Il mondo fuori dalle lenzuola,fuori da quel letto,oltre quello squallido motel del Missisipi.

"Che c'è Winchester?! Te la sei presa perchè ho detto che i nostri padri erano dei fottuti bastardi egoisti?! ooh..certo che te la sei presa! Hai gli occhi furenti,allora su andiamo,colpiscimi! Vuoi picchiarmi vero? Bene,fallo! Andiamo ..Dean! " .

 Mi sentivo una pazza isterica : ero frustrata,sconvolta,confusa e ubriaca,e stavo urlando contro l'unico essere vivente UMANO in grado di capirmi. Ripensandoci altro che fumi dell'alcool ero proprio idiota.Avrebbero potuto scriverlo sulla mia lapide : Kendra Blade,22 anni, Cacciatrice..fallita.

 Incrociai il suo sguardo solo un attimo ma mi bastò per rendermi conto che l'avevo ferito.Non riuscivo a sostenere quello sguardo e così voltai la testa per osservare una squallida finestra di un altrettanto squallido Motel del Missisipi. 

"Hai Finito?" chiese all'improvviso,dopo un breve silenzio pieno d'imbarazzo. Continuai a fissare la finestra e mi riuscì solo di dirgli  un semplice e atono "Si". 

"Finalmente! Sai cominciavo ad esser stufo delle tue immani stronzate!! Se non ti conoscessi potrei dire che sei posseduta! E sempre se non ti conoscessi potrei dire che sei sotto i fumi dell'alcool o quant'altro,ma tu non sei nè la tipa che si fa possedere facilmente nè una che si ubriaca per una bottiglia di Whisky! Per quanto riguarda il volerti prendere a schiaffi..beh si la tentazione è forte ma questo sembra essere il tuo giorno fortunato! " prese fiato concludendo il discorso con una bella occhiataccia. 

"Che giorno fortunato di merda!" sbottai,stringendo così forte i pugni da farmi sanguinare i palmi,eppure le mie unghie non erano così lunghe,anzi! 

"Kendra.." - la sua voce si fece improvvisamente gentile,e si avvicinò a me con il passo lento ed esitante di chi sta per fare qualcosa di molto pericoloso,o molto stupido. Posò le  mani sulle mie guance e mi costrinse a far annegare i miei occhi castano-dorati nei suoi verde chiaro - "..devi smetterla di continuare questa lotta da sola! Nessuno si salva da solo..e io lo so bene! Kendra ascoltami..dal SUO risveglio siamo tutti in pericolo,siamo tutti nella stessa barca,e per come siamo messi non possiamo permetterci di rimanere soli o di isolarci! Perciò,ti prego, smettila di fare il cavaliere oscuro e solitario,prima di farti ammazzare! Cosa che non voglio che accada,assolutamente! Ho già perso troppe persone a me care...non voglio che anche tu muoia." 

Dopo  queste belle parole mi sentii ancora più stupida e ben presto le lacrime mi salirono agl'occhi. 

"E' che sono spaventata Dean,sono confusa e arrabbiata! Quell'idiota di mio padre è morto proprio adesso..e...e io non so che fare! Mi sento spaesata per la prima volta dopo la morte di Anne..." la voce mi si incrinò,come vetro che stava per rompersi. Le mani di Dean mi accarezzarono le guance,ripulendole da quelle insulse e non volute lacrime. 

"Ascoltami bene Kendra, io SO come ti senti, è la stessa e identica cosa che ho provato io quando papà è morto; ero così spaventato che non riuscivo a pensare,ero diventato aggressivo e ho rischiato di ferire Sammy. Ero così sconvolto che mi sono sentito come se non avessi più energia in corpo...ma ho dovuto farmi forza: ho , abbiamo , un compito troppo importante per poter perdere tempo a commiserarci ,.. inoltre Sammy contava su di me e quindi..."   

"Tu hai Sam,Dean, ma io? Chi ho io? Sono rimasta sola : prima la mamma...poi Anne..e adesso papà! Su chi farò affidamento? Su chi posso appoggiarmi? Di chi posso fidarmi?" il tono che mi uscì dalle labbra era misto di supplica e disperazione.  

A questa mia affermazione emise una spece di buffo impaziente. 

"Tu non hai nessuno?!" - alzò un sopracciglio con espressione offesa - "tu hai ME,e credimi non è poco!" mi sorrise,gli sorrisi. 

"Vedi? Sei più carina quando.....s-sorridi...." deglutì impercettibilmente perchè,come me,si era accorto che nel nostro parlare eravamo più vicini del lecito : sentivo il profumo del suo alito al sapor di menta,il suo Odore così..così...Deanesco. No saprei definirlo altrimenti. 

Sentivo il cuore battere forte : non era la stessa eccitazione che mi prendeva durante la caccia...era qualcosa di diverso..di piacevole. I nostri visi si avvicinarono ancora di più,finchè all'improvviso,ma non troppo,sentii le sue labbra sulle mie: morbide,gentile e dannatamente sensuali. 

Schiusi le mie labbra dando il via ad un gioco di lingue che finiva con lui che mordeva la mia o viceversa. Ci muovevamo quasi al suono di una strana melodia : coordinati e sicuri,ma questo dipendeva dal fatto che era da molto tempo che entrambi celavamo un'attrazione reciproca pazzesca. 

Mi sentii sollevare, e per qualche secondo credetti che era solo la mia felicità a darmi la sensazione di volare,ma in pochi istanti mi resi conto che lievitavo si,ma tra due braccia forti,tra le sue braccia e per la prima volta in vita mia mi sentii al sicuro,a casa. 

Portandomi dunque in braccio mi adagiò sul letto dove per quella notte demoni,streghe,spiriti,padri,fratelli e parentado vario erano spariti,immersi nel mondo grossolano e violento che stava fuori dalle lenzuola,fuori da quel letto,oltre quello squallido Motel del Missisipi. Per una notte  soltanto esistevamo solo noi nel nostro rassicurante mondo sotto le lenzuola; solo noi nel nostro rassicurante modo di amarci.