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Autore: Shige    30/05/2011    3 recensioni
[Prima classificata al Contrari Contest di Akane Hirai - giudice ellacowgirl] Il testo che segue è un poema che mette a confronto la figura di Satana e quella di Itachi Uchiha. Lo scopo del contest era di creare una similitudine fra due oggetti contrapposti; il mio, in particolare, era costituito dalla Notte e dal Giorno.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Nick: Shige
Titolo: Satana
Rating: Verde
Jolly: Sì Lettera I
Coppia Contrari: Notte/Giorno
Genere: Introspettivo - Poesia
Avvertimenti:
Breve Introduzione: Si tratta di un inno rivolto al demonio, unico responsabile della caduta degli Uchiha e di Itachi. I continui riferimenti al giorno e alla notte sono la chiave di lettura per comprendere il legame che intercorre fra i due. Satana sceglie Itachi perché vede in quel giovane viso angelico quella parte di sé, quel Lucifero che ancora vive nascosto nell’ombra.


SATANA

Cadi, cadi, angelo maledetto dall’Altissimo

Negli abissi sarà la tua nuova dimora.

Il giorno non verrà in tuo soccorso,

la notte senza luna né astri, tua compagna per l’eternità sarà.

Cadi, oh angelo bellissimo e pudico, nella bocca dell’inferno.

Risucchiato sarai dalle sue immonde viscere, non casa ma prigione per te sarà.

Custode sarai delle anime dannate, tu che fosti il migliore tra gli angeli di Dio.

Tu rinunciasti al Paradiso, tu rinnegasti il Creatore e i tuoi compagni

Facesti dell’odio la tua spada e della vendetta il tuo scudo

Un’armata generasti per combattere colui che ti diede la vita

Tu marciasti contro le sue schiere angeliche..

E fosti sconfitto..

Tu, figlio negletto, tu perfido e vile demone che macchiasti il tuo bel volto e la tua anima pura per gloria.

Tu, Lucifero, creatura di Dio, portatore di luce, che spiegasti le tue piumate ali alla luce del giorno; tu, o anima perfetta e limpida che per la tua bellezza e la tua voce eri lodato e adorato.

Perché, dunque, ti movesti contro tuo padre? Perché ti lasciasti sedurre dalla superbia, lurida meretrice seconda solo alla lussuria?

Perché, oh Lucifero, anima pia, il migliore tra gli angeli, perché scegliesti la caduta?

Tu cadesti per tre giorni insieme ai tuoi compagni gridando vendetta contro l’Eccelso; tu maledicesti il suo regno, tu imprecasti e bestemmiasti il nome di colui che ti scelse come suo pari, che ti amò come un figlio.

Oh, Lucifero.. quale via, sgominata e impervia, scegliesti!

La tua bellezza perdesti durante la caduta. Non più candide piume, ma nere ali di pipistrello.

La tua arma non fu più la dolce lira con cui componevi melodie, ma forca.

La tua voce, pura e casta, divenne maliziosa e seducente..

Il tuo nome non fu più Lucifero, il portatore di luce, ma Satana, il nemico, e con questo nome sarai conosciuto e temuto dai popoli.

Satana colui che seduce le ingenue fanciulle, che oscura i cuori degli uomini, colui che è causa dei mali e delle guerre, che tormenta nei sogni gli uomini pii e induce in tentazione, giurasti vendetta.

Guardasti a lungo la vita scorrere sul mondo, cercando e bramando vendetta.

Oh, maledetto sia il giorno in cui posasti gli occhi tuoi empi su quel bambino che conobbe troppo presto gli orrori della guerra.

Cogliesti l’attimo, esultasti e scegliesti lui per la tua vendetta contro Dio. Troppo bella era l’anima di quell’infante; troppa luce scorreva nel suo sangue. Amore e pace avrebbe diffuso in terra, compiendo atti di generosa umanità.

Fu la paura di essere sconfitto che agisti così?

Un bambino ancora in fasce era per te minaccia troppo grande?

E tu scegliesti Itachi, l’orgoglio di suo padre e del villaggio; anima dolce e pacifica che il giorno combatteva per un futuro migliore e la notte cullava fra le braccia il suo amato fratello.

Perché, oh Signore della Notte, perché sottraesti al Giorno quell’anima buona di Itachi?

Fu, dunque, quella la tua vendetta?

Tu scendesti fra gli Uchiha e li istigasti a muovere battaglia. Oscurasti i loro cuori con la superbia e li avvelenasti con l’ira. Macchiasti ed infangasti una famiglia per avere la sua anima. Finché lui, conteso fra due sponde, a te si arrese.

