Fumetti/Cartoni americani > Avatar
Ricorda la storia  |      
Autore: WhiteLight Girl    26/06/2011    8 recensioni
«Mi dispiace che la nostra giornata sia rovinata per questa stupida pioggia», disse Aang rammaricato.
Katara gli sorrise. «Non essere sciocco, la pioggia non è stupida, e non ha rovinato proprio nulla»
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aang, Appa, Katara | Coppie: Katara/Aang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

SOTTO LA PIOGGIA

Il cielo azzurro era chiaro sulla spiaggia dell’isola di Ember – probabilmente un tramonto sarebbe stato troppo romantico – e il mare cristallino e piatto; increspato solo dal dominio di Katara che si dava da fare sul bagnasciuga.
Appa sbadigliava sonoramente sulla sabbia tiepida, soffiando talvolta sulla testa pelata del giovane Avatar.
Erano solo loro tre, quel pomeriggio, in riva al mare, a rilassarsi. A divertirsi.
Aang, dopo aver sorvolato per parecchio tempo la spiaggia facendo avanti e indietro ed aver passato il tempo rimanente ad osservare Katara che si allenava, si era assopito. Si svegliò solo quando Katara andò a sedersi affianco a lui, e solo perché la ragazza aveva percorso con un dito il profilo della freccia che lui aveva tatuata sulla testa.
«Umpf… Katara», borbottò il ragazzo assonnato.
«Vuoi tornare in città?», gli chiese la giovane premurosa regalandogli un sorriso.
Aang si mise seduto con uno scatto, dimostrandosi sveglio più di quanto non fosse in realtà. «Tornare a casa?», chiese; «Perché? Ci stiamo divertendo così tanto!»
Katara rise, togliendo un po’ di sabbia dalla sottoveste bianca che indossava. Aang fu colpito all’improvviso da una goccia di pioggia leggera, e sollevò il naso in aria per guardare il cielo.
Le nuvole stavano oscurando il cielo a poco a poco, giungendo dalle montagne alle loro spalle.
«Oh! Accidenti!», si lamentò il ragazzo maledicendo quel temporale estivo. «Cosa?», chiese Katara confusa prima di venire colpita a sua volta.
Appa, assonnato, si sollevò di peso e si scostò per raggiungere l’unico albero che vi fosse nelle vicinanze, riparandosi sotto le sue fitte fronde.
Aang lo vide accoccolarsi e riappisolarsi, poi riportò l’attenzione verso Katara, che scrutava con attenzione il cielo.
«Mi dispiace che la nostra giornata sia rovinata per questa stupida pioggia», disse il ragazzo rammaricato.
Katara gli sorrise. «Non essere sciocco, la pioggia non è stupida, e non ha rovinato proprio nulla»
Si scambiarono uno sguardo, e Katara continuò il suo discorso:
«La pioggia rinfresca tutto, e innaffia le piante, e alimenta le pozze a cui si abbevereranno gli animali. La pioggia è fantastica, perché è acqua e porta la vita, ed è bello starla a guardare quando è così leggera», osservò ammirata. Aang le sorrise; «Si, certo», disse mentre le gocce si facevano più fitte.
«Adoro stare a guardarla, nel luogo da cui vengo quando l’acqua scende dal cielo è ghiacciata», aggiunse poi la ragazza.
Katara sospirò, dispiaciuta dalla necessità di raggiungere un riparo al più presto.
Fù la voce di Aang a riportarla alla realtà. «Vieni qui», le disse lui scivolandole incontro ed afferrandola per la vita. Poi sollevò un braccio ed esercitò il suo dominio dell’aria per formare una cupola che li proteggesse dalla pioggia.
«E’ un temporale estivo, non dovrebbe durare molto», disse Aang. «Di solito non durano molto»
Katara si strinse ad Aang e tenne gli occhi fissati sul cielo, osservò bene la nuvola scura che li stava raggiungendo e sollevò un sopracciglio preoccupata. Fù in quel momento che iniziò quello che sembrava un vero diluvio.
«Forse durerà per un po’ più che un temporale estivo», borbottò Aang mentre l’acqua violava la sua barriera d’aria. Fece un movimento rapido, cambiò dominio, passando a quello dell’acqua, trattenendo la pioggia oltre una cupola che scivolava su sè stessa giù fino a terra. «Mi dispiace per il diluvio», disse Aang rammaricato.
Katara lo guardò e gli sorrise. «Va bene anche così», disse. Si accoccolò a lui, appoggiò la testa sul suo petto e chiuse gli occhi.
Aang sorrise tra sè. Se pure la pioggia fosse continuata non gli sarebbe affatto dispiaciuto.

Ok, l’idea per questa storia mi è venuta dal disegno di un’altra persona, quindi la fan fiction è mia (con una consulenza quasi assillante dell’artista che ha dato vita al disegno), ed il disegno è di una certa Yumemi91 che purtroppo si è cancellata da questo sito da un po’, ma potrebbe tornare con qualche Kataang se riuscissimo a convincerla!
Per quanto mi riguarda è la prima volta che mi cimento in una fan fiction su Avatar, spero che la mia shot piaccia, e Yumemi91 spera che vi piaccia il disegno.

   
 
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Avatar / Vai alla pagina dell'autore: WhiteLight Girl