Nick:
Shige
Titolo: Satana
Rating: Verde
Jolly: Sì Lettera I
Coppia Contrari: Notte/Giorno
Genere: Introspettivo
- Poesia
Avvertimenti:
Breve Introduzione: Si tratta di un inno rivolto al
demonio,
unico responsabile della caduta degli Uchiha e di Itachi. I continui
riferimenti al giorno e alla notte sono la chiave di lettura per
comprendere il
legame che intercorre fra i due. Satana sceglie Itachi perché vede in
quel
giovane viso angelico quella parte di sé, quel Lucifero che ancora vive
nascosto nell’ombra.
SATANA
Cadi,
cadi, angelo
maledetto dall’Altissimo
Negli
abissi sarà
la tua nuova dimora.
Il
giorno non verrà
in tuo soccorso,
la
notte senza luna
né astri, tua compagna per l’eternità sarà.
Cadi,
oh angelo
bellissimo e pudico, nella bocca dell’inferno.
Risucchiato
sarai
dalle sue immonde viscere, non casa ma prigione per te sarà.
Custode
sarai delle
anime dannate, tu che fosti il migliore tra gli angeli di Dio.
Tu
rinunciasti al
Paradiso, tu rinnegasti il Creatore e i tuoi compagni
Facesti
dell’odio
la tua spada e della vendetta il tuo scudo
Un’armata
generasti
per combattere colui che ti diede la vita
Tu
marciasti contro
le sue schiere angeliche..
E fosti
sconfitto..
Tu,
figlio
negletto, tu perfido e vile demone che macchiasti il tuo bel volto e la
tua
anima pura per gloria.
Tu,
Lucifero,
creatura di Dio, portatore di luce, che spiegasti le tue piumate ali
alla luce
del giorno; tu, o anima perfetta e limpida che per la tua bellezza e la
tua
voce eri lodato e adorato.
Perché,
dunque, ti
movesti contro tuo padre? Perché ti lasciasti sedurre dalla superbia,
lurida
meretrice seconda solo alla lussuria?
Perché,
oh
Lucifero, anima pia, il migliore tra gli angeli, perché scegliesti la
caduta?
Tu
cadesti per tre
giorni insieme ai tuoi compagni gridando vendetta contro l’Eccelso; tu
maledicesti il suo regno, tu imprecasti e bestemmiasti il nome di colui
che ti
scelse come suo pari, che ti amò come un figlio.
Oh,
Lucifero..
quale via, sgominata e impervia, scegliesti!
La tua
bellezza
perdesti durante la caduta. Non più candide piume, ma nere ali di
pipistrello.
La tua
arma non fu
più la dolce lira con cui componevi melodie, ma forca.
La tua
voce, pura e
casta, divenne maliziosa e seducente..
Il tuo
nome non fu
più Lucifero, il portatore di luce, ma Satana, il nemico, e con questo
nome
sarai conosciuto e temuto dai popoli.
Satana
colui che
seduce le ingenue fanciulle, che oscura i cuori degli uomini, colui che
è causa
dei mali e delle guerre, che tormenta nei sogni gli uomini pii e induce
in
tentazione, giurasti vendetta.
Guardasti
a lungo
la vita scorrere sul mondo, cercando e bramando vendetta.
Oh,
maledetto sia
il giorno in cui posasti gli occhi tuoi empi su quel bambino che
conobbe troppo
presto gli orrori della guerra.
Cogliesti
l’attimo,
esultasti e scegliesti lui per la tua vendetta contro Dio. Troppo bella
era
l’anima di quell’infante; troppa luce scorreva nel suo sangue. Amore e
pace
avrebbe diffuso in terra, compiendo atti di generosa umanità.
Fu la
paura di
essere sconfitto che agisti così?
Un
bambino ancora
in fasce era per te minaccia troppo grande?
E tu
scegliesti
Itachi, l’orgoglio di suo padre e del villaggio; anima dolce e pacifica
che il
giorno combatteva per un futuro migliore e la notte cullava fra le
braccia il
suo amato fratello.
Perché,
oh Signore
della Notte, perché sottraesti al Giorno quell’anima buona di Itachi?
Fu,
dunque, quella
la tua vendetta?
Tu
scendesti fra
gli Uchiha e li istigasti a muovere battaglia. Oscurasti i loro cuori
con la
superbia e li avvelenasti con l’ira. Macchiasti ed infangasti una
famiglia per
avere la sua anima. Finché lui, conteso fra due sponde, a te si arrese.
Visse
tra Giorno e
Notte due vite distinte.
Di
Giorno, figlio,
allievo, fratello e amico diletto.
