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Autore: _Alyara    27/06/2011    3 recensioni
E' una raccolta di alcun momenti tra Sora e Kairi. Spero vi piaccia, ciao!
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heartless, Kairi, Sora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Kingdom Hearts, Kingdom Hearts II
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 Un unico cuore



Non sentivo praticamente nulla intorno a me, solo voci soffuse.

C'era solo buio, stavo cadendo nell'Oscurità.

Ancora, però, non ero stata annullata e non capivo perchè.

Gli Heartless avevano preso il mio cuore, questo era scontato, ma perchè scomparire è così lungo?

Non ho un fisico forte, tanto meno un'anima forte e decisa.

Allora perchè sono ancora qui dopo tanto tempo?

Sento solo voci soffuse, sento solo alcune parole.

Combattono, lo sento, ma non capisco chi.

Poi finisce e sento solo un nome, ma non riesco a ricordarlo, detta da una voce familiare, ma non riesco a ricordarla.

Sento parlare di una serratura, ma subito dopo...

La voce, quella che non riesco a ricordare...

Vuole trafiggersi per liberare il mio cuore.

I suoi amici lo chiamano, cercano di farlo ragionare.

Amici... Io ho amici?

Non me lo ricordo già più.

Sto lentamente cadendo nell'oblio, sto perdendo ogni ricordo della mia vita.

Tutto ciò che ricordo è un sorriso vivace e sincero, degli occhi blu cielo e...

Nient'altro.

Chi è che possiede queste caratteristiche?

Non lo ricordo più.

Eppure se me li ricordo devono essere importanti per me.

Non ci capisco più nulla.

Poi mi fermo, mi sento risucchiare dall'alto.

Cosa succede?

Velocemente sto ricordando tutto.

I miei amici, come ho potuto dimenticarli?

La mia vita, l'isola da cui tutto è cominciato, tutto quello che mi è successo.

E il suo viso, colui che è importante per me, si stava ricomponendo come un puzzle.

Capelli bruni sparati in ogni direzione, occhi blu, un sorriso sincero, un nome.

Sora...

Aprii lentamente gli occhi, mentre sentivo che lo chiamavano.

Lui era qui?

Alzai la testa e guardai davanti a me: Sora...

Un papero e una specie di cane lo stavano raggiungendo, ma lui...

Stava svanendo avvolto dalla luce.

Mi alzai in fretta e corsi da lui, chiamandolo.

Volevo abbracciarlo, trattenerlo con me.

Allungai le braccia, per toccarlo ancora.

Non ne ebbi modo, perchè lui scomparve prima che potessi raggiungerlo.

Ciò che restava di lui era un mucchio di lucine che salivano verso il tetto.

- Sora! Torna indietro, Sora!! - urlava il papero vestito di blu.

No...

Non poteva scomparire, non poteva lasciarmi di nuovo.

Metà del mio cuore risiedeva in lui, per questo non ero ancora svanita.

- Sora, ma sei veramente... - sussurrai, incredula.

Scossi la testa, arrabbiata e triste.

- No, non può essere! Non lo lascerò andare! - dissi, rivolta a quelle lucine che ormai erano svanite.

Come puoi farmi questo, Sora?

Mi hai già lasciata una volta, non puoi abbandonarmi di nuovo!

Io non tornerò all'Isola senza di te, mi hai capita?

Torna indietro, Sora!

Poi dal nulla comparve un uomo vestito di grigio, aveva l'aria molto minacciosa.

- Finalmente sei sveglia, principessa... - mi disse.

Principessa? Io?

Io non avevo alcun titolo nobiliare, ero una naufraga!

Se fossi stata una principessa non avrei mai incontrato Riku e Sora.

Sora...

Dove sei, adesso?

Anche tu stai cadendo nell'Oscurità o sei in paradiso?

- La serratura ora è completa. Hai svolto il tuo compito. Adesso è tutto finito - continuò il tizio in grigio.

- Non ti muovere! - esclamarono i due accompagnatori di Sora.

- Pensi che lo potremo fermare da soli? - disse il cane a due zampe.

- Non lo so! - gli rispose il papero.

