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Autore: telesette    26/06/2011    7 recensioni
Una "tranquilla" giornata all'aria aperta, in compagnia dei nostri due Sayan preferiti...
P.S.
QUESTA STORIA E' UN'IDEA DELLA MIA AMICA JAMINA
Genere: Comico, Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Goku, Un po' tutti, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Le Fanfiction di Jamina'
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PREMESSA

JAMINA è una ragazza albanese che è venuta a vivere in Italia nel 2003, all'età di cinque anni. Io e lei ci siamo conosciuti attraverso la Casa-Famiglia dove abita e dove ogni tanto svolgo un piccolo servizio di volontariato ( facendo l'animatore, il pagliaccio, il narra-storie, ecc. ). Come tanti ragazzi e ragazze, Jamina adora i fumetti, i cartoni animati e i personaggi dei manga e degli animé ( in particolare DRAGON BALL ); circa verso la fine del 2010, le ho fatto conoscere il sito di EFP e insieme abbiamo scherzato anche sull'idea di provare a scrivere qualche storia; aveva già deciso di aprire il suo account così da avere un suo piccolo spazio per divertirsi nel tempo libero...
Purtroppo, a causa di un problema di natura medica ( che non posso rendere noto per rispetto della sua privacy ), Jamina non potrà scrivere personalmente le sue storie. Tuttavia il suo problema non le ha assolutamente tolto la voglia di immaginare storie e di raccontarle e, in via del tutto eccezionale, ha chiesto a me di scrivere e pubblicare le sue idee.
Quella che leggerete adesso è una storia INTERAMENTE PENSATA & RACCONTATA dalla mia amica Jamina, nel rispetto del suo preciso desiderio di voler condividere le sue idee con i lettori di questo sito, e io mi sono impegnato qui a trascriverla perché lei possa esprimere la sua fantasia come chiunque altro.

In Fede

DAVID BIZZARRI

Un Pic-Nic coi Sayan

L'idea di Bulma di organizzare un pic-nic era stata accolta con entusiasmo da tutti... eccetto Vegeta.

- Come sarebbe a dire che verrà anche Kakaroth ? - domandò il principe dei Sayan, a dir poco furibondo.
- Hai capito benissimo - rispose Bulma. - Non potevo certo escludere Chichi e la sua famiglia perciò, che ti piaccia o no, è ovvio che ci sarà anche Goku!
- Un corno - ribatté Vegeta. - Piuttosto che sedermi alla stessa tavola con Kakaroth, preferisco restare a casa!
- E' la tua ultima parola ?
- Te lo ripeto, donna: "o lui o io!"

***

- Vegetaaa, appoggia i cestini sul tavolo là in fondo e fai attenzione alle bibite, mi raccomando!

Il grugnito di Vegeta che giunse in risposta era nulla, rispetto all'espressione dipinta sulla sua faccia.

- Andiamo, non fare il tiratardi - lo rimproverò Bulma. - Ci sono le sedie da sistemare, i piatti di carta, i bicchieri, le posate e poi...

Incapace di protestare, Vegeta continuava a chiedersi in che modo quella "donna" fosse riuscita a convincerlo. Una volta non si sarebbe mai prestato ad una simile figuraccia: il grande principe dei Sayan, costretto a portare cesti da pic-nic e ad apparecchiare la tavola... Per giunta, cosa ancora più umiliante, avrebbe dovuto sedersi accanto all'odiato Kakaroth ( visto che Bulma aveva già assegnato i posti ).

- Questo è troppo - esclamò con rabbia, leggendo i nomi sui segnaposto. - Ti ha dato di volta il cervello, donna ?
- Cos'hai da lamentarti, tu ? Vedi di non trovare scuse per non lavorare, come al solito, e datti da fare piuttosto...
- Come ti è saltato in mente di mettermi accanto proprio Kakaroth ?
- Uff, quante storie... Io e Chichi siamo sedute vicine e, per educazione, anche voi due farete altrettanto!

Il rumore di piatti e posate che andarono in frantumi fu seguito da un gesto minaccioso di Vegeta che, col pollice puntato contro Bulma, le urlò contro tutto il suo disappunto.

- Sturati le orecchie, donna: io non mi siederò MAI accanto a un essere come Kakaroth ed è la mia ultima parola!

Il volto di Bulma passò dal solito colorito ad un crescente susseguirsi di sfumature rosso bordeau, gli occhi grandi e minacciosi e le labbra serrate pronte a esplodere da un momento all'altro.

- VEGETAAA - strillò di colpo, facendo impallidire perfino lui. - GUAI A TE SE TI SENTO ANCORA RISPONDERE CON QUESTO TONOOO, RACCATTA E PULISCI IMMEDIATAMENTEEE !!!

Sorpreso e confuso dalla violenta reazione della moglie, Vegeta non riuscì assolutamente a ribattere. Gli occhi sgranati e le labbra che invano cercavano di articolare una qualche risposta, alla fine si accinse a fare l'unica cosa sensata: si chinò a raccogliere obbediente i cocci per terra e a pulire il macello che aveva fatto.

