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Autore: Breath_Less    02/07/2011    2 recensioni
Non so esattamente di cosa parli. é soltanto Cook, come me lo ricordo io. O perlomeno spero che lo sia, almeno un po'
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Cook
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tiles
 



Uno. Due. Tre. Quattro.
Nessuno pensa mai che si possano contare le piastrelle del bagno.
Cinque. Sei. Sette. Otto. A capo.
Per lo più la gente pensa che se ne stiano lì. Senza un perché.
Nove. Dieci. Undici. Dodici.
Laterizio di cemento smaltato, maiolica, marmo artificiale o altro per coprire pavimenti o rivestire i muri. Frase copiata parola per parola dal dizionario.
Dodici. Tredici. Quattordici... no... Il dodici non l’avevi già detto?
Non guardare le piastrelle. Il consiglio di mamma.
Loro ti guardano, ma tu non riesci a vederle. Ci sei sempre stato solo e soltanto tu.
Si nascondono, lo sai, dietro ai tuoi difetti: qualcosa di più di un occhio nero e del tremito delle mani. Qualcosa che ha a che fare con il motivo di quell’occhio nero, perché si vede che hai gli occhi cercati di rosso, qualcosa che ha a che fare con il motivo di quel tremito delle mani, perché la bottiglia sul tavolo è quasi piena. Ancora.
Mentre fuori, e dentro anche, piove, e c’è puzza di alcool.
<< Hai pianto Cook? Hai paura Cook? >>
No. No. E’ solo l’occhio nero. È solo che hai bevuto un po’.
Ma lo sai che è una bugia.
Se solo ti guardassero negli occhi. Se solo ti prendessero per mano, forse capirebbero.
Non era nemmeno una rissa. Non hai nemmeno bevuto, vero?
Ma a chi parli, James? Non c’è nessuno qui. non c’è mai nessuno.
Solo loro, le piastrelle.
Fa’ ridere? Fa’ ridere, vero? Ma di chi è quel volto che riflettono?
Sei tu? Ma non stai ridendo. Piangi. Perché piangi?
Potresti chiudere gli occhi, dai, chiudili, ma per qualche ragione lo sai che non sparirebbero.
Non è mai così facile.
E poi prima o poi finiresti con il riaprirli, e le troveresti ancora tutte lì, in un numero infinito, perché nessuno riesce mai a contarle tutte.
C’è sempre qualcosa di più importante, che contarle, fino al giorno in cui sono dovunque, e su ognuno dei loro volti, è impresso il tuo.
Un giorno, lo sai, quell’occhio nero andrà via, e avrai bisogno di qualcos’altro per coprire le lacrime. Per giustificarle. Un giorno, lo sai, quella bottiglia di Whisky si svuoterà, e tutti capiranno che quel tremito non puzza di alcol, ma di paura.
Te l’aveva detto la mamma, di non guardare le piastrelle.
Per qualche ragione a loro non puoi nasconderti.
Forse addirittura lo sapevi, ma hai voluto provare a conoscere te stesso.
Non puoi scappare, ora è troppo tardi.
Uno. Due. Tre. Quattro.
Nessuno pensa mai che si possano contare le piastrelle del bagno.
Cinque. Sei. Sette. Otto. A capo.
Per lo più la gente pensa che se ne stiano lì. Senza un perché.
Nove. Dieci. Undici. Dodici.
Laterizio di cemento smaltato, maiolica, marmo artificiale o altro per coprire pavimenti o rivestire i muri. Frase copiata parola per parola dal dizionario.
Dodici. Tredici. Quattordici... no... Il dodici non l’avevi già detto?

  
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