L'uomo avanzò lentamente verso di noi, ma ad un tratto si bloccò, tremante.

- Impossibile... - sussurrò.

Davanti a lui comparve una figura opaca avvolta dalla luce.

Non si capiva chi fosse, ma appena parlò lo riconobbi.

- No. Non mi userai per questo! - disse la figura.

- Riku! - lo chiamai.

Lui era ancora qui, dentro il corpo di quell'uomo, ma era sul punto di sparire come Sora.

Non avrei sopportato di perdere entrambi i miei migliori amici all'improvviso.

Riku, il mio migliore amico.

Sora...

Cos'è per me?

Non è più solo un'amico, è qualcosa di più.

Ma non ne sono certa, non posso...

Lo amo?

Non lo so, ma ora l'ho perso e non lo saprò mai.

Non saprò mai se per lui era lo stesso.

<< Dovete andare! Stanno arrivando gli Heartless! >> rispose Riku.

In quel momento comparvero intorno a noi tanti esserini neri traballanti.

Non avevamo come aiutarlo.

Entrambi gli amici di Sora avevano detto che non sapevano se potevano fermare l'uomo malvagio, e io non avevo come difendermi da queste creature.

E poi, chi avrebbe assicurato che uccidendo quell'uomo Riku non sarebbe scomparso come Sora?

Lasciandolo vivo, avevo una qualche speranza che Riku non si facesse travolgere dalla volontà del malvagio.

Annuii, poi scappammo tutti quanti.

Sentii una morsa dentro di me, una scintilla.

Sapevo che lasciando quel posto avrei lasciato anche Sora indietro, ma non potevo morire anch'io.

Altrimenti il suo sacrificio sarebbe stato vano.

Non mi ero accorsa che uno di quei mostricciattoli mi stesse osservando.

 

Ci trovavamo vicini all'entrata di quello strano palazzo.

Mi ero fermata prima della scala, voltandomi indietro.

Non volevo lasciarli...

- Kairi, fai presto! - disse il cane.

- Non lo posso lasciare qui! - risposi.

- Ora possiamo solo scappare! - disse il papero.

E proprio mentre stavo per scendere, vidi un Heartless che ci fissava.

Ci si avvicinò lentamente, sempre fissandoci, ma i suoi occhi gialli privi di pupilla si soffermavano spesso su di me.

Paperino provava a farlo andare via con il suo bastone, ma lui non accennava a volersi allontanare.

In quegli occhi gialli cercavo disperatamente di vedere il mio migliore amico, ma avevo gli occhi coperti dalla tristezza.

Mi rifiutavo di credere che un animo gentile e forte come quello di Sora fosse stato sommerso dall'Oscurità.

- Sora? Sei tu? - gli chiesi, ma come è ovvio non mi rispose.

Dubito che mi riconoscesse, o che potesse quantomeno parlare.

Poi ne comparvero altri di Heartless, tutti come lui.

Erano troppi e i due tizi erano già occupati con i loro problemi.

Non avevo come difendermi, ma non mi sarei arresa all'Oscurità senza lottare.

E poi c'era quello strano mostricciattolo dietro di me, quello che con ogni forza credevo fosse Sora.

Forse, essendo uno di loro, gli altri Heartless non gli avrebbero fatto nulla, ma non volevo che si confondesse con gli altri.

I due amici di Sora potevano scambiarlo per qualsiasi altro Heartless e farlo a pezzi, o poteva confondersi con la massa e la piccola scintilla di speranza in me si sarebbe spenta per sempre.

Solo la speranza che fosse Sora mi istigava a proteggerlo, così, quando gli Heartless ci balzarono addosso, lo strinsi a me.

Era come abbracciare il fumo, ma la sensazione che mi dava sulla pelle era quella di abbracciare un cadavere.

Per quanto fosse disgustoso, lo tenni stretto a me, mentre sentivo i mostriciattoli graffiarmi la schiena.

Sentivo i due tizi strambi chiamarmi, ma sapevo che non potevano aiutarmi.

Ero sommersa di Heartless che cercavano di farmi lasciare andare il loro compare, che se ne fregava e restava fermo tra le mie braccia.

