Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |      
Autore: Cottage    21/06/2011    1 recensioni
Una ragazza a cui piace disegnare. [Già Visto.]
Una ragazza che sviene alla vista di una coccinella. [Banale.]
Una ragazza adottata, con un amnesia dei suoi primi anni di vita. [Tsk, scontato.]
Una ragazza che, quando scopre di riuscire a vedere i fantasmi, avvia una serie di eventi catastrofici che finiranno per cambiare le vite di molte persone. [Sembrerebbe un cliché.]
E se vi dicessi che anche molti altri hanno poteri come i suoi, e che un'organizzazione sta complottando di sfruttarli per poter trasformare il mondo in un posto 'migliore', distruggendo tutte le anime corrotte dal male?
[Mi ricorda Death Note]
E,se ci fosse anche un grande mistero, sul passato di tutti i personaggi e sulla grande tragedia avvenuta prima dell'inizio di tutto? [Oh yeah, Pandora Hearts]
... e se la protagonista odiasse l'intera saga di Twilight? [Ah-ah, fai pena, questo è --- cosa!?]
Posso solamente dirvi questo, e sperare che vi abbia incuriosito. E che le fangirl di Twilight non vengano, un giorno, a bussare alla mia porta.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Blank 0.0 Halloween. Una delle feste più adorate dai bambini. Una delle feste più odiate dagli adulti. Insomma, quanti soldi si spendevano ogni anno per poter sfamare l'orda di mostriciattoli brancolanti nel buio? Di sicuro molti. A meno che qualche sciagurato non voglia avere la casa ridipinta di uova.
Per quanto le riguardava, Halloween era una festicciola come le altre. Se aveva un certo piacere nel mangiare dolciumi tutto il giorno, aveva paura - doveva ammetterlo - di ritrovarsi davanti un vero mostro. Ed essere mangiata. Forse quella era una divagazione ...
Ad ogni modo, era la notte di Halloween, e sua madre era andata a fare rifornimento di dolci. Il che era un bene ...
Sbagliato! Ora sono in questa stupida casucola, nel bel mezzo della notte, completamente sola!
Si, non era proprio una persona coraggiosa, doveva ammetterlo. Scosse la testa, rendendosi conto di quanto fosse ridicola: ormai era una teenager, e come tale non poteva aver paura. Non per quello, almeno. Forse è meglio che vada a vedere cosa c'è in frigo ...
Distraendosi al pensiero del cibo che l'attendeva, trotterellò attorno al tavolino in legno della cucina, saltò il filo che collegava il frullatore alla presa elettrica, e senza esitazione aprì il grande frigorifero color panna. Strabuzzò gli occhi dalla meraviglia, mentre sentiva la sua bocca inondarsi di bava.
In casa vivevano in due: lei e sua madre. Quest'ultima era - e di ciò lei ne era davvero fiera - un'eccellente musicista, tanto che si esibiva in molte città. Se si voleva essere precisi, sua madre era famosa per le sue doti da violinista. Quando aveva del tempo libero, soleva passarlo insegnandole quell'arte, ma ... per quanto fosse appassionata, non riusciva mai a stare al passo con il ritmo. Accidenti alla sua goffaggine.
Optò per una fetta di torta al cioccolato (che riusciva sempre a farle sollevare il morale) e chiuse il frigo, tornando poi nel piccolo salotto. Si buttò sul divano e tornò a vedere il film che aveva interrotto per andare a prendere 'i viveri'.

La protagonista, una donna, stava urlando alla vista di alcuni cadaveri appesi per una stanza medievale, quasi fossero tappezzeria. Con lo sguardo ormai incollato alla televisione, divorò la fetta di torta. Si doveva essere persa un pezzo del film, perchè l'ultima volta che l'aveva vista, era in un prato fiorito con il suo amato ... dov'era finito?
"Gregory, no!" Esclamò quella, arretrando drammaticamente, andando verso il muro. Davanti a lei era comparso Gregory: un vampiro succhiasangue avvolto in un mantello, che le si stava avvicinando con sguardo affamato. Yep eccolo lì! Si disse scuotendo la testa, per quanto la commedia si stesse facendo ridicola.
"Non farlo, dopo quello che hai fatto a Klaus ... ritrova l'umanità che c'è in te!" La donna congiunse le mani a mo' di supplica, mentre lacrime luccicanti si facevano strada sul suo volto perlaceo. Sì, la tipica protagonista dei film. Certo che i registi non avevano niente da fare se non riempire le loro opere di cliché. Poteva scommettere tutto quel che aveva che ora il vampiro se ne fregava di quello che le diceva lei, e che la uccideva con un morso. Ah, dolci bei film horror ...
"Ti prego Greg ...." Il vampiro si stava avvicinando, mentre la voce della donna era ormai un sussurro "... io ... io ti amo ..."
L'essere l'aveva ormai agguantata, con i denti che digrignavano e tutto il resto. Poi, con un gesto impetuoso e fulmineo, la trasse a sè e ---
"NO! Non è giusto!" Esclamò lei, lanciando il cuscino sul televisore. Non un bacio. Perchè tutto doveva concludersi con un bacio?
"Non potrei mai farti del male ..." Disse il vampiro, abbracciandola teneramente. La donna era commossa. "Oh Greg!" Poi si erano riuniti, in un altro bacio.
Scandalizzata, riuscì a malapena a leggere la scritta "The End", prima di spegnere la TV. Non era così che dovevano andare le cose. Il vampiro l'avrebbe dovuta uccidere. Che cosa era successo a tutti quanti? Da quando era arrivato quel libro, il mondo dell'intrattenimento non era più stato un posto piacevole ... ma quello! Quello era troppo!

