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Autore: telesette    20/06/2011    3 recensioni
Secondo voi, quante possibilità ci sono che una veggente autentica NON si accorga subito del Neji/Ten ?
Leggete questa storia e lo saprete...
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neji Hyuuga, Tenten | Coppie: Neji/TenTen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Neji X Tenten'
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L'Indovina

 

 

 

 

Luci, attrazioni, divertimento assortito... Da quando il Luna Park era arrivato a Konoha, ogni sera era un'esplosione di allegria incontenibile: tutti, dai genin ai chunin, passavano le loro ore di libertà tra giochi e intrattenimenti di ogni tipo; il locale di Teuchi faceva affari d'oro e tutti si godevano quell'atmosfera serena e tranquilla come il giusto premio per le proprie fatiche. Persino il Team Gai aveva cominciato a trascorrere qui le serate, malgrado un certo disappunto da parte di Neji ( il Genio di Konoha, contrariamente al pensiero del maestro Gai, considerava queste cose come un "ritorno all'infantilismo totale" ).

- Miei giovani allievi - esclamò Gai eccitato, stringendo in mano i numerosi premi vinti fino a quel momento. - Non c'è niente di meglio di un posto come questo per vivere appieno la propria giovinezza, non siete d'accordo ?
- Certo - risposero in coro Rock Lee e Tenten.
- E tu Neji, non dici nulla ?

 Lo Hyuga sbuffò seccato, inarcando il sopracciglio, tuttavia non disse una parola.

 - Suvvia ragazzo mio - sorrise Gai, cingendogli le spalle con affetto. - Andiamo, divertiti anche tu, "la notte è giovane"...

 Così dicendo, gli ficcò in bocca una ciambella candita tutta intera. Lo Hyuga diventò paonazzo in volto, nel tentativo disperato di inghiottire quella roba, e alla fine riuscì a mormorare qualcosa che è meglio NON ripetere...

 - Orbene, ragazzi miei - disse Gai, guardandosi attorno. - Il meglio del Luna Park ci attende!
- Vengo con lei, maestro - fece Rock Lee eccitato. - Non vedo l'ora di sfidarla in qualcosa!
- Allora è meglio sbrigarci - tagliò corto Gai, con un sorriso a trentadue denti.

 Maestro e allievo si dileguarono in mezzo alla folla, lasciando indietro Neji e Tenten. Quest'ultima fu quasi tentata di seguirli ma, pensandoci bene, l'occasione di restare un po' di tempo da sola con Neji difficilmente si sarebbe ripresentata. Neji brontolò seccato, facendo quasi per andarsene, ma Tenten fu più lesta nell'impedirgli di allontanarsi.

 - Ma dove stai andando ?
- A casa - rispose Neji secco. - Ne ho abbastanza di questa confusione assurda... buonanotte!
- Andiamo, non fare l'antipatico - disse Tenten, afferrandolo per un braccio. - Perché non ti guardi un po' in giro, invece di sbuffare ? Potresti trovare qualcosa di interessante...
- Ne dubito - mormorò l'altro.
- Dai, facciamo un giro insieme, magari c'è anche...

 Improvvisamente lo sguardo di Tenten cadde sull'insegna di un baraccone vicino.

 

  MADAMA ZORYO
VEDE TUTTO ( di dentro e di fuori )
PER MEZZO RYO
Entrata Libera - Uscita a Pagamento

 

- Uao, troppo forte - esclamò Tenten.
- Bah, la solita ciarlatana...
- Maddài - ribatté lei, dandogli un buffetto. - L'ultima volta che sono stata da un'indovina, avevo cinque o sei anni, era divertente!
- Te lo sogni di trascinarmi là dentro!
- Suvvia Neji - lo supplicò Tenten, giungendo le mani. - Solo per questa volta, ti prego!
- Scordatelo...
- Per favore!

