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Autore: telesette    19/06/2011    1 recensioni
Fuori dalla finestra la pioggia ancora continuava a cadere fitta. Attraverso i vetri fradici era possibile intravedere un gesto puro e sincero, il gesto di due ragazzi che cominciavano ad avere coscienza dei propri sentimenti... e la pioggia battente sui vetri della finestra era come le lacrime di un cielo commosso!
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neji Hyuuga, Tenten | Coppie: Neji/TenTen
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Neji X Tenten'
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La pioggia battente sui vetri della finestra era come le lacrime del cielo...

Tenten stava osservando distrattamente quel temporale da circa un'ora, la schiena sul letto e le braccia a mò di cuscino, chiedendosi per quanto ancora sarebbe durato. Di solito la cosa non le dava particolarmente fastidio, stavolta però si sentiva quasi come quei vetri rigati dalla pioggia: come se il suono che producevano quelle gocce, scivolando poi lungo le finestre chiuse, fosse lo stesso che risuonava nella sua mente. Altre volte aveva sentito quel rumore, allenandosi ininterrottamente giorno e notte anche con le intemperie, stavolta però era come se tutti i pensieri stessero seguendo lo stesso percorso arzigogolato di quelle gocce. Da quando Neji era partito per una missione di livello S ( un incarico al quale solamente tre jonin erano stati scelti ), Tenten aveva perso ogni voglia di sorridere; sapeva che non era il caso di preoccuparsi per lui, non era questo il motivo della sua tristezza, ma la verità era che lui le mancava... Da giorni ormai non aveva più sue notizie, non sapeva nemmeno se la sua missione era stata portata a termine o se sarebbero trascorsi altri giorni prima che potesse rivederlo. Questa pioggia che continuava a cadere sempre più forte sembrava perfetta per rispecchiare il suo stato d'animo. Se fosse stata più debole di carattere probabilmente avrebbe dato sfogo alla sua tristezza in altro modo, osservare la pioggia era solo un modo come un altro per piangere in silenzio.

- Neji... - mormorò.

Per qualche minuto ancora rimase immobile a contemplare le gocce che scivolavano lungo i vetri poi, vista l'ora tarda, decise che era tempo di andare a dormire. Mentre si alzò per chiudere le tende, improvvisamente notò qualcosa di strano: fuori dalla finestra, acquattata su un ramo dell'albero davanti a casa sua, Tenten vide l'ombra di qualcuno. Sulle prime pensò a qualche malintenzionato ma, osservando più attentamente, notò che la strana figura aveva un che di familiare; quando poi riconobbe chiaramente gli occhi bianchi dell'individuo che la stava osservando da sotto quel diluvio, per poco non le mancò il respiro.

- Non è possibile... Neji ?!?

Per quanto sembrasse incredibile, lo Hyuga era proprio lì in carne e ossa e la stava guardando con la sua solita espressione assente. Ad un tratto Tenten lo vide vacillare; d'istinto aprì la finestra e, prima che lui cadesse, saltò sul ramo dove si era piazzato e in questo modo si accorse della profonda ferita sanguinante lungo la sua spalla sinistra. Neji fece appena in tempo a rivolgerle un'occhiata sofferente, prima di perdere del tutto i sensi e svenire tra le sue braccia.

***

Quando riaprì gli occhi, Neji si ritrovò disteso sul letto a torso nudo con la spalla e la parte sinistra del torace strettamente fasciate. Tenten era accanto a lui e, malgrado la preoccupazione e lo spavento di prima, non poté fare a meno di sorridere nel vedere che si stava riprendendo.

- Come ti senti adesso ?

Subito Neji fece per alzarsi ma, a causa della ferita ancora aperta, riuscì a malapena a mettersi seduto.

- Aspetta, non ti muovere - lo ammonì Tenten. - Potresti sanguinare di nuovo...
- Sto bene - rispose lui. - Non preoccuparti, piuttosto è meglio che me ne vada adesso!

Così dicendo fece per indossare la casacca poggiata accanto al letto.

- Ti sei ferito durante la missione ? - domandò ancora Tenten.

Nessuna risposta.

- Come t'è saltato in mente di salire su un albero in queste condizioni, invece di andare subito in ospedale ?

A quelle parole, Neji la guardò intensamente negli occhi.

- Volevo rivederti - esclamò.
- Cosa ?

Sentendo quelle parole, Tenten sgranò gli occhi. Per un attimo Neji chinò la testa, riflettendo probabilmente su cos'altro aggiungere, tuttavia nulla avrebbe potuto stupire maggiormente la kunoichi.

- E' stata una missione molto dura - cominciò Neji. - Uno dei nostri compagni è morto e io mi sono ferito al braccio durante l'ultimo scontro!
- Capisco ma... quando sei tornato ?
- Non più di alcuni minuti fa - spiegò lui. - L'altro mio compagno voleva accompagnarmi subito all'ospedale ma... 
- Ma... cosa ?

Neji sollevò nuovamente la testa, stringendo gli occhi bianchi in preda a una forte emozione.

- Ho pensato molto a te in questi giorni, da quando sono stato scelto per la missione, non ho fatto altro che pensare a quando avrei potuto rivederti. Quando sono tornato, per un attimo ho temuto seriamente di non farcela: credevo che sarei morto, perciò dovevo rivederti... prima che fosse troppo tardi!
- Neji, ma tu...

Tenten non seppe che cosa dire, la sua mente era avvolta da un'improvvisa confusione. Istintivamente avvicinò il volto a quello di Neji, quasi temendo di sfiorarlo, e le loro labbra si incontrarono senza volerlo. Entrambi assaporarono il lieve calore di quel bacio sottile ma, non appena si resero conto di ciò che stavano facendo, Tenten fu la prima a discostarsi. Neji era tornato per vedere lei, questo significava che era importante per lui, eppure non le sembrava giusto... Sembrava che tutto stesse accadendo troppo in fretta, troppo velocemente per poter essere vero; lei e Neji fino a quel momento erano stati sempre e solo compagni, molto uniti certo ma niente di più. Ora invece lo Hyuga le aveva chiaramente dimostrato di tenere a lei in modo particolare, tanto da volerla rivedere ad ogni costo temendo di non avere più altre occasioni di farlo... Per Tenten era un momento veramente importante, una svolta fondamentale di tutta la sua vita, non poteva rischiare di rovinare tutto agendo impulsivamente. Di nuovo si avvicinò per sussurrargli qualcosa a fior di labbra.

- Un bacio - disse. - E' tutto ciò che posso darti, ora come ora, cerca di capirmi...

Neji le afferrò dolcemente la mano e, sempre guardandola negli occhi, se la portò al petto.

- Ma è già molto per me!

Fuori dalla finestra la pioggia ancora continuava a cadere fitta. Attraverso i vetri fradici era possibile intravedere un gesto puro e sincero, il gesto di due ragazzi che cominciavano ad avere coscienza dei propri sentimenti... e la pioggia battente sui vetri della finestra era come le lacrime di un cielo commosso!

The End

   
 
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