Yay! Festeggiamo l’apertura della sezione apposita per XXXHolic con una fanfic stupida, inutile, priva di un senso logico, ma in fondo carina (spero…). Insomma il mio solito genere di fanfic! XD

Disclaimers: dovrò ripeterlo ogni volta? No perché in passato spesso mi sono dimenticata di sottolineare che tutta la bella gente di cui scrivo non è di mia proprietà… Volete dire che le Clamp verranno a casa mia a lamentarsi?

Eh eh eh… che vengano pure… le rinchiudo in cantina e che ci provino ad ammazzarmi ancora altri personaggi!XD

 

 

 

 

 

 

 

“Che cosa???” esclamò incredulo.

Il mondo stava andando verso la sua fine. Non solo Shizuka Doumeki, Mister “Faccia da Poker”, il ragazzo più silenzioso di questo mondo e pure di tutti gli altri, gli aveva comunicato candidamente che quel giorno sarebbe entrato nel negozio di Yuuko, ma glielo aveva addirittura comunicato pronunciando spontaneamente ben più di tre parole consecutive.

Quasi un segno dell’apocalisse per il giovane Kimihiro Watanuki.

“Ma… Ma come è possibile? Hai sempre detto che non ci potevi entrare!” indagò sempre più sconcertato.

Doumeki si era voltato a guardarlo e seppur il suo sguardo non accennava a mostrare alcun sentimento, i suoi occhi gli parvero più intensi del solito.

“Prima non ne avevo bisogno…” gli disse con profonda serietà “Ora è necessario.”

Si trovavano a metà strada tra la loro scuola e il bizzarro negozio della Strega e Doumeki riprese a camminare con maggior fretta, tanto che Watanuki fu costretto a fare una piccola corsa per raggiungerlo.

“Ma è necessario per cosa? E’ successo qualcosa di grave?”

Watanuki non riusciva a trovare una spiegazione per quell’improvviso cambiamento d’idea.

Doumeki non rallentò , ma tornò a voltarsi verso l’altro ragazzo.

“Ora ho capito” gli disse soltanto e riprese a camminare ancor più velocemente.

“Eh?”

Watanuki decise che era inutile continuare ad interrogare il ragazzo e si impegnò a stargli dietro. L’unico modo per capire veramente era seguirlo e sentire cosa doveva chiedere di tanto importante a Yuuko.

Ben presto furono davanti al cancello e Doumeki non perse tempo a fermarsi lì e chiedere il permesso di entrare. Si fiondò nel cortile e in un attimo era già sparito dentro la costruzione. A questo punto Watanuki si mise davvero a correre per non perdere di vista l’altro.

Nell’ampio atrio d’ingresso stava Yuuko, avvolta in uno dei suoi vistosi abiti, con l’aria di chi li stava aspettando da tempo.

Doumeki fece per dire qualcosa, ma con un gesto la Strega lo fermò.

“So perché sei qui… Non è questo il luogo più adatto, non credi? Seguimi!” gli disse gravemente.

L’arciere non obbiettò e la seguì in un’altra stanza.

Sembrava che improvvisamente entrambi si fossero scordati della presenza di Watanuki.

“Ehi!!!” si lamentò lui seguendoli.

L’altra stanza era piuttosto buia, senza finestre. Yuuko Era seduta su una poltrona talmente decorate e pomposa da sembrare un trono. Doumeki era seduto sui talloni di fronte a lei e sembrava aspettare il momento giusto per parlare.

“Che diavolo succede???” domandò ormai scocciato Watanuki.

Venne bellamente ignorato.

In compenso Yuuko fece un cenno a Doumeki per concedergli la parola.

“Sono qui per un motivo molto importante!” esordì lui.

“Lo so… dimmi pure!” rispose lei incoraggiante.

Doumeki trasse un sospiro e si piegò in avanti profondendosi in un ampio inchino.

“Signora… sono qui per chiedere la mano di Kimihiro Watanuki! Vorrei la sua benedizione!”

Pronunciò quelle parole così chiaramente che rimbombarono nelle orecchie del diretto interessato per quella che parve un’eternità.

“CHE COSA??????”

“Sapevo che sarebbe arrivato questo momento!” esclamò Yuuko, non solo ignorandolo apertamente ancora una volta, ma mostrandosi per di più molto compiaciuta.

Si alzò dal suo scranno e fece un cenno a Doumeki di alzarsi.

“Avete la mia benedizione!” annunciò sorridente “Ma… ad una condizione…” aggiunse e il sorriso divenne il suo solito inquietante ghigno.

“EHI SCUSATE UN ATTIMO!!!” cercò di interromperli Watanuki ancora shockato.

“Dica pure!” rispose Doumeki con la sua solita inespressiva faccia.

“Watanuki dovrà continuare a lavorare e cucinare per me!” decretò Yuuko allegramente.

“Non c’è problema, non sono un uomo geloso!” annunciò Doumeki senza battere ciglio.

“MA! EHI!”

Watanuki si fece avanti, ma la foga del momento fu tale che inciampò sui suoi stessi piedi e cadde sbattendo il naso per terra.

 

***

 

Kimihiro Watanuki si svegliò di soprassalto con lo sguardo sconvolto e un rivolo di sudore sulla tempia.

Che razza di sogno!

Non si sarebbe più azzardato a preparare degli okonomiyaki per cena. La loro digestione provocava seri problemi al suo cervello…

“Stupidi Okonomiyaki!” inveì il ragazzo risistemando le lenzuola.

Però certamente anche il fatto che Yuuko continuasse a lanciare sfrecciatine ed insinuazioni su di lui e Doumeki poteva centrare qualcosa…

“Stupida Yuuko!” inveì nuovamente raddrizzando il cuscino.

Che scemenza! Doumeki che chiedeva la sua mano!

Arrossì violentemente.

“STUPIDISSIMO DOUMEKI!” inveì con maggiore violenza distendendosi di nuovo nel futon.

Ma Doumeki , in fondo , non centrava nulla…

“…stupido cervello…” borbottò prima di riaddormentarsi.

 

 

 

 

Fine!!!

Non è inutile?

Non è carina comunque?

Solo un pochino?

In fondo in fondo?

Beh…. Siate buoni lo stesso, lasciate un commentino! ç____________ç