 ***

 

 

Mentre oltrepassava la soglia, Neji non poté fare a meno di pensare che gli occorresse sul serio un’indovina per capire in che modo Tenten fosse riuscita a convincerlo. Dentro l’atmosfera era buia e permeata da un certo misticismo lugubre: lunghi drappi color blu scuro, candele accese disposte sui mobili, grandi pergamene con disegni di strani simboli… e in fondo a tutto questo scenario, la “santona” vestita da chiromante sedeva a un tavolino circolare, con occhi fissi sulla classica sfera di cristallo.

 - Prego, accomodatevi - esclamò la donna, senza alzare la testa da quel globo luminoso che aveva davanti a sé.

 Tenten cominciò a fremere di eccitazione, Neji invece pareva alquanto diffidente. La donna puntò improvvisamente il suo sguardo su entrambi, soffermando gli occhi con insistenza verso l’espressione ansiosa di Tenten.

 - Salute a te, dolce fanciulla dell’Acquario!
- Veramente io sono dei Pesci…
- E’ lo stesso - tagliò corto lei. - Immagino tu voglia conoscere il futuro!
- Hmf - fece Neji stizzito. - Che indovina perspicace!

 La donna strinse gli occhi rabbiosamente, di fronte al sarcasmo del giovane.

 - Mi dispiace - esclamò. - Non faccio consulti per i miscredenti, andatevene!
- Aspetti, per favore!

 Tenten scoccò prima un’occhiataccia severa verso Neji poi tornò a guardare l’indovina con fare implorante.

 - La prego, io nutro un profondo rispetto verso la sua professione, voglio “sinceramente” sottopormi ad un consulto!

 L’indovina inarcò il sopracciglio.

 - Forse allora posso fare un’eccezione…
- Bah - sbuffò Neji.
- Neji-Kun, per favore - sussurrò Tenten.
- Va bene, d’accordo - sospirò lui rassegnato. - Ti aspetto qui, se proprio ci tieni!

 Così dicendo, Neji si sedette a gambe incrociate mentre Tenten passò oltre il divisorio, chiudendosi la tenda dietro le spalle. Una volta di fronte all’indovina, questa la scrutò attentamente con occhi magnetici.

 - Accomodati, mia cara!

 Tenten si sistemò davanti alla donna, in preda a una forte emozione. La passione per l’astrologia l’aveva sempre affascinata fin da piccola, per questo si sentiva particolarmente attratta dal modo di fare della chiromante.

 - Quel giovane presuntuoso non ha molto rispetto per le qualità del prossimo, vero ?
- Beh - rispose Tenten. - Neji è fatto così: è un po’ burbero ma non è cattivo…
- Ne sei innamorata ?

 Tenten arrossì vistosamente.

 - No, siamo solo amici, però…
- Non ci sono molti uomini nella tua vita, giusto ?

 Tenten tacque imbarazzata. In effetti la sua vita era alquanto povera di romanticismo: giorno e notte impegnata negli allenamenti, mettendo anima e corpo nelle missioni da svolgere, non aveva certo tempo da perdere in faccende insulse come quelle amorose; gli unici uomini della sua vita erano i compagni con cui si allenava, anche se non poteva negare di essere in un certo senso attratta dagli occhi bianchi di un certo ragazzo… lo stesso che adesso era seduto ad aspettarla fuori.

 - Veramente, io…
- Le stelle mi dicono che sei una ragazza molto forte e determinata - proseguì l’indovina. - Hai grandi potenzialità, anche se chi ti sta vicino spesso tende a non accorgersene, e cerchi di trovare la felicità mettendo impegno e volontà in tutto quello che fai!
- Da come lo dice, sembra quasi che mi conosca meglio di quanto non mi conosca io - osservò Tenten con un sorriso.
- Però - aggiunse l’altra, muovendo minacciosamente le mani sopra la sfera. - Le stelle mi dicono anche che il tuo cuore è tormentato da qualcosa!

 A quelle parole, Tenten sentì un piccolo groppo in gola.

 - D… Di… Di che si tratta ?

 La donna avvicinò gli occhi al globo luminoso, riflettendo nelle pupille una luce pallida e sinistra, e respirando fortemente.