Perchè, come gli altri, non mi graffiava e si dimenava per liberarsi?

Era Sora? Come me, voleva ritrovare la luce?

Poi un lampo bianco esplose tra le mie braccia e sentii tutti gli Heartless scaraventati indietro.

Incredula, sentivo non più fumo tra le mie braccia ma un corpo solido e caldo che mi teneva stretta a sé a sua volta.

Non capivo se fosse un'allucinazione, non volevo illudermi che fosse Sora quello che stavo stringendo, ma non credevo affatto di stare sognando.

Solo quando sentii la sua voce seppi che non era un sogno.

- Kairi, grazie - gli sentii dire.

Alzai il volto e lo vidi sorridermi riconoscente.

Era qui, lo avevo ritrovato.

Ricambiai il sorriso, felice.

Rivedere il suo viso dopo tanto tempo era meraviglioso.

Uno strano calore si accese nel mio cuore guardando quel sorriso e quegli occhi blu cielo.

Adesso so cosa provo, Sora.

E' amore, forse infantile, ma amore e spero che anche tu un giorno mi possa amare allo stesso modo.

Ti amo, Sora.

Non lasciarmi di nuovo sola, non lo sopporterei...

Poi ricomparvero gli odiosi esserini neri e lui dovette lasciarmi per combattere con quella strana chiave.

Dal nulla spuntò una bestia orrenda, ma che sembrava intenzionata ad aiutarci.

- Scappate! Ora! - ringhiò.

- Vieni con noi! - gli disse Sora, triste.

- Tel'ho già detto. Non posso andarmene senza Belle - rispose la bestia.

Nelle sue parole sentii quanto quella ragazza importasse per lui.

Anch'io sono importante allo stesso modo per te, Sora?

Mi consideri solo un'amica?

La bestia ribadì che dovevamo andarcene, così noi scappammo.

I ragazzi mi portarono su una strana navicella chiamata Gummiship, poi atterrammo in una città chiamata Città di Mezzo.

Sora e gli altri mi portarono da alcuni loro amici e lì discuterono di così al di là della mia comprensione.

Capivo solo che non era ancora finita e che Sora non poteva rimanere a lungo con me.

 

Ci ritroviamo dentro una grotta a fissare una parete su cui è dipinta una luna.

- Una luce alla fine del tunnel... - sussurrai, fissando quella parete.

- Oh, la storia di tua nonna, vero? - chiese Sora.

Mi voltai sorpresa, poi capii.

- E' vero. Eravamo insieme - dissi.

Sentii Sora avvicinarmisi, così mi voltai.

- Sai cos'è buffo? Ti ho cercata tanto a lungo, ma alla fine eri con me - disse, sorridendomi.

- Già. E lo saremo per sempre, giusto? - gli chiesi.

Lui annuì.

- Giusto! - rispose, sorridendomi.

 

Ti chiamo e tu ti giri.

Mi corri incontro veloce, mentre il terreno si divide, ricreando e spezzando i mondi.

Non capisco perchè tu non sia saltato sul pezzo di terra sulla quale stavo, né perchè non lo abbia fatto io.

Mentre i ricordi dell'ultima volta che ti vidi passano, le lacrime scendono dai miei occhi.

Non so più nulla di te da allora.

So solo, Sora, che adesso siamo nuovamente divisi.

Sora...

Dove sei?

Puoi sentirmi?

Il tuo cuore sente che ti sto cercando, ti sto aspettando?

Forse si rifiuta di parlare con me, offeso dal fatto che ti abbia dimenticato.

Ora però ti ricordo e piango perchè ci siamo divisi di nuovo.

Il destino è contro di noi, Sora?

Quanto ancora dobbiamo stare divisi perchè i mondi siano pacifici?

Quanto ancora dobbiamo aspettare per tornare tutti insieme?

Riku non è tornato e mi domando cosa gli sia successo.

Anche tu, Riku, sei impegnato come Sora?

Lo stai aiutando?

Siete insieme contro gli Heartless?

Non lo so, ma mi mancate tanto...

Sai, Sora, che molti ragazzi mi hanno chiesto di mettermi con loro?