Visse tra Giorno e Notte due vite distinte.

Di Giorno, figlio, allievo, fratello e amico diletto.

Di Notte anima vuota senza speranza né certezze. Il prode guerriero celava al mondo il suo cuore nero e nella sua stanza lacrime amare versava.

Piangeva impugnando la spada..

E tu ne gioisti..

Piangeva guardando gli occhi vuoti del suo amico più caro che fiducioso a lui voltò le spalle..

E tu ti eccitasti..

Piangeva strappando l’ultimo bacio alla sua amata cullandola nel sonno eterno.

E tu ridesti..

Piangeva nel cuore abbracciando sua madre, colei che, nel momento della morte, trovò la forza di sorridere al suo amato figlio e di perdonarlo..

E tu sogghignasti..

E mentre guardava suo fratello allenarsi duramente per essere come lui, si voltò per non avere rimpianti

Tu esultasti vittorioso.

E la notte si tinse di rosso sotto il tuo sguardo compiaciuto, gioendo delle lacrime dell’altissimo.

Giurasti vendetta e ti portasti con te Itachi Uchiha ed egli non vide mai più il Giorno nel suo cuore, ma solo un’oscura e fredda Notte. I suoi occhi si spensero, la sua anima tacque, poiché nessun aiuto avrebbe ricevuto.

Cadesti nella bocca dell’Inferno con la sua anima incatenata a te.

Quale gioia ti procurò sottrarre al mondo e a Dio l’uomo che scelse di morire per mano del fratello che tanto amava? Un uomo che scelse la dannazione e l’esilio per un bene più grande. Tu , Satana, godesti nel vederlo costretto a compiere scelte empie.

Perché scegliesti lui?

Lo scegliesti perché era come te.

Lucifero ed Itachi, due anime prave, belle e nobili. Ammirate ed invidiate per il loro ingegno e la loro nobiltà d’animo. Il primo scelse la gloria e si dannò, l’altro si dannò per la gloria e la salvezza della sua casa. Il Giorno divenne Notte per entrambi. Il primo la fece sua dimora, l’altro la sua prigione.

Lucifero ed Itachi, Satana e il traditore, il Giorno e la Notte.

E tu, demone maligno, scegliesti Itachi e lo rovinasti perché come Dio aveva dannato te, tu avresti dannato l’anima più bella che Dio aveva messo al mondo.

E fu così che piegasti Dio.

E la notte trionfò sul giorno.

Giudizio di ellacowgirl (giudice sostitutivo):

Grammatica e ortografia: 13/15
Stile: 6/7.5
Scorrevolezza: 6.5/7.5
Originalità: 19/20
IC Personaggi: 15/15
Sviluppo della trama: 10/15
Giudizio personale: 10/10
Totale punti: 79.5/90
Punti Jolly: 3/3


Giudizio scritto del giudice sostitutivo “Ellacowgirl”

Davvero bellissima, complimenti.
Hai scritto un testo poetico degno di nota, poiché hai saputo fondere
abilmente stati d’animo e azioni senza mai allontanarti da quello che era
realmente il tuo intento, ovvero paragonate Itachi Uchiha e Satana, la notte ed
il giorno.
Descrivere la storia del protagonista (cioè Itachi) per mezzo di una poesia è
sicuramente originale, senza contare il fatto che servendoti di similitudini ed
analogie hai saputo trasmettere al lettore in modo adeguato ed elegante gli
stati d’animo dei due personaggi senza distanziarti troppo dalla realtà e
rimanendo inerente a quella che è la verità più intima dei protagonisti: di
conseguenza il lettore si trova particolarmente coinvolto in quello che è il
vortice di sentimenti e condizioni psicologiche nel quale hai rinchiuso la
figura del protagonista, dannato per l’eternità.
Sicuramente l’attinenza al Jolly è totale, anche se personalmente ritengo che
tu abbia lasciato troppo spazio (almeno nella prima parte) alla figura di
Satana che, per quanto sia abilmente rappresentata, non ritengo avrebbe dovuto
avere il ruolo principale alla pari dell’Uchiha.
Ho notato qualche leggera imprecisione nella parte centrale:probabilmente di
distrazione, niente di grave.
Lo stile è piuttosto scorrevole e lineare, la lettura è piacevole anche se
devo tenere conto del fatto che il testo non sia particolarmente elaborato e
non segua uno schema preciso (ad esempio rime ecc.).
Ritengo tuttavia che la scelta di descrivere la situazione e le azioni di
Itachi per mezzo di una continua e ben fatta similitudine con Satana sia molto
originale e descritta da un punto di vista molto differente rispetto alla
consuetudine.
Ancora complimenti.

  
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