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Autore: Feel Good Inc    11/06/2011    0 recensioni
#21: Head ~ No, si rese conto quando uscì dalle stanze del Mago e si sentì abbracciare forte dalla ragazzina: si sentiva ancora la testa vuota.
#36: Secret ~ «Non devi dirlo a nessuno» gli sussurrò all’orecchio, carezzandogli il volto ruvido e colorato; «ma tu mi sei mancato più di tutti.»
{ 1sentence challenge. Spaventapasseri/Dorothy. Per AliH♥ }
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dorothy Gale, Spaventapasseri
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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AliH, questa è per te. Perché sei speciale e perché con te i grazie non saranno mai abbastanza

 

 

 

 

 

Con parole tue  ~

 

 

 

 

 

 

 

 

 

[#01: Air ]

Era solo un pupazzo, in fondo: non aveva certo bisogno di respirare – per vivere gli bastava Dorothy.

 

[ #02: Apples ]

Le mele che lo Spaventapasseri aveva colto per lei erano dolci; ma certo nulla al mondo era più dolce di lui.

 

[ #03: Beginning ]

Dorothy lo prese per mano, sulla lunga strada di mattoni gialli che si srotolava davanti a loro, e fu solo allora che lui capì che stava iniziando qualcosa di nuovo.

 

[ #04: Bugs ]

Non se lo sarebbe mai aspettata, che una cosina come un insetto potesse spingerla a buttarsi tra le braccia dello Spaventapasseri – o forse sì.

 

[ #05: Coffee ]

Erano piante strane, quelle, e anche Dorothy le guardava meravigliata: fu la prima volta che lo Spaventapasseri si accorse di quanto i suoi occhi fossero azzurri.

 

[ #06: Dark ]

Era bello sapere che, anche nel buio di una foresta fitta, ci sarebbero sempre state quelle sue mani morbide a guidarla.

 

[ #07: Despair ]

Quando Dorothy cadde tra i papaveri, il vuoto che gli riempì il petto fu immensamente più grande e doloroso di quello che gli riempiva la testa.

 

[ #08: Doors ]

Al palazzo della Città di Smeraldo Dorothy dormiva tranquilla, come a casa; forse perché sapeva che lui era lì, giusto al di là di quella porta, finalmente vicino.

 

[ #09: Drink ]

La guardò attentamente bagnarsi le labbra alla fonte; e pensò che non gli sarebbe dispiaciuto avvicinarsi per assaggiare un po’ di quell’acqua limpida.

 

[ #10: Duty ]

Non avrebbe dovuto guardarla così: avrebbe dovuto sapere che, se se ne andava di nuovo, era solo perché doveva – non certo perché volesse lasciarlo.

 

[ #11: Earth ]

Dorothy diceva che Oz e il Kansas facevano parte di un solo grande mondo; allora perché, quando lei era lontana, Oz sembrava spegnersi e scomparire con lei?

 

[ #12: End ]

Aveva superato di tutto – fiumi, Kalidahs, Api e Corvi – con lui; ma quando vide le Scimmie Alate disperdere la sua paglia, le sembrò che quella fosse la fine di tutto.

 

[ #13: Fall ]

Certo, ruzzolare così sui mattoni gialli lo faceva sembrare ancora più stupido – ma un paio di volte era stato proprio lui, bugiardo, a cercare intenzionalmente il sostegno delle piccole mani buone di Dorothy.

 

[ #14: Fire ]

Urlò, quando le fiamme incantate lo colpirono; urlò di terrore, perché nessuna Strega le avrebbe mai fatto paura quanto l’idea di perdere il suo Spaventapasseri.

 

[ #15: Flexible ]

Dopotutto era lieto di avere un corpo così goffo e disarticolato: a Dorothy piaceva, essere abbracciata così dalle sue lunghe braccia.

 

[ #16: Flying ]

Lo Spaventapasseri le sorrise triste; e lo sguardo che Dorothy sollevò sul pallone che l’avrebbe riportata a casa fu molto più triste di quel sorriso.

 

[ #17: Food ]

Non gliel’avrebbe mai confessato, forse, ma in fondo anche cogliere per lei le noci e le bacche era un modo per vederla sorridere.

 

[ #18: Foot ]

A casa non era mai stato piacevole prendersi una storta alla caviglia: a casa non c’era mai stato lui a sollevarla con tanta premura tra le braccia.