Io ho rifiutato tutti, perchè sono già innamorata di qualcuno che mi vuole tanto bene.

Il mio migliore amico, tu.

Sento di amarti da tanto, ma non l'ho mai capito.

E' proprio vero che non si sa ciò che si ha finchè non lo si è perso.

Ti ho perduto tre volte, io: alla distruzione dell'isola, quando ti sei trafitto per ridarmi il mio cuore, quando sei rimasto su quel pezzo di terra.

Forse è per questo che sei ancora lontano da me?

Perchè io possa amarti sempre più di così?

So per certo che ormai sarai cresciuto, sarai ancora più bello di prima.

E avrai pacchi di ragazze che ti correranno dietro, vero?

Spero solo che tu non abbia commesso lo stesso mio errore, quello di dimenticarti.

Spero che il tuo cuore senta ancora la mia presenza, spero che tu mi ami come amo te.

Spero di ritrovarti, di rivederti ancora.

Nel mio cuore hai il primato, Sora, quindi torna da me...

E ricordati di riportarmi il mio portafortuna, okay?

 

Sei qui.

Non credevo di ritrovarti più, dopo tanto tempo.

Perdonami se la mia speranza ha vacillato.

Non voglio persare al passato, perchè ora sei qui.

Sei reale, posso sentirti e vederti e toccarti.

Sora...

Quando ti ho detto che sono venuta a cercarvi io e tu ti sei scusato per non essere riuscito a tornare, ho rivisto in te il bambino timido e vivace di prima.

Non ci ho pensato due volte a correrti tra le braccia, a stringerti a me.

Tu, stupito, sei rimasto fermo ma poi hai ricambiato.

Sentirmi stringere da te è stato emozionante, come se fossimo ritornati ad un anno fa.

Sei cresciuto tanto e, come immaginavo, sei diventato ancora più bello.

I tuoi capelli sono più lunghi, sei più alto e forte.

I tuoi occhi, però, sono rimasti gli stessi.

Quelli non sono cambiati, sono rimasti uguali a prima di tutto ciò.

Vorrei che il tempo si fermasse, così da poter rimanere tra le tue braccia in eterno.

Vorrei dirti tante cose, ma non ve ne né il tempo né la possibilità.

Ho ritrovato anche Riku, ma lui è diverso di aspetto.

Prima dobbiamo aiutare lui a tornare come un tempo, poi potremo ritornare sulle Isole del Destino.

 

Vorrei tanto dirti ciò che sento, ma la paura e la timidezza mi assalgono.

Ho paura di perderti, di sentirmi dire che non mi ami anche tu.

Ho paura di vederti insieme ad un'altra che non sia io.

Sora, io ti amo, ma non so come dirtelo.

Non è mai il momento giusto, non riusciamo più a rimanere soli.

Una volta sono tornata nel posto segreto, sai?

Ho visto che tu, nel disegno, mi imboccavi col frutto paopu (quello che lega i destini di due persone che lo condividono).

Non sapevo se lo avessi fatto tu o qualcun'altro per farmi uno scherzo, ma disegnai anch'io il “braccio” che ti imboccava.

Da quando siamo tornati sulle Isole del Destino ci sono andata spesso.

Ci sei ritornato anche tu, Sora?

Hai visto il disegno modificato?

Non lo so, e tu non dici nulla.

Ho paura di rivelarti ciò che sento.

Non trovo mai il tempo tra lo studio, la scuola e gli amici.

Sembra quasi che il destino sia proprio contro di noi, eh?

O almeno, è contro di me dato che sembra che tu non provi alcun sentimento nei miei confronti.

 

Siamo soli, io e te.

Finalmente, ci ritroviamo seduti sulla spiaggia al crepuscolo.

Siamo zitti, io imbarazzata ma tu non lo so.

Non ho il coraggio di vederti in faccia, che paurosa sono!

Sicuramente tu noteresti il rossore sulle mie guancie.

Vorse ti meraviglieresti, o diventeresti rosso pure tu?

Tanti dubbi, nessuna risposta.

Il silenzio è pesante, infranto solo dalle onde e dal mio cuore.

Batte così forte che lo sentiresti anche tu.

Lo senti?

