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Autore: wari    16/06/2011    12 recensioni
Albicocche ─ [...]e Sasuke non sa perché e neanche si ferma ad indagare in proposito, ma di colpo lei gli pare diversa, per non dire vagamente inquietante, nel suo essere così femmina e nell'avere quei capelli rosa così lunghi, quegli occhi così verdi, quelle braccia così sottili e quelle albicocche così strane. Eppure, con tutto quello, chissà come, riesce comunque a restare incredibilmente Sakura.
Pesche ─ [...]i suoi capelli corti e rosa continuano ad essere la cosa più femminile del mondo, e gli occhi continua ad averli verdissimi dietro le ciglia lunghe, e la sua risata continua ad essere dolce, persino quando lo sfotte, senza pietà; e forse è proprio questo a renderla così incredibilmente Sakura.
Due brevissimi, nonché stupidissimi episodi di tetti, tette, Sasuke e Sakura. Con frutta di stagione (?) per Diletta, che oggi compie gli anni. Auguri, otouto XD
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Regalino sputacchioso per Diletta, che nacque oggi un certo numero di anni fa per la gioia di noi tutti.
Pensavi di no, eh otouto? E invece te la cucchi, brevissima e altamente idiota com'è.



Albicocche

A dodici anni, Sasuke prova un interesse per le ragazze pari a quello che nutre per il giardinaggio. E lo stato del giardino di casa sua dà un'idea precisa di quanto la situazione sia tragica.
Per quel che è riuscito a comprendere, basandosi su di un ragionamento di tipo induttivo, è che le femmine sono dotate di poche fondamentali caratteristiche distintive: sono più piccole, hanno la voce più acuta e litigano per cose assurde – ad esempio lui, che all'Accademia si trovava tirato in mezzo persino quando stava per i fatti suoi a consumare il suo pranzo – disposte a tutto pur di non cedere, quando però sono le prime a stancarsi durante un allenamento.
Degli esseri sufficientemente illogici, per non dire seccanti, e Sakura non fa eccezione.
Lei ha capelli da femmina lunghi e rosa, nulla di più femminile al mondo; occhi da femmina verdi, verdissimi, con le ciglia lunghe; braccia da femmina, sottili eppure morbide; voce da femmina, alta, alle volte stridula, ma anche dolce quando diventa sussurro o risata. Quindi effettivamente è femmina, però è anche troppo vicina, troppo in mezzo ai maschi, troppo Sakura.
Insomma, è femmina: fa tutte le cose che fanno le femmine e dice spesso cose da femmina, però più di tutto resta comunque Sakura.
Probabilmente è per questo che, pur avendo fatto caso a tutto il resto, una cosa a cui Sasuke proprio non ha mai pensato sono le tette.
La sua compagna di squadra ha le tette, e lui – accidenti! - c'è finito con la mano sopra.
Stavano solo correndo sui tetti all'inseguimento del solito, stupido, dannatissimo gatto - che pare essersi affezionato alla squadra sette, dato che fugge ogni qualvolta sono loro ad essere disponibili per recuperarlo - e sono caduti. Cioè, uh! lui è caduto, ma è meglio non raccontarlo in giro.
E adesso Sakura sta lì, stesa sulle tegole rosse bollenti sotto il sole del mezzogiorno, i capelli sciolti a farle d'aureola sulla testa, la nuca e i gomiti probabilmente doloranti per la botta, gli occhi verdissimi da femmina spalancati, la bocca semiaperta e la mano sinistra di Sasuke piantata su una tetta.
«Sasuke kun» miagola senza fiato, al colmo dell'imbarazzo.
Sasuke non vorrà mai sapere che espressione facciale abbia assunto di preciso, o quale sfumatura di colore. L'unica cosa che ricorderà sarà che le è caduto addosso e che mentre il palmo della sua mano destra, così come le ginocchia, stava friggendo a contatto con il tetto arrostito dal sole, la sua mano sinistra tastava un oggetto piccolo come un'albicocca, archiviato tra ricordi sbiaditi di abbracci soffici come latte, che con il tetto aveva a che fare ben poco e con Sakura tutto.
Il tempo di realizzarlo e Naruto è già intervenuto berciando assurdità, seguito da Kakashi che li guarda dapprima con vaga perplessità, poi ridacchia nascosto da maschera e pugno chiuso, soffocando tutto dietro una tosse nervosa assai poco credibile; il secondo successivo Sasuke è scattato in piedi – e continua a non voler sapere di che colore sia la sua faccia, tormentosamente indeciso tra chiedere scusa o chiudersi in un dignitoso silenzio – e Sakura si è rimessa seduta, con le mani tremanti, il viso paonazzo, i capelli spettinati come non mai e tutta l'aria di stare per avere un attacco cardiaco.
«Ah, beata gioventù!» sospira Kakashi, in tono tra il divertito ed il sognante.
Naruto rimbecca il sensei, ma Sasuke non ci fa neppure caso. Azzarda invece un'occhiata dalle parti di Sakura, senza neppure voltare il viso, solo spostando con discrezione le pupille e osservando intorno da sotto le ciocche nere. E anche se in effetti sa da sempre che Sakura sia femmina, la consapevolezza totale della cosa lo raggiunge solo quando per sbaglio i loro occhi si incontrano di nuovo e lei li spalanca, diventando di fuoco e riportando tutta l'attenzione sulla punta dei suoi alluci; e Sasuke non sa perché e neanche si ferma ad indagare in proposito, ma di colpo lei gli pare diversa, per non dire vagamente inquietante, nel suo essere così femmina e nell'avere quei capelli rosa così lunghi, quegli occhi così verdi, quelle braccia così sottili e quelle albicocche così strane. Eppure, anche con tutto quello, chissà come, riesce comunque a restare incredibilmente Sakura.
A smorzare il nervosismo interviene Naruto: si para davanti alla compagna per domandarle qualcosa con una certa pomposa gentilezza e lei, impietosa, gli rifila un cazzotto e lo manda a schiantarsi dritto contro un comignolo.
Kakashi, dal canto suo, continua a sghignazzare.