 

[ #19: Grave ]

Soltanto Dorothy avrebbe mai potuto desiderare di tornare nel luogo in cui la sua casa aveva ucciso la Strega; soltanto Dorothy avrebbe potuto piangere per un’assassina – e lo Spaventapasseri la stringeva forte, consapevole che nessuno sarebbe mai stato come Dorothy.

 

[ #20: Green ]

Il bello di trovarsi in quel palazzo insieme a lui era tutto lì: in mezzo a tutto quel verde scintillante, lei e lo Spaventapasseri erano i soli ad avere ancora nostalgia dell’oro più vero del campo di grano.

 

[ #21: Head ]

No, si rese conto quando uscì dalle stanze del Mago e si sentì abbracciare forte dalla ragazzina: si sentiva ancora la testa vuota.

 

[ #22: Hollow ]

I contadini del Kansas insegnavano ai bambini ad amare la pioggia: qui a Oz, dove poteva stringersi con lo Spaventapasseri nella cavità di un albero e restare così per tanto tempo all’asciutto e al sicuro, Dorothy amava la pioggia ancora di più.

 

[ #23: Honor ]

Aveva avuto il suo cervello, regnato sulla Città di Smeraldo, e ora anche Dorothy era tornata: davvero, non era sicuro di meritare tanto.

 

[ #24: Hope ]

«Non ti ho mai dimenticata» le disse lui; ma lei non riuscì a dirgli che era esattamente ciò che aveva sempre sperato.

 

[ #25: Light ]

Lo Spaventapasseri non conosceva la differenza tra la luce e il buio, perché i suoi occhi erano solo dipinti – però pensava che la luce fosse la cosa che s’irradiava da quelli di Dorothy quando gli sorrideva.

 

[ #26: Lost ]

Era buffo che pensasse di aver bisogno della guida di lei: perché Dorothy credeva che sarebbe stata lei, senza di lui, a perdersi.

 

[ #27: Metal ]

C’era una sola cosa che invidiasse al suo amico Nick: le scie bagnate che alle volte gli scendevano sulle guance di latta – perché era sempre Dorothy ad asciugarle e a mandarle via.

 

[ #28: New ]

A Oz, Dorothy aveva smesso di crescere; eppure lo sapeva, si rendeva conto che ciò che oggi sentiva negli abbracci dello Spaventapasseri era diverso – e che forse la zia Emma aveva ragione.

 

[ #29: Old ]

Anche lo Spaventapasseri, saggio com’era, aveva capito: Dorothy non era cresciuta, ma era cresciuto l’affetto che la legava a lui – come quello che legava lui a lei.

 

[ #30: Peace ]

Nessun sogno era mai sereno quanto quelli fatti tra le morbide braccia dello Spaventapasseri.

 

[ #31: Poison ]

Vivere in balia della Strega dell’Ovest era un lento veleno che le impregnava il cuore; ma il dolore più grande veniva dal sapere di non essere riuscita a salvarlo.

 

[ #32: Pretty ]

Ozma le aveva messo un diadema in capo, l’aveva chiamata Principessa e le aveva chiesto di aprire le danze: lo Spaventapasseri adorava ballare con Dorothy, ma stanotte era davvero troppo bella perché lui riuscisse a non inciampare nei propri goffi passi.

 

[ #33: Rain ]

Adesso aveva un cervello, e sapeva spiegare con razionalità e certezza persino il fenomeno dell’acqua che cadeva sulla Città di Smeraldo; eppure ancora non capiva perché lei se ne fosse andata, lasciandolo lì solo a guardare la pioggia.

 

[ #34: Regret ]

Si strinse a lui come per non lasciarlo andare mai più: soltanto ora che era tornata capiva quanto fosse stato sbagliato stare lontana da lui.

 

[ #35: Roses ]

Del castello che era stato il suo, Dorothy apprezzava soprattutto i roseti del giardino; lo Spaventapasseri ormai coglieva fiori per lei ogni giorno, ma gli sembrava che non ce ne fossero mai abbastanza per eguagliare la bellezza dei sorrisi con cui lei lo ringraziava.

 

[ #36: Secret ]

«Non devi dirlo a nessuno» gli sussurrò all’orecchio, carezzandogli il volto ruvido e colorato; «ma tu mi sei mancato più di tutti.»

