La Rocca è buia.  Senti le grida di battaglia, il fragore delle armi. Se ti concentri perfino il tonfo dei morti che cadono a terra.
I morti.. E’ grazie ai morti che il Mondo Emerso vive ancora. Le guerre portano morti, e su quelle morti si costruisce la pace. Ma chi pensa alle famiglie dei caduti, costrette alla fame e alla povertà,  a vivere di stenti circondate da gente gioiosa a cui non manca nulla? Nessuno.
Appoggi la testa al tuo trono, sospirando. Oggi potrebbe essere il tuo ultimo giorno di vita, ma non te ne importa più di tanto. Ora che sei talmente vicino al tuo sogno da quasi poterlo toccare, è come se tutto avesse perso importanza. Ti senti vuoto, completamente vuoto. Rimane solo quella tristezza che ti accompagna da sempre come un fedele cagnolino.
I tuoi occhi verdi si velano di lacrime. Ti eri ripromesso di non piangere più, ma oggi ti senti indifeso. Vorresti solo rifugiarti tra le braccia di tua madre, come facevi quando eri piccolo. Chiudi gli occhi e lasci che i ricordi ti travolgano.
-Mamma, mamma!- Grida un mezzelfo, correndo a braccia aperte verso la madre. Lei lo prende in braccio e lo stringe forte. Lui si riempie i polmoni con il suo profumo. Un profumo di fiori freschi. Le getta le braccia al collo e la stringe forte. Poi lei lo mette giù e parlano. Dopo un po’ tempo la mezzelfo scoppia a ridere. Una risata cristallina, pura. Non ride  spesso, ma quando lo fa il piccolo vorrebbe fermare il tempo per allungare quell’istante all’infinito.
Anche oggi, ti sembra che la Rocca sia riempita da quella risata. Rimbomba tra le pareti, ti entra nella testa, ti fa impazzire dal dolore. Ti tappi le orecchie, ma è inutile. Allora le lacrime iniziano a scorrere, senza che tu le possa fermare.  Non ne  hai nemmeno più la forza. Altri ricordi ti colpiscono con violenza.
Due giovani innamorati, seduti su un prato abbracciati. Intorno a loro solo il bosco. Il vento muove le fronde degli alberi e gli uccellini cinguettano, felici. Tutto  è perfetto.
-Ti amo, Reis.- bisbiglia lui. Lei, come risposta, si stringe ancora più forte al suo amore.
Vorresti gridare, rompere tutto. Tornare indietro. Non puoi. Quello che è fatto è fatto. Inizi a singhiozzare, come un bambino. La guerra è ormai distante. I pezzi del tuo cuore vengono definitivamente ridotti in briciole, che il vento presto porterà via con il suo soffio. Ti fai forza e riapri gli occhi.
Non è cambiato nulla in quei minuti. Cosa sarebbe dovuto cambiare? Il cristallo nero è il materiale più resistente del mondo emerso. Ecco di cosa vorresti essere fatto, di cristallo nero. Nulla potrebbe scalfirti, nemmeno i ricordi o il dolore che spesso portano con sé. 
Dei passi. Qualcuno corre per le scale. Sai perfettamente chi è. Per te la morte. Per gli abitanti del Mondo Emerso, la salvatrice. Poveri illusi, non li salverà affatto, anzi, li butterà nel baratro dal quale ti avresti potuto invece tirarli fuori. Finalmente ti senti di nuovo pronto a combattere per  il tuo sogno. E’ sempre lo stesso, da anni. Cambia solo il modo che usi per cercare di realizzarlo: vuoi salvare il Mondo Emerso.
E’ vicina. Riesci a sentire gli insulti che ti rivolge. Ne conosce parecchi la mezzelfo…
Ti alzi dal trono e ritorni a essere Il Tiranno che tutti conoscono, pronto ad affrontare il tuo destino.