Rinchiusa Nei Suoi Incubi...
 

Lei desiderava scappare da tutti quegli incubi, da tutti quei dubbi, da tutta quella sfortuna... insomma, voleva una vita nuova, ma sapeva che non poteva averla, qualcosa la bloccava... non sapeva bene cosa, non sapeva nemmeno il perchè, ma qualcosa la faceva rimanere li', chiusa tra quelle quattro pareti della sua stanza, a piangere in un agolino.
Fuori pioveva e la stanza era buia. Guardando la finestra lei pensava, le ritornava tutto in mente

- Non ne hai le capacità! -
- Papà, anche io so fare qualcosa, non sono inutile -
- Sai fare solo il giullare, e io non voglio pagliacci per figli -
- Non è fare il pagliaccio, il ballo è la mia passione, non puoi togliermelo -
- Sono tuo padre, posso farlo -
- Perchè privilegi solo Frank? E' il tuo figlio prediletto, lo vuoi far diventare un uomo importante, e io? Perchè lo metti al primo posto? Sei un maschilista! -

Quello schiaffo... ancora la guancia le bruciava.

- Sei confinata in camera tua, a letto senza cena -

Suo padre si chiamava Luke. Lui non l'ha mai trattata come la "principessa di papà", forse per lui, la figlia era solo un problema, era abituato a passare la maggior parte del tempo con suo figlio Frank, il fratello che lei odiava ma che il padre voleva diventasse un uomo da bene!
Solo sua madre la trattava come una prediletta, anzi, la madre amava sia lei che Frank, e come sua figlia, amava danzare. Fu lei ad insegnarle i primi passi di danza, fu lei a regalarle le prime scarpette da ballo, ma tutto questo per Luke era solo un ostacolo. Per questo uccise sua moglie, anche se l'amava con tutte le sue forze, per questo le sparo' un colpo in testa, per questo fini' in carcere per 15 anni, era un maschilista, ma non lo ammetteva!
Luke l'ha sempre odiata quella ragazza... se solo pensava a quante volte la picchiava, quante volte la cacciava di casa, quante volte la sgridava e schiaffeggiava, al solo pensiero crollava in un pianto disperato, urlando in silenzio tutto il suo dolore, volendo una vita cosi' diversa dalla sua.
Voleva con tutta se stessa avere la stessa vita dei suoi compagni di classe, felici e pieni di grinta, voleva dire una di quelle frasi "Oggi mio padre mi ha portata ad una festa" oppure "Mio padre mi ha dato un anticipo della paghetta" ma no... non sarebbe mai successo
Josephine, adesso, guardava quelle gocce di pioggia battersi sui vetri e pensava a sua madre.

"Se solo tu fossi qui"
E poi pianse, pianse, pianse

Pianse tutta la notte...

... rinchiusa nella sua sua stanza

... e rinchiusa nei suoi incubi...

Nota autrice
Ecco cosa faccio quando mi annoio, scrivo qualcosa di deprimente! Spero che vi piaccia e che lasciate qualche recensione, un bacio!