 

[ #37: Snakes ]

Capì di non essere inutile quanto credeva quando strangolò un ingenuo serpentello che aveva cercato di mordere il piedino esposto di Dorothy: allora capì anche che non c’era nulla che non avrebbe fatto per lei.

 

[ #38: Snow ]

Era fredda sotto le dita, ma era anche pura e delicatissima: era proprio come il suo Spaventapasseri.

 

[ #39: Solid ]

Aveva sempre pensato che fosse una buona cosa, esser fatto di stracci e paglia; però se avesse avuto delle mani più forti avrebbe potuto tenerla con sé.

 

[ #40: Spring ]

«Perché dici che è questa la stagione più bella?» le aveva chiesto lui; e lei poté fare a meno di rispondere: «Perché mi fa pensare a te.»

 

[ #41: Stable ]

Perdere l’equilibrio, quando Dorothy lo abbracciava di slancio, non era mai fastidioso come fingeva che fosse.

 

[ #42: Strange ]

Aveva letto delle belle favole, nel Kansas, e il suo cuore di bambina aveva battuto per principi azzurri su cavalli bianchi; qui a Oz, il suo principe era diverso e bizzarro e cavalcava un Cavalletto animato, e a lei andava benissimo così.

 

[ #43: Summer ]

In estate le spighe si facevano mature e dorate: era sempre in estate che lo Spaventapasseri trovava Dorothy sognante nel vecchio campo di grano – era in estate che si erano conosciuti.

 

[ #44: Taboo ]

Nominare il fuoco davanti allo Spaventapasseri era praticamente proibito; Dorothy rideva, consapevole che quando lui si stringeva a lei e si guardava intorno impaurito in cerca della minaccia era tutt’altro che un dispiacere.

 

[ #45: Ugly ]

La prima volta che aveva incontrato quel pupazzo sghembo, con i vestiti rattoppati e gli occhi dipinti di diverse grandezze, Zeb aveva dichiarato che era davvero una brutta creatura: Dorothy si era rifiutata di parlargli per giorni e giorni.

 

[ #46: War ]

L’esercito di Jinjur veniva alla sua volta, e lo Spaventapasseri attendeva: non aveva alcun desiderio di essere re, quando non c’era lei a rallegrarsene per lui.

 

[ #47: Water ]

Temeva il fuoco perché era l’unica cosa al mondo che potesse ucciderlo; ora che il fiume l’aveva strappato via da Dorothy, aveva trovato una ragione di temere anche l’acqua.

 

[ #48: Welcome ]

«Se il tuo Kansas è vuoto e grigio come lo descrivi, allora sono felice che tu sia venuta a Oz» le sorrise l’uomo di paglia; e la ragazzina si rese conto che era la prima volta che qualcuno le dava davvero il benvenuto in quello strano e straordinario paese.

 

[ #49: Winter ]

Per lui non faceva alcuna differenza, ma Dorothy diceva di aver freddo: e allora perché non avrebbe dovuto avvolgerla e lasciarle premere il visetto nella stoffa blu che a lui non serviva affatto?

 

[ #50: Wood ]

In ogni storia, prima o poi, c’è una foresta da attraversare; tenersi per mano è un buon inizio per arrivare dall’altra parte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Raccolta basata sui prompt della challenge 1sentence, esercizio a mio avviso difficilissimo – provate anche voi a far stare dentro un’unica frase un universo di significati: vi assicuro che è allarmante – ma che ho voluto e dovuto tentare perché AliH merita questo ed altro. È davvero poca cosa, cara, ma ci tenevo a farti sapere quanto mi ha fatto piacere conoscerti un po’ meglio.

Nascosti nelle cinquanta frasi ci sono riferimenti a molti libri della saga, la maggior parte dei quali potrebbero esservi sfuggiti; riporterò qui solo i principali. Attenti agli spoiler!

Dorothy aveva smesso di crescere: avviene davvero nella saga. La zia Emma aveva ragione: riferimento al volume VI, quando anche lo zio e la zia vanno a vivere insieme a Dorothy nel Paese di Oz. Zeb: cugino di Dorothy, protagonista insieme a lei del volume IV.

L’ultimo prompt mi ha ispirata una frase piuttosto impersonale, ma mi sembrava una conclusione giusta: sono Dorothy e lo Spaventapasseri a tenersi per mano, ma in fondo potrebbe essere chiunque altro, chiunque abbia qualcuno che lo accompagni in una foresta da attraversare.

Hope you liked it.

Aya ~

   
 
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