"Maledetto Twilight!" Così era terminato il suo flusso di pensieri. "La società contemporanea si stava davvero deteriorando."
"Hai pienamente ragione!" Disse assecondandola una voce alle sue spalle. Lei si sentì congelare sul posto. Un milione di ipotesi le si alternavano nella mente: uno psicopatico? Un ladro? Un pedofilo? Un assassino? O cavoli! No, un assassino no! Non poteva morire così, non a quell'età!
Lanciando un urlo - fino a quel momento soppresso - saltò giù dal divano e corse in camera sua, sbattendo la porta e bloccandola con il suo corpo. Attese, poi, qualche minuto, avendo come compagnia solo i battiti frenetici del suo cuore. Si sentiva morire. Quanto tempo c'avrebbe messo sua madre a tornare a casa? La tabaccheria era dietro l'angolo!
L'attesa era durata anche troppo. E non era successo nulla. Forse mi sono solo immaginata le cose ... Si autoconvinse. Non dovrò più parlare di Twilight invano... Aprì un poco la porta, per sbirciare: no, a quanto pare davvero non c'era nessuno. Che imbranata! Chiuse la porta e si voltò, camminando verso il suo letto, decisa ad avere un po' di riposo: le era venuta una gran voglia di disegnare.
"Ne ho proprio bisogno." Sussurrò a se stessa, prima di sospirare "Non dovrò mai raccontare di questa storia a ness---AAAAH! L'assassino!" Urlò, cadendo a terra come una povera demente, simile a quelle che si vedono nei film. Sopra di lei, che saltellava sul letto, un vecchio bianco - e non era razzismo: era veramente bianco - che la fissava spaventato: "Assassino? Dove! Dove!?"
"..." Lei lo squadrò. Sembrava più un decerebrato che un assassino. Forse poteva star tranquilla. "Err ... non è un po' vecchiotto per poter fare dolcetto o scherzetto?"
"Ah! I dolcetti! Se potessi mangiarne anche solo uno, io --- aspetta. Tu ...?" Il nonnetto scese dal letto, con leggerezza e le si avvicinò. Cosa aveva intenzione di farle? Non aveva dolciumi. Se li era tutti mangiati. Mentre lui si avvicinava, lei l'aveva ispezionato: doveva essere un vecchio molto anziano, di circa 80/90 anni, con i capelli che gli ricoprivano l'intera testa. Il volto era decorato con una moltitudine di rughe, e due baffoni sbucavano da sotto il naso a patata. I vestiti erano tanto vecchi quanto lui stesso, perchè non aveva mai visto nessuno indossare cose di quel genere: due pantaloni che alla fine si allargavano, sembrando quasi una gonna - doveva essere l'Hakama indossato dai samurai negli Anime giapponesi ... - e una camicia bianca, di nuovo simile a quella indossata dai monaci giapponesi. Sotto, aveva dei sandali in legno ad infradito, con due tasselli posti sulla suola. Per completare il tutto, un delizioso cappellino conico, di paglia, ricadeva sulla schiena del vecchio, trattenuto da un filamento. Yep, proprio l'abbigliamento adatto per un killer!

