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Autore: Marguerite    15/06/2011    4 recensioni
Il cielo piange, e tu con lui.
Speri che lui ti abbia seguito ma allo stesso tempo desideri di non rivederlo più.
Ti mancherà, questo è ovvio, ma sai di essere diventata forte.
Il problema è che forse non sei abbastanza forte.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Not Enough {Non abbastanza}.






Il cielo piange, e tu con lui.
Speri che lui ti abbia seguito ma allo stesso tempo desideri di non rivederlo più.
Ti mancherà, questo è ovvio, ma sai di essere diventata forte.
Il problema è che forse non sei abbastanza forte.
Potresti perdonarlo? Ti ha ferito, ma non voleva farlo.
Ridicola, ecco ciò che pensi di te stessa. Ti senti stupida per averlo perdonato la prima volta, la seconda, la terza..
Tu lo ami. Ami il suo sorriso, i suoi occhi, il modo in cui ti stringe a se.
Le sue labbra.
Illusa. Ti senti illusa dalle sue promesse, dai suoi tradimenti.
Ti chiedi: cosa avevano quelle donne più di me?

Nulla.

Eppure ti ha tradito, con molte donne e per molto tempo.
Riuscirai mai ad amare un altro uomo? Ora non lo sai, ma forse un giorno riuscirai a dimenticarlo.
Pensi al bambino che porti in grembo e  ti chiedi se ti odierà.
Per non aver resistito, per non averci provato.
Speri solo che non abbia i capelli biondi e gli occhi celesti perché altrimenti dimenticarlo sarebbe più difficile.


Il cielo piange, il tuo cuore si è spezzato ancora una volta.
Ormai è sempre più difficile riassemblare i pezzi, e in più a Tokio non ci sarà nessuno che ti aiuterà.
Nessun Neji, nessuna TenTen. Nessun Kiba e nemmeno Shino.
Forse potrebbero venire a trovarti.
Sorridi perché sai che di sicuro Hanabi si precipiterà in città per il parto.
Pensi a quel giorno e ti chiedi se lui sarà li con te.

No.

Non gli permetterai di frantumare il tuo cuore ancora. Per molti anni sei stata debole, poi hai iniziato ha combattere per dimostrare al tuo modello che anche tu potevi essere determinata, ma quando lui è stato finalmente tuo hai smesso di lottare. Ti sei limitata a poggiarti delicatamente su di lui, ad ammirare in silenzio ciò che avevi conquistato.
Hai chiuso gli occhi davanti a ogni sua imperfezione, conservando intatta l’immagine dell' uomo perfetto che pensavi di aver sposato.
Come si può odiare e amare una persona allo stesso tempo?
Eppure nella tua mente i due sentimenti ti appaiono chiari.
Vuoi essere una donna migliore, non più sottomessa.
Vuoi insegnare a tuo figlio ad amare e vuoi che sia amato.
Lo proteggerai. Ti proteggerai.

-Hinata-

Senti la sua voce dietro di te come un soffio.

-Naruto- rispondi atona, limitandoti a dire il suo nome.

-Perdonami-

Ogni volta la stessa storia, lui implorante ti chiede perdono, come solo lui sa fare, certo che ancora una volta sua moglie dimenticherà l’ennesima scappatella.

-Non voglio-

I suoi occhi azzurri si spalancano. Sai che ti ama, ma non abbastanza per migliorare se stesso.

-Come?-

-Non posso e non voglio, Naruto-

Il treno per Tokyo è in partenza dal binario 13.

La voce metallica dell’altoparlante interrompe i vostri sguardi.

-Non voglio perderti, non adesso, quando mancano poche settimane all’arrivo del bambino-

-È troppo tardi, Naruto. È davvero troppo tardi.-

-Io ti amo-
Sta per piangere, ma devi essere forte. Abbastanza forte.

-Forse, ma non abbastanza per cambiare-
Abbassa lo sguardo, lo sa anche lui. Ci ha provato,
probabilmente. Forse non vuole cambiare.

-Addio, Naruto.-

Posi le tue labbra sulle sue un ultima volta, ma senti che stai per cedere, mollare ogni cosa, abbracciarlo e dirgli che è tutto uno scherzo e che stasera la tua roba sarà di nuovo nell’armadio.
Ma proprio in quel momento un piccolo calcetto del bambino ti distrae.
Ti sembra che ti stia dicendo che ce la puoi fare.

Ti allontani da quell’uomo che ti ha fatto provare tanto amore. E tanto odio.

Ora devi pensare alla felicità di tuo figlio. E, finalmente, anche alla tua.
 

Sistemi il tuo bagaglio nello scompartimento sopra il sedile e piano piano ti siedi nel posto indicato sul biglietto.
Non sai ancora se la tua è stata la scelta giusta.
Senti il tuo bambino muoversi.
Vedi il sole che finalmente splende.

Sorridi.

Per la prima volta, Hinata, dopo tanti anni, su quel treno, ti sei sentita abbastanza felice.





Una piccola storia per dimostrare che, quando vuole, anche Hinata può essere forte.
Bacioni, Marghe :)
  
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