Pesche

Che Sakura sia femmina non ci piove. Sasuke l'ha realizzato con coscienza intorno ai dodici anni; ma alle volte lei fa certe cose che gli fanno sorgere dei dubbi.
«E questo dove l'avresti imparato?» domanda l'ex nukenin, indeciso se essere seccato per l'umiliazione che lei gli sta infliggendo o provare una certa ammirazione per il modo in cui sta portando a compimento con nonchalance un lavoro del genere. Lavoro che lui non è riuscito neanche ad iniziare se non con esiti catastrofici – non certo per colpa sua, sicuramente erano i materiali ad essere scadenti sin dal principio.
Sakura si blocca a metà, la cazzuola colma di malta in una mano e una tegola nell'altra, e si stringe nelle spalle.
«Mentre tu e quell'altro ve ne andavate in giro, si dà il caso che io abbia continuato a svolgere missioni per il villaggio. Si imparano un sacco di cose» risponde con semplicità, cominciando a stendere la mistura con espressione concentrata.
Sasuke sbuffa lievemente, sentendosi anche scomodamente inutile, perché pare proprio che lei si sia offerta di aiutarlo a riparare il tetto solo al fine di mostrargli per l'ennesima volta quanto effettivamente necessiti dell'aiuto degli altri.
Sbuffa ancora, le braccia mollemente appoggiate sulle ginocchia e la testa al sole pallido. Alle sue spalle i rumori graffianti della cazzuola sulle tegole si fermano di colpo. Sasuke si volta perplesso e Sakura, impegnata ad affondare l'arnese nel secchio con una certa rozzezza, gli spala per sbaglio una manciata di malta direttamente in faccia.
«Oh, cavolo, scusa!» trilla subito dopo, e nella fretta di lasciar cadere la cazzuola ed aiutarlo scivola sui cocci di vecchie tegole e gli crolla addosso.
Insomma, un minuto te ne stai sufficientemente rilassato e normalmente seccato a guardare il panorama sfocato sul tetto di casa tua, chiedendoti con un certo cruccio perché mai una femmina se ne intenda di edilizia molto più di te, e l'attimo dopo Sakura Haruno ti spalma una cazzuolata di cemento pastoso sul naso e ti precipita su.
«Sasuk-» ed è un borbottio a metà tra imbarazzo e sconcerto.
Sasuke sa perfettamente quale sia la sua espressione, ma non ha alcuna voglia di stare a puntualizzare, anche perché fortunatamente la malta gli copre ancora metà faccia e si sta rapprendendo rapidamente. Non sa se morirà soffocato per quello o perché il suo naso sta premuto contro Sakura.
Sakura che ha i capelli rosa molto femminili a pioverle giù spettinati davanti al viso, una tegola ancora in mano e le braccia sottili ma incomprensibilmente muscolose, piegate ad incastrarsi col suo corpo. E il naso di Sasuke è finito su qualcosa capace di risvegliare in lui reazioni chimiche che non ha mai avuto davvero il tempo di assecondare, preso com'era a perdersi nel nero antracite di un passato vischioso che ancora gli sta incollato addosso, intrappolato negli occhi e nella testa; e anche se probabilmente lo soffocherà, quella cosa resta comunque vellutata, piccola e soda, come una pesca; sta sul suo naso e batte degli stessi battiti del cuore di Sakura.
Lei arrossisce e si ritrae, un po' scombussolata. Non distoglie lo sguardo però, e quando i loro occhi si specchiano, si copre la bocca con una mano e ride.
«Scusa...» racimola tra le risatine che le scuotono le spalle, quando lui si è riportato in posizione quasi seduta, le braccia a sostenere il peso del busto, le mani sulle tegole calde e la faccia al sole. «Sei buffo».
Lo è, con la malta crepata sul mento e sul naso, col viso arrossato e lo sguardo sfuggente.
Lui è buffo, e Sakura è bella.
È spettinata, ha una tegola ormai rotta in mano, la sua maglietta è sporca di malta e sembra più che altro un carpentiere; ma i suoi capelli corti e rosa continuano ad essere la cosa più femminile del mondo, e gli occhi continua ad averli verdissimi dietro le ciglia lunghe, e la sua risata continua ad essere dolce, persino quando lo sfotte, senza pietà; e forse è proprio questo a renderla così incredibilmente Sakura.
Sasuke assottiglia lo sguardo e ripristina un'espressione di perfettamente calibrato altero distacco.
«Sei proprio femmina» sibila, regalmente seccato.
Ma la parola che sta pensando è donna.





Nda
Entrambi gli sgorbi sono stati betati da quella santa di mack, che ora non potrà mai più mangiare serenamente un'albicocca.
Per l'ic mancato nella seconda shot... è venuta fuori la Sakura del mulino che vorrei, spiacente u_u'

Il mio otouto è un animaletto peloso, saccente e sentenzioso, oltre che una lagna senza fine affetta da gravi manie psicotiche. Però è anche adorabile, a suo modo.
E sono certa (?) che non mi ucciderà per averle regalato questa roba inaccettabile invece della Sasuke/Sakura come si deve che sta chiedendo da mesi *-*
Buon compleanno *strizza*








  
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