Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: kagomechan87    24/02/2006    10 recensioni
Beh, spero vi piaccia!!!!!!!! Approfitto delle vacanze di carnevale per aggiornare anche le altre storie! commentate please!
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Morti, tutti morti, non riuscivo ancora a crederci, inginocchiata accanto al corpo esangue di Inuyasha, rivedevo nella mia mente quelle immagini di sangue e di morte. Non riesco ancora a riordinare i miei pensieri, a dare un senso a tutto, solo dolore, vuoto e rabbia per non essere riuscita a fare qualcosa, per non essere riuscita ad aiutare i miei amici, il mio Inyasha. Ormai da un anno tutte le notti rivivo sempre nello stesso incubo, convinta di poter cambiare le cose, nelle ultime notti ho ucciso Naraku, ho ucciso Kikyo, ma poi mi sono svegliata e ho passato le ultime ore della notte, che precedono l’alba, piangendo, consumando tutte le mie lacrime. E ora anche la vecchia Kaede se n’è andata, il mese scorso l’ha colpita una brutta febbre, il freddo quell’inverno le era entrato nelle ossa, il vuoto si era impadronito del suo cuore, ma almeno lei ora è serena, ricongiunta a coloro che in vita le hanno voluto bene, ora è sicuramente felice, insieme a Inuyasha, Miroku, Sango, Shippo, Kirara…chissà se avrà incontrato Kikyo, sua sorella, anche lei ormai morta. E chissà se Inuyasha avrà rivisto Kikyo, ma ora non ha più importanza, ora devo solo imparare a vivere in un epoca che non è la mia. Il pozzo è andato distrutto, Naraku l’ha demolito, quel maledetto, e anche se gli abitanti del villaggio l’hanno ricostruito, non ha più il suo potere e io non sono più riuscita a tornare indietro. Un anno, durante il quale ho provato a convivere con il dolore che la perdita dei miei amici mi ha causato. Gli abitanti del villaggio sono stati buoni con me, accettandomi e aiutandomi quando hanno potuto, ma ora anche loro hanno perso una persona cara, un amica, la loro guida, la loro sacerdotessa e da un mese ormai di tanto in tanto colgono l’occasione per convincermi a prendere il posto della vecchia Kaede. Ma come posso io diventare una guida per questa gente, se non so guidare nemmeno me stessa? La mia risposta verso gli abitanti è sempre la stessa: -Un giorno, prenderò volentieri il suo posto, ma solo quando sarò più saggia e saprò chi sono.- Io sono Kagome? O sono solo un immagine riflessa di Kikyo? Sono nata per essere me stessa, o per essere lei e completare la sua opera? Non so come trovare risposta a queste domande, ora lei è morta, tutti sono morti, quindi perché non essere semplicemente io? “Anche questa mattina ho fatto tardi” penso, raccolgo le poche cose che ho e vado al lago, l’aria in primavera inizia a essere più calda, ma l’acqua rimane fredda, come il mio cuore. Mi spoglio e mi immergo, inizio a nuotare, la mia mente vuota non pensa, non ne ha più la forza o forse non ne è più capace. Non ha importanza, niente ne ha ora. La mia testa esce dall’acqua, sento che c’è qualcuno tra gli alberi, l’unica cosa che ancora funziona in me, riesce a percepire una presenza, mi volto in quel punto, ma non vedo nessuno. Gli abitanti del villaggio sanno che non devono venire qui, sanno che questo è l’unico posto che mi è rimasto per essere solo me stessa, e allora chi? I miei occhi umani non vedono tra gli alberi, le mie orecchie umane non sentono nel silenzio. Il mio sguardo si posa istintivamente sul ramo dove vegliava sempre Inuyasha, “STUPIDA” mi dico. Ora qualcosa riesco a vedere, argento, lunghi capelli d’argento, e il mio cuore ha un tuffo, mi asciugo gli occhi con le mani bagnate, sono lacrime o solo acqua? Mi immergo fino al naso, chiunque sia voglio evitare di essere vista se posso, nuda in mezzo al lago, con gli occhi rossi e gonfi dal pianto. Ecco, ora vedo dell’altro, occhi d’ambra, per un momento mi sembra di vedere il mio amato Inuyasha e il mio cuore salta nuovamente un battito, ma poi vedo, capelli d’argento, sì, occhi d’ambra, è vero, segni viola sulle guance, l’ultimo demone che avrei mai voluto vedere è lì, in piedi sulla riva del lago e mi guarda. Eppure sono felice, il primo volto familiare che vedo dopo un anno, la prima cosa materiale che mi ricollega a Inuyasha dopo tanto tempo. Si, ora sono FELICE…
  
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