stai evitando?"
"No", disse ancora, automaticamente, sempre riflettendo su qualcosa di apparentemente molto interessante.
"Cos'è successo, allora?"
"Niente."
"Peter!" esclamò Neal, preoccupato.
"Hai fatto un regalo a Sara", mormorò, lo sguardo ancora fisso nel vuoto; la sua attenzione venne attirata solo dallo scoppio della risata del ragazzo.
"Sei... geloso?" domandò ancora, ridendo nuovamente alla faccia spaventata dell'uomo. "E poi secondo me i biglietti di auguri valgono. Sai, ero in carcere, potevo fare poco..."
"Hai fatto acquisti on line per evadere", gli ricordò Peter.
"Era la carta di credito della moglie del diretto- stai dicendo che dovevo infrangere la legge per farti un regalo?"
Lo sguardo fintamente scandalizzato - e un po' incredulo - del truffatore si riflesse in quello realmente scandalizzato di Peter. "No-non intendevo quello, lo sai!" balbettò.
"Sembrava proprio quello."
"No. Non- lasciamo perdere".
"No, sono curioso ora. Stai perdendo la testa solo perché ho fatto un regalo a Sara o semplicemente perché ho fatto un regalo?"
"Non ci stavo perdendo la testa."
"Oh, sì. Va bene, chiudi gli occhi."
"Cosa?"
"Vuoi il tuo regalo, chiudi gli occhi."
"Non hai niente."
"Non ho comprato niente, ma qualcosa ho. Gli occhi."
Peter sospirò, ma, forse per mettere fine a tutto quello, fece come richiesto. "Mi darai una qualche penna o magari una multa del tuo amichetto da togliere?"
"Che malfidato. No, niente del genere. Anzi, per alcune persone questo è veramente importante, più del centinaio di dollari che è costata quella riproduzione", spiegò aggirando il tavolo e avvicinandosi all'uomo. "Tieni gli occhi chiusi".
Neal posò una mano sulla spalla del federale, per farlo voltare verso di sé.
"Cosa-"
La sua domanda venne interrotta dalle labbra del giovane che si posarono sulle sue, facendogli posare lo sguardo sul volto dell'altro, così vicino al suo.
Il truffatore si allontanò. "Ed ora puoi smettere di tormentarti", annunciò prima di lasciare la stanza con un sorriso soddisfatto.
Peter lo osservò sconvoltò, anche se non aveva potuto evitare di sorridere a come, in fondo, Neal riuscisse sempre a capovolgere tutto a proprio favore, in qualche modo.