Di
Notte anima
vuota senza speranza né certezze. Il prode guerriero celava al mondo il
suo
cuore nero e nella sua stanza lacrime amare versava.
Piangeva
impugnando
la spada..
E tu ne
gioisti..
Piangeva
guardando
gli occhi vuoti del suo amico più caro che fiducioso a lui voltò le
spalle..
E tu ti
eccitasti..
Piangeva
strappando
l’ultimo bacio alla sua amata cullandola nel sonno eterno.
E tu
ridesti..
Piangeva
nel cuore
abbracciando sua madre, colei che, nel momento della morte, trovò la
forza di
sorridere al suo amato figlio e di perdonarlo..
E tu
sogghignasti..
E
mentre guardava
suo fratello allenarsi duramente per essere come lui, si voltò per non
avere
rimpianti
Tu
esultasti
vittorioso.
E la
notte si tinse
di rosso sotto il tuo sguardo compiaciuto, gioendo delle lacrime
dell’altissimo.
Giurasti
vendetta e
ti portasti con te Itachi Uchiha ed egli non vide mai più il Giorno nel
suo
cuore, ma solo un’oscura e fredda Notte. I suoi occhi si spensero, la
sua anima
tacque, poiché nessun aiuto avrebbe ricevuto.
Cadesti
nella bocca
dell’Inferno con la sua anima incatenata a te.
Quale
gioia ti
procurò sottrarre al mondo e a Dio l’uomo che scelse di morire per mano
del
fratello che tanto amava? Un uomo che scelse la dannazione e l’esilio
per un
bene più grande. Tu , Satana, godesti nel vederlo costretto a compiere
scelte
empie.
Perché
scegliesti
lui?
Lo
scegliesti
perché era come te.
Lucifero
ed Itachi,
due anime prave, belle e nobili. Ammirate ed invidiate per il loro
ingegno e la
loro nobiltà d’animo. Il primo scelse la
gloria e si dannò, l’altro si dannò per la gloria e la salvezza della
sua casa.
Il Giorno divenne Notte per entrambi. Il primo la fece sua dimora,
l’altro la
sua prigione.
Lucifero
ed Itachi,
Satana e il traditore, il Giorno e la Notte.
E tu,
demone
maligno, scegliesti Itachi e lo
rovinasti perché come Dio aveva dannato te, tu avresti dannato l’anima
più
bella che Dio aveva messo al mondo.
E fu
così che
piegasti Dio.
E la notte
trionfò
sul giorno.
Giudizio
di ellacowgirl
(giudice sostitutivo):
Grammatica
e ortografia: 13/15
Stile: 6/7.5
Scorrevolezza: 6.5/7.5
Originalità: 19/20
IC Personaggi: 15/15
Sviluppo della trama: 10/15
Giudizio personale: 10/10
Totale punti: 79.5/90
Punti Jolly: 3/3
Giudizio scritto del giudice sostitutivo “Ellacowgirl”
Davvero bellissima, complimenti.
Hai scritto un testo poetico degno di nota, poiché hai saputo fondere
abilmente stati d’animo e azioni senza mai allontanarti da quello che
era
realmente il tuo intento, ovvero paragonate Itachi Uchiha e Satana, la
notte ed
il giorno.
Descrivere la storia del protagonista (cioè Itachi) per mezzo di una
poesia è
sicuramente originale, senza contare il fatto che servendoti di
similitudini ed
analogie hai saputo trasmettere al lettore in modo adeguato ed elegante
gli
stati d’animo dei due personaggi senza distanziarti troppo dalla realtà
e
rimanendo inerente a quella che è la verità più intima dei
protagonisti: di
conseguenza il lettore si trova particolarmente coinvolto in quello che
è il
vortice di sentimenti e condizioni psicologiche nel quale hai rinchiuso
la
figura del protagonista, dannato per l’eternità.
Sicuramente l’attinenza al Jolly è totale, anche se personalmente
ritengo che
tu abbia lasciato troppo spazio (almeno nella prima parte) alla figura
di
Satana che, per quanto sia abilmente rappresentata, non ritengo avrebbe
dovuto
avere il ruolo principale alla pari dell’Uchiha.
Ho notato qualche leggera imprecisione nella parte
centrale:probabilmente di
distrazione, niente di grave.
Lo stile è piuttosto scorrevole e lineare, la lettura è piacevole anche
se
devo tenere conto del fatto che il testo non sia particolarmente
elaborato e
non segua uno schema preciso (ad esempio rime ecc.).
Ritengo tuttavia che la scelta di descrivere la situazione e le azioni
di
Itachi per mezzo di una continua e ben fatta similitudine con Satana
sia molto
originale e descritta da un punto di vista molto differente rispetto
alla
consuetudine.
Ancora complimenti.