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Autore: Haruakira    28/06/2011    4 recensioni
I predatori, pensò a ragione, erano tre.
E uno vinceva sugli altri.
Piccola, molto piccola, citazione per una 6918 che spero sia degna di questo nome. Ma tanto non lo è.
Genere: Erotico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kyoya Hibari, Mukuro Rokudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il tempo scorre.


Trema, trema quel corpo sotto di te. Tremano le labbra e vacillano gli occhi di norma gelidi e indifferenti.
Oh, ma ora il predatore non è forse diventato una preda?
Ora non è forse il suo bacino che avanza contro il tuo, istintivo?
E non sono forse le sue mani, bianche, quelle che rimangono solide sulle tue spalle per non farti avvicinare, di più?
Affondi.
Affondi.
Affondi.
-Guardami
-Fottiti, erbivoro.
-Kufufu... Hiba-Ah.
Un morso sul collo, i denti che affondano, azzannano e sembrano stritolare la carne e il dolore che sfuma in eccitazione, perverso quasi come quell' incontro ambiguo che ha il gusto amaro e dolciastro della repulsione e insieme della caccia spietata.

Ma il tempo scorre.
Tic. Tac.

Tic.

Tac.


I denti si stringono ancora di più e poi quando urli- per il dolore questa volta- si allentano e la lingua lecca, sensuale e avida i rivoli di sangue che sporcano la pelle diafana.
Selvaggio.
Chi la voleva la dolcezza?
Chi ambiva alla purezza?
Non certo loro, non certo loro che lottavano nel campo di battaglia come nel sesso. Chè per loro, nuvola e nebbia, una foschia incerta e sfuggente, ambigua e pure pericolosa -affascinante-  il sesso, altro non era che un terreno di caccia, di fughe e inseguimenti in cui il desiderio di sottomettere l' altro era ospite gradito e anzi assai ricercato.
E la forza e il dolore erano i compagni fidati di di una battaglia che si nutriva di un odio reciproco che pure sapeva di amore.
Poteva essere così?

Poteva se l' odio è inganno e illusione a cui lo stesso illusionista si sottomette per compiacere quel gelido predatore che reca con sè l' orgoglio bruciante, umiliato -una volta tra fiori di ciliegio illusori- e  l' attrazione per l' essere che con le parole disprezza.

Ma il tempo...
è
...
tirannico signore.

Ambiguo.
Ambiguo come il confine tra la verità e l' illusione.
Ambiguo come il predatore che si trasforma in preda. Ma quale dei due si trasforma?
Ambiguo è il combattimento furioso tra le lenzola disfatte, che campo di battaglia ha un letto che non di rado si macchia di sangue in uno scontro che per gli amanti più avveduti avrebbe rasentato la follia.

 Ma il tempo è.
-Oya...
-Mh.- Si girò dall' altro lato. Non voleva rispondere. Gli piaceva sentire pronunciare il suo nome. Da lui.
-Oya
-Che vuoi?- capitolò infine. Perchè quella voce, che pronunciava il suo nome, quella voce era la sua rovina.
-Cosa c' è di sbagliato?
-Che razza di domanda è?
Hibari non rispose, si limitò a girarsi nel letto dandolgli le spalle. In realtà lui sapeva dove stava l' errore.  Ed era il fatto che loro, predatori l' uno dell' altro, che loro che tentavano di dominarsi a vicenda non potevano sottomettere il tempo che in quegli anni sarebbe stato il loro unico signore.
Hibari si rigirò nuovamente colto da una sgradevole sensazione.
Mukuro al suo fianco non c' era più e al suo posto giaceva la piccola Chrome addormentata.
Almeno è vestita, si disse il ragazzo sparendo nella stanza adiacente vestendosi.
Sarebbero dovuti trascorrere dieci anni. Dieci lunghi anni in cui sarebbero stati schiavi di un predatore più grande, che magnanimo e superbo elemosinava loro l' insoddisfazione e la bramosia disperata di un attimo. I predatori, pensò a ragione, erano tre. E uno vinceva sugli altri.










ANGOLO AUTRICE: Ok, lo so. Questa cosa è strana. E' strana forte. Mukuro e Hibari e il loro rapporto che per quanto particolare ho voluto portare un pochino più in là per così dire (ESTREMO! nd Ryohei).
Non so, onestamente non so. Perchè mi caccio in questi guai? E' la prima vera cosa (non ho il coraggio di chiamarla ff) su di loro. Non vogliatemene. Magari non ne scrivo più. Faccio un favore all' umanità.

DISCLAIMER: I personaggi di Katekyo Hitman Reborn non sono miei ma degli aventi diritti. La storia non è scritta a scopo di lucro.
   
 
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