***

Più tardi i commensali erano tutti seduti a mangiare allegramente attorno a una lunga tavolata rettangolare. Per il pic-nic, Bulma aveva scelto un posto pieno di verde, ad appena due chilometri dalla Città del Sud. Tra gli invitati c'erano: Yamcha, Crilin, C-18, Marron, Thenshinan, Jaozi, Genio, Oscar, Puar... e poi, ovviamente Goku & famiglia. Il piccolo Trunks era andato a giocare con Goten il giorno prima, adesso dunque erano tutti insieme a mangiare e chiacchierare.

- Davvero ? - fece Chichi sorpresa, ascoltando Bulma. - Non avrei mai creduto che...
- E non hai ancora sentito la parte migliore! Pensa che: bla bla bla...

Mentre le mogli erano impegnate in "conversazioni intellettuali" di alto livello, Vegeta cercava faticosamente di ignorare i chicchi di riso cotto che Goku gli schizzava fastidiosamente sul viso senza accorgersene. Purtroppo malgrado Bulma gli avesse fatto promettere di NON fare scenate di alcun genere, sentendo quelle mandibole masticare ininterrotte alla sua sinistra e le chiacchiere delle due donne alla sua destra, il principe dei Sayan era ormai sul punto di "esplodere" da un momento all'altro.

- Dimmi, Bulma - esclamò Goku a bocca piena, allungando la ciotola. - Per caso ce n'è ancora un po' di questo ? E' squisito!
- Prego, serviti pure - sorrise lei.
- Ah, non me lo faccio certo ripetere!

La vena sulla fronte di Vegeta si gonfiò pericolosamente.

- Mh ? - fece Goku, osservando distrattamente il suo piatto. - Ehi Vegeta, non lo mangi questo ? Non ti dispiace se...
- Metti giù le mani - rispose l'altro, allungandogli un cazzotto.
- Ahio - gemette Goku, massaggiandosi la testa. - Che razza di maniere, sei impazzito ?
- Chiudi quella bocca, sottospecie di deficiente, e non azzardarti a rivolgermi la... a... ah...

Sentendo lo sguardo gelido di Bulma puntato addosso, Vegeta si calmò immediatamente. Gli altri, Goku per primo, fecero finta di niente e continuarono a mangiare. Solamente Trunks sembrò notare il profondo fastidio del genitore.

- Qui c'è qualcosa che non va - mormorò il ragazzino. - Non ho mai visto papà così!
- Hm ? - fece Goten, con la bocca piena. - Scusa, come hai detto ?
- Niente, lascia perdere...

Naturalmente Trunks non poteva immaginare che razza di tortura sua madre gli avesse imposto. Non solo doveva starsene calmo e tranquillo, con quell'idiota di Kakaroth accanto, ma anche temere la collera di sua moglie come lo scotto da pagare. Per un po' continuò a ripetersi che "non esisteva", che "poteva ignorarlo", che "fosse tutto solo un brutto sogno"...
Quando però, nell'allungare la ciotola vuota verso Bulma, Goku la rovesciò inavvertitamente sulla testa di Vegeta, questi non rispose più delle sue azioni.

- Scu... Scusa Vegeta, non volevo...

Per tutta risposta, Vegeta scagliò un fascio di energia che Goku evitò agilmente. Questo però attraversò la tavolata, disintegrando via via le cibarie disposte.

- Oh no - gridò Yamcha. - Le patatine!
- I carciofini - fece eco Crilin.

I due amici sollevarano i recipienti appena in tempo per salvarli alla furia distruttiva del Sayan.

- Mammina, che succede ? - domandò Marron.
- Non ci pensare, finisci di mangiare piuttosto - rispose C-18, sorseggiando il proprio caffé con indifferenza.

Tuttavia Vegeta aveva appena cominciato. Goku dovette sollevarsi in aria, per evitare la furia distruttiva dell'altro, i due Sayan cominciarono dunque un'insolita variante del "Guardie e Ladri" ( uno scappa e l'altro insegue! ), sotto lo sguardo furioso delle rispettive consorti che continuavano a gridar loro di scendere immediatamente. Nel trambusto generale, solamente Trunks sembrava trovarci un senso più che giustificato.

- Adesso sì che ci divertiamo - sorrise il marmocchio, godendosi lo spettacolo.

FINE

ANGOLO DELL'AUTORE:
questa storia io e Jamina l'abbiamo un po' discussa insieme ( le battute soprattutto ) circa un mese fa. Il filone narrativo, le azioni, le battute ecc... è opera sua, io mi sono semplicemente limitato ad aggiustare il testo per caricarlo sul sito.

Grazie a EFP, anche da parte di Jamina!

NOTE:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

"I Ragazzi di EFP hanno scritto i racconti di “Niente è come prima” con un atto esplicito di fiducia nella possibilità di raggiungere altri coetanei, offrendo loro un motivo di indagine interiore. Generosi e speciali, con un gesto inaspettato hanno deciso di devolvere una parte del ricavato della vendita ad ADSINT che rivolge una particolare attenzione alle nuove generazioni con le loro esigenze e i loro sogni. Complici di un dono: quello dei pensieri, quello del sangue."
Giovanna Ferrante
Direttore de “il Globulo” Veicolo di informazione di ADSINT – Associazione Donatori di Sangue Istituto Nazionale Tumori

   
 
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