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Autore: after rain    05/06/2011    3 recensioni
Dal testo:
E adesso dimmi, ora che hai
sognato come un dio, che sapore
ha la tua realtà che sa di graffi sulla pelle
e del tuo sangue sparso per lenire il dolore dell’anima?

Buona lettura,
after rain.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Laura F., che con le sue parole mi ha ridato
la voglia di scrivere. Sei speciale.











Bloody Nightmare- Non dormire questa notte.



 


Si innalza un cantico 
che sa di fragilità e di pazzia,
gioiscono i pensieri sepolti.
Si aprono porte
intagliate nel muro dell’oblio,
si dissolve la razionalità.
Si stagliano campi
di tulipani in fiore,
il rosso brucia gli occhi e 
il profumo stordisce i sensi.

Avanza cadenzato il ritmo
dei veloci battiti del cuore
e quando cadi non c’è
alcun calore sulla tua pelle,
ma sono scomparsi pure
i segni del tuo odio.
Si ricomincia a correre
Con il rosso cremisi davanti 
fino a che l’ombra 
dell’immacolato astro non ti supera.

Ti guarda assorta, lei, dall’alto 
del firmamento porpora e 
piange il sole, compagno che 
la triste sorte ha imposto lei 
di non incontrare mai. Eccoli, i figli 
del cielo dai lineamenti gemelli e 
lo sguardo di due sconosciuti.
Grida dolore il pianto muto 
della Luna, imprigionata 
nel suo mondo senza confini.

Danzano sospese nel vuoto le lacrime 
del legame spezzato, lucciole immortali.
Volteggiano accompagnate
dalle falene di flebile carta velina,
nate da un raggio del
riflesso della luce notturna,
che a mano a mano
non più bianca, bensì
d’orata si fa, lasciando 
morire le creature della notte.

Ma oltre la distesa di fiori
vedi già la sottile linea nera
divenire sempre più spessa e marcata
passo dopo passo.
Fermati! Fermati!
Perché continui a correre?
Ti ritroverai sull’orlo del burrone,
proprio come quei tulipani 
che ora vi si gettano dentro, 
spezzandosi sul proprio gracile stelo.

Il massacro risveglia la vista assopita e sorge 
dalla gola un grido reale, i suoni tangibili 
invadono la quiete e spietata la luce 
artificiale infrange le pareti 
del tuo universo di cannella e zenzero.
Il canto è finito, tacciono le cicale in lutto.


E adesso dimmi, ora che hai
sognato come un dio, che sapore
ha la tua realtà che sa di graffi sulla pelle
e del tuo sangue sparso per lenire il dolore dell’anima?





[Per capire la poesia...]
Note dell'autrice:

-'Sono scomparsi pure i segni del tuo odio': non si vedono più le cicatrici su braccia e gambe, dal momento che il protagonista é autolesionista;
-'Firmamento porpora.': So bene che il porpora é una tonalità del rosso, qui però l'ho inteso come una tonalità del viola (<> Wikipedia);
-Il burrone segna la fine del dormiveglia, diciamo.



AVVISO: Ringrazio davvero molto tutti quelli che leggono i miei scritti, il numero delle visite é diventato molto alto in questo periodo di assenza, però vorrei chiedere a coloro che sono stati sempre nell'ombra di farsi avanti, giusto per dare un parere, un'opinione, una critica. 
Mi farebbe piacere avere le vostre impressioni, qualunque esse siano.
Un bacio,
After rain.

   
 
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