 - Uhm, sì lo vedo…
- Cosa ? - ripeté Tenten, sempre più curiosa.
- Vedo nel tuo futuro un’ombra nera che incombe minacciosa, l’ombra di un uomo molto vicino al tuo cuore, un uomo che ti porterà solo sventura se non ti terrai alla larga da lui!
- Ma… di chi sta parlando ?
- E’ una persona che conosci molto bene, un giovane alto e affascinante dagli occhi freddi come la morte; costui non ha amore nel cuore, solo un odio latente ed è incapace di qualsiasi sentimento; guardati da lui o ti trascinerà in un abisso di disperazione e dolore, come un corvo guida le sue vittime verso l’oblio!

 Improvvisamente la luce della sfera si affievolì, fino a scomparire del tutto.

 - Aaah - urlò l’indovina, in preda a una crisi isterica. - Il segno! Il segno! Questo è un presagio di sventura: le stelle temono persino di rivelare l’immagine di ciò che accadrà!
- Tenten…
- Uaaahhh !!!

 Come sentì la mano fredda e silenziosa sulla sua spalla, Tenten scattò in piedi con gli occhi sbarrati dal terrore. Tra lei e l’indovina era difficile dire chi fosse più spaventata dell’altra. Entrambe videro Neji in piedi davanti a loro, la sagoma illuminata dalle insegne luminose all'esterno, e per poco non cacciarono un altro urlo terrorizzato. Neji fece per avvicinarsi a Tenten ma, rammentando le parole dell’indovina, costei si ritrasse indietro.

 - Sta lontano da me - urlò. - Non ti avvicinare, vai via!

 Neji tuttavia fece finta di niente e, spostando lo sguardo sull’indovina, si fermò davanti a quest’ultima.

 - Tenga - esclamò, lasciando cadere sul tavolo una moneta da mezzo ryo. - A proposito, la lampadina che illumina quest’affare è bruciata, le suggerisco di cambiarla prima della prossima “seduta”…

 Tenten cambiò subito espressione.

 - Una… Una lampadina ?!?
- Già - fece Neji, sollevando il globo dal suo supporto e rivelando così il vano delle batterie di una specie di souvenir luminoso da mercatino di paese.
- E sì che ho il Byakugan ma certe cose le vedrebbe anche un cieco - le rimproverò lo Hyuga.

 Tenten credette di scomparire dalla vergogna. Non avrebbe mai pensato di fare una figuraccia simile proprio davanti a Neji tuttavia, invece di piantarla lì, lo Hyuga le fece cenno di seguirlo.

 - Possiamo andare via adesso… o preferisci chiedere alla signora un secondo consulto, appena avrà cambiato la lampadina ?

 La kunoichi seguì il ragazzo fuori dalla tenda, senza dire una parola. Entrambi proseguirono lungo la strada, senza guardarsi negli occhi per un po’, d’un tratto però Tenten non riuscì a trattenersi.

 - Scusa - mormorò. - Mi sono lasciata suggestionare dalle parole di quella ciarlatana e…
- Lascia perdere - tagliò corto lui. - E’ una che conosce il suo mestiere, sa quello che deve dire per ottenere la fiducia dei clienti, non ci pensare troppo… Solo cerca di essere un po’ meno ingenua in futuro, d’accordo ?
- Promesso - disse lei, un po’ più sollevata.

 Per alcuni minuti, nessuno disse altro. Ad un tratto però Tenten rivolse al giovane un’altra domanda.

 - Quando te ne sei accorto ?
- Prima di entrare, naturalmente - rispose lui. - Anche se la conferma l’ho avuta per un altro particolare!
- La sfera, intendi ?
- Non esattamente…
- Allora cosa ?

 Sulle guance di Neji comparve un improvviso rossore. Se qualcuno avesse potuto veramente leggergli nel pensiero avrebbe capito subito che tipo di sentimento provava verso una certa ragazza con gli chignon… Per questo NON voleva rischiare di avere a che fare con un veggente autentico.

 

  

 

FINE

   
 
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