Batte forte solo per te, Sora.

Rimaniamo a lungo in silenzio, l'aria continua a essere tesa.

- Kairi? - mi chiami.

Alzò la testa, nervosa.

- Si? - ti chiedo.

Tu abbassi il volto, poi ti volti verso di me e sorridi dolcemente.

Al sole sei ancora più bello di quanto già non lo sei.

Sei tranquillo, rilassato; io a poco rischio di avere un infarto.

- C'è una cosa che vorrei dirti da tanto, tanto tempo. Non ho mai trovato il coraggio di dirtelo. Che stupido, vero? - disse, ridacchiando.

Scuoto la testa, turbata.

Vedo che ti mordi le labbra, sei forse nervoso pure tu?

Mentre ti osservo ho voglia di baciarti, di lasciarmi andare.

A stento mi trattengo dal farlo.

Se tu sapessi il conflitto che ho dentro di me ti stupiresti di vedermi ancora integra.

E' come se due fazioni opposte si combattessero a suon di cannoni senza rovinare il territorio circostante.

- Tranquillo, non ti giudico stupido. Tutti hanno i loro tempi, no? - dico, nervosa fino al midollo.

Annuisci sempre guardandomi.

- Vedi, Kairi.. Io... - continuò.

- Tu? - lo spronai.

Per colpa del sole non riuscivo a capire se fosse rosso per il caldo estivo o per la situazione o per ciò che doveva dirmi.

Vedevo solo che era arrossito.

- Vedi... Io ti... Io ti amo! - disse velocissimo, quasi urlandolo al vento.

Rimasi basita, sorpresa dal suo tono.

E sopratutto, sopresa dalle sue parole!

Cadde di nuovo il silenzio imbarazzato di prima.

Entrambi guardavamo per terra, apparentemente tranquilli.

Decisi di spezzarlo io, stavolta, per non sembrare maleducata.

Volevo apparire decisa ai suoi occhi, in modo che non credesse di essersi innamorato di una buona a nulla.

Innamorato...

Non riuscivo ancora a crederci che mi amasse.

Ed ero sicura che non lo avesse detto per gioco: a parte la tensione nell'aria, per quanto Sora possa essere un giocherellone a volte sa essere serio se vuole.

Questa non mi sembrava che fosse tutta recita, era reale.

O almeno, lo speravo.

- Sora, io... Anch'io devo dirti una cosa - dico.

Bene, ora sono a un punto di non ritorno.

Che dico, che dico, che dico?

Sento il suo sguardo addosso, e non mi aiuta!

<< A-anch'io t-ti amo >> borbottai, con gli occhi chiusi.

Rossa come un peperone, sperai che avesse sentito perchè non avevo il coraggio di dirlo nuovamente.

Ad un tratto mi sentii un peso addosso, seguite da una pressione leggera sulle labbra.

Aprii di scatto gli occhi e mi ritrovai Sora a un millimetro di distanza da me.

Aveva le labbra poggiate sulle mie in un bacio pieno di sentimento, ma insicuro.

Decisi di rispondergli e ciò lo rese più deciso, finchè divenne un bacio passionale ma dolce allo stesso tempo.

Quando ci staccammo, ci fissammo l'uno negli occhi dell'altra.

Lui mi sorrise dolcemente, felice.

Io non potei far altro che ricambiarlo, felice.

- Ti amo - disse.

- Anch'io ti amo - gli risposi.

Allora ci riunimmo in un'altro bacio, un po' più casto certo, ma sempre passionale.

Eravamo insieme di nuovo e, se anche ci fossimo divisi nuovamente, saremmo stati uniti in un solo cuore.
 

Questa è una piccola raccolta di momenti tra Sora e Kairi.
Invece di fare più fic (non ne ho la possibilità) ho fatto quest'unica shot di 8 pagine su Open Office.
Non sono tutte incentrate su un solo gioco, ma su entrambi (chi vi ha giocato forse riconoscerà i vari momenti).
Spero vi piacciano, ciao!
PS: l'ultima parte non è un momento, ma è inventato. La lettera di Re Mickey alla fine di KH2 non è mai arrivata. Ciao!

IxIoN96

  
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