"Suvvia! Non è troppo grande per giocare a fare il bambino? Torni a casa, o in qualunque ospedale psichiatrico l'abbiano mollata e --- può smetterla di annusarmi?" Chiese leggermente angosciata la ragazza, mentre il vecchio bofonchiava frasi confuse che finivano per 'cioccolato'. Il nonnino sembrò ricomporsi:
"Che gentile a preoccuparti per la salute di un vecchio! Ma, a dir la verità, io non devo andare in nessun posto. E non mi manca nemmeno qualche rotella. Sei tu quella stramba, qui!" Iniziò a ridere, come se ci fosse qualcosa di buffo. Non le piaceva quella situazione.
"E perchè scusi?" Si schiaffeggiò mentalmente: se era un adulto che si comportava come un bambinone, allora sarebbe bastato minacciarlo un po'... "Questa è violazione di domicilio, potrebbe finire in prigione, se non se ne va." Ma pareva lo stesso insicura. E questo sembrò divertire ancor di più l'omino bianco, che cadde a terra dal ridere.
"Ahah-ah! I-io, in prigione!"Era confusa, l'ammetteva "Ti prenderanno per pazza!". Sospirò: a quanto pare non c'era verso di scacciarlo. Si sentiva arrossire, ma non capiva se era la rabbia o l'imbarazzo.
Come per salvarla da tutto quello strazio, sua madre comparve in camera sua, lanciandole un pacchetto di marsh-mellow. La privacy naturalmente ignorata...
"Tesoro, con chi stavi parlando?" Chiese quella, canticchiando.
"... come? Non lo vedi?" Disse lei, indicando il vecchio, steso a terra, che cercava di non avere un infarto per tutte le risa che aveva fatto.
"Vedere cosa?" Chiese sua mamma, mandandole occhiate strane. Possibile che non lo veda?
"No ... niente." Sua madre scrollò le spalle e se ne andò. Ora era lei, sola con uno psicopatico. Magari era solamente una sua allucinazione mentale, dovuta a tanti anni di stress. Magari aveva contratto un cancro al cervello. Magari era sulla via della pazzia, e sarebbe dovuta andare da uno psicanalista.
"C'è qualcosa che non mi torna." Intanto l'altro aveva preso a svolazzarle attorno. Sì, decisamente un'allucinazione. "Cosa non ti torna?" Chiese ridacchiando.
"Beh, per prima cosa, tu stai fluttuando." Prese a contare con le mani. "In più, sembri un vecchio uscito da un manga giapponese. Quindi, sei completamente bianco ---"
"Ehi! Questo è razzismo!"
"--- quasi fossi stato lavato con un misto fra Dash e Finish Quantum. E, ultimo ma non ultimo, mamma non ti può vedere, ne sentire. Non ti sembra un po' strano?"
"E va bene. Ti confiderò un segreto. Io sono uno spettro." Disse quello, fiero.
"... Oookay. Hai qualche prova?" Deglutì lei. Si sentiva stordita. Dice che è un fantasma. Peccato solo che non esistano.
"Beh ~ Effettivamente ..." E le volò incontro. Si preparò all'impatto, spiegando le braccia per bloccarlo. Ma non provò nulla. Riaprì gli occhi: dov'era finito?
Vide una mano sbucarle dal petto, seguita da una faccia e due baffoni: "Quindi? Ti sei convinta?" Lei annuì. Non sapeva come si sarebbe dovuta comportare. Normalmente, nei film, quando certe persone scoprivano di poter vedere i fantasmi, o si rincitrullivano, o scleravano e scappavano via. Lei era ... ingenuamente curiosa. Sempre meglio di un assassino/pedofilo/psicopatico ...
Corrucciò le sopracciglia, mentre l'altro usciva dal suo corpo e si inchinava, come per salutarla.
"Io sono morto una decina d'anni fa ... e infatti ho ..." Spiegò meglio, mentre lei rimaneva ancora impalata. Cosa si poteva fare con un fantasma? Certo che come potere era proprio inutile.
Concentrò la sua attenzione sul fantasma, il quale pareva, per una volta, veramente serio.
"... una gran fame! Ce l'hai un cioccolatino? Daaaai ~"
"NO!"Ripensandoci, l'assassino era meglio ...

... Ma ciò che non sapeva, era che quel potere
sarebbe stato la causa di molte morti ...
... ancora una volta.




Volevo semplicemente ringraziare chiunque abbia letto questo capitolo. In realtà, non sono molto sicura se dovrei pubblicare questa Fic ... ma credo che si possa considerare un'esperienza. Ed io ho bisogno di esperienza.

Naturalmente, l'intera Fic è stata scaturita dalla mia mente malata ... normalmente preferisco scrivere in prima persona, ma non credo che possa utilizzarla anche qui. L'inizio fa schifo, ok, ma spero che possiate almeno darmi qualche consiglio, così da poter migliorare.
Grazie a tutti voi ...
GloGlo ~ 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: Cottage